PETROLIO

Il video di “il destino d e l’hombre”.

Il video di “il destino d e l’hombre”.

GUARDA IL VIDEO DE “IL DESTINO D E L’HOMBRE”, IL NUOVO INEDITO DI PETROLIO

AD INIZIO PRIMAVERA ARRIVERA’ IL DISCO D’ESORDIO
IL LAVORO SARA’ COPRODOTTO DA DREAMINGORILLA RECORDS, DIO DRONE, TOTEN SCHWAN RECORDS, TAXI DRIVER RECORDS, VOLLMER INDUSTRIES, SCREAMORE, E’ UN BRUTTO POSTO DOVE VIVERE E BRIGANTE RECORDS

Petrolio nasce nel 2015 per mano di Enrico Cerrato, musicista già molto attivo in ambito metal (Infection Code), industrial (Gabbiainferno) e jazz/noise/punk (Moksa). Nella Primavera del 2017 Petrolio esordirà con “Di Cosa Si Nasce”. L’album sarà coprodotto da DreaminGorilla Records, Dio Drone, Taxi Driver Records, Vollmer Industries, Toten Schwan Records, Screamore, E’ Un Brutto Posto Dove Vivere, Brigante Records.

Dark Messiah – Dark Messiah

Si torna a parlare di metal nato e suonato nelle fredde terre del Nord America con il primo lavoro in formato mini cd degli heavy thrashers canadesi Dark Messiah.

Ed il messia oscuro porta con sé morte, distruzione, possessioni demoniache ed altre pestilenze a colpi di heavy metal old school, scontato quanto si vuole, prodotto neanche troppo bene, ma dall’impatto ed attitudine che ricordano dei Venom più melodici.
I cinque brani proposti, infatti, viaggiano a ritmo di cavalcate metalliche con qualche piccola accelerazione thrashy e tanta ignoranza, che vive in un sound ruvido e senza compromessi, proprio come nei primi vagiti del trio di Newcastle, dove le ritmiche motorheadiane sono estremizzate da furiose parti speed thrash e le chitarre accennano gli assoli ed i riff melodici che accompagnavano le canzoni degli eroi della NWOBHM.
Il canto ruvido e cattivo di Stephen Chubaty declama l’arrivo del demoniaco messia, mentre i servi del male agli strumenti continuano imperterriti a portare caos e violenza sulla terra, espandendo il virus malefico con le oscure e metalliche Dark Messiah (il brano) e soprattutto la mostruosa Death from Above.
Il debutto omonimo di questa band è più di quanto old school heavy metal troverete in giro, ed ovviamente non può che essere un’opera a sola esclusiva dei fans accaniti del metal più underground e tradizionale.

TRACKLIST
1.Dark Messiah
2.No Soul to Sell
3.Eliminate the Enemy
4.Death from Above
5.Your Final Breath

LINE-UP
agg Walker – Bass
Robert Schau – Drums
Lawrence Reimer – Guitars
Jonathan Hayward – Guitars
Stephen Chubaty – Vocals

DARK MESSIAH – Facebook

Wolvennest – Wolvennest

I belgi Wolvennest arrivano in punta di piedi ad illuminare repentinamente questo inizio di 2017 con un album di rara bellezza.

I Wolvennest arrivano in punta di piedi ad illuminare repentinamente questo inizio di 2017 con un album di rara bellezza.

La band raccoglie un manipolo di musicisti belgi ai quali si aggiunge, con un contributo sonoro e compositivo, niente meno che Albin Julius (Der Blutharsch), uno dei maggiori esponenti di quella che fu alla fine del secolo scorso la scena martial – neo folk.
Il risultato è un qualcosa di stupefacente, perché il sound in questo lavoro si dipana da una base fondamentalmente non lontana dal doom, per poi svilupparsi verso coordinate atmosferiche che lo portano a veleggiare ben al di sopra delle definizioni di genere.
Il combo belga, come prevedibile, non si attiene ad una scontata forma canzone lasciando che la musica fluisca ora solenne, come nell’opener Unreal, ora più orientata ad una forma di ambient avvolgente (Partir), arrivando ad una forma di ossessiva ritualità in Out Of Darkness Deep, traccia posseduta da un chitarrismo psichedelico che si spinge oltre i venti minuti di durata.
Gli interventi vocali, affidati alla tastierista Shazzula, sono misurati ed efficaci, costituendo in fondo il solo sottile collegamento ad un certo tipo di doom alla Jex Thoth-Blood Ceremony, in virtù del suo particolare timbro vocale, ma i nostri sono fondamentalmente una band capace di esprimere al meglio il proprio sentire musicale attraverso diluite e spesso sperimentali parti strumentali, in più di un caso accostabili anche al kraut rock.
L’opera prima autointitolata dei Wolvennest è una prova di spessore ben oltre la media, in quanto possiede il dono di non tediare nonostante sia caratterizzata da una ridotta fruibilità, e potrebbe trovare consensi trasversali rispetto ai generi, sempre che chi ascolta sia disposto a farsi sommergere per quasi un’ora da quest’onda sonora.

Tracklist:
1. Unreal
2. Partir
3. Tief Unter
4. Out Of Darkness Deep
5. Nuit Noire de L’Âme

Line-up:
Michel Kirby – guitars
Corvus von Burtle – guitars
Marc De Backer – guitars
John Marx – bass
Shazzula – vocals, synth
Jason Van Gullick – drums

WOLVENNEST – Facebook

Nightwish – Vehicle Of Spirit

La quantità di materiale, la straordinaria performance dei protagonisti e il dispendio tecnico per la realizzazione fanno di Vehicle Of Spirit un acquisto obbligato per gli amanti dei Nightwish e degli appassionati di musica da vedere

Che dire che non sia già stato detto su questo mastodontico prodotto firmato dalla symphonic metal band più famosa del pianeta?

Beh, intanto pur essendo legato alla discografia della band nell’era Turunen, devo riconoscere a Floor Jansen (mostruosa in queste performance) di essere l’unica vera erede della divina Tarja, molto meno operistica nell’approccio, ma ad oggi sicuramente più adatta al sound del gruppo finlandese.
In secondo luogo l’utilità di un prodotto come il dvd, che nell’era del web secondo il mio parere diventa molte volte obsoleto, ma qui assolutamente valorizzato da una quantità/qualità eccellente.
La band, divenuta nel suo genere la più amata e seguita dai fans del metal sinfonico, rilascia questo monumentale dvd che in tre dischetti offre due interi concerti, non esattamente uguali nella scaletta così da offrire ai fans quasi una trentina di brani live, più un dvd bonus con altre registrazioni e curiosità.
Wembley Arena di Londra e Ratina Stadion di Tampere sono due luoghi apparentemente così lontani, ma uniti nell’assistere alla performance di quello che ormai si può certo considerare un gruppo spettacolare, per il quale l’elemento visivo è importante quanto la musica e dove anche i minimi dettagli sono curati in modo altamente professionale.
Aggiungiamoci poi un sound che molto ha del cinematografico, specialmente negli ultimi lavori e che trasporta questa sua caratteristica dal vivo con un dispendio di attrezzature e supporto tecnico strabiliante ed assolutamente invidiabile anche per le maggiori band di massa.
Con un pubblico in visibilio, i Nightwish confermano il loro predominio sul genere: l’entrata dietro al microfono della valchiria olandese ha ricreato quel mood emotivo che la pur brava Olzon non aveva saputo mantenere dopo la dipartita della Turunen, anche se, diciamolo, non era tutta colpa sua.
Sei brani dall’ultimo lavoro con l’accoppiata Shudder Before The Beautiful e Yours Is An Empty Hope ad aprire i concerti che poi, come già scritto, avranno delle varianti proprio per dare più interesse all’opera una volta registrata, con una scaletta che, personalmente, vede primeggiare quella del concerto in terra inglese.
Ma sono dettagli, l’importanza di questo mastodontico prodotto per i fans del gruppo è sicuramente epocale, mentre potrebbe essere un buon motivo per dare a Cesare quel che è di Cesare da parte di chi non riesce ancora oggi ad entrare in sintonia con la musica di Tuomas Holopainen e compagnia.
La quantità di materiale, la straordinaria performance dei protagonisti e il dispendio tecnico per la realizzazione fanno di Vehicle Of Spirit un acquisto obbligato per gli amanti dei Nightwish e degli appassionati di musica da vedere, rivelandosi un importante traguardo professionale per una della band che più ha influenzato gli ultimi vent’anni di muisica metal.

TRACKLIST
Disc 1 “Wembley”
1. Shudder Before the Beautiful
2. Yours is an Empty Hope
3. Ever Dream
4. Storytime
5. My Walden
6. While Your Lips are Still Red
7. Élan
8. Weak Fantasy
9. 7 Days to the Wolves
10. Alpenglow
11. The Poet and the Pendulum
12. Nemo
13. I Want my Tears Back
14. Stargazers
15. Ghost Love Score
16. Last Ride of the Day
17. The Greatest Show on Earth

Disc 2 “Tampere”
1. Shudder Before the Beautiful
2. Yours is an Empty Hope
3. Amaranth
4. She is My Sin
5. Dark Chest of Wonders
6. My Walden
7. The Islander
8. Élan
9. Weak Fantasy
10. Storytime
11. Endless Forms Most Beautiful
12. Alpenglow
13. Stargazers
14. Sleeping Sun
15. Ghost Love Score
16. Last Ride of the Day
17. The Greatest Show on Earth

Disc 3 – Extras
1. Weak Fantasy (Vancouver)
2. Nemo (Buenos Aires)
3. The Poet and the Pendulum (Mexico City)
4. Yours Is an Empty Hope (Joensuu)
5. 7 Days to the Wolves (Espoo)
6. Sleeping Sun (Masters of Rock)
7. Sahara (Tampa Bay)
8. Edema Ruh (acoustic) (Nightwish Cruise)
9. Last Ride of the Day (Rock in Rio) feat. Tony Kakko
10. Élan (Sydney)
11. Richard Dawkins Interview (Wembley)

LINE-UP
Floor Jansen – Vocals
Marco Hietala – Vocals, bass, Guitars
Emppu Vuorinen – Guitars
Tuomas Holopainen – Keyboards
Troy Donockley – Uillean Pipes, Tin & Low Whistles, Bouzouki, chorus
Kai Hahto – Drums

NIGHTWISH – Facebook

Unexpectance – Metastasis De La Esperanza

Gli Unexpectance confermano che il metal può essere uno dei mezzi migliori per spiegare il mondo, per esprimere ciò che portiamo dentro.

Gruppo metal proveniente dalle Asturie, e più precisamente da Oviedo, gli Unexpectance sono alla prima prova su lunga distanza.

Il loro suono è un misto di groove metal, metalcore e death metal per un disco che non manca di potenza e passione, ma difetta in originalità. Ciò non è però un problema perché gli asturiani fanno una mezcla molto buona, il suono esce potente e preciso, e forse con una produzione più complessa il loro suono risalterebbe maggiormente. Il disco è un concept album sulla metastasi della speranza, preso atto di come va il nostro mondo. Gli Unexpectance confermano che il metal può essere uno dei mezzi migliori per spiegare il mondo, per esprimere ciò che portiamo dentro, gridando nel dilaniamento provocato per la distanza da ciò che siamo e da ciò che vorremmo essere. Il cantato in spagnolo a due voci del gruppo è notevole ed è sicuramente uno dei loro pregi maggiori. In quasi tutti i pezzi c’è poi una ricerca graduale e bene gestita della melodia, che non fa assolutamente degli Unexpectance un gruppo commerciale, bensì un gruppo dalle molte armi e dalle molte possibilità. Il loro suono è molto moderno ed in linea con tutto ciò che è venuto dai Gojira in poi, ma la loro è una sintesi originale. Un disco, ma soprattutto un gruppo, da scoprire.

TRACKLIST
1.La Caída (Intro)
2.Entropía
3.El Fin De Los Días
4.Liberate Me Ex Inferis
5.Abismo
6.Ante Las Puertas
7.La Metástasis De La Desesperanza
8.Incepción
9.Lágrimas En La Tormenta
10.Quiasma
11.Sinestesia

LINE UP
Dani L. – Growl Vocals
Salvador G. “Poyo” – Drums
Aitor G. “Mike Stamper” – Bass, Clean Vocals
Nacho P. “Nacho Another” – Guitars, Backoìing Vocals
Fran P. – Guitars

UNEXPECTANCE – Facebook

5Rand – Sacred/Scared

Thrash melodic death metal piacevolmente alternativo e moderno il giusto per non deludere i fans delle due sponde opposte del fiume metallico, quella più ancorata alla tradizione e l’altra più moderna e groove.

La My Kingdom si aggiudica le prestazioni dei romani 5Rand che, per il loro debutto, hanno fatto le cose in grande per rendere Sacred/Scared una mazzata di devastante thrash melodic death metal piacevolmente alternativo e moderno il giusto per non deludere i fans delle due sponde opposte del fiume metallico, quella più ancorata alla tradizione e l’altra più moderna e groove.

I 5Rand nascono nel 2012 da un’idea del chitarrista Pierluigi Carocci, a cui si aggiungono Riccardo Zito al basso e Francesco Marroni alle pelli, ma soprattutto la cantante Julia Elenoir, ottima interprete dei deliri del gruppo sia con il growl che le clean vocals.
Sacred/Scared è stato registrato ai Kick Recording Studios di Roma da Marco Mastrobuono (Fleshgod Apocalypse, Hour of Penance) e poi lasciato nelle sapienti mani di Mika Jussila (Nightwish, Amorphis, Children of Bodom) per essere masterizzato ad Helsinki nei mitici Finnvox.
Inutile scrivere che, con queste credenziali, la curiosità era tanta e la band romana ha saputo soddisfare le aspettative con un lavoro intenso, aggressivo, molto ben bilanciato tra tradizione estrema ed appeal moderno, un album pensato ma elaborato con passione e un impatto notevole.
Il disco parte con una intro che prepara l’ascoltatore all’esplosione che di li a poco libererà la belva ormai da troppo tempo in gabbia: è uno scontro di titani tra la furia del thrash, le melodie che prendono ispirazione sia dal death metal melodico che dal più moderno metalcore, ed una neanche troppo velata passione per l’industrial/alternative, il tutto valorizzato da un’ interpretazione suggestiva della singer, una belva con le tonalità estreme, particolare con la voce pulita che (non me ne vogliate) ricorda a tratti quella di Dolores O’Riordan dei rockers irlandesi Cranberries.
In tutto questo ben di dio, risplende un songwriting ispirato che permette ai brani di non lasciare mai l’ascoltatore senza un dettaglio o un passaggio che valorizzi la traccia singola, passando agevolmente tra i vari generi, senza mai apparire fuori luogo.
Difficile trovare un brano che più di un altro sia esemplificativo del sound dei 5Rand, ma le prime quattro tracce (Erase, Fuck-Simile, Paint Of Pain, ed il singolo Cordyceps) risultano puro spettacolo estremo, vario, violento ed appassionante nel seguire questo viaggio intrapreso tra i vari generi della musica estrema.
Sacred/Scared è una partenza col botto per il gruppo proveniente dalla capitale ed un altra sfida vinta per la My Kingdom.

TRACKLIST
1. Behind The Doors Of Sin
2. Erase
3. Fuck – Simile
4. Paint Of Pain
5. Cordyceps
6. Blessed
7. Preacher Of Lies
8. Drowning Into Insanity
9. The True Death Show
10. Narcolepsycho (Silent Scream)

LINE-UP
Julia Elenoir – vocals
Pierluigi Carocci – guitars
Riccardo Zito – bass
Francesco Marroni – drums

5RAND – Facebook