KUADRA

Il video di Abdul, ultimo singolo estratto da Non Avrai Altro Dio All”Infuori di Te.

IL 10 APRILE È USCITO IL VIDEO DI “ABDUL”, ULTIMO SINGOLO ESTRATTO DA “NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI TE”, TERZO ALBUM DELLA BAND

GUARDA QUI IL VIDEO:

Nel frattempo, la band è entrata a far parte del roster della Dig Up, agenzia nota a livello nazionale che si occupa di booking, ufficio stampa e management. Altri artisti seguiti da Dig Up sono Pino Scotto, Esa (OTR), Andy (Bluvertigo).
Nel mese di Maggio, partirà la seconda parte del tour, impegnando la band, sui palchi di tutta Italia, da Maggio ad Ottobre.

Facebook:www.facebook.com/kuadraband
Youtube: www.youtube.com/kuadra100
Soundcloud: www.soundcloud.com/kuadra-1
Offical Store: www.kuadra.bigcartel.com

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E’ finalmente online il docufilm realizzato da Riki Bonsignore e Manu Allegretti del “viaggio” dei Kuadra all’interno dei tanto nominati centri di accoglienza.
Questo il link dove trovarlo
https://www.youtube.com/watch?v=ZzD7FqBrbCw&feature=youtu.be

“Questo è un viaggio iniziato il mattino del 2 Ottobre 2016 e finito la sera stessa. Siamo entrati nei luoghi di cui tanto si è parlato negli ultimi anni, i centri di accoglienza, e abbiamo suonato la nostra musica per gli ospiti. Il risultato è stato sorprendente. Riki Bonsignore e Manu Allegretti hanno catturato i momenti più intensi del nostro viaggio. Questo documentario offre l’opportunità di riflettere su quanto l’incontro ci arricchisce, mentre lo scontro ci rende più poveri. Ed è stato possibile solo grazie alla musica”
Kuadra

A questo link è possibile vedere il video de “La Grande Crocifissione”, primo singolo estratto dal loro ultimo disco “Non Avrai Altro Dio All’Infuori Di Te”
https://www.youtube.com/watch?v=Ihtkf-06vkw

KUADRA // NON AVRAI ALTRO DIO ALL’INFUORI DI TE
La violenza del quotidiano, l’oppressione del potente, il senso di claustrofobia, lo stato di impotenza. Imprigonati dentro ai nostri vestiti perfettamente ingessati, moriamo ogni giorno, strozzati da una società che, sempre più incombente, ci tiene con il fiato sul collo, come il lupo mentre sbrana la preda. Un sentimento di impotenza tanto forte da rendere la vittima, a sua volta, carnefice. Demoni allucinati che, tormentati dal sogno di una lontana redenzione, commettono torti e ingiustizie, si sporcano le mani, fino a trasformarle in armi, fino a rivolgerle contro sè stessi. Un buco nero dalla quale non pare esserci via d’uscita. “Non Avrai Altro Dio All’Infuori Di Te” racconta di questo e di molto altro. Dieci anni di Kuadra, il loro terzo album. L’espressione più matura, lucida e curata del loro universo sonoro. Un suicidio dell’anima. Un drammatico stallo alla messicana che non lascerà superstiti.

SUFFOCATION

Il primo singolo ‘Your Last Breaths’, tratto dall’album …Of The Dark Light in uscita a giugno (Nuclear Blast).

I pionieri newyorkesi del death metal SUFFOCATION usciranno con il nuovo album »…Of The Dark Light« il 9 Giugno su Nuclear Blast. La band ha pubblicato il primo singolo ‘Your Last Breaths’, con un track video a 360°:

»…Of The Dark Light« è stato prodotto dai SUFFOCATION e registrato presso i Full Force Studios con Joe Cincotta (OBITUARY). Il mixing e il mastering è stato seguito dal famoso producer/tecnico Zeuss (HATEBREED, ARSIS, SUICIDE SILENCE). L’artwork della copertina è stato creato da Colin Marks (ORIGIN, FLESHGOD APOCALYPSE, KATAKLYSM).

Commenta il chitarrista fondatore Terrance Hobbs:
“Il momento che tanto stavamo attendendo è arrivato, il nuovo album »…Of The Dark Light« finalmente uscirà su Nuclear Blast il 9 Giugno 2017! Negli ultimi 4 anni ci siamo presi il tempo per scrivere il nuovo disco e non potremmo essere più orgogliosi del risultato. E’ il nostro album più brutale!”

“I SUFFOCATION hanno lavorato durante la fine del 2016 per definire e incidere i pezzi ai Full Force Studios con Joe Cincotta e hanno affidato a Zeuss il compito di dare alla luce questa creazione! Io, Frank Mullen, Charles Errigo, Eric Morotti e Derek Boyer ci siamo spinti oltre i limiti e speriamo che il disco vi possa piacere!”

“Abbiamo avuto anche l’onore di collaborare con Colin Marks per l’artwork, una nuova frontiera per noi e un percorso e stile differenti dai tradizionali album dei SUFFOCATION. Abbiamo anche inserito le backup vocals di Kevin Muller (THE MERCILESS CONCEPT) che secondo noi hanno reso il disco davvero unico! Questa sarà la nostra decima uscita e ci auguriamo che »…Of The Dark Light« vi piaccia!”

»…Of The Dark Light« – Track List:

01. Clarity Through Deprivation
02. The Warmth Within The Dark
03. Your Last Breaths
04. Return To The Abyss
05. The Violation
06. Of The Dark Light
07. Some Things Should Be Left Alone
08. Caught Between Two Worlds
09. Epitaph Of The Credulous

Preordina »…Of The Dark Light« ora: http://nblast.de/SuffocationDarkLightNB

Da domani, puoi preordinare »…Of The Dark Light« in digitale ricevendo subito la traccia ‘Your Last Breaths’.

Maggiori info:

www.facebook.com/suffocation
www.nuclearblast.de/suffocation

Hollow Leg – Murder ep

Due brani che confermano le ottime impressioni già destate da questo gruppo statunitense e che aggiungono carne sanguinolenta sul fuoco del genere, aspettando il prossimo capitolo sulla lunga distanza.

Tra le paludi della Florida è ormai tradizione suonare doom metal irrobustito da una lenta e possente componente sludge e personalizzato da una vena southern, tipica delle band degli stati del sud.

Ormai non sono pochi i gruppi che nel genere hanno trovato la giusta dimensione, onirica, a tratti mistica e sabbatica ed avvolta in atmosfere deviate, come un serial killer dal volto coperto dalle pelli dei coccodrilli e ganci che tintinnano in una baracca fatiscente, in attesa di un corpo da tenere sollevato per essere lavorato con sadica perizia.
Gli Hollow Leg sono una di queste realtà, a loro modo estreme, attivi da quasi una decina d’anni, provenienti da Jacksonville e con tre full length alle spalle, di cui Crown era l’ultima lenta marcia tre le paludi del Mississippi, licenziata lo scorso anno dalla Argonauta Records.
Murder è invece un ep di due brani, con la title track che accende la passione con un incedere più dinamico rispetto ai canoni, un mid tempo che sembra per una volta lasciare le rive del grande fiume ed i suoi pericolosi abitanti, per fare un’improvvisata al sacerdote Lee Dorrian e ai suoi Cathedral per recarsi tutti insieme ad un concerto dei Black Sabbath, mentre Raven torna a torturare vittime con una valanga caldissima di southern/sludge, con un riff portante che è un’autentica goduria sludge/psycho/stoner.
Due brani che confermano le ottime impressioni già destate da questo gruppo statunitense e che aggiungono carne sanguinolenta sul fuoco del genere, aspettando il prossimo capitolo sulla lunga distanza.

TRACKLIST
1.Murder
2.Raven

LINE-UP
Tom Crowther – Bass
John Stewart – Drums
Scott Angelacos – Vocals
Brent Lynch – Vocals, Guitars

HOLLOW LEG – Facebook

Kalopsia – Angelplague

Prendete un pizzico di Malevolent Creation, Slayer, Cannibal Corpse e Dismember ed avrete un cocktail estremo da offrire agli astanti prima che le torture sulla vittima predestinata abbiano inizio

Le orde brutali che per anni hanno attraversato l’Atlantico invadendo il territorio europeo a colpi di brutal death metal, passato il periodo buio hanno riorganizzato le truppe e stanno ricominciando a sbarcare sulle rive del vecchio continente.

Il death metal old school rigenerato nell’underground ha ripreso forza aiutato dalle buone prove dei gruppi storici e dalle ottime performance delle band che, per anni, hanno vissuto nell’ombra; dal New Jersey arrivano i Kalopsia, band fondata dal chitarrista Matt Medeiros dei tripallici Ruinous, dei quali vi abbiamo parlato sul finire dello scorso anno in occasione dell’uscita del belligerante Graves Of Ceaseless Death.
Dunque l’instancabile axeman americano torna dopo pochi mesi con il nuovo lavoro dell’altra sua diabolica ed inumana creatura, i Kalopsia, dall’ormai lontano 1999 abominevole e brutale realtà che non sfigura al cospetto del suo alter ego Ruinous.
Prendete un pizzico di Malevolent Creation, Slayer, Cannibal Corpse e Dismember ed avrete un cocktail estremo da offrire agli astanti prima che le torture sulla vittima predestinata abbiano inizio: i testi gore, infatti, accompagnano la proposta musicale del gruppo che, senza mezzi termini, conquista rivelandosi efferata, brutale ma valorizzata da un songwriting e da un lavoro ritmico entusiasmante.
Grande solista si dimostra Steve Horvath, protagonista di una prova sopra le righe e un inferno sulla terra scatenano i due musicisti ritmici (Justin Spaeth alle pelli e Drew Murphy) mentre il leader è un demonio torturatore al microfono.
At The Serpent Devours e la bellissima Source Of My Evil sono i brani migliori di un album consigliatissimo: ancora un altro centro pieno per Matt Medeiros in evidente stato di grazia.

TRACKLIST
1. Destined to Return
2. As the Serpent Devours
3. Christened Upon the Slab
4. Not Peace But Pestilence
5. Scorched Earth and Blackened Skies
6. Source of My Evil
7. Surge of Terror
8. Bitter Sacraments

LINE-UP
Matt Medeiros – Guitar, Vocals
Justin Spaeth – Drums
Drew Murphy – Bass
Steve Horvath – Lead Guitar

KALOPSIA – Facebook

Nadsat – Crudo

Ogni cambio di tempo, ogni variazione qui non è prevedibile, e come nel free jazz si naviga felicemente a vista, avvolti da un rumore molto piacevole e soprattutto bene composto.

Ottimo disco per questo duo chitarra e batteria, che suona poderose narrazioni di ritmo e pulsazioni.

I Nadsat sono Michele Malaguti e Alberto Balboni, il primo alla chitarra e effetti, il secondo alla batteria e al gong, e hanno la ferma intenzione di fare musica pesante, giostrando intorno ad un’idea di groove pulsante. Il disco è totalmente strumentale ed è progressivo, nel senso che non segue la tradizionale forma canzone ma si sviluppa per vie diverse, mettendo al centro la carnalità della musica, usando quest’ultima per estrapolare energia dalla materia nera, riuscendo a farlo in maniera peculiare ed originale. Ascoltando Crudo si intuisce che i modelli sono gli Zu, soprattutto per quanto riguarda la costruzione del groove, con un intreccio che è stato praticato per primi dai romani, che ora sono su altri lidi, e che i Nadsat rielaborano sapientemente e personalmente. Il disco può anche essere interpretato come una sublimazione di una fase della musica pesante e pensante, quella che eleva il ritmo al di sopra di ogni cosa. Ogni cambio di tempo, ogni variazione qui non è prevedibile, e come nel free jazz si naviga felicemente a vista, avvolti da un rumore molto piacevole e soprattutto ben composto. Le note ti avvolgono come spire di un lussurioso demone della musica e non c’è salvezza e ci si deve abbandonare a questa musica, figlia bastarda di Sun Ra come dei Tool, perché qui conta l’idea e non tanto la forma, si suona e si ascolta per davvero. Un disco che conferma l’ottima salute e l’alta qualità dei gruppi pesanti italiani, e soprattutto dei duo, che è una firma adeguata per affrontare perigliosi temporali musicali come questo.

TRACKLIST
1.Mesozoic
2.ATP
3.Novus
4.Carcharodon
5.Umhlaba
6.Sivik
7.Droid
8.Dolomite

LINE-UP
Michele Malaguti
Alberto Balboni

NADSAT – Facebook

Dead Season – Prophecies

Non solo Nevermore, anche se è indubbia la forte ispirazione del gruppo americano, ma anche echi death/black di scuola est europea e potenza death metal classica personalizzano il sound di questo ottimo combo transalpino.

I Nevermore di Warrel Dane sono state una delle band più importanti per l’evoluzione del thrash metal, con una serie di lavori imperdibili ed almeno un paio considerati autentiche pietre miliari, come Dreaming Neon Black e Dead Heart In A Dead World: questo tipo di thrash metal oscuro, drammatico e progressivo, valorizzato dalla teatrale voce del leader, possiede anche l’anima dei Dead Season, band transalpina autrice di questo mastodontico lavoro dal titolo Prophecies.

Una storia musicale iniziata più di dieci anni fa, ed un primo lavoro sulla lunga distanza licenziato tre anni fa (From Rust To Dust) contornato da una manciata di opere minori, hanno portato il quintetto francese alla pubblicazione di questo ultimo devastante lavoro, che se porta ben in vista il marchio dei maestri americani, non fa mancare una propria personalità che tradotto vuol dire: sferzate estreme al limite del death/black, un gran lavoro al microfono dove scream, growl ed una splendida voce pulita si danno il cambio, rendendo ancora più varie le atmosfere dei vari brani, ed una prova molto convincente sia a livello di songwriting che tecnico.
Un’ora di musica estrema che non smette di regalare sorprese, un anima prog che si veste di bianco e contrasta quella nera ed estrema in una battaglia che non fa prigionieri ma lascia solo cadaveri sul campo, una serie di brani formidabili e tanta violenza in musica fanno di Prophecies un ottimo album; i brani mantengono un livello altissimo e diventa davvero difficile estrapolare un paio di titoli che più impressionano, anche se Prohibition of God, Ministry Of Thruth e Sexual Binging sono quelli che più risaltano, ma sono convinto che ad un altro ascolto ne nominerei altri tre, proprio per l’elevata qualità generale dei brani che compongono Prophecies.
Non solo Nevermore, anche se è indubbia la forte ispirazione del gruppo americano, ma anche echi death/black di scuola est europea e potenza death metal classica personalizzano il sound di questo ottimo combo transalpino.

TRACKLIST
1.The New Man
2.Blood Links Alienation
3.Prohibition of God
4.Homogenetic
5.Guidestones
6.Ministry of Thruth
7.Endless War
8.Four Minutes of Hate
9.Mind Entertainement
10.Sexual Binging
11.The Dissident Part I
12.The Dissident Part II

LINE-UP
Nicolas Sanson – Bass
Grégoire Galichet – Drums
Guillaume Singer – Guitars
Julien Jacquemond – Vocals

DEAD SEASON – Facebook