GHOST BATH

Il video di ‘Seraphim’ da “Starmourner” (Nuclear Blast).

GHOST BATH ecco il video di ‘Seraphim’ da “Starmourner” oggi nei negozi!

È arrivato oggi nei negozi il nuovo album della band atmospheric black metal GHOST BATH. “Starmourner” segna la seconda parte di una trilogia scritta dal leader della band Nameless. La band ha anche realizzato il video per la canzone ‘Seraphic’.

L’album è disponibile in formato fisico (http://nblast.de/GhostBathStarmourner) e digitale (http://nblast.de/GhostBathDownloads).

“Like a neverending journey through galaxies of bitterness and joy, Starmourner proves again the undeniable consistency of Ghost Bath, standing from this moment among the best Atmospheric Black Metal bands in the world”.
ROCK HARD (IT)

“‘Starmourner’ is an album that must be listened to, to be believed. Stunning and emotionally resonating at every junction it pushes GHOST BATH to the upper echelons of the new wave of blackgaze and atmospheric black metal”.(9/10)
ALT DIALOGUE (US)

“GHOST BATH has achieved something magical with ‘Starmourner’. Nameless’ vocal delivery doesn’t contain a single word to be interpreted. Yet, it’s the emotion behind its sound that makes it unique, while the rest of the band attacks with full aggression and beauty to deliver this message of joy and sorrow”.
CAN THIS EVEN BE CALLED MUSIC (US)

I GHOST BATH saranno tra i protagonisti del SoloMacello Fest, il 21 giugno al Magnolia di Segrate (MI).

Il nome GHOST BATH fa riferimento all’atto del suicidio attraverso la completa immersione del corpo sott’acqua. La band scrive e crea sulla base del presupposto che la musica è un’estensione della propria anima. Essi viaggiano attraverso il dolore e la tristezza, ma lasciano un barlume di speranza. Descrivono sia una profonda angoscia sia paesaggi sonori angelici che colpiscono sicuramente l’ascoltatore.
La band ha esordito a ottobre 2013 con l’EP omonimo su Solitude Productions, seguito dal debutto “Funeral” (Pest Productions, 2014). Il disco “Moonlover” è stato pubblicato ad aprile 2015 su Northern Silence Productions, di cui Nuclear Blast ha realizzato una ristampa a giugno 2016.

www.facebook.com/blackghostbath
www.nuclearblast.de/ghostbath
www.twitter.com/ghostbath

Righteous Vendetta – Cursed

Purtroppo manca quel pizzico in più di estremismo sonoro che avrebbe attirato maggiormente i fans legati al deathcore, ma diamo atto ai Righteous Vendetta che l’uso di soluzioni richiamanti il nu metal di inizio millennio varia quanto basta l’atmosfera dei vari brani.

La ragazza dal cappuccetto rosso, ritratta sulla copertina del nuovo lavoro dei Righteous Vendetta, ci invita ad una camminata nel boschi del Wyoming, intanto con quello sguardo dubito che verremmo infastiditi dagli abitanti della foresta.

Scherzi a parte, tramite Century Media arriva Cursed, il nuovo arrivato in casa Righteous Vendetta, metalcore band statunitense che poco aggiunge al genere se non un ennesimo album di metal moderno, melodico, dai ritmi sincopati e che alterna umori nu metal e melodiche parti con una voce pulita che intona chorus strappalacrime puntati al cuore di ragazzine del nuovo millennio.
Non è neppure poco che il gruppo è in circolazione, siamo arrivati infatti al quarto full length di una carriera iniziata nel 2008, costellata da una discografia che conta pure tre ep.
Con queste premesse ci si aspettava un album capace di colpire nel segno e, sotto il punto di vista commerciale, si può dire che il gruppo abbia centrato l’obiettivo, grazie ad una raccolta di brani ineccepibili sotto il punto di vista della produzione, del suono e dell’appeal.
Purtroppo manca quel pizzico in più di estremismo sonoro che avrebbe attirato maggiormente i fans legati al deathcore, ma diamo atto ai Righteous Vendetta che l’uso di soluzioni richiamanti il nu metal di inizio millennio varia quanto basta l’atmosfera dei vari brani.
Oltre all’ottima Psycho, traccia che non lascia scampo con il suo muro di groove, Cursed qualche buono spunto lo lascia intravedere (la title track, Daemons, la devastante Doomed), ma l’uso smodato delle clean e qualche soluzione ripetuta lungo i brani, non danno all’album quel quid in più per andare oltre una prova più che sufficiente.
L’appeal è comunque buono ed è probabile che l’album faccia sicuramente vittime tra i giovani fruitori del metal moderno.

TRACKLIST
1.War Is Killing Us All
2.Cursed
3.Weight Of The World
4.Daemons
5.A Way Out
6.Defiance
7.Psycho
8.Never Say Never
9.Doomed
10.Burn
11.Halfway
12.Become
13.Strangers

LINE-UP
Ryan Hayes — Vocals
Justin Olmstead — Guitar
Justin Smith — Guitar
Zack Goggins — Drums
Riley Haynie — Bass

RIGHTEOUS VENDETTA – Facebook

Lucifera – Preludio Del Mal

Le canzoni che compongono questa lunga discesa nell’abisso dei Lucifera sono ricche di un’attitudine old school sia per quanto riguarda la parte black, sia quando il gruppo nobilita la propria musica con cavalcate heavy/thrash.

Ecco il classico album che cresce con gli ascolti e mostra, per la gioia dei blacksters dai gusti morbosi ed invasati per occultismo e testi macabri, una band convincente.

Loro sono i Lucifera, provengono dalla Colombia, e sono attivi da una decina d’anni con una discografia piuttosto prolifica: non sono pochi infatti, di questi tempi, sette uscite discografiche tra full length, ep, split, demo e live.
La proposta del gruppo è un black metal d’impatto sorretto da ritmiche thrash e chitarre che, a tratti, si possono tranquillamente definire maideniane per un connubio vincente.
L’album è cantato in lingua madre, ma è sulla musica che va concentrata l’attenzione: il gruppo ha davvero una marcia in più ed un songwriting che ne valorizza le energie, riuscendo nell’impresa di rendere piacevole un lavoro estremo che supera i sessanta minuti.
Bastano un paio di ascolti o magari i primi tre brani di questo Preludio Del Mal per entrare nel mondo oscuro dei Lucifera, dove la strega Alejandra Blasfemia ci accompagna con il suo scream maligno e posseduto in questa realtà fatta di occultismo, diaboliche possessioni e male.
Come accennato, le canzoni che compongono questa lunga discesa nell’abisso dei Lucifera sono pregne di un’attitudine old school sia per quanto riguarda la parte black, sia quando il gruppo nobilita la propria musica con cavalcate heavy/thrash che, a tratti, entusiasmano.
L’opener Esclavos de Dios, Tormentas de Sangre e la conclusiva Blasfemias (undici minuti di raggelante black doom) sono i brani che più colpiscono, ma questo lavoro merita la giusta attenzione nel suo insieme e i Lucifera un applauso per il lavoro svolto.
Se vogliamo trovare un difetto a Preludio Del Mal è forse nella produzione, un dettaglio per un’opera da non perdere assolutamente da parte di un altro gruppo che MetalEyes è felice di proporre ai suoi lettori.

TRACKLIST
1.Esclavos de Dios
2.Los Demonios de Loudun
3.Tiempos Siniestros
4.Alianzas de Acero y Metal
5.Tormentas de Sangre
6.Culto Ancestral
7.A Través de la Muerte
8.Preludio del Mal
9.Leyendas Mortuorias
10.El Señor de las Moscas
11.Letanías Infernales
12.Blasfemias

LINE-UP
David HellRazor – Owner, Guitarist, All Music & Compositions)
Alejandra Blasfemia – Manager, Bass, All Lyrics & Vocals
Acid Witch – Guitar
C. Commander – Drums

LUCIFERA – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=pQZc1psXa5w

Revenience – Daedalum

Un debutto sulla lunga distanza che promette bene per il futuro di questa band nostrana: in un genere inflazionato come il gothic metal, i Revenience hanno le carte in regola per ritagliarsi il loro spazio.

Symphonic gothic metal da Bologna con Daedalum, il primo full lenght dei Revenience, quintetto facente parte della grande e varia famiglia Sliptrick Records.

Come tutte le band gothic che si rispettino, anche i Revenience possono contare su una cantante, Debora Ceneri, dall’ottimo talento, personale e bravissima nel variare la sua performance quel tanto che basta per modellare le canzoni regalando loro una propria anima.
Il sound di Daedalum risulta così molto vario ed alterna canzoni gothic metal dal piglio estremo, con tanto di voce in growl (Simone Spolzino) a duettare con la musa, altri eleganti ed elettronici ed altri ancora più sinfonici, ampliando il più possibile il proprio sound.
Le ispirazioni sono molte e di vario genere (si passa con disinvoltura da Edenbridge e Within Temptation ai Lacuna Coil) e l’album ne trae beneficio, convincendo e lasciando intravedere ottime potenzialità grazie ad una manciata di tracce molto intriganti.
Fra queste sicuramente spicca il singolo Shamble, brano dall’enorme appeal, e poi Flail, altro bellissimo esempio di gothic metal sinfonico, fino ad arrivare all’apice di questo Daedalum, l’emozionante Shadows And Silence, sunto della musica del gruppo, tra parti più ariose, potenti ritmiche, solos classici ed una prova sontuosa di Debora Ceneri.
Un debutto sulla lunga distanza che promette bene per il futuro di questa band nostrana: in un genere inflazionato come il gothic metal, i Revenience hanno le carte in regola per ritagliarsi il loro spazio.

TRACKLIST
1.In a Landascape of Winter
2.Blown Away by the Wind
3.Shamble
4.Flail
5.Lone Island
6.A-Maze
7.Not My Choice
8.Revenant
9.Shadows and Silence

LINE-UP
Fausto De Bellis – Bass, Guitars
Simone Spolzino – Drums, Vocals (harsh)
Michele Di Lauro – Guitars
Pasquale Barile – Keyboards, Synths
Debora Ceneri – Vocals

REVENIENCE – Facebook

The Obsessed – Sacred

“Signori” si nasce! Wino può ancora insegnare l’arte di fare grande musica.

Quando ho letto la notizia che Scott “Wino” Weinrich, attivo sin dagli anni ’80, aveva riattivato la sua prima storica band The Obsessed dopo 20 anni di silenzio, devo dire che il sangue ha iniziato a ribollire

Il ritorno della band che, con lavori come Lunar Womb e The Church Within, aveva tracciato una strada maestra per le generazioni figlie dei Sabbath con il suo suono doom ricco di antica atmosfera, non poteva che emozionarmi; non è che Wino in questi anni sia rimasto fermo, anzi è sempre stato immerso in diversi progetti, dai seminali Saint Vitus agli Spirit Caravan, alla super band Shrinebuilder e altri, in cui ha elaborato la materia doom contaminandola con stoner, psichedelia e altre belle cose. Ora per la Relapse Records il ritorno definitivo! Sempre in trio, chitarra (Wino), basso (Dave Sherman) e batteria (Brian Costantino), Sacred dimostra una volta di più la dedizione, la convinzione di un grande musicista che ama il suo lavoro e vuole rendere, con la sua musica, questo mondo un posto migliore.
L’opera è varia e non si nutre di solo doom ma incorpora e amalgama hard rock di classe, aromi punk, fragranze stoner e gocce acide a formare una dimensione spirituale difficilmente riscontrabile nelle nuove generazioni; la calda, vissuta voce di Wino non può non emozionare chi si alimenta da anni con queste sonorità.
Si parte alla grande con Sudden Jackal, che miscela hard rock e doom come solo i maestri sanno fare e dimostra la classe infinita di chi si è sempre dedicato anima e cuore a questo suono, di chi lo vive quotidianamente infischiandosene del passare del tempo; il secondo brano Punk Crusher mette in riga tutti quelli che si cimentano in questa arte, con il carisma, la classe di chi sa di aver osato oltrepassare le barriere del tempo e di non voler darsi per vinto: un sound perfetto dal vivo, con Wino invincibile a declamare ….star, lord, father give us strength to prevail… da suonare e risuonare in un loop infinito.
La title track e Perseverance of Futility spiegano una volta di più l’arte del riff che ti rimane in testa ipnotizzandoti; l’ inizio screziato di blues di Stranger Things conferma la grande conoscenza musicale di Wino, che riprende anche un vecchio brano del 1974 dei Thin Lizzy (It’s Only Money da Night Life), mentre Razor Wire e Haywire sono brevi assaggi punk da parte di chi ha una visione universale dell’arte musicale.
In definitiva, un bel ritorno, vario, suonato e cantato con passione e onestà, sperando di poter vedere presto i The Obsessed dal vivo anche nelle nostre terre.

TRACKLIST
1. Sodden Jackal
2. Punk Crusher
3. Sacred
4. Haywire
5. Perseverance of Futility
6. It’s Only Money (Thin Lizzy cover)
7. Cold Blood
8. Stranger Things
9. Razor Wire
10. My Daughter My Sons
11. Be the Night
12. Interlude

LINE-UP
Brian Costantino – Drums, Vocals
Dave Sherman – Bass
Scott “Wino” Weinrich – Guitars, Vocals

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