EZOO

Disponibile il secondo singolo “Guys From God” accompagnato da un lyric video.

EZOO: Disponibile il secondo singolo “Guys From God” accompagnato da un lyric video!

Gli EZoo, la band che vede unire le forze l’ex voce dei Rainbow Graham Bonnet e il guitar hero Dario Mollo, hanno pubblicato il secondo singolo “Guys From God”, di seguito disponibile il lyric video:

Ricordiamo che l’album “Feeding The Beast” sarà pubblicato il 2 giugno 2017 su earMUSIC.

Disponibili i preorder del disco:
iTunes: http://smarturl.it/EZoo_FTB_iTunes
CD: http://smarturl.it/EZoo_FTB_CD

God Syndrome – Controverse

I God Syndrome ci investono con il loro Death metal che ha nelle melodie il punto di forza, incastonate in un debordante assalto sonoro a livello ritmico e valorizzato da un notevole lavoro chitarristico.

Tra le gelide pianure imbiancate della Russia, il metal estremo ha covato orde di fameliche realtà, molte delle quali già apparse su MetalEyes.

E’ l’ora di presentarvi anche questi devastanti God Syndrome, combo di deathsters attivo in quel di Samara dal 2011 e con un precedente ep licenziato nel 2013, dal titolo Downfall Omen.
E’ giunto il momento per il gruppo di tornare con il primo full lenght, questo ottimo Controverse che unisce il death melodico scandinavo a quello classico di matrice est europea, per un risultato convincente.
Aiutati da Pawel “Pawulon” Jaroszewicz (Hate/Antigama, ex-Decapitated, ex-Vader), i God Syndrome ci investono con il loro sound che ha nelle melodie il punto di forza, incastonate in un debordante assalto sonoro a livello ritmico e valorizzato da un notevole lavoro chitarristico.
Le coordinate sonore delle due scuole citate vengono alternate dal gruppo con molta naturalezza, talvolta le due anime all’unisono ci aggrediscono con potenza e melodia, con il growl che non lascia scampo, mentre velocità e rallentamenti diversificano l’atmosfera da tregenda di Controverse.
Tecnicamente dotati, i musicisti danno prova di bravura ed affiatamento, con Purge che arriva dopo l’intro ed apre le ostilità e Dark Sand che regala attimi di livello assoluto, con la sei corde che lacrima, torturata da Sergey Aksenov assoluto protagonista dell’ album che tra riff e solos non sbaglia un colpo.
E così tra furia e melodia Controverse trova la sua dimensione e quella del gruppo che lo ha scritto, con gli omaggi neanche troppo velati a Hypocrisy, Vader ed Hate: un lavoro ben fatto e sicuramente da apprezzare se siete amanti dei gruppi citati.

TRACKLIST
1.Intro
2. Purge
3.Clan
4.Five Acts Of Deception
5.Dark Sand
6.Summon The Sun
7.The Last Option
8.Fire
9.Tormans
10.The Law Of The Betrayed
11.Mercy
12.Hangman Of Atlantis

LINE-UP
Pavel Bamburov – Vocals
Sergey Aksenov – Guitars
Dmitry Kuznetsov – Bass
Alexander Krut – Drums

GOD SYNDROME – Facebook

Shivered – Journey to Fade

Belle melodie, una malinconia latente, a volte quasi repressa e mai troppo esplicita, come da dettami della premiata ditta Nyström/Renkse, sono gli ingredienti di base che rendono Journey To Fade un album da ascoltare con la dovuta attenzione.

Gli Shivered sono la creatura musicale di Mohammad Maki, musicista iraniano che, con questo suo full length d’esordio, non fa nulla per nascondere la sua devozione verso le band portatrici di un sound malinconico e dai tratti depressivi, Katatonia in primis.

L’adesione al modello citato talvolta diviene fin troppo esplicito, però il tutto risulta eseguito con tale perizia e spontaneità che ritengo sia giusto passare oltre, per godere della bontà del lavoro messo in scena da Maki.
Credo sia inutile ribadire quanto sia complicato dedicarsi al metal nei paesi arabi, tanto più in Iran, dove la religione islamica e lo stato finiscono per sovrapporsi: questo basta e avanza per fornire, nel nostro piccolo, il meritato supporto a questo musicista che, con Journey To Fade, dimostra ampiamente d’essere molto più di un buon copista.
Già, perché, alla fine, bisogna anche essere in grado di comporre dei brani che abbiano una loro identità ed una forma canzone definita, ed in questo il bravo Mohammad riesce benissimo, in virtù di una voce che ben si adatta al genere, e di doti chitarristiche di buon livello, ben supportate dalla sezione ritmica composta da due ospiti, lo statunitense Doug Ross al basso ed il francese Arnaud Krakowka alla batteria.
Ora, io provo a mettermi nei panni di questo ragazzo, dotato di una spiccata sensibilità artistica, che si trova a vivere in una realtà sociale nella quale probabilmente non si riconosce appieno e la cui passione viene a malapena tollerata, se non apertamente osteggiata: ne deriva quindi che, anche se la sua proposta musicale pecca in originalità, non c’è alcun dubbio sul fatto che il tutto scaturisca da un travaglio interiore effettivo e ben lungi d’essere solo di facciata.
Fatta questa premessa, riesce più naturale far propria questa dozzina di brani di ottima fattura, tra i quali spiccano per immediatezza Second Soul e la title track, per profondità ed intensità Eradicate e la magnifica My Last Will, senza per questo trascurare le restanti tracce che vanno a comporre una tracklist di elevato livello medio, offerta peraltro con grande cura dei particolari.
Belle melodie, una malinconia latente, a volte quasi repressa e mai troppo esplicita, come da dettami della premiata ditta Nyström/Renkse, sono gli ingredienti di base che rendono Journey To Fade un album da ascoltare con la dovuta attenzione.

Tracklist:
1. Eradicate
2. Sudden Fear
3. River of Shame
4. Unable
5. Red Sky
6. Second Soul
7. Neurotic
8. Journey to Fade
9. The Light Tears Apart
10. My Last Will
11. The Leaver
12. The Hourglass (bonus)

Line-up:
Mohammad Maki – Vocals, Guitars
Doug Ross – Bass
Arnaud Krakowka – Drums

SHIVERED – Facebook

Zora – Scream Your Hate

Scream Your Hate ha nella sua anima tradizionale il proprio punto di forza, oltre ad un approccio senza compromessi che piacerà non poco ai deathsters di origine controllata.

I brutal deathsters calabresi Zora sono attivi da quasi quindici anni e hanno rilasciato un buon numero di lavori minori che vanno ad affiancarsi al primo lavoro sulla lunga distanza uscito nel 2010 ed intitolato Gore.

Dopo una lunga serie di cambiamenti in line up, il gruppo si stabilizza come trio ed eccoci tra le mani un nuovo lavoro, uscito qualche mese fa ma che merita l’attenzione dei lettori dai gusti estremi di MetalEyes.
Mossi da un senso di odio e riprovazione per la società che ci circonda, i Zora, con Scream Your Hate, offrono un macigno estremo basato un brutal death di ispirazione statunitense, per una mezz’ora abbondante di impatto senza compromessi, devastante ed instancabilmente estremo.
Old school nel senso più positivo del termine, l’album non lascia spazio a dubbi sull’intento del gruppo, ovvero condensare il proprio sound all’interno di un’atmosfera da massacro sonoro, sottolineato da un growl pesante e profondo, ritmiche quadrate che alternano cadenzati muri sonori ad accelerazioni devastanti e senza soluzione di continuità.
Nel marasma sonoro creato dal trio vibonese, sono le ispirazioni tratte da band storiche come Cannibal Corpse, Suffocation e Broken Hope a venire inesorabilmente a galla tra le note delle varie Outcast, Refuse e Trapped Mosquito.
Consigliato agli amanti del brutal death metal, Scream Your Hate ha nella sua anima tradizionale il proprio punto di forza, oltre ad un approccio senza compromessi che piacerà non poco ai deathsters di origine controllata.

TRACKLIST
1. Dripping
2. Outcast
3. Blinded
4. Slave of Mind
5. Refuse
6. Trapped Mosquito
7. Banquet of Flesh
8. Abracadacab
9. Scream Your Hate

LINE-UP
Giampiero Serra – Drums
Tat0 – Bass, Vocals
Glk Molè – Guitars

ZORA – Facebook