Ungraved Apparition – Pulse_0

Pulse_0 si rivela essenzialmente un ideale punto di partenza per cui, smussando qualche spigolo, focalizzando al meglio l’aspetto melodico ed evitando estemporanee soluzioni ad effetto, gli Ungraved Apparition hanno tutto il tempo ed i margini per fare senz’altro meglio in futuro.

Una copertina tra le più improbabili che mi sia capitato di vedere negli ultimi anni è il biglietto da visita con il quale si presentano gli Ungraved Apparition, band moscovita al passo d’esordio con l’album intitolato Pulse_0.

Quello del quintetto russo è il tipico death doom proveniente dall’area ex-sovietica, ovvero dai tratti molto asciutti e spesso aspro, ma non privo di interessanti aperture melodiche.
A livello lirico, come la cover ed il titolo suggeriscono, ad essere preso in esame è fondamentalmente il momento del trapasso, con tutto il carico di tragedia ed abbandono che ne consegue, prima durante e dopo il suo nefasto compiersi.
L’approccio degli Ungraved Apparition è piuttosto naif, così anche l’inserimento di effetti volti a colpire maggiormente l’immaginario dell’ascoltatore appare dettato da una certa ingenuità; d’altra parte questo depone a favore di un sentire genuino che resta il dato saliente di un album privo di quella tensione drammatica che sarebbe lecito attendersi in base al tipo delle tematiche trattate, nonostante non manchino buoni spunti disseminati qua e là.
Detto ciò, Pulse_0 si rivela essenzialmente un ideale punto di partenza per cui, smussando qualche spigolo, focalizzando al meglio l’aspetto melodico ed evitando estemporanee soluzioni ad effetto, come i frequenti campionamenti di pianti, urla e sospiri che servono solo a spezzare il pathos e non ad aumentarlo, gli Ungraved Apparition hanno tutto il tempo ed i margini per fare senz’altro meglio in futuro.

Tracklist:
1.Кома
2.Спаси! (Intro)
3.Спаси!
4.Тот, кто не дышит (Intro)
5.Тот, кто не дышит
6.Неумершее явление (Intro)
7.Неумершее явление
8.Гнилостные бактерии (Intro)
9.Гнилостные бактерии
10.Гангрена (Intro)
11.Гангрена
12.Пыль (Intro)
13.Пыль

Line-up:
Leon Kratt – Bass
Paul Kas – Drums
Micky Babossa – Guitars
Bones Taker – Guitars
Damned – Vocals

DEATH ANGEL

I Death Angel pubblicano il lyric video di ‘Breakaway”, dall’allbum del 2016 The Evil Divide (Nuclear Blast).

DEATH ANGEL – pubblicano il lyric video di ‘Breakaway’. Annunciate le date estive in Europa!

L’ultimo album in studio dei DEATH ANGEL “The Evil Divide” è stato pubblicato il 27 maggio 2016 su Nuclear Blast Records. Oggi i thrashers americani pubblicano il lyric video della canzone ‘Breakaway’.

Dopo diversi tour negli Stati Uniti con i compagni di etichetta SLAYER e ANTHRAX, solo per citarne alcuni, la band sarà in tour in Europa in estate. L’unica data italiana è fissata il 23 luglio al Colony Open Air in provincia di Brescia.

Il cantante Mark Osegueda dichiara:
“È con grande eccitazione che posso annunciare che i DEATH ANGEL finalmente torneranno in Europa in estate! Dopo la pubblicazione di ‘The Evil Divide’ ci siamo quasi sentiti banditi dal suonare dinanzi ai nostri fan più leali! Vi promettiamo di offrirvi un set aggressivo ogni sera. Vi invitiamo a celebrare e scambiare con noi l’energia che è il metal! L’energia che è DEATH ANGEL!”.

“The Evil Divide Across Europe Tour 2017”

06.07. D Ballenstedt – Rockharz Open Air
07.07. D Berlin – Badehaus
08.07. NL Eindhoven – Dynamo Club
09.07. B Antwerp – Antwerp Metal Festival
10.07. LUX Esch/Alzette – Kulturfabrik
12.07. D Balingen – Bang Your Head!!! Festival
13.07. CZ Vizovice – Masters Of Rock
14.07. S Gävle – Gefle Metal Festival
15.07. D Weil am Rhein – Baden in Blut
16.07. D Frankfurt – Zoom
19.07. F Nantes – Le Ferrailleur
20.07. F Paris – Le Petit Bain
21.07. F Puget-Sur-Argens – Le Rat’s
23.07. I Brescia – Colony Open Air
26.07. CH Aarburg – Musigburg
27.07. D Munich – Free & Easy Festival
28.07. SLO Tolmin – Metaldays
29.07. D Lindau – Club Vaudeville
30.07. D Essen – Nord Open Air
01.08. D Nuremberg – Hirsch
04.08. NL Steenwijkerwold – Dicky Woodstock
05.08. P Corroios – VOA Fest
06.08. NL Rotterdam – Baroeg
08.08. UK Wolverhampton – Slade Rooms
09.08. UK Glasgow – Audio
10.08. UK Bridgend – Hobos
11.08. UK London – Underworld
12.08. B Kortrijk – Alcatraz Festival

“The Evil Divide” è disponibile in formato fisico http://nblast.de/DATheEvilDivide e digitale http://nblast.de/DeathAngelDownloads

“The Evil Divide” è stato registrato ancora una volta agli AudioHammer Studios di Sanford, Florida con il produttore Jason Suecof (TRIVIUM, DEICIDE), che si era già occupato di “Relentless Retribution” (2010) e “The Dream Calls For Blood” (2013). La masterizzazione è stata curata da Ted Jensen allo Sterling Sound di New York City, mentre l’artwork è stato disegnato dal tatuatore Bob Tyrrell.

www.deathangel.us
www.facebook.com/deathangel
www.nuclearblast.de/deathangel

Druknroll – Bad Math

Se questi quindici minuti di musica racchiusi in Bad Math fungono da apripista ad un prossimo full length, state pronti perché ci sarà da divertirsi.

Thrash metal progressivo e moderno, attraversato da umori death ed elettronici per una proposta molto interessante, peccato solo che questo Bad Math sia un ep di tre brani.

I Drunknroll sono attivi dal 2006 come one man band del polistrumentista Druknroll e hanno all’attivo una manciata di full length e due ep.
Col tempo il musicista russo ha poi trasformato la sua creatura in una band a tutti gli effetti e questo nuovo lavoro vede i Druknroll esibirsi come quartetto, con Maks Perepelkin alla sei corde, il cantante Horror al microfono, Knip alle prese con effetti, chitarre e tastiere, ed ovviamente Drunknroll che si danna con chitarre, batteria, basso e tasti d’avorio.
Mekong Delta e Voivod aleggiano in un sound moderno ed estremo, qualche richiamo agli Strapping Young Lad ed una predisposizione per il death melodico sono le componenti che vanno a formare la musica del musicista russo.
Thrash metal che ha nell’anima progressiva il suo punto di forza, con le tastiere che creano ricami eleganti in un contesto violento, colmo di cambi di tempo e sei corde trattate con una perizia tecnica invidiabile.
Horror inveisce sul microfono con la rabbia di un singer melodic death e le tre tracce risultano un ottima presentazione del gruppo agli ascoltatori occidentali.
Se questi quindici minuti di musica racchiusi in Bad Math fungono da apripista ad un prossimo full length, state pronti perché ci sarà da divertirsi.

TRACKLIST

1. Bad Math
2. On the Hook
3. The Heroes of the War

LINE-UP

Maks Perepelkin – lead guitar
Horror – vocals
Knip – guitars, sound effects, keys
Druknroll – guitars, bass, keys, drums

VOTO
7.20

URL Facebook
http://vk.com/druknrollcommunity

URL YouTube, Soundcloud, Bandcamp

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A Mournful Path – From The Wreckage Of Humiliation

Gli A Mournful Path sono un duo di black metal da Newcastle, Australia, e il loro black metal non vi lascerà tregua, figlio maledetto della scuola australiana, con quella saturazione dello spazio sonoro che rende bellissimo questo viaggio tra l’atmospherical e il black più tendente al death.

Questa traccia che vi proponiamo è un appunto, un piccolo assaggio di qualcosa che vi atterrerà nelle orecchie entro la fine dell’anno.

Gli A Mournful Path sono un duo di black metal da Newcastle, Australia, e il loro black metal non vi lascerà tregua, figlio maledetto della scuola australiana, con quella saturazione dello spazio sonoro che rende bellissimo questo viaggio tra l’atmospherical e il black più tendente al death. Il duo ha rilasciato questa traccia per la Inverse Records che pubblicherà il loro mini di debutto. Gli A Mournful Path si inseriscono in quel novero di gruppi che riescono a dare al black metal un significato di liberazione, un mezzo per andare verso il cielo o verso il centro della terra a vostra preferenza. Il male ed il disagio escono a mille all’ora dalla voce di Michael Romeo, con il fratello David che fa tutto il resto, ed ad ascoltarli non sembrano davvero un gruppo esordiente. I due fratelli Romeo respirano e suonano come fossero un’unica entità e ciò lo si sente molto bene anche da quest’unica traccia.
Un piccolo raggio nero che preannuncia una tempesta molto interessante e pesante.

TRACKLIST
1. From The Wreckage Of Humiliation

LINE-UP
David Romeo: Song writing and all instruments
Michael Romeo: Words and voice

A MOURNFUL PATH – Facebook

The Interbeing – Among The Amorphous

Un buon ibrido tra gli ormai scontati cliché di un genere (il metalcore) che risulta in affanno da un paio di anni a questa parte e l’industrial classico, più vicino al death metal, e meno ad MTV…

Tornano con il secondo lavoro sulla lunga distanza gli industrial metallers The Interbeing, gruppo danese che bene aveva fatto parlare di sé all’indomani dell’uscita del debutto Edge Of The Obscure, risalente ormai a sei anni fa.

Prodotto da Jonas Haagensen (Amaranthe, Pretty Maids e Volbeat), Among the Amorphous si muove tra l’industrial metal ed il metalcore, pregno di ritmiche sincopate ma dal potentissimo groove, fulminanti esplosioni e aperture melodiche nei cori puliti che, come di moda oggigiorno, abbondano.
Personalmente preferisco la band quando si fa rabbiosa nelle sue pulsioni  rabbiosa esplode all’unisono, una bomba estrema industrial metal come si sentiva un po’ di anni fa, tra la tecnica devastante dei Meshuggah  e le fredde ritmiche dei Fear Factory, mentre le parti melodiche abbassano leggermente la tensione avvicinandosi troppo al sound in uso di questi tempi.
Un dettagli perché l’uso dei campionamenti è perfettamente inserito nel metal moderno del gruppo, le atmosfere rimangono piacevolmente estreme e quando il gruppo si avvicina al djent risulta davvero in gamba (Borderline Human).
Chiaramente in un album del genere la differenza la fanno i brani che in generale si mantengono su buoni livelli, estremi, non facili da assimilare in modo immediato ma che escono alla distanza.
Un buon ibrido tra gli ormai scontati cliché di un genere (il metalcore) che risulta in affanno da un paio di anni a questa parte e l’industrial classico, più vicino al death metal, e meno ad mtv, Among The Amorphous ha nel suo insieme il suo punto di forza , anche se l’opener Spiral Into Existence e Pinnacle Of The Strain meritano una menzione, specialmente la seconda per un lavoro ritmico sopra le righe.
Un album che riporta l’attenzione sulla scena danese, almeno per quanto riguarda il genere, patria di gruppi notevoli come i Mnemic ed i Rauchy, ma poco prolifici, in un mondo musicale che, purtroppo anche nel metal tende a dimenticare.

TRACKLIST
01. Spiral into Existence
02. Deceptive Signal
03. Sins of the Mechanical
04. Borderline Human
05. Purge the Deviant
06. Cellular Synergy
07. Enigmatic Circuits
08. Pinnacle of the Strain
09. Sum of Singularity
10. Among the Amorphous

LINE UP
Dara Toibin – Vocals
Torben Pedersen – Guitars, Vocals
Boas Segel – Guitars, Programming
Jacob Hansen – Bass
Kristoffer Egefelt – Drums

THE INTERBEING – Facebook