THY ART IS MURDER

Il video del primo singolo “Slaves Beyond Death”

La band australiana, THY ART IS MURDER, pubblicherà il nuovo album “Dear Desolation” il 18 Agosto su Nuclear Blast. Guarda il video del primo singolo “Slaves Beyond Death”

“Dear Desolation” è stato prodotto, registrato, mixato e masterizzato da Will Putney ai Graphic Nature Audio a Belleville, NJ. L’artwork è stato creato da Eliran Kantor (HATEBREED, TESTAMENT, ICED EARTH, SODOM).

Il cantante C.J. McMahon commenta: “Non mi sono mai sentito così forte nel creare un disco. Tornare con la band mi ha rinvigorito. Mi mancavano i miei fratelli, andare in tour, e ovviamente tutti i nostri carissimi fan che ci hanno sempre dato il massimo.

Questo nuovo disco delineerà il nostro futuro; ci abbiamo messo tutto quello che potevamo. In passato ero l’anello debole e ora che ho ricostruito me stesso, siamo più forti che mai e nulla ci può fermare.”

Il chitarrista Andy Marsh aggiunge: “Siamo molto orgogliosi del lavoro svolto su questo disco. Il molto tempo, la pianificazione, la creatività e il lavoro di squadra hanno dato vita a quello che pensiamo essere la nostra più completa visione, Dear Desolation.”

Pre-ordina “Dear Desolation” in vari formati e bundle su https://www.thyartismurder.net. Pre-ordina l’album in digitale da iTunes e Amazon e ricevi subito la traccia ‘Slaves Beyond Death’.

THY ART IS MURDER
AFTER THE BURIAL
OCEANO
JUSTICE FOR THE DAMNED
presentato da Metal Hammer

15.10.17 Italy Brescia @ Circolo Colony

www.facebook.com/thyartismurder
www.nuclearblast.de/thyartismurder

Selcouth – Heart Is The Star Of Chaos

Un lavoro ambizioso che ha bisogno di essere apprezzato con la dovuta calma degli ascoltatori più attenti, un’opera che potrà piacere o meno ma indubbiamente di grande originalità.

Album affascinante e di difficilissima interpretazione, Heart Is The Star Of Chaos, debutto dei Selcouth licenziato dalla I, Voidhanger Records, si presenta come un caleidoscopio di influenze e generi musicali assemblati in un unico sound dalle mille sfumature, atmosfere e suoni,

Dietro al monicker si nasconde una multinazionale di musicisti, provenienti da vari paesi del mondo come la Finlandia, la Francia, la Spagna, la Russia e l’Argentina; infatti membri di Khanus, Smohalla, Stagnant Waters, Pryapisme, Fixions, As Light Dies, Aegri Somnia e Monje de Fuego fanno parte di questa colonia di talenti che vanno a comporre una line up interminabile.
Tutta questa abbondanza porta ad un unico risultato, sorprendere l’ascoltatore con sfumature e linee melodiche cangianti, in un’alternanza di musica senza confini , continuamente in movimento tra il bianco ed il nero, l’estremo e la melodia, ma sempre difficilmente catalogabile.
I nove brani formano una lunga jam di musica senza barriere tra l’eleganza del jazz e della fusion, l’intricata melodia del progressive più evoluto e l’irruenza del metal, con voci delle più disparate che si danno il cambio al microfono, per nulla scontate ma perfettamente inserite nelle varie atmosfere dei capitoli che formano Heart Is The Star Of Chaos.
La parola d’ordine è sorprendere e l’album è un viaggio visionario  e pieno di sorprese, dentro un vortice di musica che accoglie in sé lo spirito della musica moderna, progressivamente fuori dagli schemi.
Heart Is The Star Of Chaos è un lavoro ambizioso che ha bisogno di essere apprezzato con la dovuta calma degli ascoltatori più attenti, ed un’opera che potrà piacere o meno ma indubbiamente di grande originalità, posizionandosi a tratti tra le visionarie partiture degli Arcturus e Solefald.

TRACKLIST
1. Strange Before The Calm
2. Nightspirit
3. Gaia
4. Querencia
5. Hopes And Lost Treasures
6. Below Hope
7. Sunless Weather
8. Flying Canopies
9. Rusticus

LINE-UP
Joonas “Sovereign” Juntunen
Markus Liimatainen
Aymeric Thomas
Meltiis
Juuso Juntunen
Mikko Nuorala
Vincent “Slo” Cassar
Andres Ruiz
Oscar “Nightmarer” Martin
Ai Vihervaara
Milja Juntunen
Tuukka Myllymäki

SELCOUTH – Facebook

The Committee – Memorandum Occultus

Dietro alle identità celate c’è una band che maneggia a suo piacimento una materia sempre delicata come il black metal, plasmandolo e trasformandolo in un venefico ed annichilente flusso.

Sono passati circa tre anni dall’uscita di Power Through Unity, primo full length del misterioso combo denominato The Committee, composto da musicisti della scena black metal provenienti da diverse nazioni.

La band, nata come solo project del vocalist igor Mortis, ha la sua base in Belgio, ma al di là della collocazione geografica, ciò che importa è, in effetti, la qualità enorme del black metal prodotto da questo gruppo capace di unire tematiche poco rassicuranti dal punto di vista sociale ad un sound cupo e allo stesso tempo melodico, con più di un momento che va a lambire i confini più epici del genere.
Memorandum Occultus, rispetto al suo predecessore che presentava un contenuto lirico pervaso dall’ossessione per la guerra, riporta la barra sulla contemporaneità mettendo in luce senza falsi moralismi il lato più cinico ed oscuro dei potenti ed i diversi strumenti da costoro utilizzati per soggiogare le masse, mentre lo stile musicale si mantiene saldamente ancorato ad un black strutturato su mid tempo avvolgenti, dall’ampio impatto atmosferico ed evocativo, sicuramente tutt’altro che asettico come il concept potrebbe invece indurre a pensare.
Sei ottimi brani si susseguono così nel raccontare una realtà dalla quale siamo più portati a distogliere lo sguardo per il nostro quieto vivere, risultando piuttosto uniformi nel loro incedere ritmico e, tutto sommato, anche melodico, ma terribilmente convincenti e alo stesso tempo ammantati di un oscura inquietudine.
Se è magnifica Treacherour Teachings – Weapons Of Religion, con tanto di vocalizzi femminili arabeggianti, non sono da meno le altre tracce, nel corso delle quali questi ottimi interpreti del genere non mollano mai la presa, offendo fino alla fine momenti di sicuro impatto emotivo.
I The Committee si confermano molto più di un progetto estemporaneo, capace di colpire soprattutto per l’identità dei suoi membri che si celano anche in versione live presentandosi al pubblico incappucciati: in realtà, dietro ai paraventi c’è una band che maneggia a suo piacimento una materia sempre delicata come il black metal, plasmandolo e trasformandolo in un venefico ed annichilente flusso.

Tracklist:
1. Dead Diplomacy – Weapons Of War
2. Synthetic, Organic Gods – Weapons Of Genocide
3. Golden Chains – Weapons Of Finance
4. Treacherour Teachings – Weapons Of Religion
5. Flexible Facts – Weapons Of History and Chronology
6. Intelligent Insanity – Weapons Methodology And Duality

Line-up:
Igor Mortis – Guitar – Vocals
William Auruman – Drums – Percussion
Aristo Crassade – Guitar – Vocals
Marc Abre – Bass
Urok – Keyboards
Navigator – Guest Vocals

THE COMMITEE – Facebook

Ewigkeit – Cosmic Man

In alcuni momenti, ascoltando Cosmic Man, si possono chiudere gli occhi ed essere davvero in pace col mondo, essendo cullati da una musica che si trasmuta e diventa pura sensazione.

Il prolifico e geniale multi strumentista e produttore James Fogarty ritorna con la sua creatura Ewigkeit per portarci lontane in mezzo agli astri.

James ha partecipato attivamente a molti progetti, tra i quali … In The Woods, ha fondato i Meads Of Asphodel e i The Bombs Of Enduring Freedom, oltre ai più recenti e splendidi Sollertia. Insomma, una personalità che viaggia in direzioni molteplici, e qui ne imbocca una davvero particolare. Sembrava che il progetto Ewigkeit non avesse più spinta e invece la Svart Records a luglio pubblicherà questo ottimo disco, anche se il sound  attuale è molto diverso da quello dei dischi Earache. Qui è davvero difficile, oltreché riduttivo, parlare di generi, c’è una qualità altissima e una varietà di gusti molto ampia. La base è un prog rock che sfocia nel metal, e sicuramente molto è debitore nei confronti del Re Cremisi, e da qui si parte per un viaggio nella galassia più infinita. Il talento di Fogarty è molteplice e lo consociamo già, ma qui assume ulteriore valore quando arriva a comporre certe tracce, come Death is The Portal o Thief In The Sky, intrise di melodie e sensazioni notevoli. Non è solo escapismo, ma ricerca delle potenzialità della nostra mente di indagare profondità sconosciute, viaggiando lontano con il cervello, il nostro motore più potente. Tanta psichedelia indurita dal rock e dal metal, ma anche un immenso lavoro di organo e tastiere, e l’insieme regge benissimo, portando il metal in direzioni ancora da esplorare ma già piacevolissime. In alcuni momenti ascoltando, Cosmic Man, si possono chiudere gli occhi ed essere davvero in pace col mondo, essendo cullati da una musica che si trasmuta e diventa pura sensazione. L’occultismo è qui presente, perché Fogarty è comunque consapevole di certe tradizioni e di certi simboli. Un disco di metal diverso e bellissimo.

TRACKLIST
01.Quantum Eraser
02.Cold Souls
03.Death is the Portal
04.Neon Ghoul Ride
05.Space Horse
06.Running Away from the Circus
07.Thief in the Sky
08.Time Travelling Medicine Man
09.Back to Beyond
10.Two Minutes to Midnight

EWIGKEIT – Facebook

JMP – Jam Movie Project

Una conferma del talento di questi splendidi musicisti, ed un album che dovrebbe far parte della collezione di chiunque abbia a cuore le sorti di queste due forme d’arte che il trio ha racchiuso in un prezioso scrigno.

Molte volte un capolavoro nasce per caso, da un incontro, una collaborazione, oppure uno sguardo o un’intuizione che l’artista mette in musica o illustra si un quadro.

Noi ci fermiamo alle due forme che, unendosi, creano opere monumentali, spesso senza fare a meno l’una dell’altra, facendo innamorare chi l’arte non la vive solo superficialmente: il cinema e la musica.
Torniamo ad occuparci della Qua’ Rock Records e del suo mastermind, il chitarrista Gabriele Bellini (Pulse R. e Hyaena tra gli altri) e del suo sodalizio con la cantante d’opera Claire Briant Nesti, in forza ai notevoli Inside Mankind e protagonista al microfono su Metamorphosis Revisited, dei “nuovi” Hyaena.
Insieme al fido batterista e percussionista Michael Agostini, terzo ed importantissimo tassello di questo fenomenale progetto, i due decidono di dare sfogo alla passione per il cinema con questa spettacolare e personale versione di brani tratti da film famosi ma, a mio parere, non così scontati.
Infatti, tre dei cinque brani prendono ispirazione dal mondo parallelo di Matrix, dalle intricate trame omicide di Saw e dall’atmosfera dark fumettistica del capolavoro Sin City, pellicole di cassetta ma spesso dimenticate nelle preferenze degli abituali frequentatori delle sale cinematografiche.
La grandezza di questo lavoro sta nella cura con cui i musicisti hanno composto questo immenso puzzle, oltre ovviamente alla bravura di una Nesti perfettamente a suo agio nel riproporre in versione operistica le varie atmosfere, usando la sua bellissima voce come un vero e proprio strumento, e un Bellini che fa meraviglie con la sei corde, con l’aggiunta di un drummer che sfoggia tecnica sopraffina ed almeno altre due braccia.
Detto delle bellissime ed oscure Halloween Songs (Saw), Can’t Kill Us (Sin City) e Clubbed To Death (Matrix), il cuore dell’album pulsa di uno splendido mix tratto dalle colonne sonore di alcuni tra i film più belli della storia del cinema più qualche accenno ad icone della nostra musica preferita, in un vortice di sorprese, come se schiacciando il tasto play avessimo aperto una straordinaria scatola musicale che i tre musicisti hanno riempito di sublime arte.
Rock Movie Story “Part One” e Olympics Movie sono due capolavori che non lasceranno indifferenti chi vive di musica a 360°.
Una conferma del talento di questi splendidi musicisti, ed un album che dovrebbe far parte della collezione di chiunque abbia a cuore le sorti di queste due forme d’arte che il trio ha racchiuso in un prezioso scrigno.

Tracklist
1 – Halloween Songs “SAW”
2 – Can’t Kill Us “SIN CITY”
3 – Rock Movie Story “Part One”
4 – Olympics Movie
5 – Clubbed To Death “MATRIX”

Line-up
Gabriele Bellini – Guitars
Claire Briant Nesti – Vocals
Michael Agostini – Drums, percussion

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