KLOGR

Il video del primo singolo “Prison Of Light”, dall’album “Keystone” (Zeta Factory).

KLOGR annunciano titolo e data di uscita del nuovo album “Keystone”
Con all’attivo due album, un DVD e un tour europeo di 23 date con i Prong, l’alternative rock metal band, KLOGR, torna sulle scene più carica e potente che mai e annuncia oggi l’uscita del terzo full-length intitolato “Keystone”, prevista per il 6 Ottobre 2017 su Zeta Factory (distribuzione Goodfellas).

In occasione dell’annuncio dell’uscita del nuovo album “Keystone”, i KLOGR lanciano il video del primo singolo “Prison Of Light”.

“Keystone, ‘la chiave di volta’, è un elemento indispensabile attorno al quale ruota un sistema, una dottrina, una scuola di pensiero, una serie di eventi” commenta Rusty, il mastermind della band, “Il nuovo album è infatti la massima rappresentazione del nostro lavoro, di quello in cui crediamo e di quello che vogliamo esprimere con la nostra musica.”

“Keystone” è stato registrato ai Zeta Factory Studio e mixato ai Mainstation Studio di Toronto, Canada, da David Bottrill (Peter Gabriel, Kid Rock, Smashing Pumpkins, Tool).

“Abbiamo scelto di lavorare con un produttore del calibro di David per dare una svolta alla discografia della band” commenta Rusty, “David ha saputo portare quello che alla band mancava, una visione esterna focalizzata solo sulla musica e non su cosa potesse essere “trendy”. La sua sensibilità musicale e la sua esperienza professionale ci ha permesso di metterci in gioco e sperimentare soluzioni che hanno dato al disco una potenza e un carattere unico. Siamo estremamente orgogliosi e soddisfatti del risultato ottenuto, questo è il nostro miglior lavoro fatto fino ad oggi. Non vediamo l’ora di farvelo ascoltare!”

Acquista “Prison Of Light” in digitale:
http://smarturl.it/prisonoflight_single

Maggiori dettagli sull’album verranno svelati a breve!

I KLOGR sono:
Gabriele “Rusty” Rustichelli: voce/chitarra
Pietro Quilichini “PQ”: chitarra/backing vocals
Maicol Morgotti: Batteria
Roberto Galli: Basso

Maggiori info:
klogr.net
facebook.com/klogr

Decapitated – Anticult

Anticult si può leggere come un ulteriore passo verso una camaleontica trasformazione iniziata con il precedente Blood Mantra, riuscita in parte, ancora da registrare ma che lascia buone sensazioni per il prosieguo della carriera del gruppo polacco.

Evoluzione, involuzione, tradimento o solo voglia di suonare qualcosa di diverso (anche perché non credo che con il metal estremo si possa parlare di soldi), fatto sta che quando una band storica lascia l’ormai abituale via per seguire altre strade, porta sempre malumore tra i fans e gli addetti ai lavori, poche volte bilanciato da commenti entusiastici.

E’ il caso dei polacchi Decapitated, una vita a suonare death metal tecnico e brutale, ora trasformatisi in una groove metal band, rabbiosa e melodica.
Potrà anche non piacere la svolta, ma rimane indubbio che Anticult sia un lavoro pesante e melodico, sicuramente rivolto ad un altro tipo di ascoltatori e non ai soliti fruitori della musica del gruppo di Vogg e compagni.
Ovviamente potete pure mettere la classica pietra sopra al vecchio sound proposto dai Decapitated, perché questo nuovo lavoro non è neppure avvicinabile ai deliri tecnici ed estremi dei passati album del gruppo, qui si fa death metal melodico e cool, con il groove ben in evidenza ed una spiccata propensione alla melodia che si evidenzia in molti passaggi, anche se manca ai brani quel quid per essere ricordati.
Anticult si può leggere come un ulteriore passo verso una camaleontica trasformazione iniziata con il precedente Blood Mantra, riuscita in parte, ancora da registrare ma che lascia buone sensazioni per il prosieguo della carriera del gruppo polacco.
In breve, i Decapitated non esistono più, o meglio stanno lasciando la vecchia pelle in una lenta mutazione che li sta portando, attraverso brani come la devastante opener Impulse, o la pesantissima Kill The Cult, verso lidi groove melodic death più vicini a gruppi come Arch Enemy, The Haunted e Darkane.
Se ne parlerà e tanto di questo lavoro, il sottoscritto consiglia l’ascolto prima di giudicare la scelta del gruppo che, a conti fatti, non risulta così male.

Tracklist
1. Impulse
2. Deathvaluation
3. Kill The Cult
4. One Eyed Nation
5. Anger Line
6. Earth Scar
7. Never
8. Amen

Line-up
Vogg – Guitars
Rafał Piotrowski – Vocals
Młody – Drums
Hubert Więcek – Bass

DECAPITATED – Facebook

Babylon Pression – Heurex D’ Etre Content

Ascoltando Heureux D’ Etre Content troverete l’incrocio del metal con i più svariati generi, come l’hardcore, a volte il rap, ma potrebbe essere anche il blues.

Torna il ciclone francese chiamato Babylon Pression, gruppo che porta alta la bandiera del metal bastardo francese.

Ascoltando Heureux D’ Etre Content troverete l’incrocio del metal con i più svariati generi, come l’hardcore, a volte il rap o potrebbe essere anche blues.Tutto ciò non porta al crossover ma ad uno stile meticcio che ha un nome ben preciso: Babylon Pression. Il disco è un ulteriore passo in avanti di una carriera da sempre guidata dalla voglia di scuotere e di far muovere i giovani e meno giovani. I Babylon Pression sono nati nell’ormai lontano 1989 e da quel momento hanno prodotto diversi dischi e fatto molti live non solo in patria, ma anche all’estero. La loro parabola è stata fino ad un certo punto in comune con alcuni gruppi come i Lofofora, anche loro tra i principali artefici della nuova onda metal francese. Dal 2010 in poi prenderanno la via del do it yourself, ed infatti questo disco esce in crowdfunding, e i fans lo sapevano già che sarebbe stato ottimo. L’ascoltatore viene calato in un musica frenetica e coinvolgente, con un substrato punk hardcore ma con uno sviluppo melodico assai inconsueto, anche grazie alle loro particolari tecniche di canto. Si viaggia veloci tra le onde insidiose di questa nostra maledetta società e si gusta il particolare gusto della libertà creativa, poiché i ragazzi sono padroni in toto della loro musica. L’intensità non viene mai meno per tutta la durata del disco, e ci si diverte moltissimo perché ad ogni accordo può spuntare un momento diverso da quello precedente. In Italia, forse per la barriera linguistica, ma è un scusa davvero labile, snobbiamo questa magnifica scena francese che dà davvero ottimi frutti come questo disco, che dall’inizio alla fine è un concentrato di metal altro, ottime idee e soprattutto di furia sensata.

Tracklist
1 J’arrive quand j’arrive
2 Verse ta javel
3 La pinte
4 La loi de la rue
5 Je m’en sortira
6 La boite à Partouze
7 Toutes des mères sauf ma pute
8 Couche confiance
9 Pépé violeur
10 La raclure

Line-up
Mat – Voic
Julien – Guitar
Roswell – Bass
JB – Drum

BABYLON PRESSION – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=9AC45Jsj-3I

Diesanera – Crumbs

Crumbs è un lavoro ispirato e vario, dove ci si confronta con un gruppo che ha trovato un’alchimia perfetta tra le sue varie influenze, senza mai ripetersi, variando e giocando con le atmosfere care all’alternative gothic rock.

I Diesanera con il loro debutto passeggiano tra le strade del gothic/dark rock e, come in un ombroso labirinto, si perdono tra le molte ispirazioni, ritornando sulla via oscura non prima di aver creato Crumbs.

E Crumbs non deluderà chi di notte si aggira per i vicoli di città decadenti, fuori dagli schemi di generazioni mordi e fuggi, solitarie creature della notte affamate di poesie gotiche.
Il gruppo nasce un paio di anni fa per volere di Valerio Voliani (ex singer di Icycore, Absolute Priority e Motus Tenebrae) e Ilario Danti (ex chitarrista dei Death SS e Madness Of Sorrows), raggiunti nel frattempo dal chitarrista Yuri Giannotti, da Matt Langella al basso e da Alessio Toti alle pelli.
La firma per l’etichetta napoletana Volcano Records & Promotions e l’uscita di Crumbs in questa assolata estate non sono che l’ottima partenza per il gruppo toscano che si inserisce di prepotenza tra le migliori novità in ambito gothic/dark, almeno per quanto riguarda la scena underground dello stivale.
L’album si presenta come un riuscito riassunto di quello che il genere ha regalato in questi anni, elaborato in modo personale così da trovare subito una propria identità, partendo dal dark rock classico, passando per le trame gotiche in uso nelle notti a cavallo dei due millenni per trovare nell’alternative rock il modo per firmare in calce questo lotto di brani con il monicker Diesanera.
Volian.i singer che non ha nulla da invidiare ai vampiri che si sono succeduti come icone del genere, ma che sa dare ai brani la giusta interpretazione, passando dai toni baritonali di Pete Steele a quelli più cool di Jirki 69, varia il suo canto arrivando a toccare lidi modern rock, mentre la band passa agevolmente tra tracce gotiche e notturne ad altre più dirette e metal.
Ne esce, come detto, un lavoro ispirato e vario, dove ci si confronta con un gruppo che ha trovato un’alchimia perfetta tra le sue varie influenze, senza mai ripetersi, variando e giocando con le atmosfere care all’alternative gothic rock, passando per le trame dell’opener Mad Man,del singolo Pills Of Lies, della sensuale Ghosts, del capolavoro The Last Funeral, della superba The Mission ed arrivando alla cover di Such A Shame dei Talk Talk, a conferma dell’amore per la new wave ottantiana dei protagonisti.
Un debutto affascinante che non passerà sicuramente inosservato tra le creature della notte e di chi si nutre del sangue che sgorga dalle note di Type 0 Negative, The 69 Eyes, Sisters Of Mercy, Secret Discovery e Poisonblack.  Dark/ Gothic 8.20

Tracklist
1 Mad Man
2 My Lonely Hell
3 Pills Of Lies
4 Ghosts
5 DiesAnEra
6 The Spell
7 Sadness
8 The Last Funeral
9 S.I.R.I.A.
10 The Mission
11 In The Name Of God
12 Such A Shame

Line-up
Valerio Voliani – vocals
Ilario Danti – guitars
Yuri Giannotti – guitars
Matt Langella – bass
Alessio Toti – drums

DIESANERA – Facebook