Fvneral Fvkk – The Lecherous Liturgies

I Fvneral Fvkk, al di là delle apparenze e dei temi trattati, che un titolo come Erection In The House Of God spiega meglio di molte parole, suonano un doom epico, liturgico e maestoso, musicalmente tutt’altro che da prendere a cuor leggero.

Ammetto che un simile monicker, associato ad un’etichetta come la Solitude, inizialmente mi ha un po’ spiazzato, perché non ho dubbi sul fatto che il buon Evgeny, come del resto tutti gli appassionati, ritenga il doom qualcosa di dannatamente serio sul quale i margini per scherzarci sono davvero ridotti.

In realtà i Fvneral Fvkk, al di là delle apparenze e dei temi trattati, che un titolo come Erection In The House Of God spiega meglio di molte parole, suonano un doom epico, liturgico e maestoso, musicalmente tutt’altro che da prendere a cuor leggero.
Partiamo intanto da un dato fondamentale, ovvero che la band è formata da membri di Faulnis, Ophis e Crimson Swan, dall’identità celata da nickname improbabili, quindi si parla del fior fiore della scena tedesca afferente al metal più oscuro: con queste basi non può certo sorprendere il fatto che il genere venga maneggiato da mani sufficientemente esperte, in grado di far convivere il lato grottesco e dissacrante dei testi con sonorità intrise della sacralità del doom.
Avviene così che questo ep, il quale non raggiunge i venti minuti di durata neppure con l’apporto della bonus track Fvkking At Fvnerals, si riveli a suo modo un prodotto prezioso, anche se ugualmente al di fuori dei canoni consueti dell’etichetta russa, abituata a proporre per lo più band dedite al funeral o al death doom.
Ampie aperture melodiche delineate da un chitarrista in gran spolvero, riff robusti che richiamano i primissimi Type 0 Negative, e linee vocali pulite senza però il raggiungimento delle tonalità stentoree di certo classic doom, sono tra gli elementi che rendono The Lecherous Liturgies un prodotto d’eccellenza, con la speranza che i Fvneral Fvkk non si rivelino solo un progetto estemporaneo bensì riescano a dare continuità ad un lavoro brillante, seppur breve, come questo.

Tracklist:
1. Erection In The House Of God
2. Underneath The Phelonion
3. Fvkking At Fvnerals (bonus track)

Line-up:
Vicarius Vespillo – Bass
Frater Flagellum – Drums
Decanus Obscaenus – Guitars
Cantor Cinaedicus – Vocals

FVNERAL FVKK – Facebook

ELUVEITIE

Il video di Epona, dall’album “Evocation II – Pantheon”, in uscita ad agosto (Nuclear Blast).

Otto anni dopo la pubblicazione dell’album acustico “Evocation I” dei maestri del melodic death/folk metal ELUVEITIE, i musicisti svizzeri hanno nuovamente riposto i loro strumenti elettronici in sala prove. “Evocation II – Pantheon” uscirà il 18 Agosto su Nuclear Blast. Recentemente la band ha lanciato il primo singolo “Epona” suscitando grande euforia nei fan.

Oggi, gli ELUVEITIE pubblicano il video della canzone! E’ stato girato dentro e fuori la città di Avenches, nel sud della Svizzera. Questa città è, specialmente per gli ELUVEITIE, molto ricca di storia. Una volta era chiamata Aventicum, la capitale dei Tigurini (che facevano parte della tribù degli Elvezi) e anche la casa di uno dei più iridescenti personaggi della storia celtica: il potente sovrano Divico, così coraggioso da fronteggiare l’imperatore romano Giulio Cesare! Le sue azioni sono spesso citate nei testi degli ELUVEITIE. Questo clip è stato prodotto da Jason Sereftug-Borruso (scrittore e regista) e Alexis Gudinchet (assistente alla regia).

“Siamo super felici e orgogliosi di presentarvi “Epona” – il primo singolo tratto dal nostro prossimo album “Evocation II – Pantheon”!” , afferma il frontman Chrigel Glanzmann. “La canzone è un’ode alla dea dei cavalli del pantheon celtico! E questo non solo liricamente. Anche musicalmente, sebbene “Epona” sia una traccia acustica, cresce di intensità, potenza e velocità, corre come un cavallo galoppante! E’ un ottimo brano per darvi un assaggio del carattere grezzo, selvaggio, sincero, molto folk e soprattutto molto celtico di “Evocation II – Pantheon”!”

E per guidarvi ancora più nel profondo del mondo di “Evocation II – Pantheon” e nel nuovo brano, la band ha recentemente svelato un video info su questa storia dove il cantante Chrigel spiega chi è “Epona”. Puoi vederlo qui:

Acquista la copia fisica dell’album qui: http://nblast.de/EluveitiePantheonNB

Se non vedi l’ora di ascoltare nuovo materiale degli ELUVEITIE, acquista subito ‘Epona’ o pre-ordina la versione digitale del nuovo album qui: http://nblast.de/EluveitieDigital

Subito dopo l’annuncio delle date, sono arrivate molte richieste dai fan degli ELUVEITIE per ottenere un “meet&greet” con la band in questo tour come accaduto in quelli precedenti.

Gli ELUVEITIE sono lieti di offrire il seguente pacchetto VIP per tutti gli show del MAXIMUM EVOCATION Tour! Il pacchetto sarà disponibile dal 14 Giugno al costo di 50 € e includerà:
– Meet&Greet (inclusa una performance delle due nuove canzoni acustiche)

– Tour shirt

– Entrata anticipata presso la venue (15 minuti)

– Portachiavi + Laminato del tour

– Foto di tutti gli ospiti VIP e di tutta la band (inviata via e-mail)
Exclusive VIP experience: http://merch.booyamusic.net/eluveitie/tickets-and-vip.html

ELUVEITIE & AMARANTHE Tour 2017
Eluveitie
Amaranthe
The Charm The Fury
25.10.2017 Parma, Campus Industry

La band suonerà anche il 5 Agosto al Metal For Emergency Festival di Filago (BG).

Gli ELUVEITIE sono:
Jonas Wolf | chitarra
Matteo Sisti | cornamusa, mandola
Nicole Ansperger | violino
Alain Ackermann | batteria
Chrigel Glanzmann | voce, mandola, cornamusa, bodhran
Fabienne Erni | voce, arpa celtica, mandola
Kay Brem | basso
Michalina Malisz | ghironda
Rafael Salzmann | chitarra

Maggiori info:

www.eluveitie.ch
www.facebook.com/eluveitie
www.nuclearblast.de/eluveitie

Raptor King – Dinocalypse

Secondo ep per il trio sludge/thrash transalpino dei Raptor King, per il ritorno del dinosauro più irriverente e destabilizzante del metal.

Un piccolo aereo sorvola un punto imprecisato dell’oceano pacifico, la tempesta che si abbatte fulminea e traditrice sul piccolo velivolo porta i suoi occupanti a lanciarsi nella nebbia prima che l’impatto con l’acqua sia fatale.

Il risveglio per i sopravvissuti è un incubo, mentre animali di un’altra era gironzolano voraci tra i resti di chi non ce l’ha fatta.
Un paradiso perduto, una terra dove comanda il re raptor, un dinosauro carnivoro che regna sulla città, capitale di questo mondo dove gli animali sono padroni incontrastati degli ultimi umani, vestiti come loro e come loro corrotti.
Dinocalypse, secondo mini cd del trio sludge/thrash dei Raptor King, ci porta in questa terra misteriosa dove comanda il lucertolone preistorico a colpi di metallo devastante e destabilizzante, un concentrato di musica estrema pesante come un T.Rex che ci sballonzola sui genitali.
Dinocracy ed ora Dinocalypse, a distanza di due anni torna il dinosauro più irriverente e destabilizzante del metal con cinque brani cattivissimi, ma che portano con loro un approccio leggermente più melodico e rock’n’roll (Fight ‘n’roll) nascosto tra le pieghe di un sound senza compromessi pesante e mastodontico, ignorante ed in your face, ma che funziona e a tratti strappa un sorriso maligno tra le note di Dinocalypse (il brano), The Witch e dello sludge contorto Lonesome Raptor.
E quando dovete prendere un volo, date un’occhiata alle previsioni … non si sa mai.

TRACKLIST
01. Dinocalypse
02. The Witch
03. The Long Way to Rock (Pom Pom Pom Pom Pom)
04. Fight’n’Roll
05. Lonesome Raptor

LINE-UP
Raptor V – Vocals
Nightsmoke – Guitars
Don Coco – Drums

RAPTOR KING – Facebook

Rex Brown – Smoke On This

Un buon lavoro, che sa sorprendere senza far gridare al miracolo e che sicuramente farà discutere, specialmente chi pensava di trovarsi al cospetto di qualcosa vicino ai Pantera o ai Down.

E’ venuto il momento anche per Rex Brown, storico bassista di Pantera, Down ed altre varianti metalliche più o meno riuscite ma che n e hanno fatto un musicista rispettato in tutto l’ambiente.

Vissuto per anni all’ombra di personalità debordanti come Phil Anselmo ed il compianto Dimebag Darrel, Rex ha avuto molto tempo per presentarsi in una versione solista e l’ha sfruttata a dovere, coniando per questo lavoro un sound tutto suo, evitando facili ispirazioni provenienti dal passato e lasciando che la suaindole lo spingesse verso lidi hard rock.
Rex, alle prese con basso, chitarra e voce (sanguigna, vissuta, da rocker) su Smoke On This ha collaborato con Lance Harvill, chitarrista/cantautore e suo amico di vecchia data, e con Christopher Williams , batterista di Nashville, da un paio d’anni dietro alle pelli degli Accept.
Prodotto da Caleb Sherman, Smoke On This è una raccolta di rock americano, classico, duro come la frontiera, intimista e malinconico, d’autore nei brani dove Brown lascia che siano le atmosfere semi acustiche o leggermente elettriche che sfiorano il southern rock, ma evitando di sconfinare nel groove e nell’hard & heavy: l’opera è suddivisa in undici capitoli di rock diretto e vissuto, come una vita spesa per la musica che lascia segni inevitabili, come molte volte solitudine od altrettanta inquietudine.
E’ un album vero e sincero Smoke On This, il volto riflesso in uno specchio di un artista che si dimostra completo ed in grado di andare oltre al solito sound per mettersi in gioco, riuscendoci con un lotto di brani piacevoli come Crossing Lines, Get Yourself Alright, il rock d’autore della delicata Grace, e l’hard rock polveroso di So Into You, mentre gira che ti rigira si finisce a parlare di blues, quello sporcato di rock duro, padre e figlio dell’America di provincia.
Un buon lavoro, che sa sorprendere senza far gridare al miracolo e che sicuramente farà discutere, specialmente chi pensava di trovarsi al cospetto di qualcosa vicino ai Pantera o ai Down.

Tracklist
1. Lone Rider
2. Crossing Lines
3. Buried Alive
4. Train Song
5. Get Yourself Alright
6. Fault Line
7. What Comes Around…
8. Grace
9. So Into You
10. Best Of Me
11. One Of these Days

Line-up
Rex Brown – Bass, Vocals, Guitars
Lance Harvill – Guitars
Christopher Williams – Drums

REX BROWN – Facebook

Bullet Height – No Atonement

“E’ stato chiaro da subito che sarebbe diventato qualcosa più grande di come ce lo saremmo mai aspettati”, sono le parole usate per descrivere questo recente lavoro, un full-length album di debutto che apre le porte a questo nuovo duo di grande impatto.

I Bullet Height sono nati dall’idea di Sammi Doll (tastierista della band IAMX che ha militato anche in altri gruppi) e Jon Courtney (cantante, chitarrista e tastierista della band Pure Reason Revolution) di dare vita ad un nuovo progetto insieme: un duo rock elettronico che potesse unire le caratteristiche personali di entrambi per creare qualcosa di innovativo e nuovo, diverso.

La sperimentazione musicale e l’attento songwrigting di Jon Courtney, affiancati alle doti canore di Sammi Doll, fanno dei Bullet Height un nuovo punto di svolta del rock, attingendo sia dal passato (band come i vecchi Garbage, Stabbing Westward o Snake River Conspiracy) che dal moderno e facendo del genere qualcosa di nuovo e proiettato nel futuro. L’album inizia con Fight Song, brano che già la dice lunga sul progetto in cui ci stiamo addentrando: una sferzata di chitarre e elettronica che sottolineano voci molto energiche, passando poi a Bastion, secondo brano, nel quale i Bullet Height fanno un piccolo “tributo” a Immigrant Song, portandola alle atmosfere del nuovo millennio. Di grande impatto il brano Fever, un duetto tra la splendida voce di Sammi Doll e la dolcezza del pianoforte che si trasforma in sonorità più dure affini al noise e all’industrial. “E’ stato chiaro da subito che sarebbe diventato qualcosa più grande di come ce lo saremmo mai aspettati“, sono le parole usate per descrivere questo recente lavoro, un full-length album di debutto che apre le porte a questo nuovo duo di grande impatto. Nel complesso il lavoro riesce ad unire molti elementi passando dal dark, al goth, all’avant-garde, all’hard rock e industrial con chitarre heavy, mescolando tutto alla perfezione e creando qualcosa di sperimentale e fortemente innovativo. Le voci della coppia si intrecciano perfettamente, creando a loro volta una melodia a sé stante e quasi ipnotica, che rende ogni brano una piccola perla. Un duo che ha buone basi per portare il rock elettronico in una nuova dimensione e sotto una nuova veste.

Tracklist
1. Fight Song
2. Bastion
3. Hold Together
4. Wild Words
5. Intravenous
6. Cadence
7. No Atonement
8. Break Our Hearts Down
9. Fever
10. Up to the Neck

Line-up
Sammi Doll – Keys, Vocals
Jon Courtney – Guitar, Vocals

BULLET HEIGHT