Aeternal Seprium – Doominance

Non annoiano di sicuro gli Aeternal Seprium: ogni brano ha una sua anima, ben salda nella tradizione metallica ma dalle atmosfere cangianti, tra epicità, assalti sonori che si riassumono in buone cavalcate heavy power thrash ed echi di battaglie, eroi, dei e re.

Tra la moltitudine di metal band che il nostro amato stivale può vantare, sicuramente gli Aeternal Seprium, con questo nuovo album, si ritagliano il loro spazio, specialmente se si guarda all’anima più pura e old school della nostra musica preferita.

Un gruppo che, come tanti altri, è passato nel corso degli anni tra cambi di line up e label, iniziando la sua attività sul finire degli anni novanta e proseguendo il cammino in questi primi anni del nuovo millennio.
Dopo il primo album uscito nel 2012 (Against Oblivion’s Shade) e che vedeva il gruppo cimentarsi sulla lunga distanza dopo due demo d’ordinanza, arriva l’importante cambio (almeno per una metal band) dietro al microfono con l’ottimo singer Fabio Privitera (Bejelit,Sound Storm), a prendere il posto di Stefano Silvestrini e la firma per DeathStorm Records che si occupa di licenziare questo Doominance.
Heavy metal duro e puro, con tratti epici a rendere la proposta orgogliosamente metallica, una vena ritmica da thrash metal band, chitarre che si rendono protagoniste di solos melodici e intensi e la voce del singer che si scaglia come un lampo nel cielo tempestoso, sono le prime impressioni che suscita il nuovo lavoro, nella sua interezza molto ben congegnato.
Non annoiano sicuro gli Aeternal Seprium: ogni brano ha una sua anima, ben salda nella tradizione metallica, ma dalle atmosfere cangianti, tra epicità, assalti sonori che si riassumono in buone cavalcate heavy power thrash tra echi di battaglie, eroi, dei e re.
Non mancano mid tempo pesanti come macigni ma dalle accentuate melodie (Artemisia) e furiose accelerazioni (Unawaken, Fuck The Narcisism), travolgenti heavy metal songs (l’opener I Will Dance On Your Tombs) e bellissime ballate folk, dal sapore cantautorale (Angelo Branduardi) eseguite in lingua madre come la splendida Il Rifugio.
I nomi che ispirano il gruppo nostrano sono quelli che hanno fatto la storia dell’heavy metal dai tratti epici, aggiungendo sicuramente una dose letale di power/thrash per un lavoro tutto da ascoltare. Non perdetelo.

TRACKLIST
1.I Will Dance on Your Tombs
2.Grieving April
3.Unawaken
4.Rock My Name
5.Artemisia
6.Fuck the Narcissism
7.Il rifugio
8.Devil Pray
9.End Is Far … or Else?
10.The Refuge

LINE-UP
Fabio Privitera- Vocals
Leonardo “Unto” Filace – Guitar
Adriano Colombo – Guitar
Santino Talarico – Bass
Matteo Tommasini – Drums

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