Arbor Inversa – Anticipatterns

Non vanno per il sottile gli Arbor Inversa, mentre la musica continua il suo viaggio tra periferie ingrigite dallo smog ghiacciato di città abbandonate al loro destino, formate da un’umanità fredda come il clima di quelle terre e che si riflette sul death metal di Anticipatterns.

Death metal proveniente dalla fredda Russia con un approccio estremo che, pur rimanendo nei canoni del genere, porta con sé un’attitudine moderna, un’anima industriale, fredda come la terra di provenienza ma assolutamente affascinate e distruttiva.

La Wormholedeath mantiene inalterata la sua ormai tradizionale fama di etichetta fuori dagli schemi e dai soliti confini e vola regno degli zar, dove ad aspettarla trova questo duo di musicisti, in pausa dalle fatiche degli Aruna Azura ed uniti sotto il monicker Arbor Inversa dallo scorso anno.
Max War-M (The Unhallowed, Aruna Azura) e Paul.G.Wicker (The Unhallowed, Aruna Azura, Deva Obida) creano questo penetrante ed intenso lavoro, dal titolo Anticipatterns, mezz’ora abbondante immersi nella frangia estrema del metal, oscuro, moderno e marziale, alternando accelerazioni e sfumature industriali, formando un sound a tratti progressivo, difficile da fare proprio ad un primo e fugace ascolto, ma che lasciato penetrare a fondo produce dipendenza.
Non vanno per il sottile i due musicisti, alle prese con chitarra, basso e batteria (Max War-M) e voce (Paul.G.Wicker) che passa da un profondo growl ad uno scream violento e terrificante, mentre la musica continua il suo viaggio tra periferie ingrigite dallo smog ghiacciato di città abbandonate al loro destino, formate da un’umanità fredda come il clima di quelle terre e che si riflette sul death metal di Anticipatterns.
Tra i brani dell’album vive un’anima oscura e violenta che fa dell’opener Philistine Manifesto, la devastante Aftertaste, la monolitica Scrounger A Matter e la progressiva Arbor Inversa (la song) ottimi esempi di metal estremo che racchiudono un’influenza dei Death portata in un contesto più moderno ed asettico, ma non per questo meno terrificante.

TRACKLIST
1. Philistine Manifesto
2. Lex Talionis
3. Aftertaste
4. Pandora’s Ambassador
5. Northunderland
6. Scrounge A Matter
7. Prot
8. Arbor Inversa
9. Lyra

LINE-UP
Max War-M – guitars/bass/drums
Paul.G.Wicker – vox

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