HORNWOOD FELL

Il singolo “Vulnera Pt. II”, dall’album Damno Lumina Nocte in uscita a fine maggio (Third I Rex).

Il singolo “Vulnera Pt. II”, dall’album Damno Lumina Nocte in uscita a fine maggio (Third I Rex).

In uscita il 31 Maggio 2019, il nuovo album degli Italini HORNWOOD FELL risulta essere uno dei dischi caldi di questo 2019 in ambito estremo a livello internazionale, posizionando la band affianco alle uscite di etichette importanti come la NOEVDIA e l’Italiana I, VOIDHANGER.

Il nuovo singolo é ora disponibile sul canale YouTube dell’etichetta Inglese THIRD I REX e tramite la pagina bandcamp della stessa.

Il portale americano TOILET OV HELL, che ha curato l’anteprima internazionale del primo brano tratto dal nuovo capitolo della band, ha presentato il brano/disco con un ottimo feedback:

“.. ‘Vulnera Pt. II’ offers up your first taste of this off-kilter and extremely righteous record. Brothers Andrea and Marco Basili weave a tangled web of interconnected passages, rife with rotten husks of dissonant riffs and bloody chunks of keyboard blasts. But don’t just take my word for it. Stab that motherfucking play button and let your ears do the talking.”

Questo sará il primo disco per la band in collaborazione con una nuova etichetta discografica, visto che le precedenti uscite furono curate dalla Avantgarde Music!

Preparatevi per uno tra i migliori dischi di metal estremo dell’anno!
Preordini a questo LINK!

https://3rdirex.bandcamp.com/album/damno-lumina-nocte

INNERSPHERE

Il video di Impure.

Il video di Impure.

A new videoclip – Impure – by Innersphere was just released. This song is present at their last full-lenght album Amnesia, which was released in April 2018 under Metalgate records. On the waves of gloomy melodic-death metal we are told a short story of a life in sin and impureness. You can feel the flames of your pyre following last tones of this lament… This clip was recorded at a live set in Brno, during Within Destruction tour where Innersphere supports their death metal mates Nahum this year. Marek from Frodys Audiovisual Arts stands behind its creation.

It is our third and probably also a last video to this album. We made this clip for this song due multiple reasons. One of them is to remember this tour, which is the first of this kind we do during our history. We play along great bands (Nahum, Purnama), who are our good friends and also we get a lot of energy from this tour. Also we wanted to celebrate a year anniversary since our first full lenght album Amnesia was released… We chose this song – Impure – for a different attitude to its composition. The song is darker and more progressive than those previously released. This song is following our band almost from the beggining of our activity, also it is musicaly interesting song. But that’s not all. This song is also a confession and I personaly really like it… As an feature, it was formerly written on accoustic guitar…

About the clip making. We chose Marek Frodys for directing/camera/cut this time and we chose him well. Our cooperation went really good and we are maximally satisfied. We believe, that viewers will be pleased as much as we are.“ said Mira Litomericky

In this period, the band is working on a material for a next album. If you want to see them live, you can visit festivals: Metalbarsfest (CZ), Death Coffee Party (CZ), Goat Hell Festival (CRO) or Folkmetal fest (CZ)… The band will also continue second leg Within Destruction tour in Autumn this year on multiple places in Czech Republic, Slovakia and Poland.

Facebook: https://www.facebook.com/innerspheremetal/
Bandcamp: https://innersphere.bandcamp.com/

Haissem – Demonotone

Quello di Andrey Tollock è un talento sfaccettato che merita d’essere tenuto sotto osservazione, anche in occasione di ulteriori uscite afferenti altri generi.

Andrey Tollock è un musicista ucraino piuttosto attivo in questo decennio con diversi progetti solisti come Sunset Forsaken, più orientato al death doom, e Haissem, dichiarato invece come dedito al black metal melodico.

È proprio Demonotone, l’ultima uscita (la terza) con questo monicker, che viene sottoposta alla nostra attenzione, e va detto subito che di black metal qui non se ne vede traccia, e men che meno di melodia, perché siamo invece al cospetto di un death a tratti brutale, dal buon impatto ed infiorettato dall’ottimo lavoro chitarristico del musicista di Donetsk.
Tollock si avvale di due ospiti alla voce, entrambi appartenenti alla scena estrema del Donbass, i quali si alternano efficacemente, l’uno con un growl rantolante l’altro con un aspro screaming; il risultato non è affatto male perché chi apprezza il genere potrà ascoltarne un’interpretazione senz’altro efficace e soprattutto credibile.
Dopo l’intro di prammatica le quattro tracce successive non lasciano alcuno spazio alla melodia, fatta eccezione per gli appropriati assoli offerti da Andrey, ma è in The Shadowhunt che il muro sonoro fino a quel momento eretto si incrina, grazie ad un incedere più ragionato e vario, mentre la title track è un outro delicata che mette nuovamente in evidenza l’eccellente tocco del nostro.
Se Demonotone non è un lavoro che fa sobbalzare sulla sedia per i propri contenuti, indubbiamente ha il pregio di portare all’attenzione degli appassionati di metal estremo un altro di quegli ottimi artigiani musicali, che si muovono nel sottobosco del metal underground offrendo con buona continuità album dal valore tutt’altro che trascurabile. Nello specifico quello di Andrey Tollock è un talento sfaccettato che merita d’essere tenuto sotto osservazione, anche in occasione di ulteriori uscite afferenti altri generi.

Tracklist:
1.Hornography
2.Recursion
3.Internal Void.
4.H.A.T.E. (Humans Are The Epigones)
5.Through Insomnia
6.The Shadowhunt
7.Demonotone

Line-up:
Andrey Tollock All instruments, Vocals

Guests:
Escobar (ex-Bredor) – vocals
Dmitriy Kufley (Datura, Imitation) – vocals

HAISSEM – Facebook

KILLIN’ BAUDELAIRE

Il video di Don’t Give a Fuck.

Il video di Don’t Give a Fuck.

Da oggi è disponibile in digital download e su tutte le piattaforme streaming Don’t Give a Fuck (Bagana Records/Pirames International), il nuovo singolo dell’alternative metal band tutta al femminile Killin’ Baudelaire, tratto dall’album in uscita nei prossimi mesi. Su YouTube il video.

Don’t Give a Fuck racconta di come a volte credere di non potere uscire dalle cattive abitudini sia solo una prigione mentale. È la storia immaginata di una persona che, per uno strano scherzo del destino, si ritrova a rivivere di nuovo un giorno della propria vita in cui ha commesso un errore. Ma si rende presto conto di averlo compiuto di nuovo. E di nuovo. Perché il punto è: non è quello che fai, ma è quello che sei. La consapevolezza e la volontà di migliorarsi sono la chiave di qualsiasi progresso. Il video è ad opera, come tutti i precedenti, di Tommy Antonini.

Don’t Give a Fuck vede come autrici del testo Martina Ungarelli e Martina Riva, mentre la musica è di Titta Morganti (Mellowtoy). Il brano è stato registrato presso 33HZ Studio da Francesco Altare, mixato e masterizzato da Riccardo Parenti presso Elephant Mastering.

Le Killin’ Baudelaire sono Martina Ungarelli alla voce, Martina Riva chitarra e backing vocals, Alice Pandini basso e backing vocals, Elisa Montin alla batteria.

www.facebook.com/killinbaudelaire

www.instagram.com/killinbaudelaire

BIOGRAFIA
4 ragazze, 1 band che sta per uscire con nuovo disco. Diretto, senza compromessi, più duro che mai. Le Killin’ Baudelaire hanno suonato nei più prestigiosi festival in tutta Italia, come iDays Festival 2017, assieme a grandi nomi internazionali tra cui Linkin Park e Blink-182, si sono esibite diverse volte in Inghilterra, Austria, Germania, Svizzera e Francia e hanno partecipato all’ultima edizione del Nova Rock il 15 giugno 2018, che ha visto headliner Avenged Sevenfold e Prodigy.

Laang 冷 – “Haiyáng 海洋

Háiyáng è un lavoro a suo modo sorprendente che ritengo meriti la chance dell’ascolto da parte degli appassionati del black meno canonico e dalle provenienze esotiche.

Diverse sono le particolarità che rendono degno di un ascolto questo esordio marchiato Laang.

Intanto la provenienza geografica, anche se quella di Taiwan non è in assoluto una primizia in ambito black, ma resta comunque un qualcosa di inconsueto; oltre a questo Yáng Tāohái, il musicista che da solo ha curato questo progetto, pubblicando Háiyáng diverso tempo dopo essersi risvegliato dal coma in seguito ad un incidente stradale, ha deciso di descrivere quello stato di anticamera della morte che a suo dire ha vissuto mentre era in quello stato.
Non si può giurare che il tutto sia vero o si tratti di un puro artificio compositivo, fatto sta fatto che l’album si snoda all’insegna di un black metal sinfonico, benché molto sui generis, ricco di passaggi emotivamente rimarchevoli, inframezzati da altri di matrice puramente ambient.
In effetti ciò che colpisce del lavoro è la capacità del musicista asiatico di conferire una certa originalità alla sua proposta, proprio perché l’adesione solo parziale agli schemi del genere risente della provenienza da una scena decisamente lontana (non solo geograficamente) da quelle più conosciute: il risultato è una serie di brani dal buon impatto melodico ma effettivamente dal contenuto piuttosto vario ed evocativo, grazie anche all’apporto del pianoforte che in più di un caso si sostituisce ad un più algido synth.
Particolare è l’uso della voce che non è un consueto screaming di matrice black ma un qualcosa di più sgraziato (accentuato in tal senso da una lingua madre il cui adattamento al metal è tutto da verificare) che sembra, però, ben adattarsi al contesto drammatico che il nostro vuole evocare, la cui punta viene a mio avviso toccata con le notevoli progressioni di un brano davvero particolare come Cāngliáng.
Háiyáng è un lavoro a suo modo sorprendente che ritengo meriti la chance dell’ascolto da parte degli appassionati del black meno canonico e dalle provenienze esotiche.

Tracklist:
1. Chāoyuè Dìyù 超越地狱
2. Shēnyuān 深淵
3. Hilàng 海浪
4. Cāngliáng 蒼涼
5. Yān 淹
6. Jī 羇
7. Yun Miè 殒灭
8. Zǐdàn Kǒng 子弹孔

Line-up:
杨涛海 (Yáng Tāohai)

LAANG – Facebook

BANCO DEL MUTUO SOCCORSO

Il video di “L’imprevisto”, dall’album “Transiberiana” (InsideOut).

Il video di “L’imprevisto”, dall’album “Transiberiana” (InsideOut).

Il BANCO DEL MUTUO SOCCORSO, la leggendaria prog band italiana, pubblica oggi su Inside Out Music / Sony Music Group il nuovo album “Transiberiana”, il primo album di inediti in 25 anni.
Per celebrarne l’uscita la band presenta oggi il video dell’ultimo singolo “L’imprevisto”.

L’album è disponibile a questo link nei formati Limited Edition Mediabook CD con booklet di 44 pagine, Gatefold 2LP+CD+LP Booklet e in digitale.

Di seguito il commento di Vittorio Nocenzi: “Ad un certo momento, il freddo siberiano è così intenso che il ghiaccio copre tutto il binario. Quindi diventa pericoloso andare avanti, si potrebbe deragliare. Ed allora il treno si ferma, nel deserto della tundra. Fa freddo e i viaggiatori cominciano ad aver paura. Fuori si intravedono delle luci, potrebbe essere un villaggio. Allora cominciano a pensare di scendere dal treno per andare a chiedere aiuto. Il freddo aumenta. È la metafora delle cose imprevedibili che cambia nel corso della nostra esistenza, la paura davanti a quello che noi conosciamo è sempre la prima arma di difesa. Invece gli imprevisti possono anche regalarci inattese positive sorprese,
Se solo fossimo più disponibili ad affrontare la diversità, l’inusuale: ogni imprevisto può costruire nuove scoperte e nuove certezze se lo affrontiamo con coraggio e determinazione. – L’imprevisto è solo l’occasione per cambiare. Non aver paura è la strada nuova che si apre-.
Fra i suoni che caratterizzano questo brano in particolare la “slide guitar” di Filippo, esprime tutto lo struggimento di rimpianto che stanno nella paura che assale i viaggiatori davanti al – nulla che ha affogato i nostri giorni-”

Tracklist di “Transiberiana”:

1. Stelle sulla terra (6:06)
2. L’imprevisto (3:29)
3. La discesa dal treno (6:16)
4. L’assalto dei lupi (5:35)
5. Campi di Fragole (3:36)
6. Lo sciamano (4:01)
7. Eterna Transiberiana (6:20)
8. I ruderi del gulag (6:06)
9. Lasciando alle spalle (1:47)
10. Il grande bianco (6:33)
11. Oceano: Strade di sale (3:39)

Disponibile il commento di Vittorio Nocenzi, leader del Banco, in merito al sign con Inside Out Music: “Sono entusiasta di poter collaborare con Inside Out dopo aver lavorato così duramente sul nuovo album. Mi riempie di gioia e soddisfazione dato che sono stato davvero ispirato sin dall’inizio! Per troppi anni, la band si è dedicata solo alle esibizioni dal vivo, era ora che tornassimo a comporre, suonare e produrre nuovo materiale! Scegliendo il concetto di “Transiberiana” per questo nuovo lavoro, vorrei sottolineare due aspetti principali: in primo luogo la nuova formazione del Banco composta da grandi musicisti e grandi persone; in secondo luogo, la presenza dei miei due figli nel progetto, Michelangelo ha collaborato alla stesura dell’album e Mario Valerio si è occupato della strategia di marketing e comunicazione ad esso correlata. Questi due elementi sono stati i migliori doni che potessi mai avere! E questa è una motivazione in più, se mai è necessario, per fare del mio meglio e per raggiungere gli obiettivi del Banco. Posso solo augurare ai fan di godere di questo incredibile progetto, e non vedo l’ora di vederli dal vivo quando andremo a suonare l’album assieme ai brani classici del Banco in tutto il mondo, con Filippo Marcheggiani (chitarra solista), Nicola Di Già (chitarra ritmica), Fabio Moresco (batteria), Marco Capozi (basso), il nostro cantante Tony D’Alessio e io!”

L’ultimo album del Banco del Mutuo Soccorso “13” risale al 1994. Dopo tutti questi anni e dopo la perdita di due membri fondatori il Banco è tornato per confermare la propria importanza nel panorama progressive internazionale.

Il Banco del Mutuo Soccorso è nato a Roma nel 1969. “Transiberiana” non è solo il nuovo album del Banco del Mutuo Soccorso ma il riflesso di tutta la carriera e di ciò che è la band al giorno d’oggi.

Il BANCO DEL MUTUO SOCCORSO è:
Vittorio Nocenzi (piano, tastiera e voce)
Filippo Marcheggiani (chitarra)
Nicola Di Già (chitarra ritmica)
Marco Capozi (basso)
Fabio Moresco (batteria)
Tony D’Alessio (voce)

CLOCKWORK

Il video di Closer (FreeMood Promotion / Tanzan).

Il video di Closer (FreeMood Promotion / Tanzan).

https://www.youtube.com/watch?

Underground Symphony è orgogliosa di annunciare la presenza dei Clockwork alla compilation per celebrare il 25° anniversario della label. Il nuovo progetto fondato dal tastierista e compositore Lorenzo Masiero, vede la partecipazione di due componenti dei Dark Horizon, il chitarrista e produttore Daniele Mandelli (Tragodia, Forgotten Tomb, Adramelch) ed il batterista Gianluca Capelli, oltre a quattro voci, due maschili e due femminili. Il gruppo, autore di un symphonic metal sulla scia di Avantasia e Kamelot, parteciperà alla compilation con il primo singolo “Closer”, in uscita digitale per FreeMood Promotion / Tanzan e di cui è stato girato un videoclip.

Di seguito la line-up completa
Lorenzo Masiero: tastiere
Daniele Mandelli: chitarra
Gianluca Capelli: batteria
Luigi Riccio: basso
Francesca Trevisan: voce
Rossella Moscatello: voce
Paolo Taurino: voce
Fabio Brunetti: voce

SCALA MERCALLI

Il video di “Tolentino 1815”, dall’album “Independence”.

Il video di “Tolentino 1815”, dall’album “Independence”.

L’Heavy Metal band Scala Mercalli, rilascia il 3 Maggio il nuovo videoclip “Tolentino 1815”, canzone tratta dal nuovo album “Independence”, in occasione dell’anniversario della battaglia avvenuta a Tolentino, nelle Marche (Italia) il 2 e 3 maggio 1815 , considerata la prima battaglia per l’indipendenza d’Italia. Questa fu combattuta dall’esercito dal Re di Napoli Gioacchino Murat , che tentò di scacciare gli austriaci che occupavano l’Italia Centro-Settentrionale.

La band sul video:
“Siamo molto legati a questa battaglia, anche perchè è stata combattuta sulla terra della nostra regione, in luoghi che abbiamo visitato molte volte. Girare il video sullo stesso campo dove si scontrarono i due eserciti di allora è stato molto emozionante.Una canzone per ricordare le gesta dei nostri avi che per primi tentarono di liberare il nostro paese, al prezzo delle loro vite “

MAKING OF (La band racconta la composizione del brano e del video)

Link Making Off : https://www.youtube.com/watch?v=WU8fKlkv5ss

Old Night – A Fracture in the Human Soul

Siamo al cospetto di un gruppo che riesce a fondere mirabilmente, con il proprio sound, il dolente incedere del doom con l’impatto melodico vibrante del migliore hard’n’heavy ossequiando al meglio la tradizione, da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare, senza che il tutto faccia mai sorgere dubbi sia sulla freschezza compositiva, sia sulla personalità esibita.

A Fracture in the Human Soul è il secondo full length  per gli Old Night, band croata che si era rivelata agli appassionati di doom con lo splendido esordio Pale Cold Irrelevance di due anni fa.

Questo nuovo lavoro offre la necessaria continuità a quanto fatto in precedenza e se da un lato viene meno quell’effetto sorpresa derivante dalla scoperta di un nuovo gruppo di tale spessore, dall’altra non si può fare a meno di constatare quanto il livello continui ad essere ben al di sopra della media.
I cinque lunghi brani offerti sono un altro magnifico esempio dell’ideale incontro tra il doom evocativo dei Procession e le soluzioni vocali e melodiche degli Alice In Chains e, sinceramente, non ci può essere notizia migliore per chi, come il sottoscritto, adora sia la band cilena che i giganti di Seattle .
Il viaggio degli Old Night nel lato nascosto della mente umane non avviene evocando il dolore e la disperazione del doom più estremo, ma si snoda in maniera malinconica e ugualmente dolente, pur sotto le sembianze di canzoni ben memorizzabili e canoniche nel loro sviluppo, nonostante la lunghezza.
Il gruppo istriano, guidato da Luka Petrovic, componente anche di una band storica delle scena doom croata come gli Ashes You Leave, offre una soluzione compositiva che dovrebbe essere apprezzata da un ampio bacino di ascoltatori perché, anche chi non adora il doom nella sua accezione più classica, può comunque trovare grande soddisfazione in questo lavoro, che vede come in quello precedente la magnifica interpretazione vocale di Matej Hanžek stagliarsi sul sound a tratti roccioso ma più spesso avvolgente costruito dai propri compagni, con passaggi di chitarra solista ben posizionato ed efficaci ad impreziosire ogni traccia.
La bellezza rara quanto abbagliante di una canzone come Hearken and Remember è forse il picco, negato a molti, raggiunto dagli Old Night nel corso di un lavoro che grazie ad altre quattro gemme come Entwined, Elder, Glacial e The Reaping of Hearts, li rende decisamente molto più di una band in forte ascesa come era accaduto in occasione del primo full length; qui siamo al cospetto di un gruppo che riesce a fondere mirabilmente, con il proprio sound, il dolente incedere del doom con l’impatto melodico vibrante del migliore hard’n’heavy ossequiando al meglio la tradizione, da qualsiasi punto di vista lo si voglia guardare, senza che il tutto faccia mai sorgere dubbi sia sulla freschezza compositiva, sia sulla personalità esibita. Gli Old Night sono oggi, semplicemente, una delle migliori band europee, non solo in ambito doom.

Tracklist:
1. Entwined
2. Hearken and Remember
3. Elder
4. Glacial
5. The Reaping of Hearts

Line-up:
Luka Petrović – Bass, Vocals, Songwriting, Lyrics
Nikola Jovanovic – Drums
Bojan Frlan – Guitars (lead)
Ivan Hanžek – Guitars (lead), Vocals
Matej Hanžek – Vocals (lead), Guitars

OLD NIGHT – Facebook

TURILLI / LIONE RHAPSODY

Il lyric video di ‘Phoenix Rising’, dall’album “Zero Gravity (Rebirth And Evolution)” in uscita a giugno (Nuclear Blast).

Il lyric video di ‘Phoenix Rising’, dall’album “Zero Gravity (Rebirth And Evolution)” in uscita a giugno (Nuclear Blast).

I Turilli / Lione RHAPSODY – il nuovo gruppo formato dai membri originali dei RHAPSODY Luca Turilli e Fabio Lione, accompagnati dagli ex membri dei RHAPSODY Dominique Leurquin, Patrice Guers e Alex Holzwarth – hanno finalmente annunciato l’album di debutto, intitolato “Zero Gravity (Rebirth And Evolution)”, che uscirà il 28 giugno 2019 su Nuclear Blast (King Records in Giappone e resto dell’Asia)! Da oggi i fan non solo possono pre-ordinare il disco, ma anche ascoltare il primo singolo nonché traccia di apertura ‘Phoenix Rising’.

La canzone è acquistabile qui: http://nblast.de/TLRPhoenixRising

Il cantante Fabio Lione dichiara: “‘Phoenix Rising’ rappresenta il ponte tra il nostro passato ed il nostro futuro artistico, include alcuni elementi della tradizionale scuola symphonic metal combinati con chitarre pesanti, i suoni moderni che amiamo oggi e un intermezzo etnico con la voce unica dell’artista mongola Uyanga Bold. Una volta registrata, ‘Phoenix Rising’ si è impressa immediatamente nella nostra testa e ci siamo ritrovati a cantarne il ritornello tutto il giorno. Per questi motivi consideriamo questa la canzone perfetta per l’apertura del nostro album di debutto e dei nostri prossimi concerti!”.

Il chitarrista e tastierista Luca Turilli aggiunge: “L’emozionante performance di Fabio mette in luce l’intenso testo ispirato dai misteri della geometria sacra, dalla fisica quantistica e dai segreti dell’antica saggezza. Si racconta di un essere umano e del suo drammatico processo di autorealizzazione, della sua morte e della rinascita dalle sue ceneri nell’abbraccio dorato di Shakti, dopo aver sperimentato un terremoto interiore e sentito l’impellente necessità di spingersi oltre l’illusione della dualità e la ripetitività legata agli aspetti materiali della vita per raggiungere un livello superiore di coscienza e trovare il proprio posto nella geometria dell’esistenza”.

I pre-ordini di “Zero Gravity (Rebirth And Evolution)” sono disponibili qui: http://nblast.de/TLRhapsodyZeroGravity
Chi pre-ordina il disco in digitale riceverà immediatamente ‘Phoenix Rising’ (solo su Amazon e iTunes)!
Il disco può anche essere salvato in anteprima su Spotify: http://nblast.de/TLRhapsodyPreSave
‘Phoenix Rising’ può essere ascoltato nelle NB New Releases Playlists:
http://nblast.de/SpotifyNewReleases / http://nblast.de/AppleMusicNewReleases

“Zero Gravity (Rebirth And Evolution)” – Tracklist:
01. Phoenix Rising
02. D.N.A. (Demon And Angel) [feat. Elize Ryd | AMARANTHE]
03. Zero Gravity
04. Fast Radio Burst
05. Decoding The Multiverse
06. Origins
07. Multidimensional
08. Amata Immortale
09. I Am [feat. Mark Basile | DGM]
10. Arcanum (Da Vinci’s Enigma)
Bonus Track (DIGI & 2LP only)
11. Oceano [feat. Sascha Paeth | AVANTASIA & Arne Wiegand | SANTIANO]

Luca dichiara: “‘Zero Gravity (Rebirth And Evolution)’ è molto più di un semplice titolo di un album. È il vero e proprio mantra del gruppo che sottolinea l’evoluzione di una grande collaborazione artistica, un approccio moderno e l’intenzione di far evolvere il suono della band verso una nuova frontiera, dal punto di vista concettuale, musicale e lirico. Questo album di debutto metterà sicuramente in luce i molteplici volti della nostra nuova band: chitarre ultra-pesanti e moderne, un saliscendi vocale ispirato ai capolavori dei QUEEN, arrangiamenti drammatici, paesaggi sonori di ampio respiro, arricchiti da elementi di musica etnica provenienti da diversi continenti e sicuramente i testi più emozionanti e intensi che abbiamo mai avuto. Il nuovo artwork realizzato da Heile rappresenta la sintesi di tale evoluzione e il messaggio proveniente dal fondo del cuore legato ad esso!”.
Fabio aggiunge: “‘Zero Gravity (Rebirth And Evolution)’ rappresenta la perfetta evoluzione di una visione musicale che abbiamo avuto, una grande collaborazione artistica per creare un suono nuovo e fresco con idee sorprendenti, una grande produzione, un duro lavoro dei grandi musicisti e delle persone coinvolti e, soprattutto, un fantastico inizio per questa nuova band. Il nuovo artwork realizzato da Heile rappresenta la sintesi di tale evoluzione nella musica e un’opera straordinaria che sottolinea l’avventura musicale che vivrete e percepirete ascoltando il disco”.

Per finanziare l’album la band ha lanciato una campagna di crowdfunding con la quale hanno raccolto ben €60,000 dalla loro leale e appassionata fanbase.

Turilli / Lione RHAPSODY live:

05.07. E Barcelona – Rock Fest
06.07. I Taneto di Gattatico – Circolo Arci Fuori Orario
09.07. H Dunaújváros – Rockmaraton
11.07. CZ Vizovice – Masters of Rock
26.09. FIN Helsinki – The Circus

https://www.tlrhapsody.com
https://www.facebook.com/tlrhapsody
https://www.nuclearblast.de/turilli-lione-rhapsody

Kull – Exile

Questo primo passo targato Kull appare tutt’altro che una minestra riscaldata, anche se il potenziale epico ed evocativo dei primi lavori dei Bal-Sagoth resta difficilmente riproducibile; resta sicuramente la soddisfazione di rivedere in pista questi musicisti che sembrano avere ancora voglia di regalare al pubblico il loro epico e sinfonico black metal ispirato alle opere di Howard.

Chiunque abbia un minimo di conoscenza della storia del metal degli ultimi 25 anni, ascoltando questo album d’esordio dei Kull si troverà a pensare d’essersi imbattuto in una band clone dei Bal-Sagoth.

L’impressione sarebbe più che giustificata, se non fosse che questo gruppo ha tutti i diritti di riprendere in maniera fedele quelle sonorità epiche e magniloquenti trattandosi, di fatto, degli stessi Bal-Sagoth con un diverso vocalist al posto del declamatorio fondatore Byron Roberts.
Il perché i fratelli Maudling (accompagnati dall’altro membro storico Alistair MacLatchy e da Paul Jackson, entrato nella band dopo l’uscita dell’ultimo full length) non abbiano utilizzato il monicker originale non è dato saperlo, ma è probabile che possa avere a che fare con diritti sul suo utilizzo: fatto sta che questo Exile lo si può considerare lecitamente sia l”esordio dei Kull sia il settimo album dei Bal-Sagoth.
Fatta questa lunga ma doverosa premessa, si può dire che il lavoro mantiene in pieno le caratteristiche ben conosciute da chi ama e da chi odia la storica band, per cui l’effetto divisivo resta tale e quale; quel che cambia è che Tarkan Alp è vocalist più tradizionale di Byron, nel senso che interpreta i brani con un più canonico e vario approccio da cantante black metal, optando per l’evocativo recitato utilizzato continuativamente dal predecessore solo a tratti.
Se vogliamo, questo fa pendere l’ago della bilancia a favore di quel minimo di discontinuità che conferisce ai Kull lo status di band a sé stante, anche se è è innegabile che a cavalcate come Vow of the Exiled, A Summoning to War o Aeolian Supremacy, per non parlare dell’intro strumentale Imperial Dawn, bastano poche note per svelare agli ascoltatori chi si nasconda dietro ai Kull.
Exile nel complesso appare più ruvido (persino troppo, sentendo un brano come Of Stone and Tears) rispetto alle uscite dei Bal-Sagoth del nuovo millennio, complice anche il trademark vocale di Alp e una minore predominanza della tastiere di Jonny Maudling, nonostante questo resti lo strumento che fa e disfa all’interno dell’opera; nel complesso questo rende il tutto più vicino per impatto a Starfire Burning upon the Ice-Veiled Throne of Ultima Thule che non a The Power Cosmic, cosa che a un fan della prima ora dei Bal-Sagoth come il sottoscritto non può che far piacere.
In definitiva, questo primo passo targato Kull appare tutt’altro che una minestra riscaldata, anche se il potenziale epico ed evocativo dei primi lavori dei Bal-Sagoth resta difficilmente riproducibile; resta sicuramente la soddisfazione di rivedere in pista questi musicisti che sembrano avere ancora voglia di regalare al pubblico il loro epico e sinfonico black metal ispirato alle opere di Howard.

Tracklist:
01. Imperial Dawn
02. Set-Nakt-Heh
03. Vow of the Exiled
04. A Summoning to War (Dea Bellorum Invicta)
05. Horde’s Ride
06. An Ensign Consigned
07. Pax Imperialis
08. By Lucifer’s Crown (Lapis Exillis)
09. Of Stone and Tears
10. Aeolian Supremacy: Wrath of the Anemoi
11. Of Setting Suns and Rising Moons

Line-up:
Tarkan Alp – Vocals
Chris Maudling – Guitars
Jonny Maudling – Keyboards/synths
Alistair MacLatchy – Bass
Paul “Wak” Jackosn – Drums

KULL – Facebook

LA BOTTEGA DEL TEMPO A VAPORE

Il video di “Anema Janca”.

Il video di “Anema Janca”.

https://www.youtube.com/watch?v=rxHHjXJvi9w

La Bottega del Tempo a Vapore é lieta di annunciare l’uscita del nuovo singolo Anema Janca, di cui è disponibile l’anteprima a questo link.

Il brano, cantato in napoletano moderno, è arricchito dalla presenza di due fantastici musicisti rispettivamente al violino e al mandolino: Corrado Ciervo e Domenico de Matteis
Registrato e mixato da Alessandro Zeoli presso i Red Sofa Lab e masterizzato presso i Metropolis Studio Milano da Alessandro Marcantoni. In tale studio sono nati e cresciuti numerosi progetti musicali nazionali ed internazionali tra i quali la Premiata Forneria Marconi(P.F.M), Morgan e i Bluvertigo, Fabrizio de André, Depeche Mode ed altri.
La copertina è realizzata da Angelo Santo e lavorata da Adolfo Calandro presso i Melazeta Graphic & Store.

https://www.facebook.com/laBottegadelTempoaVapore/
https://www.labottegadeltempoavapore.it/
https://www.facebook.com/revalverecords/
https://www.revalverecords.com/LaBottegaDelTempoAVapore.html

BLACK FLAME

Il video di “Morbid Worship”, dall’album “Necrogenesis: Chants From The Grave” in uscita a maggio (Dusktone).

Il video di “Morbid Worship”, dall’album “Necrogenesis: Chants From The Grave” in uscita a maggio (Dusktone).

Aspettando l’uscita del loro attesissimo settimo album a maggio 2019 su Dusktone, i nostrani BLACK FLAME ci offrono una prima grande anticipazione con l’uscita del singolo “Morbid Worship” disponibile in tutti gli shops digitali e in video streaming su Youtube.

Dusktone ha attivato, da ora, il pre ordine ufficiale del nuovo album “Necrogenesis: Chants From The Grave” che sarà disponibile nei seguenti formati:

– CD digipack (con libretto 8 pagine)
– 12″ LP in vinile dorato (Limitato in 100 copie)
– 12″ LP in vinile nero standard
– Digital download

https://dusktone.bandcamp.com/album/necrogenesis-chants-from-the-grave
http://www.dusktone.eu/

Questo nuovo album è sceso ancor più in profondità oscure e impenetrabili di un occult black death metal di cui i quattro, da oltre un quindici anni, sono ormai devoti e fieri promotori
Aspettatevi atmosfere nere e maligne corroborate da riffs tecnici, potenti e claustrofobici. Un must assoluto.

Black Flame online:
W: http://www.black-flame.net
FB: http://www.facebook.com/officialblackflame

Numenorean – Adore

La matrice depressivo-malinconica dei testi e di certi passaggi finisce per divenire il valore aggiunto in un album che, se non apre una nuova strada compositiva, è comunque abbondantemente ricco di brani e passaggi convincenti, capaci di avvincere anche chi non ha di norma un rapporto molto amichevole con modern metal e dintorni.

Adore è il secondo album per i canadesi Numenorean dopo l’esordio Home, di tre anni fa, che li aveva portati all’attenzione di chi apprezza una commistione tra black e modern metal.

In effetti il gruppo dell’Alberta viene incasellato in ambito post black ma, partendo dal presupposto che tutto ciò che è post alla fine non è un vero e proprio genere, la realtà è che quanto viene offerto è spesso molto più vicino ad un metalcore che racchiude al suo interno diverse variazioni e soprattutto un notevole impatto emotivo.
Proprio la matrice depressivo-malinconica dei testi e di certi passaggi finisce per divenire il valore aggiunto in un album che, se non apre una nuova strada compositiva, è comunque abbondantemente ricco di brani e passaggi convincenti, capaci di avvincere anche chi non ha di norma un rapporto molto amichevole con modern metal e dintorni.
La varietà di Portrait of Pieces e il trascinante incedere di Horizon sono indicatori piuttosto precisi di quanto racchiuso in un lavoro che, complice l’ideale durata di una quarantina di minuti, gode di una buona sintesi e si tiene alla larga da passaggi a vuoto. La stessa Regret, che lì per lì sembra il classico brano metalcore gonfio di rabbia repressa ma privo di sbocchi, si apre improvvisamente a livello melodico tenendosi però ben alla larga da certe stucchevolezze di maniera e lasciando alla fine un piacevole retrogusto.
Detto di altri due brani notevoli per impatto come la title track e Coma, e aggiungendo che le altre cinque tracce (tra le quali spicca Stay, sorta di mini-ballad) sono degli interludi tutt’altro che superflui in virtù della buona tecnica in dote a questi ragazzi, Adore rappresenta un approccio al metal moderno nel quale non viene sacrificata la profondità a favore di quello che, invece, si presenta frequentemente come uno spesso involucro all’interno del quale è racchiuso poco più che il nulla.
Non solo, ma in buona parte anche per questo motivo, i Numenorean potrebbero raccogliere consensi in un contesto di appassionati trasversale ai generi.

Tracklist:
1. Nocebo
2. Portrait of Pieces
3. Horizon
4. And Nothing Was the Same
5. Regret
6. Stay
7. Coma
8. Alone
9. Adore
10. DDHS

Line-up:
Byron Lemley – Guitar/Vox
Brandon Lemley – Vocals
Roger LeBlanc – Guitar/Vocals
Alex Kot – Bass
David Horrocks – Drums

NUMENOREAN – Facebook

NEREIS

Il video di ‘The Wave (Symphony Version)’, dall’album ‘Turning Point’ (Eclipse Records).

Il video di ‘The Wave (Symphony Version)’, dall’album ‘Turning Point’ (Eclipse Records).

Hard-rocking alternative metallers NEREIS – who just recently joined BULLET FOR MY VALENTINE for a brief string of dates – have released a new epic video and single ‘The Wave (Symphony Version)’, feat. Isabella Turso on piano.

This is a full orchestral version of “The Wave” which originally appeared on the band’s debut full-length album ‘Turning Point’. The video was directed by Maurizio Del Piccolo and Max Benbinelli, and filmed on location in Venice, Italy. The orchestra scenes were shot at the sport center in Albiano Italy, and the orchestra was conducted by Simone Tonin. Watch the video right now at this location.

“When we wrote The Wave, I never imagined that one day we would perform it with a full orchestra” says guitarist Sam Fabrello. “Working with Simone Tonin, who rearranged The Wave for the orchestra, was a great experience. I remember during the video shoot at the sport center in Albiano, we were listening to how this song came out and watching the orchestra perform our song with us… it was very exciting!”

Just recently NEREIS released a new music video for the song “Now”. The video was directed by Maurizio Del Piccolo, and filmed on location at Adrenaline Stadium (Moscow), and A2 Green (St. Petersburg) while the band was on tour in the Russian Federation, as main support for THREE DAYS GRACE in November, 2018. Watch the video right here: https://youtu.be/bt5rZltaRPA

NEREIS (formely knows as BLACK STAR, formed in 2007) is a heavy rock band with a metal edge from Trento, Italy. During the months after the “From the Ashes” EP release and into early 2015, NEREIS performed over fifty live dates all over Italy. In August 2015 the band set out on their first-ever international tour, hitting top clubs throughout Eastern Europe in cities such as Prague, Brno, and Bratislava. In 2016-2017, the band continued to tour and perform locally with bands such as Arthemis, Riot V, and The Danish Royal Hunt, performing also at festivals such as Rock im Ring. In January 2018, the band signed with U.S. based label Eclipse Records, releasing the band’s second full-length album “Turning Point” worldwie on June 8th, 2018. With a new album under their belt, the backing of an established record label, and a strong will to deliver great music to the masses, it’s only a matter of time before NEREIS becomes a household name worldwide!

Download or stream full album “Turning Point” here:
Spotify: https://open.spotify.com/album/1RzQ7rpbYd14OiDVDCYSbc
iTunes: https://apple.co/2udOVng
Amazon: https://amzn.to/2GlVw46
Google Play: http://bit.ly/2pAiolL
Apple Music: https://apple.co/2pCk7If
Deezer: http://bit.ly/2JGpKAx
iHeart Radio: https://ihr.fm/2JveoMl
and more: http://eclp.se/rtrnn

More information at:
BAND: http://www.nereisofficial.com | https://www.facebook.com/nereisofficial
MANAGEMENT: https://alphaomega-management.com | https://www.facebook.com/OfficialAlphaOmegaManagement
LABEL: https://www.eclipserecords.com

CROWN OF AUTUMN

Il video di “Everything Evokes”, dall’album “Byzantine Horizons” (My Kingdom Music).

Il video di “Everything Evokes”, dall’album “Byzantine Horizons” (My Kingdom Music).

Only three weeks have passed since the release of “Byzantine Horizons” but the success was really so striking that CROWN OF AUTUMN would like to thank their fans with a new video, “Everything Evokes”.

And do not forget to listen to and buy “Byzantine Horizons” at http://smarturl.it/COABYZ

Welcome to a new epic dark ride!

Official sites:
– MY KINGDOM MUSIC:
www.mykingdommusic.net
www.facebook.com/mykingdommusic.label
– CROWN OF AUTUMN:
www.facebook.com/crownofautumn

Cover and tracklist:
1. A Mosaic Within – 2. Dhul-Qarnayn – 3. Scepter And Soil – 4. Cyclopean – 5. Lo Sposo Dell’Orizzonte – 6. Everything Evokes – 7. Walls Of Stone, Tapestries Of Light – 8. Whores For Eleusis – 9. Lorica – 10. Roman Diary – 11. Our Withering Will

ANIMAE SILENTES

Il lyric video di “Bring Me Back Tomorrow”.

Il lyric video di “Bring Me Back Tomorrow”.

Dark/Gothic Metallers ANIMAE SILENTES have released a new single & lyric video for the song “Bring Me Back Tomorrow”, feat. TO/DIE/FOR guitarist Juppe Sutela!

The song was produced, recorded and mixed by Animae Silentes. Mastered by Mika Jussilla (Finnvox studios).

Furthermore ANIMAE SILENTES reveal that they have entered the studio to record the band’s new EP, set to be released in Autumn 2019! More information TBA.

Next ANIMAE SILENTES show:
July 21st – MetalDays 2019

Check out new ANIMAE SILENTES merch, here: https://www.facebook.com/pg/animaesilentesofficial/shop/

Italian Dark/Gothic metal act ANIMAE SILENTES was formed in June 2015. In February 2017 the band released the debut album “Suffocated” as independent and immediately began promoting the album with a series of live shows, mainly in Northern Italy. Among the live experiences, the band shared the stage with names like Lacrimas Profundere at “Venice Vampire Fest” and also Votum and Swallow The Sun at “Metal Gates Festival” in Romania in November 2017. In the summer 2017 Animae Silentes sign a record contract with the label Sliptrick Records for the reprint and promotion of Suffocated and made it’s first foreign experience with a mini tour in Latvia.

More information at
BAND: https://www.facebook.com/animaesilentesofficial
MANAGEMENT: https://alphaomega-management.com | https://www.facebook.com/OfficialAlphaOmegaManagement

THE PRICE

Il video di Stormy Weather, dall’album “A Second Chance to Rise”.

Il video di Stormy Weather, dall’album “A Second Chance to Rise”.

https://youtu.be/pb3AMeytoMM

È on line su YouTube il videoclip di “Stormy Weather”, il nuovo singolo di THE PRICE, progetto solista di Marco Barusso. Il brano, in rotazione radiofonica da venerdì 12 aprile e disponibile in tutti gli store digitali, è la quarta traccia estratta dal concept album “A Second Chance to Rise”(BRX, SELF distribuzione 2019), incentrato sul tema delle relazioni umane patologiche e legato a una serie di cortometraggi a sfondo noir realizzati daFRAMERS (Qui i video youtube.com/c/ThePriceChannel).

Con “Stormy Weather” ci si addentra nei recessi più oscuri della passione, per raccontare quel tipo di amore travolgente che è al tempo stesso eccitazione e dolore, vertigine e dipendenza. Un amore intenso ma tormentato che porta con sé vento e tempesta.

Atmosfere malinconiche e momenti di rabbia struggente si alternano nella complessa tessitura musicale del brano, dove Marco Barusso fonde in un solo orizzonte due mondi apparentemente distanti come l’alternative metal di ispirazione scandinava e il grunge di Seattle degli anni ’90. Il sound di “Stormy Weather” mira dritto alle viscere e assesta il colpo definitivo grazie alla voce di Max Zanotti (Casablanca), interprete di questo singolo e autore del testo insieme a Marta Innocenti.

Nel videoclip firmato da Vincenzo Ricchiuto, Francesco Collinelli e Davide Debenedetti (FRAMERS), la macchina da presa ritorna, con un taglio più “audace”, nella Milano notturna, torbida e criminale che fa da cornice al concept cinematografico di THE PRICE.

Questa volta lo spettatore entrerà nell’intimità inconfessabile di un uomo (Antonio De Nitto) che ha trasformato in ossessione morbosa un amore mai dimenticato. Travestendo alcune escort come la donna (Marica Cotognini) che lo ha incantato e poi lasciato, il protagonista cerca di rievocare la passione, il desiderio e le sensazioni vissute con lei, mentre riaffiorano nella sua memoria i ricordi della loro storia burrascosa e densa di pericoli, tra loschi individui, pestaggi e tradimenti; ma un epilogo inaspettato rimetterà tutto in discussione.

In “Stormy Weather” hanno suonato: Max Zanotti (Voce), Guido Carli (batteria), Claudio Sannoner (basso), Marco Barusso (chitarra e cori).

Marco Barusso è un produttore discografico, arrangiatore, chitarrista e sound engineer italiano, noto per aver lavorato con nomi del calibro diModà, Nek, Lacuna Coil, 883, HIM, Thirty Seconds to Mars, Coldplay, Eros Ramazzotti, Tazenda, Laura Pausini, Jarabedepalo. In veste di produttore ha collaborato con artisti come Pooh, Enrico Ruggeri, Edoardo Bennato, Roby Facchinetti, Riccardo Fogli, Benji e Fede,Après La Classe, Danny Peyronel, Finley, Bianca Atzei, Gli Atroci, Heavy Metal Kids, Cayne. Parallelamente ha portato avanti la sua attività di musicista turnista, principalmente come chitarrista e bassista. Marco Barusso ha suonato in moltissime produzioni discografiche e ha accompagnato dal vivo artisti quali Paola Turci, Alexia, Danny Peyronel. È stato chitarrista e produttore della storica band inglese Heavy Metal Kids, della quale ha fatto parte dal 2002 al 2010. Dal 2006 al 2014 è stato chitarrista e produttore della band gothic rock Cayne, rifondata insieme a Claudio Leo ed è stato membro, in qualità di chitarrista, della formazione live di Roby Facchinetti e Riccardo Fogli nel tour “Insieme” 2018. Dal 2012, Marco Barusso ricopre inoltre il ruolo di insegnante di tecniche di summing nel corso per tecnici del suono presso il CPM di Milano. All’inizio del 2017 il produttore ha annunciato la nascita del suo progetto solista THE PRICE, che vede coinvolti numerosi artisti italiani con cui ha collaborato nel corso degli anni. Il progetto si è concretizzato nella pubblicazione del primo album “A Second Chance to Rise” (BRX, SELF distribuzione), uscito nei negozi di dischi il 18 gennaio del 2019.

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youtube.com/c/ThePriceChannel

it.wikipedia.org/wiki/Marco_Barusso

Fungus Family – The Key Of The Garden

The Key Of The Garden è uno dei migliori album ascoltati di recente in ambito progressive e non ha assolutamente nulla da invidiare né a più pubblicizzate produzioni straniere, né a quelle dei nomi storici della nostra scena.

La storia dei Fungus Family, band genovese che, non solo a mio parere, meriterebbe ben altra fama rispetto a quella ristretta agli appassionati più puri e duri del progressive, si arricchisce di un nuovo capitolo discografico, The Key Of The Garden, che va a chiudere la trilogia iniziata con Better Than Jesus (2010), seguito da The Face Of Evil (2014).

Il percorso del gruppo, che i più conoscono e continuano a chiamare semplicemente Fungus, è stata funestata dalla prematura scomparsa del fondatore e principale compositore AJ Blissett nel 2015, per cui non deve stupire se sono stati necessari cinque anni per dare un seguito al bellissimo precedente album.
AJ continua giustamente ad essere accreditato nelle note di presentazione come membro effettivo in qualità di compositore, e questo non deve apparire un semplice omaggio o un artificio retorico, perché appare evidente dall’ascolto di The Key Of The Garden come sia stata data grande continuità al suo impulso creativo sfruttando, probabilmente, molta della musica mai pubblicata che egli stesso ha lasciato in eredità, integrandola al meglio con un lavoro di squadra (ecco il senso di “Family” appunto) non così scontato in ambito progressive.
Del resto il sound dei Fungus incarna al meglio ciò che si intende per progressivo nell’accezione più pura del termine: i brani sono spesso in costante divenire, sorta di jam psichedeliche che lasciano spazio anche a evoluzioni strumentali che non scadono mai in onanistici virtuosismi, ma ciò non preclude la presenza di passaggi dall’enorme impatto melodico ed emotivo che rendono più facilmente assimilabile di quanto possa apparire un lavoro pur così sfaccettato.
Con l’imprimatur di un mito come Nik Turner, che suona il flauto in Eternal Mind (brano a dir poco meraviglioso, peraltro) ed il sax in Becoming to Be, Dorian Deminstrel e soci tra i gruppi contemporanei possono trovare un possibile, quanto puramente indicativo, termine di paragone nei folli e altrettanto psichedelici Bigelf, mentre loro stessi ci suggeriscono quali siano le loro band di riferimento coverizzando i Pink Floyd (See Emily Play) e i Family (The Weaver’s Answer), a cui possiamo aggiungere, volendo pescare nel mazzo, i Van Der Graaf Generator e gli imprescindibili King Crimson sessantiani, ma da sonorità talmente caleidoscopiche ed imprevedibili ognuno può rinvenire altri molteplici richiami.
Ciò che conta è che The Key Of The Garden si rivela un viaggio a ritroso nel tempo che non appare affatto nostalgico, in quanto sonorità che traggono linfa dagli anni d’oro del progressive vengono rielaborate con una freschezza ed una personalità che tengono alla larga quell’autoreferenzialità che spesso affligge diversi musicisti dell’epoca allorché si ripropongono ai giorni nostri.
Le lunghe Suite n. 5 (part 1) e 1q84 si rivelano ampiamente esaustive riguardo al talento e alle doti dei Fungus, i quali offrono un’ora circa di musica che non è per nulla facile da descrivere, per cui mi limito a dire che questi suoni appagano l’udito e l’anima, ma non solo; infatti, avendo avuto la possibilità di assistere alla presentazione dal vivo dell’album circa due mesi fa, la sensazione è stata che sul palco l’offerta della band acquisti, se possibile, ulteriore forza e profondità, grazie alla personalità del frontman e alla tecnica impeccabile dei suoi compagni d’avventura.
In definitiva, The Key Of The Garden è uno dei migliori album ascoltati di recente in ambito progressive e non ha assolutamente nulla da invidiare né a più pubblicizzate produzioni straniere, né a quelle dei nomi storici della nostra scena.

Tracklist:
1 Suite n. 5 (part 1)
2 Eternal Mind
3 Demo-crazy
4 1q84
5 Becoming to Be
6 Suite n. 5 (part 2)
7 See Emily Play (Pink Floyd Cover)
8 Holy Picture
9 The Weaver’s Answer (Family Cover)

Line-up:
Alejandro J. Blissett: Composer
Dorian Deminstrel: Lead & Backing Vocals, Acoustic Guitar
Carlo “ZeroTheHero” Barreca: Bass & Noises
Alessio “Fuzz” Caorsi: Electric Guitar
Claudio Ferreri: Organ, Piano & Keyboards
Cajo: Drums

featuring:
Nik Turner: Space Saxophone (Becoming to Be) & Magic Flute (Eternal Mind)
Daniele Barreca: Percussions (The Weaver’s Answer)

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