Braindamage – The Downfall

Un post thrash, irruente, futurista, freddo ed industriale, ma comunque capace di incollare l’ascoltatore alle cuffie, cercando di seguire il mare di note che il terzetto senza sosta scaraventa, con forza disarmante, nello spartito.

Tornano dopo sette anni dal loro ultimo album gli storici Braindamage, nome di punta del metal estremo nazionale, dal 1988 impegnati a diffondere il verbo del thrash metal, progressivo e dissonante.

Ne è passata di acqua sotto i ponti dal debutto Signal de Revolta, album che portava il gruppo torinese all’attenzione delle cronache metalliche, non solo per l’ottima qualità del metal proposto, ma pure per il lavoro dietro alla console di Steve Albini, guru dell’alternative e del metal internazionale, impegnato con nomi altisonanti come Nirvana, Neurosis, Sonic Youth ed una buona fetta dei gruppi più importanti di quel periodo.
Un concept lirico che richiama il romanzo Kahlenberg, la Regina in Rosso ed Altri Racconti, scritto da Andrea Signorelli, bassista, cantate e membro storico della band, ed un’ottima vena compositiva, fanno di The Downfall un lavoro riuscito ed ispirato: il thrash metal moderno e progressivo di cui il gruppo è portabandiera non manca di creare mulinelli di musica che nell’originalità e nella non facile lettura costruisce il suo massimo punto di forza.
Un post thrash, irruente, futurista, freddo ed industriale, ma comunque capace di incollare l’ascoltatore alle cuffie, cercando di seguire il mare di note che il terzetto senza sosta scaraventa, con forza disarmante, nello spartito.
L’opener Substituting Forgiveness with Mass Destruction introduce a questo lavoro con l’impeto di un’esplosione nucleare metendo in evidenza la roboante, marziale e fantasiosa sezione ritmica (Andrea Signorelli e l’ottimo drummer Cosimo De Nola) e i solos chirurgici della coppia Alex Mischinger e Gigi Giugno.
She Can Smell The Blood Of A Surrendering Race, futurista e travolgente, dall’impatto di un disco volante in caduta libera sulla terra, annichilisce così come le altre songs, che hanno nella seguente I Owe You A Billion Years Of Terror un esempio di terrificante thrash metal industriale, con i Killing Joke, una delle influenze primarie del gruppo, a poggiare la loro ala distruttiva sul sound.
Non esiste tregua nell’assalto cyber thrash dei Braindamage, bellissima e coinvolgente Subhuman’s Towns Merciless Obliteration, con un Signorelli leggermente più melodico rispetto al tono rabbioso che contraddistingue la sua prova, mentre Queen Acadienne’s Floating Mirrors And Tarots è una marcia siderale verso l’annientamento dei padiglioni auricolari.
I sette minuti di The Downfall Is Here To Stay, I Shall Fight Until The End concludono alla grande questo nuovo lavoro, un ritorno assolutamente da non perdere per i fans del gruppo e per tutti gli amanti del genere.
I Braindamage si confermano uno dei nomi più titolati nel portare avanti il suono creato dai maestri Voivod, accompagnati da un’esperienza ed una personalità da grande band. Bentornati.

TRACKLIST
01. Substituting Forgiveness With Mass Destruction
02. god Granted Your Prayers Through Nuclear Warheads
03. She Can Smell The Blood Of A Surrendering Race
04. I Owe You A Billion Years Of Terror
05. Subhuman’s Towns Merciless Obliteration
06. Queen Acadienne’s Floating Mirrors And Tarots
07. Last Of The Kings, First Of The Slaves
08. The Shadow That I Cast Is Yours, Not Mine
09. You Nailed My Soul I Burned Your Flesh
10. The Downfall Is Here To Stay, I Shall Fight Until The End

LINE-UP
Gigi Giugno- Guitars
Andrea Signorelli- Bass, vocals
Alex Mischinger- Guitars
Cosimo De Nola – Drums

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