Breaking Larsen Theory – Wasted Words

La cura per le melodie va di pari passo con sfumature metalliche ed atmosfere dark rock, ritmiche groovy e quel senso di tragico vivere che porta il sound del gruppo a scendere nell’ombra, senza perdere in tensione e mantenendo un approccio forte, mai mieloso, eppure dall’ottimo appeal radiofonico.

Le vie dell’alternative metal/rock sono infinite, molte portano a successi effimeri e dischi piatti e già sentiti, con formule trite e ritrite dal almeno venticinque anni, altre invece prendono la strada della personalità e di un buon songwriting e riescono a risultare freschi pur rivendicando le proprie ispirazioni e d influenze.

Wasted Words per esempio, debutto dei giovani Breaking Larsen Theory, non mancherà di allertare non solo gli ormoni delle pulzelle in giro per concerti in questa estate metallica, ma soddisferà pure i rocker con magari qualche anno in più sul groppone ed un passato a smuovere natiche con il rock intimista e perdente della piovosa Seattle, qualche altro tra l’hard rock moderno e un presente a tutta birra con le nuove leve alternative delle quali il gruppo milanese è un buon esempio.
Grinta metal e melodie intimiste, rock ed alternative, qualche spunto dark, e più di una atmosfera tooliana, danno all’album tutte le caratteristiche per non passare inosservato in una scena in cui la fatica a convincere non è neppure l’infinitesimale parte della velocità con cui si sparisce nel dimenticatoio della generazione iPod.
Un click e via si viene cancellati dalla play list, a meno che non si abbia qualcosa da dire e lo si faccia con la fermezza e la voglia dei Breaking Larsen Theory con le loro undici tracce più intro a formare un lavoro fresco, intenso, dark e drammatico, sempre in bilico tra la potenza del metal e il più ragionato impatto rock.
La cura per le melodie va di pari passo con sfumature metalliche ed atmosfere dark rock, ritmiche groovy e quel senso di tragico vivere che porta il sound del gruppo a scendere nell’ombra, senza perdere in tensione e mantenendo un approccio forte, mai mieloso, eppure dall’ottimo appeal radiofonico.
Visions, l’ elettronica che attraversa brani d’impatto come B.L.T., il groove che lascia spazio alle melodie in On The Cruel Real sono solo una parte del sound che Phil, Aiden, Teo e Jody hanno preparato come ingredienti di un piatto d’alta cucina, buono, ma allo stesso tempo elegante e presentato con tutti i crismi: assaggiatelo e non smetterete più di gustarlo.

Tracklist
1. Metastasis (intro)
2. Every Road I’ve Kept Alone
3. Visions
4. Wasted Words
5. On The Cruel Real
6. Wake Up! (reprise)
7. B.L.T.
8. Severing Ties
9. Picture Of You
10. Beyond This Hole
11. Dream In Colour

Line-up
Phil – Vocal, Guitar
Aiden – Bass Guitar, Backing Vocals, FX Producer
Teo – Lead Guitar
Jody – Drums

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