Damnation Plan – Reality Illusion

Progressive death metal che si contorna di ritornelli melodici che ricordano a più riprese quelli in uso nell’abusato metalcore, anche se qui non siamo negli Stati Uniti ma in Scandinavia, ed il sound dei Damnation Plan si rivolge ai gusti degli amanti del death metal melodico.

Progressive death metal che si contorna di ritornelli melodici che ricordano a più riprese quelli in uso nell’abusato metalcore, anche se qui non siamo negli Stati Uniti ma in Scandinavia, ed il sound dei Damnation Plan si rivolge ai gusti degli amanti del death metal melodico.

In breve la descrizione di questo lavoro potrebbe concludersi così, ma fortunatamente Reality Illusion non si ferma alle apparenze e risulta nel suo complesso un buon lavoro.
Partiamo dal primo ed importantissimo tassello: il mixing dell’album è stato affidato al sapiente Dan Swanö, una garanzia di qualità per i fans del genere, l’album non si perde in facili ed abusate atmosfere alla Opeth (tanto per levare ogni dubbio) ma è caricato a pallettoni estremi con la scritta At The Gates in bella evidenza sul calcio della mitragliatrice, mentre l’uso metodico della doppia voce (scream e pulita) lascia come detto un sapore amaro di metalcore.
Il sound di brani come Beyond These Walls e Rules Of Truth è un death melodico dalle ritmiche frenetiche, tra At The Gates e Soilwork, le sfumature progressive si fanno largo tra chorus moderni, l’alternanza tra lo scream e le cleans ispira note che arrivano dalle coste statunitensi più che perse nelle nostalgiche valli innevate della Finlandia, creando un sound perennemente in bilico tra le due tradizioni che ispirano la musica del gruppo.
The Empowerment e Maze Of Despair, oltre ad essere il cuore dell’album sono le prime avvisaglie di una sterzata verso il death melodico progressivo e qui i Damnation Plan inseriscono una marcia in più, confermato dall’epico incedere di Iron Curtain Falls, mentre la title track torna a parlare americano e manda Reality Illusion verso la conclusione viaggiando su strade già percorse con le prime tracce.
Per la cronaca Don’t Talk To Strangers, cover dello storico brano di Dio, conclude un album che vive dei contrasti tra le due correnti principali che ispirano il sound del gruppo, se sia pregio o difetto giudicate voi, a mio parere una decisa sterzata verso il death metal progressivo sarebbe più consono alla musica dei Damnation Plan.

TRACKLIST
1. Intro
2. Beyond These Walls
3. Rulers Of Truth
4. Rise Of The Messenger
5. Blinded Faith
6. The Empowerment
7. Maze Of Despair
8. Iron Curtain Falls
9. Reality Illusion
10. A Chapter In Greed
11. The Final Destination
12. Don’t Talk To Strangers (Dio Cover)

LINE-UP
Tommy Tuovinen – Vocals
Asim Searah – Vocals
Kalle Niininen – Guitars
Annti Lauri – Guitars
Jukka Vehkamaa – Bass
Jarkko Lunnas – Drums

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