MINDWARS – Sworn To Secrecy

Se amate i pionieri dello Speed-Thrash anni ’80 e quindi gli stilemi del genere non vi disturbano, il disco fa per voi.

Il nome della band evoca subito i grandissimi Holy Terror e, guarda caso, nella band italo-americana milita Mike Alvord, proprio un ex della band californiana fautrice dei capolavori “Terror and Submission” e, appunto, “Mind Wars”.

Mike e Roby Vitari (batterista già con i Jester Beast) nel 2013 decisero di ritornare a proporre questo tipo di sonorità (si erano conosciuti nel 1989 quando gli HOLY TERROR erano in tour in Europa) insieme al bassista Danny “Z” Pizzi. Dopo il trascurabile debutto “The Enemy Within” del 2014, ci propongono quello che un mio caro amico ha definito giocosamente “Vetust-Metal”. Putroppo in Sworn To Secrecy non c’è neanche l’ombra del “Sacro Terrore” che fu (sic!). L’album si apre con la title track e immediatamente ci troviamo catapultati in pieno Speed-Thrash ottantiano senza infamia né lode, riff diretti, ma che abbiamo ascoltato migliaia di volte. Cradle To Grave non cambia di molto, però il rallentamento e il sofferto assolo nel finale, prendono allo stomaco. Il concetto stilistico è ribadito in Lies e tutte le composizioni non escono quasi mai dai solchi di parti alternate tra tempi più veloci e altri maggiormente cadenzati. Il “tiro” non manca e, altro fattore che non aiuta a far decollare Sworn To Secrecy è la voce di Alvord, che si esprime senz’altro meglio sugli episodi meno concitati come in Prophecy. Unico a dare davvero una spinta decisiva per proseguire l’ascolto dell’album è il drumming preciso, energico e ben inserito nelle composizioni. L’album gode di suoni nitidi, l’energia non manca, anche se mi sfugge un po’ il senso di tale proposta nel nuovo millennio. Comprendo la voglia di suonare un genere al quale si è particolarmente affezionati, ma se si mette sul mercato un prodotto si deve possedere la capacità di coinvolgere l’ascoltatore dando il meglio di sé e provando a inserire qualcosa di “nuovo” (qui le virgolette sono d’obbligo). Se amate i pionieri del genere e quindi “il già sentito” non vi disturba, il disco fa per voi, anche perché, senza particolari guizzi, il disco si fa ascoltare. Inoltre il ricorso ad un vocalist più dotato potrebbe portare molti benefici alla band . Li attendiamo comunque fiduciosi alla prossima release.

TRACKLIST
1. Sworn to Secrecy
2. Cradle to Grave
3. Lies
4. Twisted
5. Helpless
6. Scalp Bounty
7. Rest Now (for Tomorrow Comes)
8. No Voice
9. Prophecy
10. Release Me
11. Transporting

LINE-UP
Danny “Z” Pizzi – Bass
Roby Vitari – Drums
Mike Alvord – Guitars, Vocals

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