The Chasing Monster – Tales

Tales è un’opera d’arte, intesa nel senso più completo del termine: fatela vostra, ne godrete, vi commuoverete ed amerete il lavoro di questi ragazzi.

I viterbesi The Chasing Monster sono una band di formazione recente e, nonostante questo, hanno già modificato in maniera sensibile l’approccio rispetto agli esordi.

Dalle tendenze post hardcore racchiuse nell’ep autointitolato del 2014 giungono, infatti, con questo primo full length, ad esplorare territori post rock dalla struttura prevalentemente strumentale, ma arricchita dal ricorso a spoken word.
Nel caso di Tales, i ragazzi laziali si spingono anche oltre, offrendo, oltre alla versione standard, anche quella extended che porta come sottotitolo Today, Our Last Day On Earth, nella quale i vari brani vengono legati l’uno all’altro da una storia che racconta, appunto, le ultime fasi dell’esistenza terrena dei due protagonisti.
Un’operazione, questa, che si addice alla perfezione allo stile dei The Chasing Monster, autori di oltre quaranta minuti di musica intrisa di poesia e sempre pervasa, al contempo, da una malinconia di fondo che sfocia frequentemente in passaggi di grande impatto emotivo; personalmente ritengo un brano come The Porcupine Dilemma un vero e proprio capolavoro, che ha il solo difetto, paradossalmente, di offuscare con la sua struggente e drammatica bellezza altri brani di livello superiore alla media come Itai, La Costante e Today, Our Last Day On Earth, senza per questo dimenticare tutti gli altri.
Non so se la band abbia del tutto la percezione della portata di un lavoro del genere, anche perché, operando in un paese dalla ricettività del tutto relativa per tutto ciò che non sia di immediata fruizione, c’è il rischio di sottostimare il proprio potenziale, accontentandosi di quel minimo sindacale di consensi che dalle nostre parti appare già un risultato rilevante per chi opera al di fuori del mainstream.
Apro questo fronte ricollegandomi alla presenza di Theodore Freidolph, chitarrista degli Acres, quale ospite nel brano La Costante: il gruppo britannico, attivo da più tempo e fautore una forma di post rock senz’altro più abbordabile, in patria gode di un consenso meritato ma che, se lo si paragona a quello dei The Chasing Monster, appare sproporzionato rispetto al valore delle due band, segno che il problema è evidentemente tutto italiano.
Per questo invoco la massima attenzione ed il supporto, da parte di tutti gli addetti ai lavori, nei confronti del gruppo laziale: la nostra è una webzine piccola, attiva solo da qualche mese in maniera autonoma e di conseguenza in grado di raggiungere un numero ancora limitato di persone, ma mi auguro che le mie parole siano di stimolo a qualcuno di ben altro “peso”, affinché spinga un pubblico più ampio a godere di questo splendido lavoro.
Tales, nonostante la sua propensione chiaramente strumentale, sfugge alle controindicazioni che la soluzione alla lunga può comportare, grazie all’inserimento delle spoken word che, pur non sostituendo del tutto le parti cantate, conferiscono ai brani una sembianza diversa, attirando maggiormente l’attenzione dell’ascoltatore; poi, e è evidente che tutto risulterebbe vano se non ci fosse dietro una band come i The Chasing Monster, in grado di offrire con grande continuità momenti ora liquidi, ora più robusti, ma sempre intrisi di linee melodiche splendide, elemento fondamentale nell’economia di un album che non patisce neppure per un attimo di passaggi a vuoto o di riempitivi.
Tales è un’opera d’arte, intesa nel senso più completo del termine: fatela vostra, ne godrete, vi commuoverete ed amerete il lavoro di questi ragazzi.

Tracklist
1. Act I *
2. Itai
3. Act II *
4. The Porcupine Dilemma
5. Act III *
6. The Girl Who Travelled The World
7. Act IV *
8. Albatross
9. La Costante (feat. Theodore Freidolph from Acres)
10. Act V *
11. Creature
12. Today, Our Last Day On Earth

Line-up:
Leonardo Capotondi – Chitarra
Edoardo De Santis – Batteria
Riccardo Muzzi – Basso
Alessio Bartocci – Chitarra
Daniele Pezzato – Chitarra

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