The Royal – Seven

Questi cinque ragazzi sanno come suonare metal moderno cercando di piacere non solo a giovanissimi dal capellino rovesciato, ma anche ai metallari che hanno raggiunto la maggiore età, con una serie di melodie che si incastrano in brani aggressivi e perfettamente studiati.

Si torna a parlare di metalcore sulle pagine di MetalEyes con il secondo full length (il primo per Long Branch) dei The Royal, quintetto di Eindhoven attivo dal 2012 e con un primo album autoprodotto uscito tre anni fa (Dreamcatchers).

Moderno e molto melodico, avaro di ritmiche sincopate e più vicino ad un nu metal maturo, il sound di Seven indubbiamente trova qualche spunto personale, lasciando ad altri gli ormai triti e ritriti cliché del genere, per un approccio aggressivo nelle vocals che si mantengono in scream per tutta la durata dell’album senza scendere in ormai abusati miagolii dai toni (in molti casi) fastidiosamente puliti, e concentrandosi più nel creare atmosfere varie e molto ben orchestrate.
A tratti i The Royal si spingono ai confini del prog moderno, specialmente quando la furia si placa e le dita sui manici delle sei corde creano arpeggi drammaticamente intimisti.
Questi cinque ragazzi sanno come suonare metal moderno cercando di piacere non solo a giovanissimi dal capellino rovesciato, ma anche ai metallari che hanno raggiunto la maggiore età, con una serie di melodie che si incastrano in brani aggressivi e perfettamente studiati, come l’opener Thunder, la cattivissima Thalassa, la nervosa Feeding Wolves e la title track, la canzone che più rispecchia l’anima nu metal del combo olandese.
Un album che si estranea dalle solite uscite del genere, ed un gruppo su cui si può contare per non cadere nelle solite ed abusate soluzioni alle quali il metalcore ci ha abituato, spesso annoiandoci.

TRACKLIST
1.Thunder
2.Feeding Wolves
3.Wildmind
4.Creeds And The Vultures
5.Counterculture
6.Interlude (*CD only)
7.Seven
8.Life Breaker
9.Thalassa
10.Draining Veins

LINE-UP
Sem Pisarahu – Vocals
JD Liefting – Guitars
Pim Wesselink – Guitars
Loet Brinkmans – Bass
Tom van Ekerschot – Drums

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