Tormentor – Morbid Realization

Il songwriting di buon livello permette all’album di non perdere mai l’attenzione da parte dell’ascoltatore, con un lotto di canzoni che arrivano subito al sodo, pesanti come incudini, violente, morbose e valorizzate da ritmiche vincenti.

Bella sorpresa questi Tormentor, gruppo tedesco che fa del thrash metal di ottima fattura e che arriva al secondo lavoro sulla lunga distanza tramite la Iron Shield.

Passati i dieci anni di attività il quartetto aveva già dato modo in passato di non passare inosservato, con il primo demo ….Lesson In Aggression sponsorizzato nientemeno che Mille Petrozza, sommo sacerdote del teutonic thrash metal.
Se il primo album (Violent World) aveva accontentato tutti, la furia che non si placa neanche in questo Morbid Realization, un fulgido esempio di thrash metal sulla scia dei Kreator.
Il bello di questo lavoro è il songwriting di buon livello che permette all’album di non perdere mai l’attenzione dell’ascoltatore, con un lotto di canzoni che arrivano subito al sodo, pesanti come incudini, violente e morbose (come da titolo) e valorizzate da ritmiche vincenti.
Certo, la devozione ai Kreator è totale, con il singer che praticamente è la copia carbone del buon Mille, ma ritengo che sia l’unico difetto dei Tormentor, perché nel complesso il Morbid Realization risulta un album ben fatto, adeguato alle attese degli amanti del genere.
Del cantante, Max Seipke (anche chitarrista) abbiamo praticamente detto tutto, non rimane che ricordare l’ottimo lavoro del suo compare Kevin Hauch e della coppia ritmica, formata dal basso di Christian Schomber e dalle pelli distrutte sotto i colpi di Thomas Wedemeyer.
L’album non ha cedimenti, con un thrash metal aggressivo che presenta ottime melodie chitarristiche, cavalcate ritmiche trascinanti (Walk Past Myself) e tanto metallo tedesco, duro come l’acciaio, perfettamente in bilico tra velocità e mid tempo pesantissimi, con una serie di brani a tratti esaltanti (la title track, Burning Empire e Forgotten) ed in grado di lasciare un’espressione maligna sul viso dei fans del thrash metal di scuola Kreator.
In conclusione, un album ben fatto, assolutamente non originale, ma con tutte le caratteristiche per piacere agli amanti del genere, a cui va il mio consiglio all’ascolto.

TRACKLIST
1. Hope
2. Kill with no Excuse
3. Morbid Realization
4. Comprehension Failed
5. Burning Empire
6. Endless Emptiness
7. Forgotten
8. Lurks in the Dark
9. Walk past myself
10. Path to the dark Side

LINE-UP
Thomas Wedemeyer – drums
Christian Schomber – bass
Kevin Hauch – guitar
Max Seipke – voc/ guitar

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