Visionary – Gabriel

La raccolta di brani contenuta nell’album non manca di esplorare l’universo della musica contemporanea, presentandoci tutte le bellezze che il mondo delle sette note ha in serbo per chi la sublime arte la ama.

I Visionary sono il progetto musicale, filosofico e spirituale del musicista/compositore Gabriel Gianelli, in arte solo Gabriel.

Aiutato da una manciata di musicisti tra cui il bassista Fabrizio Grossi (Steve Vai, Steve Lukather), Anthony JR Morra alle pelli ed il cantante Garrett Holbrook, il chitarrista nostrano dà voce e suoni alla sua ricerca e scoperta del cammino umano e delle bellezze della vita.
Lo fa con il secondo lavoro, il primo sulla lunga distanza che sicuramente non passerà inosservato, almeno a chi apprezza il rock progressivo e l’hard rock di estrazione settantiana.
Ma attenzione, perché in Gabriel vivono più anime che insieme formano un caleidoscopio di suoni e colori diversi, con la chitarra, accompagnata da un flauto (Enricomaria D’Alessandro) a tratti tulliano, e cangianti atmosfere ritmiche, ed il tutto funzione a dovere, anche se l’ascolto dell’opera va approfondita a dovere, assimilando tutte le sfumature ed i generi che il songwriting del compositore prende in prestito per costruire la sua personale idea di rock.
Sicuramente al debutto dei Visionary non manca la personalità, e la raccolta di brani contenuta nell’album non manca di esplorare l’universo della musica contemporanea, presentandoci tutte le bellezze che il mondo delle sette note ha in serbo per chi la sublime arte la ama.
E allora ecco che all’hard rock, ed al progressive Gabriel aggiunge dosi letali di free jazz, musica etnica, melodie a profusione, molte volte lineari (AOR), a tratti invece nascoste tra repentini cambi di tempo ed atmosfere che rimangono comunque ariose e solari.
Detto dell’ottima prova della sontuosa sezione ritmica, della bravura alla sei corde di Gabriel e di un Holbrook impegnato con successo a dar voce a trame per niente facili, ricordo Pharaoh’s Phoenix, la bellissima Why, le reminiscenze funky/jazz di The Juggler, un brano che ricorda certe pazzie ritmiche dei Primus, ma pure il sound crimsoniano dell’era Belew, e la personalissima The Fisherman, tracciadove riescono a convivere tutte le anime del disco in perfetta armonia.
In conclusione, Gabriel è un album riuscito, difficile da comprendere ad un primo passaggio ma specchio dello spirito che anima il suo concept, sicuramente un ascolto maturo per chi dalla musica vuole qualcosa in più … ogni tanto.

TRACKLIST
01. (Intro) Felicity
02. Pharaoh’s Phoenix
03. Why
04. The Juggler
05. Circus Of The Eclipse
06. Falling Skyword
07. Living In Utopia
08. The Fisherman
09. Oniric Isle
10. Voyagers Mirror
11. I See
12. Soul Essence
13. Felicity

LINE-UP
Gabriel – Chitarre
Fabrizio Grossi – Basso
Anthony JR Morra – Batteria
Enricomaria D’Alessandro – Flauto

VISIONARY – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=_JWEl1-ZcMs