ΚΕΝΌΣ – Inner Rituals

Inner Rituals sorprende con le sue sonorità disturbanti, lontane da ogni freddo tecnicismo ma capaci, piuttosto, di lasciare chi ascolta in uno stato di perenne sospensione.

Piuttosto particolare questo album d’esordio dei francesi ΚΕΝΌΣ, di fatto progetto solista di K, coadiuvato comunque in alcuni altri aspetti (basso, missaggio e registrazione) da Maelstrom.

Inner Rituals e è un lavoro che, ad un primo ascolto, può lasciare perplessi, perché sembra d’essere al cospetto di un lavoro imperfetto che potrebbe far derubricare il tutto ad un prodotto trascurabile e, quindi, accantonabile senza rimpianti; invece, insistendo, diviene evidente come il tutto sia funzionale alla creazione di un’atmosfera generale capace di restituire quel senso vuoto e straniamento che il musicista transalpino vuole evocare fin dal monicker e dal titolo dell’album.
Le dissonanze portate alle estreme conseguenze divengono allora familiari e Inner Rituals acquista il potere di rendere tutto il mondo circostante molto meno limpido e luminoso, grazie ad un black doom che attinge sia ai suoni tipicamente obliqui provenienti dalla terra di Francia sia, nel contempo, da un’ortodossia strumentale che proviene dai primordi del genere in Scandinavia.
E’ probabile che, per i motivi esposti nelle righe iniziali, a molti questo lavoro possa apparire un qualcosa di non troppo riuscito o addirittura di approssimativo, ma è bene ricordare come le finalità del black metal, in tutte le sue manifestazioni, risiedono nell’evocazione di tutto quanto occupa uno spazio nelle retrovie della psiche e dell’indole umana, e che necessità di una piccola scintilla per sviluppare un’esplicita esibizione di misantropico disagio.
E tutto questo non lo si ottiene sicuramente tramite un freddo tecnicismo ma, semmai, grazie a sonorità disturbanti e capaci di lasciare chi ascolta in uno stato di perenne sospensione.
E’ per questo che Inner Rituals si rivela una piacevole sorpresa, riguardo alla quale, volendo imputare qualcosa al bravo K, si può lamentare solo una durata ridotta ed il fatto che la tracklist offre i suoi momenti migliori all’inizio (Snakes ed Atlantis) scemando leggermente nella sua intensità nella sua fase discendente.
Ripeto, questo lavoro targato ΚΕΝΌΣ va ascoltato con pazienza, nonché con mente ed orecchie ben aperte.

Tracklist:
1- Snakes
2-Atlantis
3-Dust
4-Sinborn
5-Shackles
6-Light

Line up:
K : composition, all instruments except bass, vocals
Maelstrom : Bass, mixing and mastering

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