HATEBREED

Il video di Looking Down the Barrel of Today

Il video di Looking Down the Barrel of Today

HATEBREED annunciano il loro tour europeo
I giganti dell’hardcore di New Haven, CT, HATEBREED, hanno annunciato il primo tour da headliner in supporto al loro album »The Concrete Confessional«.

Il cantante Jamey Jasta commenta: “Finalmente torniamo in Europa per un tour da headliner in supporto a »The Concrete Confessional«! Sarà bellissimo condividere il palco con i nostri amici Dying Fetus per la prima parte del tour! Ci vediamo nel pit!”

The Concrete Confessional è entrato nelle chart mondiali subito dopo la sua pubblicazione nel 2016 e sarà disponibile a breve su www.nuclearblast.de anche come picture disc in versione limitata!

Worldwide chart entries:

#2 Canada (Hard Charts)
#3 UK (Rock Charts)
#6 UK (Indie Charts)
#17 Germania
#17 Svezia (Rock/Metal Charts)
#22 Belgio
#23 Austria
#25 USA
#33 Australia
#43 Canada
#43 Finlandia
#78 UK
#85 Belgio (Wallonia)
#92 Olanda
#138 Francia
#145 Belgio (Flanders)

Il tour toccherà l’Italia per un’unica data il 21 Aprile a Bologna.

SOLDIERS OF A WRONG WAR

Il video del singolo “Yeah!”

SOLDIERS OF A WRONG WAR
Tutte le date del “Countdowns Italian Tour 2017”

Annunciate oggi tutte le date del “Countdowns Italian Tour 2017” dei SOLDIERS OF A WRONG WAR. Alle porte dell’uscita del nuovo album “Countdowns”, il quartetto alternative rock piemontese ha pubblicato il singolo “Yeah!” venerdì 31 marzo scorso, in premiere su purevolume.com.

Il brano rappresenta un’interessante anteprima del secondo lavoro in studio in uscita il 18 aprile:
Link “Yeah!” (Official Video)

I Soldiers Of A Wrong War saranno impegnati in un fitto calendario live, che partirà da Modena il prossimo 22 aprile fino a tutta la prossima stagione. Le altre città protagoniste saranno Torino, Bologna, Milano, Trieste, Piacenza, Brescia, Vercelli e Catanzaro. Non mancheranno di certo ulteriori novità e sorprese.

Queste le date, location e venues del “Countdowns Italian Tour 2017”

22.04 LA TENDA – MODENA > https://goo.gl/BOjR2l
24.04 LAVANDERIE RAMONE – TORINO > https://goo.gl/N3SVrd
12.05 BEER FESTIVAL – CASTEL MAGGIORE (BO) > https://goo.gl/yre774
13.05 LEGEND CLUB – MILANO > https://goo.gl/cWjZe9
20.05 FALLOUT MUSIC BAR – TRIESTE > https://goo.gl/ImgwO3
02.06 DANNY SAYS – PIACENZA > https://goo.gl/evZoJO
03.06 VECCHIA SCUOLA – PALAZZOLO (BS) > https://goo.gl/qq2f1X
07.07 OFFICINE SONORE – VERCELLI > https://goo.gl/EaZDYD
28.07 MOON BEACH – CATANZARO LIDO (CZ) > https://goo.gl/scfxT0
29.07 TIRABUSCIO’ – SOVERIA MANNELLI (CZ) > https://goo.gl/kwmIq7

Presto ulteriori su
www.soldiersofawrongwar.com
www.facebook.com/soldiersofawrongwar

BIO
2009 – La band registra un EP di tre tracce. Due i video estratti: “The Fall Of Your Beauty” e “Shape Of Our Lives” che permettono alla band di vincere il premio MTV Best New Generation dell’anno, riuscendo inoltre a suonare in esclusiva tv agli MTV Days.

Dopo aver suonato nei più prestigiosi stage della penisola la band torna in studio per la registrazione del primo full-length “Lights & Karma” pubblicato nel 2011. Due singoli e video sono stati rilasciati “Save Me” e “Dreamers” che ottengono ottenendo più di 300.000 visualizzazioni su Youtube. Entrambi i brani entrano in heavy rotation sulla più grande radio nazionale italiana, Virgin Radio.
Il singolo “Dreamers” è stato inserito in due compilation Virgin Radio: “Stile rock vol.5” e “Virgin Radio Revolver”, entrambi pubblicati da EMI Music.
La stessa “Save Me” e il brano “Believe This” fanno parte della colonna sonora del videogioco globale Starcraft II.
L’album “Lights & Karma” è stato pubblicato anche in Giappone nel maggio 2012 da Bullion Records, una delle più grosse etichette discografiche giapponesi. La band suona in un numero incredibile di eventi nel corso del 2011 e del 2012, da menzionare gli show come opening act per alcuni gruppi internazionali come Panic At The Disco e The Get Up Kids.

Nell’ottobre 2014, la band rinnova la line-up e pubblica un nuovo EP “Slow” composto da tre tracce. Nel giugno 2016 esce un nuovo singolo “We Will Never Fall”, un’anteprima del secondo album in studio.
Nel marzo 2017 esce “Yeah!” in premiere su Purevolume.com e la band rivela che il prossimo album ”Countdowns” vedrà luce il prossimo 18 Aprile 2017.

Soldiers Of A Wrong War sono al momento seguiti da Jordan Washam (Manager di spessore internazionale di band come Architects, Escape The Fate etc), che seguirà la parte promozionale del nuovo lavoro in uscita.

Dethonator – Dethonator

Dethonator è un lavoro che troverà qualche orecchio ben disposto ma anche tanto ostracismo da parte dei fans del metal classico ed estremo, difficili da convincere per una band che deve ancora decidere da quale parte stare.

La Killer Metal ci fa partecipi della proposta di questa band proveniente da Londra, attiva per qualche anno sotto il monicker Kaleb e dal 2009, dopo il cambio di nome in Dethonator , autrice di due full length ed un ep.

Questo album omonimo uscì come debutto del quartetto nel 2010 e viene rimasterizzato ed in parte nuovamente registrato a sei anni dalla sua pubblicazione.
Il sound del gruppo londinese è un heavy metal che accoglie nel proprio spartito elementi all’apparenza lontani tra loro, come qualche spunto estremo di taglio death (a tratti spunta un controcanto in growl), ritmiche thrash metal e clean vocals melodiche e molto moderne, troppo per una proposta che, di fatto, mantiene una sua forte connotazione classica.
Così succede che, tra solos maideniani, atmosfere old school di matrice NWOBHM e veloci ripartenze estreme, i cori alternative metal made in U.S.A. spezzano il cordone ombelicale che tiene legato il sound del gruppo al metal duro e puro.
Non che dispiacciano, ma se non si ha l’orecchio abituato a più di un genere si finisce con arricciare il naso al cospetto di chorus patinati in contrasto con l’energia che i Dethonator non risparmiano, per un impatto ritmico che rimane aggressivo e di matrice thrash per tutto il lavoro.
I Am Thunder God, uscito come singolo, e Shadows sono i brani più diretti e riusciti di un album che troverà qualche orecchio ben disposto ma anche tanto ostracismo da parte dei fans del metal classico ed estremo, difficili da convincere per una band che deve ancora decidere da che parte stare.

TRACKLIST
1. Wreckers
2. Harbringer
3. I Am Thunder God
4. Many Have Fallen
5. Shadows
6. Dethonator
7. Morbid Skies
8. Massive Demonic Killing Spree
9. In the Place of the Skull

LINE-UP
Tris Lineker – Vocals, Guitars
Henry Brooks – Guitars
Adz Lineker – Bass, Vocals
Johnny Mo – Drums

DETHONATOR

Kaunis Kuolematon – Vapaus

Quello che fino a qualche anno fa era una gruppo in chiara ascesa può essere considerato, fin da oggi, una realtà tangibile ed affermata, perché comporre due album di siffatto valore è prerogativa solo delle band di levatura superiore alla media.

I Kaunis Kuolematon nel 2014 erano stati autori dell’ottimo Kylmä kaunis maailma, mirabile esempio di death doom melodico, cantato interamente in finlandese.

Dopo circa tre anni, la band di Hamina, cittadina sul Golfo di Finlandia ad est della capitale, ritorna con Vapaus (libertà) con la fondata ambizione di dare la scalata alle vette del genere, in patria e di conseguenza anche in Europa.
Il risultato non poteva essere migliore: i Kaunis Kuolematon affinano il sound proposto nel precedente album senza perdere nulla in carica emotiva e ricerca melodica.
Come in Kylmä kaunis maailma, l’uso della doppia voce è esemplare, e l’arcigno growl di Olli Suvanto è il contraltare perfetto delle evocative clean vocals del chitarrista Mikko Heikkilä: proprio questa alternanza, unita ad un sound molto più malinconico che drammatico, rende l’ascolto coinvolgente ed accattivante dalla prima all’ultima nota.
La stupenda intro Alkunasat è già sufficiente per dimostrare lo doti tecniche e compositive della band fininica, che poi con Eloton si lanciano in un brano di intensità spasmodica arricchito da appropriati innesti di voce femminile; complessivamente più d’impatto che d’atmosfera è invece Hurskas, ideale preparazione del terreno al capolavoro dell’album, Yksin.
In questi cinque minuti e mezzo esplode letteralmente il talento tecnico e compositivo del quintetto, capace di andare a sfidare con argomenti importanti le massime band del settore: la voce pulita racconta di quella solitudine evocata dal titolo, prima che uno dei chorus più struggenti ascoltati negli ultimi anni si schiuda in tutta la sua fragorosa bellezza.
Il livello non scende, se non impercettibilmente, con la più robusta Tuhottu elämä, uscita come singolo a febbraio e per la quale è stato girato un video che è l’ideale seguito di quello toccante che accompagnava En Ole Mitään nel precedente full length; Ikuinen ikävä e Ikaros forse risentono più del confronto, pur essendo ottime canzoni che riescono a non far scemare la tensione dell’album, prima che Arvet ne riporti nuovamente i toni ai massimi livelli, mantenuti dalla chiusura più rarefatta ed intimista di Sanat jotka jäivät sanomatta.
Se per l’album precedente avevo scomodato quale ovvio riferimento i connazionali Swallow The Sun, in Vapaus la band alla quale i Kaunis Kuolematon maggiormente si avvicinano sono gli Hamferð, sia per l’abbinamento vocale (che però nei faroeriani è tutta opera di un solo cantante, lo stupefacente Jón Aldará), sia per l’uso di un idioma peculiare che forse fa perdere nell’immediato la comprensione dei testi ma che, nel contempo, ammanta di ulteriore fascino la proposta della band.
Comunque sia, quella dei Kaunis Kuolematon è una cifra stilistica piuttosto personale e, soprattutto, pregevole e matura in ogni suo frangente: quello che fino a qualche anno fa era una gruppo in chiara ascesa può essere considerato, fin da oggi, una realtà tangibile ed affermata, perché comporre due album di siffatto valore è prerogativa solo delle band di levatura superiore alla media.

Tracklist:
1. Alkusanat
2. Eloton
3. Hurskas
4. Yksin
5. Tuhottu elämä
6. Ikuinen ikävä
7. Ikaros
8. Arvet
9. Sanat jotka jäivät sanomatta

Line up:
Jarno Uski – Bass
Miika Hostikka – Drums
Ville Mussalo – Guitars
Olli Suvanto – Vocals (lead)
Mikko Heikkilä – Guitars, Vocals (clean)

KAUNIS KUOLEMATON – Facebook

Entropia Invictus – Human Pantocrator (Opus Humani)

Tra Septic Flesh, Bal Sagoth e melodic death metal, Human Pantocrator ha le virtù per porsi all’attenzione non solo dei fans del metal sinfonico, ma anche di quello estremo in generale.

Metal estremo di ottima fattura, sinfonico e gotico, oscuro, a tratti magniloquente e vario nel proporre sfuriate di stampo black al più melodico death metal dai rimandi scandinavi.

I protagonisti di questa opera oscura e melodica sono i francesi Entropia Invictus, quartetto attivo da soli due anni ma con le idee chiare sul proprio sound.
Human Pantocrator (Opus Humani) risulta un’opera oscura dove le melodie hanno in mano il sound, anche se growl teatrale e ritmiche violente e veloci irrobustiscono un metal gotico che vive di orchestrazioni cinematografiche, repentini cambi di tempo ed umori, in un contesto che varia tra il black metal sinfonico ed il death metal melodico.
Prodotto benissimo, così da poter godere appieno sia della parte metallica che delle sinfonie classiche, l’album a tratti prende davvero il volo, con sfumature epiche che avvicinano il sound a quanto proposto dai Bal Sagoth (Cosmogenic Pandemonium) con una forte connotazione battagliera che si scontra con quella oscura e gotica dei brani precedenti.
Album curato nei minimi dettagli e che farà la gioia degli amanti del metal estremo sinfonico, Human Pantocrator si fa ascoltare che è un piacere, tra lievi accordi pianistici a smorzare la mastodontica pienezza della musica orchestrale che, con il metal estremo, forma oscure trame epiche ed atmosferici intermezzi dark gotici, dove cori lirici aumentano l’aura di sacrale epicità del sound (Singularity).
In conclusione un album riuscito: tra Septic Flesh, Bal Sagoth e melodic death metal, Human Pantocrator ha le virtù per porsi all’attenzione non solo dei fans del metal sinfonico, ma anche di quello estremo in generale.

TRACKLIST
01. I Will Overcome
02. Euphoria’s End
03. The Builder / The Destroyer
04. In the Attic
05. Cosmogenic Pandemonium
06. Kurzweil’s Dream
07. Singularity
08. Tree of Creation
09. Reflection
10. Imperfect God
11. Among Us

LINE-UP
Jérome Bougaret – Guitars
Jordan Chevreton – Guitars
Laurent Tort: bass
Pierjan Vadeboin – Drums

ENTROPIA INVICTUS – Facebook

Andrea Salini – Lampo Gamma

Terzo album per il chitarrista romano Andrea Salini, il cui Lampo Gamma risulta un lavoro curato e dal buon tiro rock.

Terzo album per il chitarrista romano Andrea Salini, rocker che regala un lavoro intenso, con la sei corde in evidenza ed una voce che lascia trasparire passione e attitudine: un musicista e compositore completo che non affida solo alla sua sei corde il compito di descrivere il proprio mondo musicale, ma attribuisce la dovuta importanza alla forma canzone.

Una voce alla Mark Knopfler ci accompagna lungo questo ottimo lavoro che sa tanto di rock settantiano, mentre la chitarra di Salini ci racconta di musica ribelle e di una passione per Jimi Hendrix che sfocia nella funky rock Hendrix Funk (The Comet), mentre l’opener Strange Days ci aveva già dato il benvenuto con il suo hard rock lineare e dal buon refrain.
Bad Moon Rising è la bellissima cover del classico dei Creedence Clearwater Revival, ma il piccolo capolavoro Salini lo compone con The Moon, una semi ballad rock, introspettiva e dal retrogusto pinkfloydiano, che ci prende per mano e ci porta al cospetto dei ritmi hard rock della conclusiva The Martian, strumentale che accompagna i titoli di coda di un lavoro ben fatto e molto curato.
Poche informazioni su chi ha abbia fornito il suo contributo alla riuscita del disco del chitarrista capitolino, non inficiano un giudizio più che positivo per un lavoro che merita sicuramente un ascolto.

TRACKLIST
1.Strange Days
2.Distant Planets
3.Hendrix Funk (The Comet)
4.Space anthem
5.Bad Moon Rising
6.The Moon
7.The martian

LINE-UP
Andrea Salini – Guitars Vocals

ANDREA SALINI – Facebook