DESOLATE PATHWAY

Il lyric video di Trojan War, dall’album Of Gods And Heroes (WormHoleDeath).

Il lyric video di Trojan War, dall’album Of Gods And Heroes (WormHoleDeath).

https://www.youtube.com/watch?v=ijnrUTBk5vI&feature=youtu.be

Gli inglesi Desolate Pathway firmano con Wormholedeath!

Gli inglesi Desolate Pathway (Epic/Traditional Doom Metal) hanno firmato con Wormholedeath un contratto di distribuzione per i loro due album “Of Gods and Heroes” (2017) e “Valley of the King” (2014).

Date uscita “Of Gods and Heroes”
Digital release : 12 Maggio 2017 (Wormholedeath/The Orchard)
U.S.A : 7 Luglio 2017 (Wormholedeath U.S.A.)
Cd : 16 Giugno 2017 (Aural Music Group)
Giappone : 25 Ottobre 2017 (Wormholedeath Japan/DiskUnion)

Date uscita”Valley of the King”
TBC

Hellwitch – Syzygial Miscreancy

Che la band sapesse suonare non c’era alcun dubbio, chiaramente la proposta è più di quanto old school si possa trovare in giro, quindi questa ristampa è consigliata solo agli amanti dei suoni estremi di più datata derivazione.

Considerato dal gruppo come il loro primo full length, torna a tormentare le notti dei deathsters dai gusti old school questo piccolo gioiellino estremo uscito nel lontano 1990 targato Hellwitch.

Syzygial Miscreancy è composto da venticinque minuti di metal estremo di stampo death molto tecnico ed ovviamente di matrice statunitense.
D’altronde lo storico quartetto nasce addirittura a metà degli anni ottanta in Florida, seguendo le orme thrash metal degli Slayer ed in seguito aggiustando il tiro, così da creare un vortice di musica metallica dalla componente death.
La storia del gruppo ha visto vari stop nel corso degli anni, con una discografia incentrata su lavori minori (split e demo) ed un secondo album uscito nel 2009 dal titolo Omnipotent Convocation.
Tornata sul mercato quest’anno con un singolo licenziato dalla Pulverized records, la band che gira intorno allo storico cantante e chitarrista Patrick Ranieri, riporta in scena la sua porzione di violenza musicale, anche se solo con la ristampa del primo album, fatto di un death/thrash tecnico e marcio all’inverosimile, violentissimo, ancora orientato verso il thrash slayerano, ma tecnicamente ineccepibile, ricco di vortici ritmici composti all’inferno e solos taglienti.
Che la band sapesse suonare non c’era alcun dubbio, chiaramente la proposta è più di quanto old school si possa trovare in giro, quindi questa ristampa è consigliata solo agli amanti dei suoni estremi di più datata derivazione.

TRACKLIST
1.The Ascent
2.Nosferatu
3.Viral Exogence
4.Sentient Transmography
5.Mordirivial Dissemination
6.Pyrophoric Seizure
7.Purveyor of Fear

LINE-UP
Patrick Ranieri – Lead guitar/rhythm guitar/vocals
J.P. Brown – Rhythm guitar
Brian Wilson – Drums
Julian David Guillen – Bass (Live)

HELLWITCH – Facebook

VV.AA. – Metal Pulse: A Tribute To Dale Huffman

Bellissimo e sentito tributo della scena metal cristiana a Dale Huffman, proprietario di Metal Pulse Radio.

E’ da sempre luogo comune associare il metal con influenze sataniche ed aberrazioni di ogni sorta, specialmente se della cultura che sta dietro alla nostra musica preferita non si è informati e ci si convince degli stereotipi creati dall’ignoranza mediatica, mentre il movimento invece, in tutte le sue forme è sempre pronto a sostenere o commemorare chi, per essa, ci ha speso una vita intera.

La scena metal underground statunitense di matrice cristiana, per esempio, si è attivata per questo tributo ad un suo membro e fratello, Dale Huffman, proprietario di Metal Pulse Radio, deceduto nel febbraio di quest’anno dopo aver combattuto contro il cancro per due anni.
Rottweiler Records e Roxx Records, due delle maggiori etichette che si occupano di metal cristiano, hanno chiamato a rapporto una buona fetta dei gruppi del genere dando vita a questo tributo che non è solo un modo per ricordare la memoria di un personaggio importante in quell’almbito, ma anche un’occasione per far conoscere al mondo metallico una serie di ottimi gruppi che dell’heavy metal ne fanno una missione.
Di tutte le band che hanno risposto all’ appello, una buona parte sono finite su questo cd il cui il ricavato andrà alla famiglia di Huffman, mentre chi farà sua questa compilation avrà una panoramica esauriente su una scena cristiana che, aldilà dell’oceano, è molto sentita.
La raccolta parla chiaro, il metal cristiano è vivo e vegeto, perciò non solo Stryper (il gruppo più famoso), ma ottime realtà come i BioGenesis, ed il loro metal orchestrale rappresentato dalla monumentale Tears Of God, i Grave Robber con Fill The Place With Blood e la loro passione per Ronnie James Dio ed i power thrashers Join The Dead, devastanti ed aggressivi con la dirompente Walking In Darkness.
Una raccolta di brani selezionati con cura lascia un’ottima sensazione sul valore di questa scena che spazia dal thrash metal, all’heavy, dall’hard rock dei Messenger, al mid tempo tastieristico alla Savatage dei notevoli Promise Land.
Sarebbero da menzionare tutti i gruppi raccolti in questo tributo, però vi ricordo ancora gli heavy metallers Saint e la bellissima ballad The Chosen Few dei Worldview, ciliegine sulla torta musicale di questa grande iniziativa.
Se amate il metal classico la raccolta di brani e delle band è di altissima qualità, la voglia di conoscere realtà nuove delle scene in giro per il mondo è tanta, ed onorare un uomo che tanto ha fatto per il metal è il minimo.
R.I.P Dale.

TRACKLIST
1. Metal Pulse Radio Intro / Ultimatum ‘Heart of Metal’
2. Dynasty ‘Metal Pulse’ (Previously Unreleased)
3. Promise Land ‘Christ In Us (CIU)’
4. Join The Dead ‘Waiting In Darkness’ (Previously Unreleased)
5. Rainforce ‘Shine A Light’ (Previously Unreleased)
6. BioGenesis ‘Tears Of God’ (Previously Unreleased)
7. Sunroad ‘In The Sand’ (Previously Unreleased)
8. Messenger ‘Christian Rocker’
9. Worldview ‘The Chosen Few’
10. Grave Robber ‘Fill This Place With Blood’
11. Sweet Crystal ‘Even Now’
12. Stairway ‘Across The Moon’
13. Shining Force ‘Holy of Holies’
14. The World Will Burn ‘Brand New Song’
15. Titanic ‘Freak Show’
16. Saint ‘In The Night’

ROXX RECORDS – Facebook

Primal Age – A Silent Wound ep

I Primal Age hanno una struttura musicale sullo stile hardcore anni novanta, ma la cosa più notevole che fanno è quella di attualizzare molto bene il loro suono, e sono una cosa che noi ascoltatori di hardcore anni novanta ci siamo sognati per anni.

Provenienti dalla cittadina francese di Evreux, i Primal Age sono attivi dal 1993, sono uno dei primi gruppi europei ad aver fuso insieme hardcore e metal, dando vita a qualcosa di molto simile al metalcore, ma con maggiore groove.

Nello svilupparsi di questa lunga carriera i Primal Age non hanno perso un briciolo della loro potenza, anzi sono diventati più cattivi e sono alla guida del corteo del meglio metalcore che potete trovare in giro.
Questo ep arriva dopo due album ed uno split, e soprattutto dopo tantissima attività dal vivo che li ha portati in tutto il mondo, dal Messico al Brasile passando per il Giappone. A Silent Wound è un ottimo disco di hardcore e metalcore, spingendosi fino al groove metal, e coinvolge molto l’ascoltatore. I Primal Age hanno una struttura musicale sullo stile hardcore anni novanta, ma la cosa più notevole che fanno è quella di attualizzare molto bene il loro suono, e sono una cosa che noi ascoltatori di hardcore anni novanta ci siamo sognati per anni. Il suono dei Primal Age è davvero avviluppante e potente, porta pericolosamente all’headbanging e ci fa ricordare che fare musica così non è facile, oltre ad un certa tecnica ci vuole vera attitudine e qui ce n’è tantissima. Non sono rimasti in molti a fare questo suono che vive superando spesso i confini, e la quarta traccia dell’ep ne rende nota la paternità, essendo un medley di canzoni degli Slayer in omaggio a uno dei più grandi, Jeff Hannemann, tanto per far capire da dove vengono i Primal Age, e anche da dove veniamo tutti noi amanti di questo suono, perché gli Slayer sono una cosa megalitica. Un ottimo ep per un gruppo sempre molto interessante.

TRACKLIST
1.The Whistleblowers VS World Health Organization
2.A Silent Wound (ft Felipe Chehuan – CONFRONTO)
3.Counterfeiters of the Science
4.To Jeff (SLAYER medley – ft Julien Truchan/ BENIGHTED & Koba/ LOYAL TO THE GRAVE)

LINE-UP
Benoit: Guitar
Florian: Guitar
Mehdi: Drums
Dimitri: Bass & Vocals
Didier: Vocals

PRIMAL AGE – Facebook

Mexican Chili Funeral Party – Mexican Warriors’ Revenge

Con i Mexican Chili Funeral Party si parte per un viaggio lisergico in compagnia di Led Zeppelin, Doors, Kyuss e Queen Of The Stone Age, con un pizzico di grunge e accenni funk rock.

Chissà se, fra qualche decennio, questi primi anni del nuovo millennio verranno ricordati come il ritorno dei suoni vintage ed old school.

Certo è che nel metal, così come nel rock, un’alta qualità che fa il pari con le molte uscite, stanno portando la nostra musica preferita ad una nuova sfida.
Chi avrà ragione? Quelli che sostengono che non esiste futuro per il rock ma solo un presente da vivere giorno dopo giorno, anno dopo anno, o quelli che hanno già partecipato alla cremazione del malato, da anni terminale e morto tra le nebbie di Seattle o i deserti della Sky Valley?
Come sempre la verità sta nel mezzo e così, a fronte di una crisi dei consumi che tocca inevitabilmente anche la musica, si continua a parlare di rock, magari old school, stonato o drogato dal blues ma pur sempre musica del diavolo che, in quanto tale, è viva e vegeta e brucia nel petto degli appassionati di tutte le età.
Ok, mi sono dilungato, forse troppo, ma una precisazione andava fatta, anche perché qui mi ritrovo con l’ennesimo top album, questo selvaggio e bellissimo Mexican Warriors’ Revenge, nuovo lavoro dei nostri Mexican Chili Funeral Party.
I cinque rockers brianzoli sono attivi più o meno dal 2009, almeno da quando hanno trasformato il loro territorio in un caldissimo e arido deserto, modello Sky Valley appunto, e da qui sono partiti per un trip chi li ha fatti viaggiare attraverso il rock del ventesimo secolo, prima con l’ep La Ballata del Korkovihor uscito nel 2010, poi con il primo full length omonimo licenziato tre anni fa, ed ora con questo bellissima seconda prova sulla lunga distanza in uscita per Sliptrick Records.
Hard rock, stoner e psichedelia, il tutto unito da uno spirito vintage che li porta ad avvicinarsi ai mostri sacri, ma con una personalità debordante, tanto che la band non ha paura di far incontrare i dinosauri settantiani con i grandi gruppi rock nati in uno dei decenni più prolifici della musica contemporanea (per chi scrive il più prolifico in assoluto), gli anni novanta.
Con i Mexican Chili Funeral Party si parte per un viaggio lisergico in compagnia di Led Zeppelin, Doors (bellissima la cover del classico Waiting For The Sun), Kyuss e Queen Of The Stone Age, con un pizzico di grunge e accenni funk rock che danno un senso musicale alla parola “chili” che fa bella mostra di sé nel monicker.
La prima parte si concentra sull’hard rock stonato con una serie di brani che fanno pensare a quello che accadrà in seguito (Vespucci, Power Of Love), ma dalla cover di Waiting For The Sun in poi è puro trip stoner psichedelico da infarto, con il sabba Lu Curt agitato da una chitarra zeppeliniana in overdose.
Un album bellissimo, intenso, selvaggio e primordiale: questo è rock, il resto sono solo chiacchiere.

TRACKLIST
1.01
2.Vespucci
3.Power of Love
4.La Ballata Del Korkovihor, Pt. II
5.Ranger
6.Waiting for the Sun
7.1605
8.Lu Curt
9.Tomahawk
10.11
11.Seul B

LINE-UP
Alessio Capatti – Voice and guitar
Andrea Bressa – Guitar
Andrea Rastelli – Drums
Carlo Perego – Bass
Mr. Diniz – Keyboards and guitar

MEXICAN CHILI FUNERAL PARTY – Facebook