MISS MAY I

Il video di Lost In The Grey, dall’album Shadows Inside (Sharptone Records).

Il sesto nuovo album dei MISS MAY I, »Shadows Inside«, insieme al nuovo merch, sono ora disponibili per preordini: http://geni.us/MMIShadowsInside

»Shadows Inside« è stato coprodotto da Drew Fulk (MOTIONLESS IN WHITE, EMMURE, CROWN THE EMPIRE) e Nick Sampson (ASKING ALEXANDRIA, BORN OF OSIRIS). Andrew Wade (A DAY TO REMEMBER, THE WORD ALIVE, NECK DEEP) si è occupato del mixing. L’album sarà pubblicato il 2 Giugno su Sharptone Records.

La band ha recentemente pubblicato il primo singolo, ‘Lost In The Grey’.

Levi Benton (voce) commenta: “il nostro nuovo video di ‘Lost In The Grey’ è di sicuro il più estremo che abbiamo mai realizzato! Le riprese hanno richiesto la creazione di un set con un’ambientazione silvestre, effetti atmosferici e roditori in bocca. Non abbiamo mai avuto un video simile. Lo spirito della canzone è ben rappresentato e offre una perfetta immagine non solo del brano ma dell’intero disco. Shadows Inside è l’album più onesto da noi mai creato e questo grazie alla libertà e il tempo che abbiamo avuto di dedicarvici con tutti noi stessi.”

Questa è la traccia ideale da pubblicare per prima poichè sta a simboleggiare lo sforzo necessario a uscire da una vita piatta. La canzone parla di ritrovare quella speranza e quello sprone capace di spingerti verso una vita nuova e migliore. Il leone ha da sempre richiamato la speranza e l’ambizione e ora in questo video viene presentato sotto forma di quella maschera che necessitiamo per testimoniare che una vita migliore è possibile se lo si vuole.”

Il sound e la furia dei MISS MAY I risiede nel profondo del cuore e della mente di molti fan. »Shadows Inside« non è un album di sola apparenza, di finti sentimenti o di vacuità, ma dimostra come la band abbia sfidato se stessa uscendo dalla propria comfort zone per realizzare qualcosa di crudo e autentico.

I cinque, dalla fertile terra del metalcore americano, sono diventati parte integrante della community heavy mondiale, oltrepassando le barriere e i limiti, galvanizzando le masse, e infondendo energia in chiunque li incontri.

I MISS MAY I sono:
Levi Benton – Voce
BJ Stead – Chitarra
Justin Aufdemkampe – Chitarra
Ryan Neff – Basso
Jerod Boys – Batteria

www.facebook.com/missmayi
www.twitter.com/missmayiband
www.sharptonerecords.co/artist/miss-may-i

Hellcraft – Apotheosis Of War

Con Apotheosis Of War siamo nel death metal di matrice americana, suonato con un impatto davvero notevole, grazie a ritmiche efficaci, muri di chitarre alzati a difendere città e growl rabbioso a cantare di sofferenze ed atmosfere brutali.

Il rinnovato interesse per il death metal classico ha portato nuovo entusiasmo ai gruppi storici e fervore nella scena, dove i gruppi nati negli ultimi dieci anni tornano con nuovi e convincenti lavori, come per esempio gli ucraini Hellcraft ed il loro malefico ed estremo parto intitolato Apotheosis Of War.

Il gruppo è in guerra con il mondo da una decina d’anni, l’album in questione è il terzo full length di una discografia che vede altri due album (Антология ужаса del 2010 e Tyranny of Middle Ages licenziato nel 2012) intervallati da un ep, Голод.
Una battaglia combattuta con il supporto della Symbol of Domination Prod, un attacco frontale senza soluzione di continuità tra guerre, orrore e violenze, mentre impera la totale distruzione in un’atmosfera da armageddon.
A livello musicale siamo nel death metal di matrice americana, suonato con un impatto davvero notevole, grazie a ritmiche efficaci, muri di chitarre alzati a difendere città e growl rabbioso a cantare di sofferenze ed atmosfere brutali.
Se vogliamo trovare un difetto all’album, diciamo che i brani tendono ad assomigliarsi un po’ troppo lungo tutta la durata, come se Apotheosis Of War fosse composto da un’unica canzone, un dettaglio che non inficia la prova devastante del quartetto di Berdyansk, con il brano conclusivo When the Sun Goes Out a guadagnarsi la palma di migliore traccia del lotto grazie alle tastiere che rendono il brano ancora più oscuro ed apocalittico.
Un buon lavoro, dunque, per gli Hellcraft, raccomandato agli amanti del death di scuola floridiana.

TRACKLIST
1. Покаяние сквозь боль (The Repentance Through the Pain)
2. Апофеоз войны (Apotheosis of War)
3. Массовое захоронение (Mass Burial Place)
4. Вечная вражда (Eternal Enmity)
5. Под благословением смерти (Under Death Blessing)
6. Изоляция (Isolation)
7. Процесс вырождения (Degeneration Process)
8. Когда погаснет солнце (When the Sun Goes Out)

LINE-UP
Helg – Guitars
Rommel – Guitars
Ailing – Drums
Fill – Vocals

HELLCRAFT – Facebook

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Distillator – Summoning The Malicious

Secondo album per i thrashers olandesi Distillator, una delle band di spicco della scena underground del proprio paese, tornata con questo buon esempio di speed/thrash old school intitolato Summoning The Malicious.

Presentati come una delle band di maggior spicco della scena thrash metal olandese, i Distillator sono un trio dedito ad uno speed/thrash di matrice old school.

Il gruppo, con Summoning The Malicious, taglia il traguardo del secondo full length, successore del debutto sulla lunga distanza Revolutionary Cells, uscito un paio di anni fa, e dell’ep omonimo del 2013.
La band, senza compromessi e con una venerazione per i suoni tradizionali, si cimenta nel classico thrash metal ottantiano, più statunitense che europeo in verità, dunque aspettatevi l’alternanza tra selvagge ripartenze a velocità illegale, voce aggressiva ma pulita e tempi medi che variano il mood di un lavoro devastante sotto ogni aspetto.
Si torna davvero negli anni d’oro del metal, con i Distillator e la loro mezz’ora abbondante di fughe senza freni lungo lo spartito, buone parti strumentali che fanno onore all’heavy metal suonato a cento all’ora e che ha fatto la storia.
Mechanized Existence, Enter The Void, l’oscura ed atmosfericamente lontana dai soliti cliché del thrash The King Of Kings, che si avvicina, a tratti, al metal classico più epico, sono i brani che alzano la qualità di Summoning The Malicious e ne fanno un album dedicato agli amanti dello speed/thrash tradizionale: mentre le band storiche stanno tornando ai fasti dei tempi che furono, la voglia di headbanging si fa sempre più marcata nei thrashers sparsi per il mondo.

TRACKLIST
1. Blinded By Chauvinism
2. Mechanized Existence
3. Estates Of The Realm
4. Summoning The Malicious
5. Enter The Void
6. Algorithmic Citizenship
7. Stature Of Liberty
8. The King Of Kings
9. Megalomania

LINE-UP
Laurens H. – Vocals, Lead Guitars
Frank R. – Bass / Backing Vocals
Marco P. – Drums

DISTILLATOR – Facebook

Exhume To Consume – Let The Slaughter Begin

Gianluca Lucarini, leader dei Degenerhate e mente dietro al progetto a tinte dark Rome In Monochrome, ci prende per mano e con l’inganno ci invita nella tana del serial killer, uno psicopatico e devastante mostro dal nome che richiama un brano degli storici Carcass: Exhume To Consume.

Gianluca Lucarini, leader dei Degenerhate e mente dietro al progetto a tinte dark Rome In Monochrome, ci prende per mano e con l’inganno ci invita nella tana del serial killer, uno psicopatico e devastante mostro dal nome che richiama un brano degli storici Carcass (da Symphonies of Sickness, album del 1989): Exhume To Consume.

Inutile ribellarsi, il covo della bestia ci appare come un rifugio antiatomico, asettico e abbellito da un lettino dove sopra dondolano ganci e catene, un tavolo in un angolo dove si poggiano una serie di ferri chirurgici, in bella mostra su Necroticism – Descanting the Insalubrious, e l’odore del sangue della precedente vittima che riempie le narici e soffoca ogni speranza.
Con una colonna sonora di brutal death metal, dove non manca (e questo è il bello) un lavoro melodico da applausi, la vita ci sfugge sotto le torture del mostro che non risparmia amputazioni ed ogni genere di devastazione corporale splatter /gore, mentre il gruppo intorno a Lucarini ci travolge di metal estremo avvalendosi delle prestazioni sadiche di Sergiu Mincescu (voce), Alessio Reggi (chitarra), Marco Paparella (basso) e Stefano Soprani (batteria).
Ci vuole talento anche ad uccidere, una forma d’arte estrema che si evince nelle sofferenze di chi è vittima, attimi di violenza che nella sua barbarie non mancano di un’eleganza nascosta dal sangue copioso che esce dalle membra lacerate, come le parti melodiche di Hole You Can Eat.
Ma è un attimo, perché il mostro, al minimo accenno di preghiera da parte vostra, torna a fare scempio del vostro corpo senza soluzione di continuità con Bon Appetit (un invito al macello) ed Happy Milf.
La devastante Violated After Death segna questo primo e velocissimo massacro, e l’alternanza tra velocità e rallentamenti sembra accompagnare il lavoro certosino del mostro cannibale.
Per gli amanti del brutal death metal un altro ottimo motivo per seguire la scena nostrana e attenzione … un nuovo mostro gira in città!

TRACKLIST
1.Bon Appetit
2.Violated After Death
3.Happy Milf
4.Hole you can eat

LINE-UP
Sergiu Mircescu – vocals
Alessio Reggi – lead guitar
Gianluca Lucarini – lead guitar/backing vocals
Marco Paparella – bass
Stefano Soprani – drums

EXHUME TO CONSUME – Facebook

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