NUDIST

Il video di “Bury My Innocence”, dall’album omonimo uscito a marzo (Argonauta Records).

I Noise Rockers italiani NUDIST hanno reso disponibile il nuovo video della canzone “Bury My Innocence”

Il disco “Bury My Innocence” è stato pubblicato a marzo da Argonauta Records.

INFO: www.argonautarecords.com/shopwww.facebook.com/Nuudistt

Video credits:

Filmed by: Pe Cata
https://vimeo.com/user18673891
https://www.facebook.com/Pe.CatArt/

Psycho Girl: Brenda Luna Fedi
https://www.facebook.com/bry.geshna

Mother & child: Sabrina & Achille
Storyline by Nudist & Beppe Catalanotto
Music by Nudist

Assault – The Fallen Reich

Il quintetto asiatico mostra una buona tecnica applicata a idee sfruttate a suo tempo dai nomi storici del genere, riportate perfettamente alle orecchie dei fans in questo lavoro che non può non fare breccia tra i deathsters dai gusti melodici.

Anche nella lontana Singapore si suona death metal melodico e di ottima qualità, a giudicare da questo lavoro che viene considerato un full length ma, più realisticamente, della durata di un ricco ep.

Ventuno minuti, infatti, sono troppo pochi per considerare The Fallen Reich un lavoro su lunga distanza, ma la qualità della musica proposta dagli Assault lo colloca ugualmente tra gli ep più riusciti di questa prima metà del 2017, almeno nella scena underground e nel genere proposto.
Gli Assault suonano death metal melodico da oltre dieci anni: poco prolifici, hanno dato alle stampe un solo lavoro prima di The Fallen Reich, l’ep The Exceptions of the Rebellions uscito sei anni fa.
Poco per dare continuità ad una carriera, in tempi nei quali dopo pochi mesi dall’uscita un album è già vecchio, ma vista la qualità della musica prodotta perdoniamo la band di Singapore, autrice di un ottimo esempio di death metal melodico scandinavo in un paese migliaia di miglia lontano dalle nevi di Stoccolma o Oslo.
Enslavement to Torture, Spawn Of Rage e la title track sono un buon esempio di genere, tra Soilwork, At The Gates e primi In Flames, niente di nuovo all’orizzonte, ma tutto ben fatto e dal notevole impatto.
Il quintetto asiatico mostra una buona tecnica applicata a idee sfruttate a suo tempo dai nomi storici del genere, riportate perfettamente alle orecchie dei fans in questo lavoro che non può non fare breccia tra i deathsters dai gusti melodici.

TRACKLIST
1.Enslavement to Torture
2.Genocidal Conspiracy
3.Spawn of Rage
4.Ghettos
5.The Fallen Reich
6.The Final Solution

LINE-UP
Syaz – Bass
Hanesh – Guitars (lead)
Clarence Chong – Vocals
Noh – Drums
Yuda – Guitars (rhythm)

ASSAULT – Facebook

Weregoat – Pestilential Rites of Infernal Fornication

Grazie all’accurata produzione il massacro si compie nitidamente e i Weregoat confezionano un gran lavoro di death puro e senza compromessi.

Con abbondante anticipo sulla data di uscita a fine giugno vi scriviamo la modesta recensione di questo disco maledetto, non doveste più avere nostre notizie andate a rifugiarvi con prontezza perché i demoni evocati dai Weregoat sono liberi.

Tutto ciò e molto altro ancora più in basso è ciò che verte intorno al disco, fatto di un un death black metal davvero distorto e malato. Molta malvagità è passata dai tempi dei primi dischi death davvero cattivi e degenerati, e vi sono state anche punte elevate in gruppi che hanno poi venduto meritatamente, ad esempio i Morbid Angel, per dire un nome. Qui invece la cattiveria, la velocità, la potenza e la pazzia sono una sordida preghiera al nero signore. I Weregoat non danno tregua e in questo esordio ci mettono tutto la degenerazione che hanno accumulato negli anni, anche grazie ad uscite musicali con durata inferiore a quella di questo disco. Vera gioia nera, pura perversione satanica, farfalla di un death Black molto sbilanciato verso il death più underground, e molto ben prodotto. Grazie all’accurata produzione il massacro si compie nitidamente e i Weregoat confezionano un gran lavoro di death puro e senza compromessi. Se questo è il debutto, verremo presto spazzati via.

TRACKLIST
01 Goat Lust
02 Osculum
03 Molested By Evil
04 Screaming
05 Forked Tongue
06 Full Moon
07 Under The Whip
08 Archgoat
09 As Cold as The Devils Seed
10 Pestilential Rites

LINE-UP
Lecherous Agressor – Guitar Sodomy
Nocturnal Hellfukker – SubAtomic Detonations and Kommands of Bestial Penetration
SadoSeducer- Doomhammers of primal lust and hate!

WEREGOAT – Facebook

The Dead Daisies – Live & Louder

Licenziato dalla Spitfire/SPV in vari formati, tra cui uno con un documentario ed interviste ai vari membri dei The Dead Daisies, Live & Louder fotografa perfettamente la dimensione live di una band che, ad oggi, può sicuramente esser considerato il super gruppo per eccellenza, almeno per quanto riguarda il genere suonato.

I ragazzi terribili sono tornati e dopo aver dato alle stampe un esordio omonimo, un secondo album dinamitardo come Revolución, ed un autentico capolavoro dal titolo Make Some Noise, mancava solo il classico live album (come si faceva una volta), che va ad immortalare una formazione ed una raccolta di canzoni che sono l’essenza stessa dell’hard rock.

La formazione è la stessa dell’ultimo lavoro (ricordo che i The Dead Daisies sono un progetto del chitarrista David Lowy , nel quale si sono dati il cambio musicisti che sono icone del genere) con un John Corabi straordinariamente in forma al microfono, la sezione ritmica composta dal batterista Brian Tichy e Marco Mendoza al basso, un signor chitarrista come Doug Aldrich e l’evento è servito.
Licenziato dalla Spitfire/SPV in vari formati, tra cui uno con un documentario ed interviste ai vari membri dei The Dead Daisies, Live & Louder fotografa perfettamente la dimensione live di una band che, ad oggi, può sicuramente esser considerato il super gruppo per eccellenza, almeno per quanto riguarda il genere suonato.
Ovviamente i brani suonati, pescati dai vari album, dal vivo assumono quel pizzico di verve in più che li rende delle autentiche perle, graffianti e spettacolari, ma anche bluesy, dove l’ elettricità lascia spazio alle atmosfere semiacustiche di Something I Said.
Long Way To Go e Mexico indicano una partenza che lascia senza fiato e sul posto almeno il 90% dei gruppi odierni, mentre il bolide The Dead Daisies sfreccia a tutta velocità verso un traguardo che prima vede passare la title track dell’ultimo album, il rock’n’roll di Fortunate Son, Join Together e With You And I stritolate da un serpente bianco, mentre Corabi elargisce lezioni da rockstar, Aldrich e Lowy strapazzano le loro sei corde e la coppia Tichy/Mendoza è una macchina da guerra hard rock.
In altri tempi i The Dead Daisies sarebbero osannati come stelle del rock alla pari dei gruppi storici, impressione che diventa consapevolezza all’ascolto di questo mastodontico live, mentre Helter Skelter, capolavoro heavy di quei quattro geni dei Fab Four, accompagna verso il gran finale gli astanti, presi a schiaffi da American Band, cover dei Grand Funk Railroad, e Midnight Moses dal bellissimo Revolución.
Per gli amanti dei live album, Live & Louder si rivela un album imperdibile, a rappresentare l’hard rock alla sua massima potenza.

TRACKLIST
1. Long Way To Go
2. Mexico
3. Make Some Noise
4. Song And A Prayer
5. Fortunate Son
6. We All Fall Down
7. Lock ‘ N’ Load
8. Something I Said
9. Last Time I Saw The Sun
10. Join Together
11. With You And I
12. Band Intros
13. Mainline
14. Helter Skelter
15. American Band
16. Midnight Moses

DVD content: total playing time: 85 min language: English video: NTSC / 16:9 audio: 2.0 Stereo Documentary “Live & Louder” (40min)
1. Intro
2. Looking back at 2016
3. Touring with the Daisies
4. Doug Aldrich
5. Show Preparation
6. Stage Fright
7. Song Favorites
8. Cover Songs
9. The Signing Sessions
10. Looking to the Future
Tour Recaps (25 min)
1. Recording
2. Musikmesse / Hessentag
3. Summer Tour
4. Freedom to Rock Tour
5. Arizona Cardinals
6. Japan / South Korea – U.S.O.
7. Kiss Kruise
8. Fall/Winter
Tour Bonus Content (20min)
1. Slideshow Best of 2016
2. Videoclip: Song and a Prayer
3. Videoclip: Join Together
4. Videoclip: Long Way to Go
5. Videoclip: Make Some Noise

LINE-UP
Brian Tichy – drums
David Lowy – guitars
John Corabi – vocals
Doug Aldrich – guitars
Marco Mendoza – bass

THE DEAD DAISIES – Facebook