ACCIAIO ITALIANO FESTIVAL 7

“Acciaio Italiano Festival 7”

Ormai ci siamo, questo sabato ritorna l’appuntamento annuale con Acciaio Italiano Festival, dedicato alle migliori bands Hard ed Heavy underground Italiane e giunto all’ importante e prestigioso traguardo della settima edizione!
Jolly Roger Records in collaborazione con Classix Metal, Loud and Proud, Rock Hard e Fire Magazine presenta Acciaio Italiano Festival 7 che avra’ luogo Sabato 20 Maggio presso il prestigioso Estragon di Bologna.

Questa la bill:
VANEXA
FIL DI FERRO
(con ritorno live alla chitarra del chitarrista Miki Fiorito, con la band dal secondo album “Fil di Ferro” del 1988)
UNREAL TERROR
(presenteranno brani dal nuovo album, in uscita prossimamente e la biografia “Rules the Night” edita da Crac Edizioni)
WITCHWOOD
NATIONAL SUICIDE
GAME OVER
ARCANA 13
SILVERBONES

Sara’ presente un vero e proprio Metal Market con stands di Lp, Cd, memorabilia ed il merchandise delle bands partecipanti.
Apertura porte ore: 16:00
Inizio concerti ore: 16:30 – Fine concerti ore: 0:00
INGRESSO: in cassa 13,00 € / prevendita 13,00 € (+1,50 €) qui.
Senza l’obbligo di effettuare alcuna tessera – sara’ possibile uscire e rientrare liberamente.
Ai primi 50 ingressi verra’ consegnato un box gratuito griffato “Acciaio Italiano” con buoni sconto, moschettoni e stickers gentilmente offerti da EMP Mailorder.
A questo link la pagina evento Facebook
Grazie mille a chiunque voglia condividere, diffondere e supportare l’evento, a chi ci ha sempre seguito e a chi sara’ presente per la prima volta, sara’ una festa! Ci vediamo sabato 20 Maggio!

Si ringraziano sentitamente i seguenti sponsors che hanno aderito all’ iniziativa:
Andrea B. (Presente con il proprio stand)
Andromeda Distribuzioni Discografiche – Mailorder
Andromeda Relix (Presente con proprio stand)
BLACK WIDOW RECORDS (Presente con il proprio stand)
Blasphemous Art Records
BloodRock Records (Presente con il proprio stand)
crac edizioni
Cruz Del Sur Music
Dragonheart Records
Earthquake terror noise
FOAD Records
Goodfellas
L.M. Records
Ma.Ra.Cash records
Minotauro Records (Presente con il proprio stand)
Metal Factory
Metal On Metal Records
My Kingdom Music
NadirMusic Genova / Built 2 Kill Records
Nicola B. (Presente con il proprio stand)
Nightbreaker Productions
Origadget02 (Presente con il proprio stand)
Over-Zone
Pick Up Distribuzione
Scarlet Records (Presente con il proprio stand)
SG Records
Sound Cave
Terror From Hell Records
Tommy Rec
Undergrind Disco (Presente con il proprio stand)
Zanovello (Presente con il proprio stand)
We Rock Music Store

DEATHLESS LEGACY

I Deathless Legacy hanno pubblicato il video di ‘Join The Sabbath’, nuovo singolo tratto da ‘Dance With Devils’ (Scarlet Records).

I Deathless Legacy hanno pubblicato il video di ‘Join The Sabbath’, nuovo singolo tratto dal fortunato album ‘Dance With Devils’, disponibile su Scarlet Records.

Attraverso questo loro terzo lavoro i Deathless Legacy hanno voluto dare voce alle streghe che nel corso dei secoli sono state bistrattate, umiliate, addirittura bruciate. Con le sue undici tracce colleziona le storie della magia più orrenda e tremenda, quella che scaturisce laddove la rabbia e la voglia di vendetta la fanno da padrone: tremate, tremate le streghe son tornate. ‘Dance With Devils’ è un Sabbath di puro orrore, terrore e di emozioni nere come la pece, che sgorgano dagli animi scalfiti dall’ignoranza, dalla superstizione, dalla religione. É una composizione panica fatta di sussurri ancestrali che fanno venire i brividi lungo la spina dorsale; di rituali di magia nera dimenticati per la paura; di storie che si perdono nella notte dei Tempi e che, una volta ritrovate, scalciano e gridano per essere raccontate in un coro di suoni e voci provenienti da un mondo oscuro, più vicino di quanto si possa credere.

www.scarletrecords.it

Decemberance – Conceiving Hell

Conceiving Hell per essere apprezzato pienamente va ascoltato diverse volte, dopo di che si manifesterà inesorabile in tutta la sua bellezza.

I greci Decemberance sono una band i cui primi passi risalgono addirittura a vent’anni fa, anche se, fino ad oggi, l’unico full lenght pubblicato era il buon Inside, del 2010.

Il gruppo guidato da Yiannis Fillipaios (voce, batteria) e Chris Markopoulos (chitarra) ritorna quindi dopo un lungo silenzio con il suo death doom arcigno e dalle frequenti propensioni funeral, nulla a che vedere perciò con i bravi Immensity, band dai toni ben più melodici nella quale i due militano, così come l’altro chitarrista Nikos Loukopoulos in veste live; a completare la stretta connessione dei Decemberance con la scena doom ateniese va ricordato anche come la sezione ritmica, formata dallo stesso Fillipaios e da Aggelos Malisovas, sia la stessa dei ben noti Daylight Misery.
Anche se il tempo scorre e la modernità spesso deforma in maniera determinante qualsiasi retaggio del passato, i Decemberance offrono un death doom saldamente ancorato agli anni novanta, quindi ai primordi del genere, risultando a tratti piacevolmente vicino ai primissimi Anathema.
Così, l’aspro growl del vocalist domina la scena stagliandosi su ruvidezze death che vengono intervallate da rarefazioni acustiche e, soprattutto, da rallentamenti ai confini del funeral nei quali la chitarra solista tesse splendide e dolenti trame melodiche.
Questa adesione fedele alle origini del death doom è manna del cielo per i suoi adoratori, almeno per quelli che ritengono ancora oggi brani come Under The Veil o Lovelorn Rhapsody tra i suoi capisaldi: i Decemberance dimostrano in ogni frangente una conoscenza della materia che consente loro di mettere in scena quasi un’ora e un quarto di musica, suddivisa in quattro brani, senza che il suo incedere risulti mai prolisso o ridondante.
Conceiving Hell offre un sound asciutto che trova i suoi punti più alti nei rallentamenti funeral di Departures e nello sviluppo piuttosto cangiante della magnifica The Blind Will Lead the Way, ma sempre mantenendo ben alto il livello anche dei restanti brani, grazie anche al misurato ma essenziale lavoro tastieristico di Alexandros Vlahos; il disco si muove fluttuando con disinvoltura tra il death asfissiante dei Morbid Angel di Covenant ed il doom della Sacra Triade albionica, con in più un pizzico di vena sperimentale che fa capolino in certi passaggi, come nel finale dominato dal basso della già citata The Blind Will Lead the Way.
L’opera dei Decemberance, a mio avviso, va anche ben oltre le aspettative, perché riavvolge il nastro riportandoci ai fast del death doom più verace, intriso di ottundente dolore e privo di sbocchi melodici consolatori; Conceiving Hell  per essere apprezzato pienamente va ascoltato diverse volte, dopo di che si manifesterà inesorabile in tutta la sua bellezza.

Tracklist:
1. The Scepter
2. Departures
3. The Blind Will Lead the Way
4. Sailing…

Line-up:
Chris Markopoulos – Guitars
Alexandros Vlahos – Keyboards, Samples
Yiannis Fillipaios – Vocals, Drums
Aggelos Malisovas – Bass
Nikos Loukopoulos – Guitars

DECEMBERANCE – Facebook

Where The Sun Comes Down – Welcome

Avvicinatevi con le dovute precauzioni a questo primo lavoro dei Where The Sun Comes Down, ci vuole la giusta esperienza per entrare nel buio della cantina dove si svolge la liturgia mistica che ancora una volta vede presente, in veste di sacerdoti mefistofelici, una buona fetta dell’heavy doom di scuola italiana, forse il genere non convenzionale in cui siamo più famosi.

Avvicinatevi con le dovute precauzioni a questo primo lavoro dei Where The Sun Comes Down, ci vuole la giusta esperienza per entrare nel buio della cantina dove si svolge la liturgia mistica che ancora una volta vede presente, in veste di sacerdoti mefistofelici, una buona fetta dell’heavy doom di scuola italiana, forse il genere non convenzionale in cui siamo più famosi.

D’altronde la nostra cultura è piena di leggende riguardanti il mondo dell’occulto e quella horror è sempre stata, sia nella musica che nel cinema, un passo avanti prima ancora che i blockbuster facessero scempio dei maestri italiani lodati in tutto il mondo.
Se non avete idea di chi siano Death SS, Violet Theatre ed ovviamente Paul Chain, chiudete il computer o cambiate ‘zine, stiamo parlando della storia del metal in Italia, o almeno di quello che dal doom/dark prese atmosfere e sfumature per regalare musica occulta di qualità superiore.
Thomas Hand Chaste, Alex Scardavian e Claud Galley fanno parte della storia di queste leggendarie icone e insieme a Sanctis Ghoram hanno dato vita all’ ennesimo tributo all’heavy doom/dark, che turba già dalla copertina, fuori dai soliti schemi del genere ma aperta a mille interpretazioni.
Dall’apertura, affidata a Mister Lie, si scende nell’abisso malato di un sound che scaturisce da un trip horror settantiano, la voce interpreta le varie liturgie con una teatralità unica, il doom metal lascivo e disturbante si accoppia con atmosfere che dal dark più oscuro e luciferino prendono vita; la chitarra urla dolore, il basso è un cuore che pulsa impazzito di paura e sollecitato dalle torture (A Snowin’ Day, Voyage), e la batteria tiene il passo, un lento cammino verso la perdita della ragione, quando le tastiere intonano melodie di puro terrore.
La dark wave dei primi anni ottanta è un genere importante per lo sviluppo del sound di Where The Sun Comes Down, messa come conclusione di questo terribile sabba che ha in Welcome una piccola parantesi ritmicamente doom/stoner alla Cathedral di Lee Dorrian, anche lui stregato dal sacerdote Chain nel capolavoro Alkahest (1995).
Dopo aver sentito questo lavoro, probabilmente non troverete nulla di più terrificante, a meno che non abbiate qualche anno in più e dai gruppi citati vi siete già fatti impossessare a suo tempo.

TRACKLIST
1.Mister Lie
2.A Snowin’ Day
3.Voyage
4.Myself
5.Welcome
6.Because We Were Fools
7.Where The Sun Comes Down

LINE-UP
Thomas Hand Chaste
Alexander Scardavian
Claud Galley
Sanctis Ghoram