NAD SYLVAN

Il video di When The Music Dies. dall’album The Bride Said No (Inside Out).

Nad Sylvan – ‘The Bride Said No’ disponibile nei negozi!

Nad Sylvan, il cantante di Steve Hackett e di Agents Of Mercy, pubblica il suo nuovo album solista ‘The Bride Said No’ su InsideOutMusic.

L’album vede la partecipazione di numerosi ospiti quali Roine Stolt, Steve Hackett, Guthrie Govan, Tony Levin, Jonas Reingold, Nick D’Virgilio, Doane Perry e altri. Per l’occasione Nad Sylvan ha reso disponibile il brano ‘What Have You Done’: https://youtu.be/r72kSLc6nvo

Tracklist:
Bridesmaids
The Quartermaster
When The Music Dies
The White Crown
What Have You Done
Crime Of Passion
A French Kiss In An Italian Café
The Bride Said No

Saille – Gnosis

Siamo al cospetto di un ottimo album di genere, che si lascia ascoltare con un certo agio in tutto il suo sviluppo, beneficiando anche di più di un  passaggio interessante, ma nel quale sono del tutto assenti minimi spunti innovativi.

Quarto full length per i belgi Saille, auguri di un symphonic black di stretta derivazione scandinava.

Di per sé quest’ultima affermazione dice molto sui contenuti del lavoro, visto che in Gnosis gli stilemi del genere reso famoso dai Dimmi Borgir ci sono tutti, pur se resi con buona perizia e competenza.
In sintesi, siamo al cospetto di un ottimo album di genere, che si lascia ascoltare con un certo agio in tutto il suo sviluppo, beneficiando anche di più di un  passaggio interessante, ma nel quale sono del tutto assenti minimi spunti innovativi.
Poco male quando a farlo è una band capace come i Saille, i quali sciorinano brani di sicuro impatto come gli iniziali Benei Ha Elohim e Pandaemonium Gathers, però la sensazione è che sentiti questi sentiti tutti e, nonostante il gruppo di Gent suoni forse anche meglio e più ispirato di quanto non facciano oggi le band seminali per il genere,viene lo stesso meno un buon motivo per non andarsi a riascoltare direttamente Enthrone Darkness Triumphant piuttosto che indugiare con Gnosis.
Tutto qua, chi ama il genere potrà anche goderne non poco, ma resta la consapevolezza che si tratta di un surrogato e che, a parte i nomi storici, ormai dediti solo a monetizzare il passato, ci sono comunque alcune band contemporanee in grado di proporsi in quest’ambito con sufficiente personaliltà: questo non succede per ora ai Saille e, anche se i numeri li avrebbero tutti per riuscirci, è difficile immaginare che ciò possa verificarsi dall’oggi al domani da parte di una band dalla discografia già piuttosto consistente.

Tracklist:
1.Benei Ha Elohim
2.Pandaemonium Gathers
3.Blot
4.Genesis 11-1-9
5.Before the Crawling Chaos
6.Prometheus
7.Thou, my Maker
8.Magnum Opus
9.1904 Era Vulgaris

Line-up:
ReinieR Schenk – Guitar
Kristof Van Iseghem – Bass
Collin Boone – Guitar
Dennie – Vocals
Kevin De Leener – Drums

SAILLE – Facebook

Atlantean Kodex – The Annihilation Of Bavaria

Questo ennesimo live album (il terzo in dieci anni) immortala gli Atlantean Codex in una delle loro migliori performance, questa volta sul palco di Theuern nel novembre di due anni fa.

Per gli amanti dell’epic doom metal i tedeschi Atlantean Kodex sono diventati in poco tempo una cult band, amata e rispettata da molti nell’ambiente.

Questo ennesimo live album (il terzo in dieci anni) immortala il quintetto di Vilseck in una delle sue migliori performance, questa volta sul palco di Theuern nel novembre di due anni fa, con un brano inedito dato in pasto agli astanti (Kodex Battalions) e più di novanta minuti di epico doom metal, con il gruppo solido come una quercia secolare della foresta nera ad ipnotizzare un pubblico partecipe ed in totale trip da battaglia, con guerre e fatti storici raccontati con un trasporto ed un talento emozionale che rende la proposta del gruppo fuori dai soliti schemi del genere conservatore per antonomasia.
Una band di culto, amatissima e seguita nei dettagli dai fans che accompagnano il singer Markus Becker in ogni sua performance, arrivando a toccare vette di puro delirio epico con band e pubblico a formare un solo mastodontico monumento al genere in molti dei brani proposti, su cui spiccano le splendide Twelve Stars And An Azure Gown, Enthroned In Clouds And Fire, dall’ultimo album The White Goddess uscito ormai quattro anni fa, o Pilgrim e A Prophet in the Forest dal primo full lenght, The Golden Bough (2010).
In poche parole questo nuovo album è un regalo del gruppo ai suoi fans, uno spaccato di quello che gli Atlantean Kodex sono stati in grado di offrire in questi anni, musica di qualità all’insegna dell’epic doom, un genere certo non facile da percorrere se non si è totalmente coinvolti nell’attitudine e nell’approccio, oltre ovviamente ad un talento compositivo adeguato.
Detto di un suono che rende giustizia alla musica senza farla sembrare plastificata come in molti album live, non mi rimane che consigliare l’ascolto agli amanti del genere che non conoscono ancora la band tedesca, mentre i fans abituali non necessitano sicuramente del mio invito ed avranno The Annihilation Of Bavaria già ben esposto nella loro discografia.

TRACKLIST
01. From Shores Forsaken
02. Pilgrim
03. Trumpets of Doggerland
04. Sol Invictus
05. Bilwis
06. Heresiarch
07. Twelve Stars and an Azure Gown
08. Der Untertang der Stadt Passau
09. Enthroned in Clouds and Fire
10. White Goddess Unveiled
11. The White Ship
12. Kodex Battalions
13. A Prophet in the Forest
14. The Atlantean Kodex

LINE-UP
Markus Becker – Vocals
Manuel Trummer – Guitars
Michael Koch – Guitars
Florian Kreuzer – Bass
Mario Weiss – Drums

ATLANTEAN KODEX – Facebook

https://www.youtube.com/watch?v=hHH1MJIr3i8

Mesembria Magog – Ultra-Mk

Il fatto di essere un gruppo con una certa esperienza, sia in studio che dal vivo, porta i Mesmebria Magog ad offrire un’opera di buon livello, con un immaginario cyber elettro punk che spicca molto.

I foggiani Mesembria Magog sono attivi dal 2002, nati dagli sforzi dei fratelli Claudio e Stefano D’ Onofrio.

Il nome è una contrapposizione fra Mesmebria, una mitica regione fra Grecia e Turchia molto vicina al paradiso in terra, e il demone Magog citato nell’apocalisse. E tutta la loro musica segue questa atavica contrapposizione fra bene e male, fra luce e tenebra. Il genere proposto è un’interessante commistione fra metal, elettronica ed un ebm geneticamente modificata. Come risultato i Mesembria Magog raggiungono un buon livello, dato che rielaborano la lezione di vari gruppi creando un clima denso e che fa venire voglia all’ascoltatore di seguire lo sviluppo del disco. Il fatto di essere una band con una certa esperienza, sia in studio che dal vivo, porta i Mesmebria Magog ad offrire un’opera di buon livello, con un immaginario cyber elettro punk che spicca molto. Assai azzeccata in tale senso la scelta di rielaborare la canzone Rebel Yell di Billy Idol, compagna fedele di quel clima ottantiano tra tecnologia e Blade Runner. L’ep seppur breve è un ottimo assaggio di cosa sia questo gruppo, e delle sue potenzialità. Mk Ultra parla della nostra società e delle enormi difficoltà che ci pone, e della sua missione di distruzione e di autodistruzione. Le poche voci critiche rimaste provengono da gruppi della provincia come i Mesembria Magog, che con passione e sudore dipingono il decadente ritratto di una tecno società subliminale e subdola.

TRACKLIST
1. Against Everything
2. Hey Baby
3. Jump It
4. Rebel Yell (Mk Mix)

LINE-UP
Claudio d’Onofrio – Voice
Stefano d’Onofrio – Keyboards
Angelo Annicchiarico – Guitar
Gianluca Maffei – Drums
Manuele Soldano – Bass

MESEMBRIA MAGOG – Facebook

Vetriolica – Dichiarazione D’Odio

Ci mettono tanto impatto ed attitudine i Vetriolica, il loro lavoro risulta caratterizzato da una forza che vi travolgerà in tutta la sua insana potenza nella sua dimensione più consona, quella dal vivo.

E’ dagli inizi degli anni novanta che i Vetriolica da Verona hanno fatto la loro comparsa sulla scena estrema nazionale, prima con una formazione a tre che li ha visti protagonisti di infuocati live per supportare i due demo (Vetriolica e Bambini Epilettici) ed il primo full length Ferocia, prodotto da Paul Chain.

Nel 2013 il ritorno con una formazione a quattro ed una sezione ritmica nuova di zecca (Jack Tusk al basso e Hubert Fast alle pelli) che si aggiunge ai due musicisti storici, Henry Ford (chitarra e voce) e Marious Kalash (voce e chitarra).
Per Andromeda Relix esce questo nuovo lavoro intitolato Dichiarazione D’Odio, un belligerante esempio di metal estremo di matrice moderna, groovy e che unisce thrash, metalcore e qualche spunto hardcore per un devastante e quanto mai esplosivo risultato d’insieme.
Testi in italiano, urlati ma non sguaiati, una potenza senza freni e una devozione per i fratelli Cavalera fanno di Dichiarazione D’Odio il classico lavoro diretto e senza filtri, un muro sonoro violento che si avvale di qualche spunto melodico, ma non perde un grammo di pesantezza per tutta la sua durata.
La sensazione è di essere al cospetto di una band vera, lontana da certa aggressività di facciata o da ruffianerie volte a fare breccia nei giovani utenti di canali satellitari: con i Vetriolica ci si fa male, molto male, presi a pugni dall’immane violenza di Impatto Zero, Vuoto a Perdere o Psicotropazione.
Ci mettono tanto impatto ed attitudine i Vetriolica, il loro lavoro risulta caratterizzato da una forza che vi travolgerà in tutta la sua insana potenza nella sua dimensione più consona, quella dal vivo.
Un buon ritorno, consigliato agli amanti dei suoni estremi di matrice thrash core.

TRACKLIST
1.      Melma
2.      Vetriolica
3.      Impatto Zero
4.      Malata
5.      Exxon Valdez
6.      Vuoto a Perdere
7.      Senza Appello
8.      2473
9.      Psicotropazione
10.  Discesa agli Inferi

LINE UP
Marious Kalashnikov – Vocals, guitars
Henry Ford – Guitars, vocals
Jack Tusk – Bass
Hubert Taba – Drums

VETRIOLICA – Facebook