SICK N’ BEAUTIFUL

il nuovo video di “No Sleep ‘Till Hollywood”

Gli alieni sono tornati! Dopo lunghi viaggi spaziali attraverso l’Italia, i SICK N’ BEAUTIFUL vogliono celebrare i propri fan con un nuovo video! TERROR TERRANS unitevi, questa è NO SLEEP ‘TILL HOLLYWOOD ed è dedicata a voi.

La band capitana da Ray ed Herma, chiude con questo video un ciclo, quello dedicato a Hell Over Hell, primo album dei SNB. What’s next? Ancora è tutto avvolto nel mistero, ma intanto i Sick N’ Beautiful vogliono così ringraziare i sempre più numerosi fan che hanno supportato la band negli ultimi anni.

Ma non è finita qui perché l’estate è ancora lunga e i palchi da calcare ancora molti. Questi tutti i prossimi appuntamenti live della band!

Venerdì 07 Luglio @ Rocka In Musica, Roccamandolfi (IS)
Giovedì 13 Luglio @ Rock Inn Somma, Somma Lombardo (VA)
Sabato 29 Luglio @ Hard Castle Fest, Castellazzo Bormida (AL) + Killin’ Baudelaire

www.baganarock.com
www.sicknbeautiful.com

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Echotime – Side

Un sound che prende ispirazione da Dream Theater e Queensryche ma che vive di una sua personalità ben marcata e soprattutto molto emozionale, cosa da non sottovalutare assolutamente nel genere

Si torna a parlare di metal progressivo, ispirato dai gruppi di punta del genere e valorizzato da ottimi inserti jazz/fusion, con il nuovo album dei marchigiani Echotime, band che si era messa in mostra con il primo album Genuine, uscito nel 2013.

E’ così che, seguendo la protagonista del concept Lily nei suoi incontri lungo il corso della vita, veniamo presi per mano dal gruppo di Urbino che ci accompagna nel suo mondo, bizzarro e teatrale, costruito su fondamenta progressive, ma pervaso di emozionanti atmosfere che mutano in un susseguirsi di sorprese che culminano nella splendida The Bend Of Love, brano portante di questo bellissimo lavoro.
Intorno gira una macchina perfetta, dotata di un buon bagaglio tecnico che le permette di giocare con generi e sfumature diverse, passando in modo semplice e naturale dal prog metal classico di Mr. Valentine e Sickness, alle variazioni musicali che si portano dietro tracce dal mood teatrale, come la già citata The Bend Of Love o Freakshow (The).
Ottimo il lavoro chitarristico, con potenti lampi che tengono l’opera ben salda nel metal, così come la sezione ritmica protagonista di una prova che asseconda l’anima cangiante del songwriting.
Il cantato è la ciliegina sulla torta:, emozionante ed interpretativo, si avvale di passaggi recitati tra molti dei vari brani e dà prova di un’ottima versatilità modulandosi tra parti agguerrite ed altre più pacate ma drammatiche.
Side gode di un sound moderno e progressivo, che prende ispirazione da Dream Theater e Queensryche, ma che vive di una sua personalità ben marcata e soprattutto molto emozionale, cosa da non sottovalutare assolutamente nel genere

Tracklist
1. In-Side
2. Mr. Valentine
3. The Fourth Estate
4. The Lighthouse
5. Money
6. Sickness
7. Addiction
8. Hymn of Glory
9. Millstone
10. The Orphanage
11. The Bend of Love
12. Lust and Desire
13. The River
14. Black Dunes
15. Stream of Life
16. I Have Seen…
17. The Freakshow
18. Out-Side

Line-up
Alex “Kage” Cangini – Vocals
Nicolas Pandolfi – Guitars
Giacomo “Chris” Bartolini – Bass
Federico “Smiths” Fabbri – Keyboards
Federico “Face” Fazi – Drums

ECHOTIME – FAcebook

Assent – We Are The New Black

I francesi Assent irrompono con il loro sound estremo, partendo da una base struttrata su un groove metal moderno, per contornarla di rabbioso black metal, sfumature atmosferiche e death melodico per un risultato sicuramente interessante.

Ottimo esordio in formato ep del duo francese Assent, cinque brani più intro di metal estremo vario, prodotto benissimo e dalle mille sfaccettature.

Opera che potete trovare in streaming sul web, We Are The New Black si sviluppa su una ventina di minuti abbondanti dove Grégoire Debord (chitarra) e .Aurélien Fouet-Barak (voce, basso e batteria programmata), aiutati da una manciata di musicisti della scena, irrompono con il loro sound estremo, partendo da una base struttrata su un groove metal moderno, per contornarla di rabbioso black metal, sfumature atmosferiche e death melodico per un risultato sicuramente interessante.
Si parte con un intro suggestiva, con viola, violoncello e violino che sfumano in un carillon, prima che gli strumenti elettrici entrino con tutta la loro potenza; la title track è un brano moderno e devastante in cui la voce pulita conferisce un tocco metalcore alla rabbiosa proposta del gruppo parigino, che mantiene alta la tensione con Reaching Out, perla estrema dove cambi di tempo e violenza vanno a braccetto con la parte melodica sempre tenuta in primo piano.
Apart Of Me e le melodie pianistiche di Remain In Darkness, brano dai rimandi post black, lasciano ad Insomnia il compito di darci l’arrivederci ad un eventuale full length che, mantenendo le premesse emerse da questo lavoro, potrebbe regalarci grandi soddisfazioni.

TRACKLIST
1.The Dust & the Screaming
2.We Are the New Black
3.Reaching Out
4.A Part of Me
5.Remain in Darkness
6.Insomnia

LINE-UP
Grégoire Debord – Guitars
Aurélien Fouet-Barak – Vocals, Bass, Drum Programming

ASSENT – Facebook

Nokturnal Mortum – Verity

Uno splendido ritorno dopo otto anni con una opera maestosa e affascinante, ricca di folk e musica estrema … “i’ll meet you in ancient darkness ”

Ci sono band che, lentamente, si ammantano di un alone di leggenda, proponendo la loro arte con pazienza, centellinando con cura le loro uscite, senza fretta.

E’ questo il caso dei Nokturnal Mortum, band ucraina di Kharkiv, che dal 1995 con il demo Twilightfall ha aperto la propria carriera improntata su un black metal dalle forti tinte symphonic; nel corso degli anni, guidati dal leader Varggoth, hanno svelato la loro arte con splendidi lavori come Goat Horns, Lunar Poetry e altre piccole gemme.
Dopo otto anni da The Voice Of Steel, altro fulgido lavoro che consiglio di recuperare, ritornano con una prova “diversa” che forse non è altro che la sublimazione di un percorso singolare all’ interno della scena BM. Non possiamo sapere cosa ci svelerà il futuro ma l’ attuale presente, con Verity, presenta in settantaquattro minuti un’opera che miscela radici BM, suoni heavy e una forte componente folk, mai così presente nelle loro precedenti uscite; i cinque artisti creano, con l’aiuto di una gran quantità di strumenti (cello, violino, bandura, dulcimer, sopilkas, jaw harp), un suono denso, maestoso, epico, intrecciato dove non vi è mai una netta distinzione tra i generi, ma tutto è fuso in modo naturale da un songwriting sempre molto ispirato.
Le vocals si sovrappongono con chorus molto suggestivi e, alternando clean e harsh vocals, generano un’atmosfera molto particolare: la componente estrema nel suono non è preponderante ma è ben bilanciata con quella folk e forse questo potrebbe non essere di totale gradimento ai true blacksters; il lavoro porta lentamente ad assuefazione (anche io al primo ascolto non ne ero rimasto conquistato) e, tramite una lenta assimilazione di tutti gli ingredienti usati, garantisce qualità alla musica e al suo ricordo.
La qualità del songwriting è eccelsa, brani come la lunga Molfa ricchi di idee mai forzate, ma molto naturali: la misteriosa e oscura Song of the snowstorm, la potente e primordiale Wolfish berries, la evocativa Lira e la maestosa Night of the gods, veramente un capolavoro, forgiano quell “ancient darkness” che la band declama come obiettivo di questo affascinante viaggio.
Una splendida cover e un booklet degno di un re devono invogliarvi ad ascoltare ed acquistare questa opera incredibile da parte di una leggenda.

Tracklist
1. I’ll Meet You in Ancient Darkness (Intro)
2. Molfa
3. With Chort in My Bosom
4. Spruce Elder
5. Song of the Snowstorm
6. Wolfish Berries
7. In the Boat with Fools
8. Wild Weregild
9. Lyre (Komu Vnyz cover)
10. Black Honey
11. Night of the Gods
12. Where Do the Wreaths Float Down the River? (Outro)

Line-up
Knjaz Varggoth – Vocals (lead), Guitars, Keyboards, Bass
Bairoth – Drums
Rutnar – Bass, Vocals (backing)
Jurgis – Guitars, Vocals (backing)
Hyozt – Keyboards

NOKTURNAL MORTUM – Facebook

Hands Of Thieves – Feasting On Dark Intentions

Davvero niente male questo primo passo degli Hands Of Thieves, e del resto ogni tanto c’è bisogno di lasciarsi scuotere per bene da qualcuno che non vada troppo per il sottile, come fanno questi ragazzi dell’Oregon.

Feasting On Dark Intentions è il titolo del debutto degli interessanti Hands Of Thieves: uscito originariamente in versione tape lo scorso anno (Transylvanian Tapes), ha visto prima una sua riedizione in vinile (Baneful Genesis Records) ed infine in questo mese di luglio quella in cd (Hellthrasher Productions).

Il gruppo proveniente da Portland vede al suo interno due musicisti che abbiamo già incrociato negli Ephemeros (funeral sludge band autrice dell’ottimo All Hail Corrosion nel 2013) nelle persone del vocalist
Josh Greene e del chitarrista Jesse Dylan Aspy: in questo caso il sound si sposta decisamente verso un black doom aspro, nel quale una componente sludge è sempre ben presente ma viene efficacemente contrapposta all’asprezza sia delle vocals che dell’approccio sonoro, grezzo e selvaggio come sovente, al di là dell’oceano, riescono ad offrire nel migliore dei modi.
Il lavoro, come si può intuire, non è roba per palati raffinati, in quanto i quattro brani, mediamente abbastanza lunghi, oscillano tra sfuriate black e fangosi rallentamenti che reprimono alla nascita ogni tentazione melodica: ne consegue che, in entrambe le fasi, il sound risulti abbastanza diretto e trascinante, seppure tutt’altro che orecchiabile.
La prima e l’ultima traccia (Wrath Weaver e Conduit of Grief) sono i due episodi che più impressionano favorevolmente, anche per questa loro alternanza ritmica che trova il suo trait d’union nella rabbia sorda che aleggia su tutto il lavoro.
Davvero niente male questo primo passo degli Hands Of Thieves, e del resto ogni tanto c’è bisogno di lasciarsi scuotere per bene da qualcuno che non vada troppo per il sottile, come fanno questi ragazzi dell’Oregon.

Tracklist:
1. Wrath Weaver
2. Violated at Heart
3. Sun Worker
4. Conduit of Grief

Line up:
Adam Wheeler – Bass
J. Reid – Drums
Jesse Dylan Aspy – Guitars
Taylor Robinson – Guitars
Josh Greene Vocals

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