Waroath / Czarna Trumna / Cthulhu Rites – Black Oath Rites

Uno split album complessivamente valido anche se, presumibilmente, destinato a restare confinato al territorio polacco.

Black Oath Rites è un corposo split album che riunisce ben tre band appartenenti alla scena black metal polacca, Waroath, Czarna Trumna e Cthulhu Rites.

Questa formula sta prendendo sempre più piede rivelandosi, soprattutto per realtà meno note al pubblico, uno strumento di grande utilità per fare conoscere la propria musica offrendo nel contempo all’ascoltatore un prodotto vario e dal minutaggio consistente.
Altra peculiarità dell’uscita e quella di riunire altrettanti demo pubblicati in tempi più o meno recenti dalle tre band, con l’aggiunta di qualche bonus track: il tutto si rivela senz’altro più utile per Waroath (con Merciless Night Evil del 2015) e Czarna Trumna (con Haunted Crypt’s Miasma, dello stesso anno), in quanto entrambe non hanno all’attivo un full length come invece avviene ai Cthulhu Rites, dei quali viene invece riesumato Ku chwale mrocznych eonów, primo passo discografico risalente al 2012.
Anche l’approccio al genere è diverso, con i Waroath allineati su un più fruibile e efficace black dalle contaminazioni speed, i Czarna Trumna con un’interpretazione più vicina si canoni nordici grazie a passaggi avvicinabili al pagan, e i Cthulhu Rites che, in ossequio alla ragione sociale, propongono un sound molto più orrorifico cercando di catturare e restituire il terrore delle letteratura lovecraftiana.
Il livello dello split album, considerando le tre band coinvolte nel loro assieme, non è memorabile anche perché, alla fine, in quest’ora e passa di musica siamo pur sempre di fronte a dei demo, con quel che ne consegue soprattutto a livello di resa sonora.
Per quanto riguarda un’ideale classifica di gradimento, direi che questa corrisponde all’ordine della discesa in campo delle band, dicendo anche che alla luce di una maggiore e più qualificata produzione alle spalle mi sarei atteso di più dai Cthulhu Rites, i quali appaiono i più originali del lotto senza però che ne scaturisca un risultato allo stesso modo apprezzabile, forse anche perché non rispecchia del tutto quella che dovrebbe essere stata la crescita della band con il trascorrere del tempo.
L’iniziativa rimane, come detto, più che valida anche se presumibilmente dovrebbe essere destinata a restare confinata al territorio polacco.

Tracklist:
1. Waroath – Cios Barbarzyńskiego Ostrza (Old Metal Omen)
2. Waroath – Whine of Abandoned Graveyard (Deathstrike from Hell)
3. Waroath – On the Lunar Throne of Damnation
4. Czarna Trumna – W czeluści lochów opętania
5. Czarna Trumna – Obscure Mares of Doom
6. Czarna Trumna – Saatana pisar
7. Cthulhu Rites – Azathoth
8. Cthulhu Rites – Katharsis II
9. Cthulhu Rites – Czarna koza z lasu z tysiącem młodych
10. Cthulhu Rites – Dagon
11. Cthulhu Rites – Katharsis I
12. Cthulhu Rites – Panteon ponurych trzęsawisk
13. Cthulhu Rites – Fearsome Melancholy
14. Cthulhu Rites – Hypnos / Outro

Line-up:
Cthulhu Rites
Maciej “Azazoth” Szewczyk – Guitars
R.F. Ghatanoth – Vocals, Drums
A.D. Nyarlath – Bass

Czarna Trumna
The Dead Grave Ghost – Guitars, Bass
The Old Coffin Spirit – Vocals, Drums

Waroath
Wened – Drums, Vocals
Adrian – Vocals
M. Necromancer – Guitars, Bass

CTHULHU RITES – Fcaebook

Svartanatt – Starry Eagle Eye

Più convinzione nei propri mezzi, un sound che sposa atmosfere drammatiche, le tastiere dal mood profondo e porpora, ed un’altra ottima interpretazione del buon Jani Lehtinen al microfono, fanno del nuovo album un passo deciso verso una qualità artistica superiore.

A distanza di un anno dal buon esordio omonimo, tornano i rockers svedesi Svartanatt con il secondo album licenziato dalla The Sign Records.

Si continua a parlare di rock vintage anche in questo inizio d’anno ed il gruppo nordico, con questo Starry Eagle Eye, si inserisce di prepotenza tra le migliori realtà espresse ultimamente dalla scena scandinava, migliorando sensibilmente il proprio sound rispetto al disco precedente.
Più convinzione nei propri mezzi, un sound che sposa atmosfere drammatiche, le tastiere dal mood profondo e porpora, ed un’altra ottima interpretazione del buon Jani Lehtinen al microfono, fanno del nuovo album un passo deciso verso una qualità artistica superiore.
Parliamo sempre di hard rock a cavallo tra i sessanta ed il decennio successivo, pregno di sfumature blues e psichedeliche e mai sopra le righe per potenza, eppure la band una spinta in più la mette (Duffer) per non far perdere l’attenzione ai rockers dai gusti hard & heavy, ma è con brani  drammatici e carichi di pathos che gli Svartanatt convincono maggiormente.
Wolf Blues e Universe Of sono due perle blues che mescolano Beatles e Deep Purple in un vortice psichedelico, mentre il sound si fa più americano rispetto al passato, lasciando profumi d’asfalto bruciato in Hit Him Down e The Lonesome Ranger.
Più diretto del predecesore, Starry Eagle Eye ha una produzione secca e live e i brani se ne giovano, intrisi di atmosfere da jam, proprio come negli anni d’oro del hard rock blues.
Prodotto negli studi Soundtrade di Emil Drougge, l’album come detto è un notevole passo avanti per la band di Stoccolma, quindi assolutamente consigliato a chi del rock classico non può fare a meno.

Tracklist
1.The Children Of Revival
2.Wrong Side Of Town
3.Starry Eagle Eye
4.Duffer
5.Wolf Blues
6.Hit Him Down
7.Universe Of
8.The Lonesome Ranger
9.Black Heart

Line-up
Jani Lehtinen – Vocals,Guitar
Felix Gåsste – Guitar
Mattias Holmström – Bass
Daniel Heaster – Drums
Martin Borgh – Organ

SVARTANATT – Facebook

DISHARMONY

Il viddeo di Vain Messiah, dall’album The Abyss Noir (Grimm Distribution).

Il viddeo di Vain Messiah, dall’album The Abyss Noir (Grimm Distribution).

A Messiah is sent on earth once again to bring the Message and save mankind from its misleading path. But this time, things are not as they were used to be some 2000 years ago…

Athenian metallers DISHARMONY present their new video “Vain Messiah”, one of the most thrashy and powerful songs ​of their latest album titled “THE ABYSS NOIR” (Grimmdistribution, 2017).

Order the new album “The Abyss Noir” (2018, Grimmdistribution) here:
http://disharmony.bandcamp.com
https://grimmdistribution.bandcamp.com/album/003gd-disharmony-the-abyss-noir-2017
http://www.vinylmonster.gr/index.php?route=product/product&product_id=5310

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CONTACT Disharmony:
disharmony.gr@gmail.com

MUSIC VIDEO INFO
Video by http://www.mixproductions.gr
Director: Mavromoustakos Michail
Director of Photography: Kris Tsiakiris

ACTORS
Christina Thorns (Messiah)
Nikos Miras (Devil)
and a big THANK YOU to all of our friends (the Faceless people)

DEEPER DOWN

Il promo video di The Time Road, dall’album The Last Dream Arms in uscita a febbraio.

Il promo video di The Time Road, dall’album The Last Dream Arms in uscita a febbraio.

I Deeper Down (doom gothic metal band Italiana) annunciano l’uscita del loro primo lavoro “The Last Dream Arms” in digipack a Febbraio,
attualmente disponibile in formato digitale su bandcamp e su i principali store digitali.

Per maggiori info:

https://deeperdown-web.bandcamp.com
https://www.facebook.com/deeperdownweb
https://www.instagram.com/deeperdown.web

Snakeyes – Metal Monster

Gli Snakeyes sono una macchina da guerra e senza pietà scaricano una serie di cannonate che esaltano, sorprendono, distruggono, insomma fanno il bello ed il cattivo tempo per chi ama il metal di stampo classico.

Vi avevamo già parlato degli Snakeyes in occasione dell’uscita del loro debutto sulla lunga distanza, quel Ultimate Sin che aveva raccolto elogi a non finire e non solo da parte nostra.

I quattro cavalieri andalusi tornano ad infiammare i cuori dei defenders con Metal Monster, secondo lavoro che conferma la band come ottima realtà del metal underground dal taglio classico: con un album più power rispetto all’esordio, gli Snakeyes si rivelano una macchina da guerra e senza pietà scaricano una serie di cannonate che esaltano, sorprendono, distruggono, insomma fanno il bello ed il cattivo tempo per chi ama il metal di stampo classico.
Evito come la peste la definizione old school, perché Metal Monster si può sicuramente considerare un album classico, ma assolutamente in grado di dire la sua nel nuovo millennio dall’alto di una produzione cristallina, arrangiamenti al passo coi tempi e un sound pieno e coinvolgente.
Ovviamente il quartetto spagnolo mette sul piatto le sue inevitabili ispirazioni ed influenze, d’altronde il genere è quello che ci ha fatto innamorare e ci accompagna da una vita, quindi non aspettatevi niente che non sia stato ampiamente suonato dai vari Judas Priest, primissimi Helloween ed Iron Maiden.
Con il bomber Cosmin Aionita a giocarsela dietro al microfono con una prestazione d’applausi (Halford, Deris e Scheepers racchiusi nella stessa ugola), la band non può che assecondare il suo asso e rifila una serie di goal che si infilano al centro del cuore dei fans.
Un’ora di metal come fu creato dagli dei, una tracklist che non cede di un centimetro vincendo alla grande la scommessa con una durata importante grazie ad esplosioni metalliche come Into The Unknown, (Point Of) No Return, la devastante title track e il crescendo progressivo della conclusiva Rise Up (The Red Plague)Metal Monster è un album bellissimo e  ci accompagna verso un 2018 che si spera ricco di soddisfazioni per chi ama l’heavy metal classico.

Tracklist
1.Into The Unknown
2.Evolution
3.(Point of) No Return
4.Cyberkiller
5.Metal Monster
6.Edge of The World
7.Sign of Death
8.Facing The Darkness
9.Your Own Shadow
10.Circus of Fools
11.Rise Up (The Red Plague)

Line-up
Cosmin Aionita – Vocals
Jose Pineda – Bass & Guitar
Justi Bala – Guitar
Carlos Delgado – Drums

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