CARVED

Il lyric di “Absence”, dall’album “Kyrie Eleison”.

Il lyric di “Absence”, dall’album “Kyrie Eleison”.

The Prog Death Metal band Carved, have released the new lyric video for the song “Absence”, taken from the Last album “Kyrie Eleison”

Carved use Musicraiser to fund their Third album “Thanatos” https://musicraiser.com/projects/9251-thanatos

“So, get on board with us along this journey, and let us show you all every details of our new upcoming third album “THANATOS”, how much we have dared in melody and technical composition, every special guests, all that is hidden behind this concept album about death and every epitaph for the victims of different chronicles, events and experiences.”

“Kyrie Eleison” is available on CD/DIGITAL on
http://player.believe.fr/v2/3614970831563
http://www.revalverecords.com/Carved.html
https://www.facebook.com/StayCarved/

Asidie – Behind

Doom, gothic, death melodico e dark rock sono il bagaglio musicale che gli Asidie si portano appresso, creando un sound che, se perde qualche punto in originalità, spicca per il notevole impatto emotivo grazie all’attitudine melodica e ombrosa in linea con quella di come Sentenced, HIM e, in parte, Swallow The Sun.

Accompagnato da un artwork che ricorda le opere metalliche uscite dalla penisola scandinava, arriva sul mercato Behind, il primo full length degli italiani Asidie.

Il gruppo, nato da qualche anno, licenzia il suo debutto che è stato preceduto dal singolo Under The Snow, uscito un paio di mesi fa.
Behind, con le sue ritmiche corpose, le tastiere che ricamano tappeti melodici, qualche accelerazione di stampo melodic death ed una voce profonda che ricorda il Ville Laihiala dei Sentenced/Poisonblack, ci regala una piacevole mezz’ora di melodie melanconiche ed atmosfere dark.
Il doom, genere a cui la band è accostata, è sfiorato a tratti in After The Storm, stupendo brano impreziosito dalla voce di Chiara Tricarico (ex Temperance, Teodasia), e in Smile For Me, ma sono attimi atmosferici in un sound che punta tutto sulle sonorità oscure tipiche dalla scuola scandinava.
Appunto doom, gothic, death melodico e dark rock sono il bagaglio musicale che gli Asidie si portano appresso, creando un sound che, se perde qualche punto in originalità, spicca per il notevole impatto emotivo grazie all’attitudine melodica e ombrosa in linea con quella di come Sentenced, HIM e, in parte, Swallow The Sun.

Tracklist
1. Black Soul
2. Under The Snow
3. After The Storm
4. Smile For Me
5. Cold Rain

Line-up
Valerio-Vocals
Ivan-Guitars
Rob-Guitars
Pizzu-Bass
Giulio-Drums

ASIDIE – Facebook

Dark Archive – Cultivate our blood on Aeon

I finlandesi Dark Archive sono autori di un black death furioso, blasfemo e mosso dai peggiori intenti.

I finlandesi Dark Archive sono autori di un black death furioso, blasfemo e mosso dai peggiori intenti.

Il duo composto da Joakim Lindholm, che si occupa di tutti gli strumenti, e Niko Aromaa, alla voce, in un quarto d’ora abbondante spara le proprie cartucce, tutt’altro che a salve vista la convinzione e la ferocia che trasudano da ogni singola traccia.
Il sound dei nostri raggiunge talvolta velocità parossistiche e, in effetti, qui non c’e spazio per sperimentalismi e tocchi di fino, salvo qualche eccellente parentesi acustica posizionata all’inizio e alla fine di alcuni brani : cinque bordate si abbattono sulla testa dell’ascoltatore, con menzione d’onore per la triturante Closure of Empyrean Delirium e per la relativamente più elaborata Godfear Eradication, dotata di una linea chitarristica degna d’essere ricordata.
Per il resto il tutto si sviluppa all’insegna di un black  metal estremo che in più di un occasione di trasforma in qualcosa di molto vicino al grind: un buon risultato per una band che deve ancora pubblicare il primo full length, un momento nel quale i Dark Archive dovranno mostrare di che pasta sono effettivamente fatti, perché è evidente che con un approccio cosi estremo mantenere così alta la tensione per più tempo è cosa non così scontata.

Tracklist:
1. Cultivate our blood in Aeon
2. Closure of Empyrean delirium
3. Godfear Eradication
4. Unohda ei ikinä
5. Essence of Death

Line-up:
Joakim ”Lord Mordor” Lindholm – composing, recording, all instruments
Niko ”Perdition” Aromaa – vocals & lyrics

DARK ARCHIVE – Facebook

Malady – Toinen Toista

Non va mai oltre un soft rock progressivo la musica dei Malady: il cantato è pacato, e gli accenni alle jam liquide dei Pink Floyd offrono a tratti un confine più lontano, facendo volare la musica sopra le foreste ed i laghi, confondendosi con le nuvole nel cielo finlandese.

Il progressive rock dei finlandesi Malady è pacato, calmo, fresco e rilassante come l’acqua di uno dei mille laghi che si trovano sulla loro terra di origine: in una parola sognante.

Il quintetto di Helsinki dopo il debutto omonimo torna dunque con il suo rock progressivo che amalgama suoni retro rock, partiture soft vicino al jazz più lineare e indie rock, magari non come quello che siamo abituati ad ascoltare, ma sicuramente più maturo ed incastonato perfettamente nella struttura portante della musica del gruppo.
Toinen Toista è dunque la seconda opera di questa realtà musicale, un dolce peregrinare tra la natura finlandese alla quale la band dedica i testi cantati in lingua madre come nel primo lavoro, rimanendo confinata in un magico mondo underground dove possono trovare posto piccoli gioielli musicali, magari difficili da decifrare e reperire ma assolutamente affascinanti.
Non va mai oltre un soft rock progressivo la musica dei Malady: il cantato è pacato, e gli accenni alle jam liquide dei Pink Floyd offrono a tratti un confine più lontano, facendo volare la musica sopra le foreste ed i laghi, confondendosi con le nuvole nel cielo finlandese, mentre la title track ci dà il benvenuto e la lunga suite conclusiva, dal titolo Nurja Puoli (ventidue minuti di rock progressivo d’autore), tarsporta in un mondo fiabesco grazie alle note dell’hammond.
Toinen Toista è un’opera probabilmente destinata a rimanere confinata nel sottobosco musicale, ma in grado di regalare piacevoli emozioni a chi la vorrà cercare.

Tracklist
Tony Björkman – Guitar
Babak Issabeigloo – Guitar, Vocals
Juuso Jylhänlehto – Drums
Ville Rohiola – Hammond, Keyboards
Jonni Tanskanen – Bass guitar

Line-up
1.Toinen Toista
2.Laulu Sisaruksille
3.Tiedon Kehtolaulu
4.Etsijän Elinehto
5.Nurja Puoli

MALADY – Facebook

Paragon Collapse – The Dawning

Per chi ha apprezzato in passato band come The Third And The Mortal, Stream Of Passion e, ovviamente, The Gathering era Anneke, The Dawning potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa.

I Paragon Collapse sono una band rumena proveniente da Iasi, città che si trova vicino al confine con la Moldavia e piuttosto lontana geograficamente dalle zone più tradizionalmente foriere di band di un certo spessore come lo sono la capitale e la vicina Brasov, o Timisoara.

Forse anche per questo il sound del gruppo fondato dal chitarrista Alex Lefter si stacca parzialmente dalle forme di metal che, abitualmente, provengono dalla Romania, optando per un sound gothic doom dai tratti piuttosto pacati e che, pur non brillando per originalità, si fa apprezzare non poco per la propria limpidezza.
Aiuta senza dubbio in tal senso la voce cristallina di Veronica Lefter, vocalist e violinista che utilizza al meglio le proprie doti fornendo una prova misurata che ben si confa ad un sound per lo più soffuso, nel quale le accelerazioni sono rade così come i passaggi più robusti.
Nonostante siano al debutto, i Paragon Collapse hanno alle spalle una storia piuttosto lunga, per cui di sicuro non si ha a che fare con musicisti alle prime armi, cosa che si evince chiaramente dalla competenza nel trattare la materia, grazie alla quale riescono ad evitare certe stucchevolezze a rischio nel genere e rendere tutto sommato digeribile un lavoro della durata di quasi un ‘ora.
Volendo trovare qualche difetto alla proposta, non si può fare a meno di notare che la lunghezza dei brani, in certi casi oltre i dieci minuti, non agevola di sicuro la fruizione, così come una certa uniformità stilistica e la mancanza di un brano trainante impediscono a The Dawning di raggiungere un livello di assoluta eccellenza.
Detto ciò, l’operato deiParagon Collapse è decisamente piacevole e trova i suoi momenti migliori in due brani che in qualche modo mostrano i migliori aspetti della band: quello più rarefatto ed evocativo, con l’opener The Endless Dream, e quello più progressivo e robusto della conclusiva Deliverance.
Per chi ha apprezzato in passato band come The Third And The Mortal, Stream Of Passion e, ovviamente, The Gathering era Anneke, The Dawning potrebbe rivelarsi comunque una gradita sorpresa.

Tracklist:
1. The Endless Dream
2. The Stream
3. A Whisper of Destiny
4. Nirvana
5. Climbing the Abyss
6. A Winter Life
7. Deliverance

Line-up:
Ion Ciobanu – Guitars
Alex Lefter – Guitars
Veronica Lefter – Vocals, Violin
Vali Seciu – Bass
Codrin Murariu – Drums

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