URBAN STEAM: presentazione live di “Under Concrete” il 1° Giugno!

UNDER CONCRETE, primo full length per la band romana Urban Steam, è in uscita VENERDì 18 MAGGIO in tutti i negozi e nei più importanti store digitali mondiali, per Red Cat Records.
Qui il teaser dell’album:
https://www.youtube.com/watch?v=k6ZTDV4530I

La band presenterà inoltre i nuovi brani live VENERDì 1° GIUGNO al Let it Beer a Roma
Qui i dettagli dell’evento:
https://www.facebook.com/events/980889575400914/

Sammal – Suuliekki

Psichedelia condita con funghi allucinogeni, rock anni settanta con venature prog per un risultato di altissimo livello.

Psichedelia condita con funghi allucinogeni, rock anni settanta con venature prog per un risultato di altissimo livello.

Con una musica così poco importa il fatto che cantino in finlandese, perché va benissimo ugualmente . I Sammal pubblicano su Svart Records il loro terzo disco, ed è stata una gestazione lunga, ma da come si può ascoltare ne è assolutamente valsa la pena. La musica di questi finnici è molto ricca e cresce spontaneamente come in una lunga jam, dove i limiti ed i generi vengono abbattuti, e tutto nasce, muore e si ricrea continuamente. Suuliekki è un groove contunuo, un respiro musicale ininterrotto fatto da musicisti di grande talento per una psych prog di grande effetto, dove nulla è lasciato a casa, studiando a fondo la composizione di ogni canzone, smussando e perfezionando in maniera continua. I Sammal ricevono una grande influenza dagli anni settanta, ma oltre ad essere originali riescono anche ad innovare questo suono, soprattutto nel mischiare vari strumenti e diverse situazioni. Ci sono assoli alla Pink Floyd, momenti di psych latinoamericana come nel primo Santana, intarsi totalmente rock anni settanta e su tutto ciò c’è la firma stilistica di un gruppo come i Sammal che raramente sbaglia una canzone. Il disco è davvero godibile e di effetto, e va ascoltato dall’inizio alla fine, ma si può anche scegliere una traccia e soffermarsi su di essa a lungo, dato che sono tutte molto ricche. Suuliekki ha diverse anime, che possono vivere di luce propria ma anche compenetrarsi molto bene, per un risultato finale davvero buono.

Tracklist
1.Intro
2.Suuliekki
3.Lukitut päivät, kiitävät yöt
4.Ylistys ja kumarrus
5.Pinnalle kaltevalle
6.Vitutuksen valtameri
7.Maailman surullisin suomalainen
8.Herran pelko
9.Samettimetsä

Line-up
Jura
Janu
Tuomas
Lasse
Juhani

SAMMAL – Facebook

Fallen – ást

Fallen veicola sentimenti che, valutati con i parametri della modernità, appartengono a tempi in cui la semplicità era una virtù e non sinonimo di banalità o di sciatteria: anche per questo ást è un’opera preziosa, da cullare e coltivare con la stessa cura ed attenzione che il musicista ha riversato nel comporla, rendendola una testimonianza musicale fulgida e a suo modo rara.

Torna nuovamente a farsi sentire Fallen, ovvero il musicista toscano Lorenzo Bracaloni, con la sua musica ambient di limpida qualità.

Come già scritto in occasione dell’ultima opera intitolata No Love Is Sorrow, il flusso musicale continua a trarre linfa dagli insegnamenti settantiani del caposcuola Brian Eno e di tutti i numerosi discepoli di uno dei maggiori compositori contemporanei.
L’ambient, nelle mani di Lorenzo, riprende la sua forma originaria, ovvero quella di musica che trovava la sua naturale collocazione nell’accompagnamento di installazioni visive, quindi ben lontana dalle forme droniche e disturbanti che, pur validissime, si rivelano alla fine più impattanti e meno neutre, andando un po’ in contrasto con le finalità iniziali immaginate dal maestro britannico.
ást non è però solo carezzevole e la sua bellezza risiede in una ricerca di suoni non sempre convenzionali, capaci di increspare splendidamente il placido moto ondoso, come avviene in ást III, o con un impatto melodico più definito ed accentuato, come nella magnifica ást V.
E’ anche vero che, in presenza di una continuità compositiva, la proposta di Bracaloni si fa sempre più ricca e composita, colma di sfumature che si possono cogliere, sotto forma di voci e rumori opportunamente processati che non appaiono mai fuori luogo, in quanto facenti parte di una quotidianità dalla quale Fallen non vuole farci evadere ma, semmai, spingerci ad apprezzarne gli aspetti più puri; anche le più piccole cose, persino quelle apparentemente insignificanti, grazie all’ást (amore in islandese) divengono tasselli utili a completare un quadro esistenziale.
Fallen veicola sentimenti che, valutati con i parametri della modernità, appartengono a tempi in cui la semplicità era una virtù e non sinonimo di banalità o di sciatteria: anche per questo ást è un’opera preziosa, da cullare e coltivare con la stessa cura ed attenzione che il musicista ha riversato nel comporla, rendendola una testimonianza musicale fulgida e a suo modo rara.

Tracklist:
1. ást I
2. ást II
3. ást III
4. ást IV
5. ást V
6. ást VI
7. ást VII
8. ást VIII

Line-up:
Fallen

FALLEN – Facebook

Novareign – Legends

I Novareign sono bravissimi, l’album è prodotto alla perfezione, David Marquez ha una bellissima voce, ma Legends rimane un lavoro dedicato ai fans del tecnicismo esasperato portato in un contesto power/prog: tanta tecnica e pochissime emozioni, peccato.

E’ forse iniziata una nuova era per il power metal, le battaglie non si vincono più trascinati dalle note degli eroi tedeschi o scandinavi, ormai tramontati o fermi a ricreare vecchie atmosfere.

Le nuove leve non guardano più con occhi luccicanti la seconda generazione di band che a metà degli anni novanta fecero tornare in auge i suoni classici, specialmente nella vecchia Europa, dal power teutonico dei Gamma Ray, al progressive power metal dei Symphony X, dall’epico incedere delle opere a tema storico dei grave Digger, all’eleganza compositiva dei fenomenali Angra di sua maestà Andrè Matos.
Qualche anno dopo, passato il momento d’oro, si affacciarono sul mercato band come gli inglesi Dragonforce di Hernan Li, band di maestri dello strumento che portarono all’esasperazione virtuosismo e velocità, con cascate di solos al limite dello shred.
E sono proprio i Dragonforce la band che più ha ispirato la creazione del primo lavoro dei Novareign, gruppo in arrivo dagli States che, con Legends, cerca di rubare cuori tra le fila dei defenders, ancora in un angolo a leccarsi le ferite dopo la scorpacciata di ottimi lavori usciti qualche hanno fa e che solo la reunion degli Helloween e il conseguente tour ha in parte lenito.
Legends mette la prima, accenna una sgommata e per un’ora abbondante travolge tra cascate di note e ritmiche alla velocità della luce, tra power metal diretto e scale progressive tecnicamente scintillanti.
Il problema di questo lavoro è lo stesso dei tanti album dei Dragonforce: alla lunga i brani sembrano tutti uguali, partono, si mettono sulla corsia di sorpasso e ci rimangono non scendendo di velocità, come in un virtuale viaggio lungo una strada che per centinaia di chilometri è assolutamente dritta e ci contorna dello stesso paesaggio.
I Novareign sono bravissimi, l’album è prodotto alla perfezione, David Marquez ha una bellissima voce, ma Legends rimane un lavoro dedicato ai fans del tecnicismo esasperato portato in un contesto power/prog: tanta tecnica e pochissime emozioni, peccato.

Tracklist
1.Call On the Storm
2.Mace of A Fist
3.Beyond the Cold
4.Heavy Heart
5.Skyline
6.To Wander the Stars
7.The Builder
8.Black As the Dead of Night
9.Legends

Line-up
David Marquez – Vocals
Danny Nobel – Guitars
Balmore Lemus – Guitars
Moises Galvez – Bass
Paul Contreras – Drums

NOVAREIGN – Facebook

Dying Awkward Angel – Absence Of Light

Il death metal del quintetto, di ispirazione old school, amalgama e alterna con sagacia le ispirazioni provenienti dalle due scuole estreme, usando a proprio piacimento le melodie classiche del death scandinavo su una struttura che in molti casi si ispira alla scena della Bay Area.

La Rockshots pubblica il secondo full length dei torinesi Dying Awkward Angel, gruppo attivo da vent’anni ma falcidiato da problemi legati soprattutto alla line up che ne hanno frenato la carriera nel mondo del metal estremo.

Un paio di demo un ep, l’album Waiting for Punishment licenziato nel 2013 e ora il nuovo lavoro intitolato Absence Of Light, che arriva a far circolare ancora una volta il nome del gruppo nella scena estrema tricolore, grazie ad un sound che, se pesca come da tradizione della band dal death metal scandinavo, non rinuncia ad ispirazioni che giungono dagli States.
Absence Of Light risulta quindi un buon lavoro, nel quale il quintetto amalgama e alterna con sagacia le ispirazioni provenienti dalle due scuole estreme, usando a proprio piacimento le melodie classiche del death scandinavo su una struttura che in molti casi si ispira alla scena della Bay Area.
Dying Awkward Angel si distinguono per un songwriting efficace, i brani convincono non cedendo in quanto ad impatto e regalando armonie e melodie perfettamente inserite in un contesto estremo che ricorda At The Gates e Morbid Angel, In Flames e Slayer, in un susseguirsi di cambi di tempo ed atmosfere.
L’opener Blood Of Your Blood, Dolls, Sancta Sanctorum, la conclusiva Killing Floor, formano insieme alle altre tracce un lavoro personale, suggestivo e saggiamente bilanciato tra aggressività e melodie, facendo di Absence Of Light un album consigliato e dei Dying Awkward Angel un gruppo da seguire con molta attenzione.

Tracklist
01. Blood of Your Blood
02. Death Coach
03. Isaiah
04. Shade
05. Dolls
06. Sancta Sanctorum
07. Absence of Light
08. Maldita Seas
09. The Dust Devil
10. T.U.S.K.
11. The Killing Floor

Line-up
Edoardo Demuro – Guitars
Luca Pellegrino – Drums
Lorenzo Asselli – Guitars
Davide Onida – Bass
Michele Spallieri – Vocals

DYING AWKWARD ANGEL – Facebook

KANTICA

Il video di “And Then There Was Pain”, dall’album Reborn in Aesthetics (Revalve Records).

Il video di “And Then There Was Pain”, dall’album Reborn in Aesthetics (Revalve Records).

The power/symphonic metal band Kantica are proud to present the first official videoclip for the song “And Then There Was Pain”, taken from the album Reborn in Aesthetics (released by Revalve records).

Order CD/DIGITAL at: https://player.believe.fr/v2/3614979429853
http://www.revalverecords.com/Kantica.html
https://www.facebook.com/kanticaofficial/