Morte Incandescente – …Somos o Fogo do teu Inferno

…Somos o Fogo do teu Inferno è un altro tassello della lunga storia di una band avulsa da ogni idea di schema commerciale, volta esclusivamente ad offrire il proprio black metal abrasivo e genuino.

I Morte Incandescente sono una delle realtà più longeve della fenomenale scena black metal portoghese.

In questi ultimi anni abbiano parlato di diverse band provenienti dalla terra lusitana, tutte capaci di interpretare il genere con una forza ed una convinzione degna di suoi esordi in terra scandinava.
Il duo della capitale, composto da musicisti attivi in numerose altre band, offre poco più di un quarto d’ora di black primordiale racchiuso nel sempre più diffuso ed apprezzato formato in cassetta a cura della War Arts Productions.
Il suono dei Morte Incandescente è grezzo, diretto, privo sostanzialmente di accenni melodici e di contraffazioni, e l’uso della lingua madre tende ancor più l’idea d’essere al cospetto di una band che trova la sua ragione d’essere nelle radici della sua terra e in quelle del genere.
Ma non è solo furia cieca quella che i nostri riversano sul’ascoltatore, perché nei primi due ottimi brani, Penumbra da Realidade e Abandonado, i ritmi sono parossistici solo a sprazzi e in seguito viene trovato il tempo per un episodio sghembo e grottesco come Poema em Branco e la sfuriata punkeggiante di Canção do Caixão.
…Somos o Fogo do teu Inferno è un altro tassello della lunga storia di una band avulsa da ogni idea di schema commerciale, volta esclusivamente ad offrire il proprio black metal abrasivo e genuino.

01 – Penumbra da Realidade
02 – Abandonado
03 – Poema em Branco
04 – Canção do Caixão

Line-up:
Vulturius – Vocals, Bass, Guitars
Nocturnus Horrendus – Vocals, Guitars, Bass, Drums

MORTE INCANDESCENTE – Facebook

Deathrite – Nightmares Reign

Il sound del quintetto di Dresda è uno scarno e primordiale death metal spogliato da inutili orpelli, prodotto ispirandosi alla vecchia scuola e violentato da iniezioni grind e death n’roll.

I tedeschi Deathrite, nome conosciuto dell’underground estremo centroeuropeo, approdano alla corte della Century Media e licenziano il quarto album in carriera dopo un trio di lavori usciti tra il 2011 ed il 2015, tra i quali Revelation of Chaos è sicuramente il più conosciuto.

Il sound del quintetto di Dresda è uno scarno e primordiale death metal spogliato da inutili orpelli, prodotto ispirandosi alla vecchia scuola e violentato da iniezioni grind e death n’roll.
Ne esce un’opera che non scalfisce la reputazione dei Deathrite, rimanendo legata ad un’attitudine underground per nulla ammorbidita dalla firma con la prestigiosa label.
Nightmares Reign quindi è un lavoro non da tutti, o almeno non per chi si aspetta il classico album estremo, prodotto alla perfezione e valorizzato da una vena melodica, in quanto tra le trame cucite dal gruppo si viene colpiti da tremendi uno due death/thrash old school e mandati al tappeto da rallentamenti potenti e distorti, in un clima death/crust n’ roll senza compromessi.
Sono i Darkthrone la band che più si avvicina al modo di comunicare del gruppo tedesco, padri indiscussi dell’anima più rock del metal estremo e fonte di ispirazione primaria di chi si erge a paladino del genere.
Nightmares Reign è un lavoro che risulta indicato ai soli fans di queste sonorità e a chi predilige l’anima più underground ed old school del metal estremo.

Tracklist
1. When Nightmares Reign
2. Appetite For Murder
3. Invoke Nocturnal Light
4. Demon Soul
5. Devils Poison
6. Bloodlust
7. Obscure Shades
8. Temptation Calls

Line-up
Tony Heinrich – Vocals
Andy Heinrich – Guitar
Tom Michalik – Guitar
Anton Hoyer – Bass
Stefan Heinz – Drums

DEATHRITE – Facebook

W.A.B.

Il video di “Police Attack”, dall’album “… and kill the worms”

Il video di “Police Attack”, dall’album “… and kill the worms”

W.A.B. is are a Brutal-Punk duo from Galicia, Spain with influences such as Discharge, GG Allin, Motörhead or Celtic Frost.

BOOKING: booking@thewabofficial.com
PRESS: press@thewabofficial.com
Web: https://www.thewabofficial.com
Facebook: https://www.facebook.com/thewabofficial
YouTube: https://www.youtube.com/TheWABOfficial
Spotify: https://open.spotify.com/artist/5TkhaYps1dPyPiANZPKM0s
Bandcamp: https://www.thewabofficial.bandcamp.com
Soundcloud: https://soundcloud.com/thewabofficial
Flickr: https://www.flickr.com/thewabofficial
Instagram: https://www.instagram.com/thewabofficial
Twitter: https://www.twitter.com/thewabofficial

6th Counted Murder – Individual

Cinquanta minuti in compagnia dei 6th Counted Murder valgono l’acquisto di questo bellissimo secondo lavoro che, agognato, aspettato e voluto dalla band e dai suoi fans, rappresenta una conferma ed un ulteriore passo avanti.

Era l’autunno del 2013 quando una serie di omicidi seriali portarono il terrore nell’underground metallico milanese, terrorizzato da un assassino che con crudele ferocia uccideva le sue vittime a colpi di thrash/death metal dalle trame heavy e da un approccio melodico stupefacente per un debutto.

Dieci brani, dieci capitoli che mettevano in luce l’ottima preparazione tecnica dei musicisti coinvolti, un songwriting assolutamente maturo ed un impatto che non lasciava dubbi sulla voglia di far male dei 6th Counted Murder.
Dopo diciotto mesi di silenzio, dovuti all’abbandono del cantante, e l’arrivo del bravissimo Simone Dalamar Paga dietro al microfono, la band con i quattro pazzi assassini seriali (Gianluca D’andria alla batteria, Alessandro Ferraris al basso e la coppia di chitarre taglienti come lame nel buio composta da Marzio Corona e Andrea P. Moretti) al proprio posto, ha ricominciato a colpire con quell’arma micidiale che è il loro sound.
Dopo la firma con la piovra Sliptrick Records (label che si sta accaparrando il meglio del metal uscito negli ultimi anni a livello underground nel nostro paese) il gruppo milanese licenzia finalmente il secondo album intitolato Individual.
Registrato negli studi della band e poi affidato alle sapienti mani di Simone Mularoni per mix e mastering, avvenuti ai Domination Studios, Individual non deluderà chi in questi anni ha aspettato con pazienza il ritorno del serial killer, una mente malata, deviata e dedita all’uso di droghe che, in un delirio di onnipotenza, compie i più brutali ed assurdi delitti, fino all’induzione al suicidio di massa aiutato da una sua vittima manipolata (la prescelta).
L’album parte con due brani di una potenza devastante, Individual Born e Syncopate, che richiamano i Testament più estremi: schegge impazzite di death metal su strutture ritmiche di matrice thrash investono l’ascoltatore, ma è con il singolo Scent Of Despair che si torna a quel melodic death metal ricco di sfumature heavy che aveva fatto la fortuna dell’esordio.
Il nuovo cantante si muove su toni estremi variando molto la sua performance, passando dal classico growl allo scream, fino ad evocative e sentite parti in clean, mentre i suoi complici fanno capire d’essere tornati ancora più convincenti ed arrabbiati di prima.
Near Death Experience è un saliscendi su spartiti estremi, con urla terrificanti che ccompagnano un sound dalla violenza progressiva, tra solos che sparano melodie classiche con una facilità disarmante.
Ancora grande metal con She, brano che si potrebbe definire un mid tempo non fosse per le ritmiche intricate, che lasciano spazio ad atmosfere melanconiche a metà brano, mentre con Brutal Engaged Abuse si torna al thrash, prima che il trio composto da Cloud Nine, Apocalypse In Human Features e House Of Lies concluda questo mostruoso lavoro.
Cinquanta minuti in compagnia dei 6th Counted Murder valgono l’acquisto di questo bellissimo secondo lavoro che, agognato, aspettato e voluto dalla band e dai suoi fans, rappresenta una conferma ed un ulteriore passo avanti.

Tracklist
1.Individual Born
2.Syncopate
3.Scent Of Despair
4.Near Death Experience
5.Berserk
6.She
7.Brutal Engaged abuse
8.Cloud Nine
9. Apocalypse in Human Features
10.House Of Lies

Line-up
Andrea P.Moretti – Guitars
Marzio Corona – Guitars
Alessandro Ferraris – Bass
Gianluca D’Andria – Drums
Simone Dalamar Paga – Vocals

6TH COUNTED MURDER – Facebook

NiKy Nine – Suncore

Un gran bel disco per gli amanti della retrowave e del synthwave, e ottimo punto di inizio per metallari che volessero iniziare ad apprezzare questi generi.

Synthwave potente, diretta e fatta da un appassionato metallaro che risponde al nome d’arte di Niky Nine.

Il francese ha collaborato con Tommy Lee dei Mötley Crüe, Shooter Jennings, e ha anche remixato il santone del vizio Rob Zombie. Per chi ama i suoni retrowave e synthwave la sua opera non è sconosciuta, anche se Niky tende a rimanere dietro le quinte, ma è fin dal 2012 che spinge Lazerhawk ed altri, e i suoi pezzi su Youtube sono molto cliccati ed ascoltati. Suncore è un piccolo capolavoro di questi generi, essendo composto con un’anima metal e con attrezzi come l’Akai Mpc e sintetizzatori analogici, che danno una compattezza ed un calore notevole al suono, con il talento di Niky Nine a fare il resto. A differenza di alcuni dei suoi colleghi in campo synth e retro, la differenza la fa la maniera di comporre e di rendere certe atmosfere. Ci sono tutti gli stilemi che hanno riportato queste sonorità degli anni ottanta e novanta in auge, anche grazie ad una decisa modernizzazione, seguendo un gusto maggiormente elettronico rispetto alle origini. Suncore è un disco molto godibile e che ci rivela diversi aspetti narrativi, dallo spazio profondo a pazze corse su autostrade fatte di laser dove l’orizzonte è viola e postatomico. L’immaginario è quello tipico di questi generi, ma c’è qualcosa in più, come sempre nei dischi della marsigliese Lazerdiscs, etichetta che ama davvero questi suoni ed è la principale protagonista del loro attuale revival. Quello che si può trovare qui e che manca altrove è la forza del metal, perché si sente benissimo che Niky Nine compone e ragiona come solo un metallaro può fare, spingendo oltre la sua musica ed il suo stile. Le melodie elettroniche di questo disco potrebbero benissimo essere le linee di chitarra di un disco di death metal, e la batteria potrebbe aprire spazi anche in generi metallici. Un altro elemento metallico è la meravigliosa copertina dell’altrettanto francese Jeff Grimal, che ha già lavorato con i Gorod, band di death metal tecnico da Bordeaux, per chiudere un cerchio fatto di pogo e di musica altra. Un gran bel disco per gli amanti della retrowave e del synthwave, e ottimo punto di inizio per metallari che volessero iniziare ad apprezzare questi generi.

Tracklist
1.Intro
2.Cars
3.Deadchrome
4.Exhausted Divinity
5.Aftermath
6.Prey
7.Thunder Kiss
8.Tears feat. Bedroom Poet
9.Lost Souls
10.Suncore
11.Outro