Temple Nightside – Recondemnation

I Temple Nightside sono una mostruosa creatura underground che si nutre di anime e vomita cattiveria, trasformata in musica estrema evocativa e rituale, colma di atmosfere nere come la pece in un fluido continuo di malvagità

Ristampa licenziata dalla Iron Bonehead Productions che riguarda i Temple Nightside, band australiana attiva dal 2010 e fautrice di un death/black metal oscuro ed ossessionante.

L’album, uscito originariamente nel 2013 per la Nuclear Winter e primo dei due lavori firmati Temple Nightside, è composto di otto tracce per quaranta minuti calati nell’abisso più profondo e putrido.
E come suggerisce il titolo dell’ultima traccia di Recondemnation, si tratta di un miasma sonoro putrescente che, se si avvale dei ritmi e delle ispirazioni del black/death, non manca di lasciarsi seppellire da tonnellate di lava doom, trasformando il sound in un monolitico rituale maligno ed oscuro.
I Temple Nightside sono una mostruosa creatura underground che si nutre di anime e vomita cattiveria, trasformata in musica estrema evocativa e rituale, colma di atmosfere nere come la pece in un fluido continuo di malvagità.
I brani che lasciano campo alla lenta marcia del doom sono i più oscuri e maligni: la band australiana è maestra nel saper coinvolgere con lenti rituali funerei come negli otto minuti di Ascension Of Decaying Form, picco di questo lavoro che la label ha fatto bene a riproporre agli amanti del metal estremo più underground.

Tracklist
1.Shrine Of Summon (The Great Opposer)
2.Exhumation:Miseries Upon Imprecation
3.Abhorrent They Fall
4.Pillar Of Ancient Death(Commune 2.1)
5.Dagger Of Necromantic Decay (Eater Of Hearts)
6.Ascension Of Decaying Form
7.Command Of The Bones (Commune 2.2)

8.Miasma
Line-up
V.Kusabs – Bass
Mordance – Drums
BR – Guitars
IV – Guitars, Bass, Vocals, Keyboards

TEMPLE NIGHTSIDE – Facebook

Lord Vampyr – Death Comes Under the Sign of the Cross

Death Comes Under the Sign of the Cross è composto da dieci brani che convogliano diversi generi per portare un nuovo attacco metallico, un bombardamento dalle detonazioni black, heavy, power e gothic, legati insieme da sfumature melodiche sempre in primo piano.

Nuovo album per i romani Lord Vampyr, band estrema romana che prende il monicker dal suo leader, storico singer e fondatore dei Theatres Des Vampires.

Siamo giunti al sesto full length da quando i Lord Vampyr apparvero per la prima volta sulla scena metallica nostrana con il debutto De Vampyrica Philosophia, licenziato nell’ormai lontano 2005.
Death Comes Under the Sign of the Cross è composto da dieci brani che convogliano diversi generi per portare un nuovo attacco metallico, un bombardamento dalle detonazioni black, heavy, power e gothic, legati insieme da sfumature melodiche sempre in primo piano.
L’intro ci accompagna verso la title track, una partenza all’insegna dell’heavy metal classico con le ispirazioni che nei brani successivi vanno dalla scena degli anni ottanta a quella estrema del decennio successivo, con la band che ci travolge con potenti cavalcate, in cui atmosfere gothic, a tratti, spezzano la tensione che in un attimo torna altissima.
Un sound, quello delle varie Crown Of Hypocrisy e Christvampire, che affonda le sue radici nel metal classico per essere poi rimodellato dai Lord Vampyr, che riescono a creare questo buon ibrido.
La parte sinfonica che introduce Upon The Throne Of Lies e la devastante Violent Awareness of the Absence of God portano alla conclusiva The Crusade Of Violence, sottofondo di una battaglia che in poco tempo si trasforma in un sanguinario massacro.
Nonostante vi si possano trovare si trovino riferimenti ai vari Mercyful Fate, Cradle Of Filth, Moonspell e Iron Maiden, Death Comes Under the Sign of the Cross resta comunque un lavoro a cui non mancano personalità ed impatto.

Tracklist
1. Intro
2. Death Comes Under The Sign Of The Cross
3. Crown Of Hypocrisy
4. Christvampire
5. Iconoclast Heresy
6. At War
7. Upon The Throne Of Lies
8. Utopia God
9. Violent Awareness Of The Absence Of God
10. The Crusade Of Violence

Line-up
Lord Vampyr: All Vocals
Ferenc Nadasdy: Bass, Keyboards, Programming
Andrea Taddei: Guitars
Fabrizio Curcio: Guitars
Diego Tasciotti: Drums

LORD VAMPYR – Facebook

ANGUERE

Il video di Chacina (Machine Man Records).

Il video di Chacina (Machine Man Records).

We premiered our OFFICIAL VIDEO of the song “CHACINA” to close the works with this track that was made available on our YouTube channel and released by the recorded Machine Man Records (USA).

As previously announced, “CHACINA” is the preview of our new work that comes from there, we are at full steam and we promise many new things during this year of 2019.

We are pleased to announce this new OFFICIAL VIDEO for all friends, fans and those who accompany us in the media and social networks.

“CHACINA” was produced by the band, we set the stage and we hired again our friend Otavio Silva, for the filming and editing of the video.

Vídeo Oficial “CHACINA” por Otávio Silvia.
Filmagem e Edição por Otávio Silvia.
Cenário por ANGUERE
Produzido por ANGUERE

Musica: CHACINA
Mixed, Mastered: Lucas Neves / Piu Meÿer
Estúdio Vintake:
Fecebook: https://www.facebook.com/VintakeEstudio/

ANGUERE é:
Thiago Soares – Vocal
Cleber Roccon – Guitarra
Adriano R. Prado – Bateria

ANGUERE:
Site: http://anguerehc.wixsite.com/banda
BandCamp: https://anguerehardcore.bandcamp.com/
Twitter: https://twitter.com/Anguere
Soundcloud: https://soundcloud.com/anguere
FaceBook: https://www.facebook.com/anguere

Cameraoscura – Quod ESt Inferius

Quod Est Inferius va ben oltre la musica, è esso stesso un simbolo che rimanda alla tradizione e alla sapienza.

Cameraoscura è un progetto di dark ambient e molto altro, che esce per una delle migliori etichette di controcultura in Italia, la Toten Schwan.

Quod Est Inferius indaga ciò che è più in profondità, è una massima ermetica che da il titolo a questo disco spiegando molto bene di cosa si tratti. Questa è musica di continua ricerca, di un andare oltre i generi e la forma canzone, per riattivare qualcosa dentro di noi che la modernità ha chiuso. L’alchimia è più di una scienza, è il codice sorgente della realtà, di ciò che vediamo e di ciò che non vediamo, ma soprattutto è la chiave per capire noi stessi e per ricercare le connessioni che abbiamo con ciò che ci circonda. Ci si perde in maniera molto piacevole dentro questo disco, che proviene e va oltre la tradizione della dark ambient ermetica italiana. La peculiarità di Cameraoscura è quello di riuscire a rendere in maniera inedita i suoni che di solito in altri ambiti sono pesanti e dissonanti. L’ottima produzione ci fa interagire al meglio con questo ottimo progetto, e i suoni ora lievi ora più grevi penetrano con molta naturalezza dentro al nostro essere, pervadendolo e portandolo in un altro luogo. Il disco segue il processo alchemico, e qui dal bandcamp della Toten Schewein troviamo la necessaria descrizione: “In un’oscura e putrescente Nigredo i suoni ribollono nel calderone alchemico (ATANOR), fino ad acquisire forma e struttura dietro le quali si cela un’essenza che si manifesta in seguito a un percorso di ricerca e conoscenza (V.I.T.R.I.O.L.). Essenza che non rifulge di aureo splendore bensì rimane nera, carica di una forza annichilente che si sprigiona in maniera (anti) catartica distruggendo (ATTERA), dissolvendo (SOLVE) fino all’ultimo, tonante battito del cuore di questa mostruosa chimera senza volto (ULTIMA NECAT).”
Nessuna descrizione può rendere come l’ascolto del disco, l’immergersi in suoni così evocativi, eterei e medioevali nella loro essenza e soprattutto nella loro simbolicità musicale. Il simbolo nel Medioevo rivestiva un’importanza immensa, serviva ad indirizzare in silenzio la ricerca, e qui i simboli musicali ci portano dove altrimenti sarebbe difficile spiegare a parole o con verba scripta. Quod Est Inferius va ben oltre la musica, è esso stesso un simbolo che rimanda alla tradizione e alla sapienza. Possiede vari livelli ed è presente anche quello meramente musicale, che è ottimo, ma è solo un particolare di un insieme composto anche da cose invisibili. Questo lavoro è anche l’occasione per conoscere il bellissimo catalogo della Toten Schwan, controcultura di alto livello.

Tracklist
1.ATANOR
2.ADMIXIO
3.V.I.T.R.I.O.L.
4.INTERITUS
5.ATTERA
6.SOLVE
7.ULTIMA NECAT

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