Athanasia – The Order of the Silver Compass

Non lasciatevi ingannare dalla provenienza, perché il trio non ha nulla a che fare con il sound nato sui marciapiedi del Sunset Boulevard, anzi il metallo incendiario racchiuso in questo ottimo lavoro risulta di matrice europea, tra power metal, melodic death e hard & heavy.

Gli Athanasia sono un nuovo gruppo proveniente dagli Los Angeles, formato dal cantante e chitarrista Caleb Bingham (ex Five Finger Death Punch), dal bassista Brandon Miller e dal batterista Jason West (ex Murderdolls/Wednesday13).

Non lasciatevi ingannare dalla provenienza, perché il trio non ha nulla a che fare con il sound nato sui marciapiedi del Sunset Boulevard, anzi il metallo incendiario racchiuso in questo ottimo lavoro intitolato The Order of the Silver Compass risulta di matrice europea, tra power metal, melodic death e hard & heavy.
Tedesco/scandinavo, così si potrebbe definire la matrice del sound creato dagli Athanasia, che offrono mezz’ora abbondante di musica divisa in otto brani uno più bello dell’altro.
L’approccio melodico si alterna con sfuriate estreme gelide come il vento che soffia dai paesi scandinavi, le atmosfere drammatiche ed un tocco progressivo tradiscono a tratti la nazionalità a stelle e strisce, lasciata solo intravedere, mentre il power death metal melodico regna sovrano tra i solchi di piccoli gioiellini metallici come l’opener Read Between The Lines, la title track, Cyclops Lord e Nightmare Sound.
L’album offre un’altalena imperdibile di metal estremo e classico, tra sfumature melodiche di alto livello e hard & heavy sfoggiato in refrain dall’appeal altissimo, con l’ottima la prova di Bingham al microfono, alle prese con clean e scream, e alla chitarra, con la quale sciorina riff di scuola classica, e dei suoi due compari a formare una sezione ritmica rocciosa e varia.
La conclusiva metal ballad WhiteHorse chiude benissimo un album che lascerà a bocca aperta i fans dei generi citati, assolutamente accontentati in toto dal sound di questo ottimo lavoro.

Tracklist
1.Read Between The Lines
2.Spoils Of war
3.The Order Of The Silver Compass
4.Cyclops Lord
5.The Bohemian
6.Mechanized Assault
7.Nightmare Sound
8.WhiteHorse

Line-up
Caleb Bingham – Guitar/Lead Vocals
Brandon Miller – Bass/Background Vocals
Jason West – Drums

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ARCANE TALES

Il lyric video di “Genesis”, dall’album “Power Of The Sky” in uscita a ottobre (Broken Bones/Silverstream Records).

Il lyric video di “Genesis”, dall’album “Power Of The Sky” in uscita a ottobre (Broken Bones/Silverstream Records).

La one man band veneta Arcane Tales (power-symphonic metal) pubblicherà il nuovo album, intitolato “Power Of The Sky”, il 15 ottobre 2019 per Broken Bones/Silverstream Records, e si accoderà alla “Sapphire Stone Saga” che l’autore ha iniziato dal primo album e che vede il suo evolversi anche nei libri fantasy che l’autore stesso ha pubblicato. Di seguito artwork, tracklist e link del lyric video di “Genesis”, ovvero il singolo che anticipa l’album.

Tracklist:
1) Lux Lucet in Tenebris
2) Power of the Sky
3) Fire And Shadow
4) Genesis
5) Wind of Doom
6) As a Phoenix
7) Seed of Discord
8) The Magic Dance of the Snow
9) Into the Cradle of Sin

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Heart Of A Coward – The Disconnect

Nel suo genere The Disconnect sarà una delle migliori uscite di quest’anno, potente, melodica e molto interessante.

Quarto disco per gli inglesi Heart Of A Coward, uno dei gruppi europei di metalcore più intensi e di valore.

The Disconnect segna anche un nuovo inizio per la band, dato che è il primo dall’entrata nel 2018 del nuovo cantante Kaan Tasan, in possesso di una voce notevole. Fin dalle prime note si capisce che il gruppo di Milton Keynes gioca su un territorio molto differente rispetto a che frequenta lo stesso genere. Il loro suono è un metalcore molto moderno, con inserti di elettronica, ma che vive tutto sulla potenza dei riff e dell’interazione del resto del gruppo. Gli Heart Of A Coward riescono a fondere potenza e melodia molto bene e hanno un’intensità che non cala mai, sia che facciano un pezzo più veloce o uno meno ritmato. La nuova voce di Tasan ha apportato un bel miglioramento, facendo ripartire il gruppo come da zero. Fare parte del roster dell’etichetta Arising Empire, sussidiaria della Nuclear Blast Records, è già sinonimo di qualità nel mare magnum del metalcore e del modern metal, e The Disconnect dimostra che c’è effettivamente qualcosa in più nel gruppo inglese. Il suono è granitico, ma le differenze le fanno i particolari, nel senso che ci sono molti elementi diversi che riescono a dare quel quid in più che riesce a fare la differenza. Il cammino che il gruppo ha fatto dagli inizi è importante, e si può percepire ascoltando i primi dischi e paragonandoli a The Disconnect. Il lavoro compositivo è notevole e ben strutturato e la musica ne risente positivamente, perché presenta elementi che altri gruppi più superficiali non hanno. Dopo una lunga pausa come quella che hanno avuto gli Heart Of A Coward non si era sicuri che sarebbero tornati come prima, ma sono riusciti a farlo migliorati e più forti. Nel suo genere The Disconnect sarà una delle migliori uscite di quest’anno, potente, melodica e molto interessante.

Tracklist
01. Drown In Ruin
02. Ritual
03. Collapse
04. Culture Of Lies
05. In The Wake
06. Senseless
07. Return To Dust
08. Suffocate
09. Parasite
10. Isolation

Line-up
Kaan Tasan – Vocals –
Carl Ayers – Guitars –
Steve Haycock – Guitars –
Vishal “V” Khetia – Bass –
Christopher “Noddy” Mansbridge – Drums –

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Starbynary – Divina Commedia – Purgatorio

Divina Commedia – Purgatorio è un altro lavoro che merita applausi a scena aperta dal primo all’ultimo minuto di musica offerta dagli Starbynary.

Finalmente i notevoli Starbynary pubblicano la seconda parte della trilogia dedicata alla Divina Commedia e, ovviamente, dopo essere partiti con l’Inferno tocca ora al Purgatorio, raccontato attraverso le note create dai cinque musicisti nostrani.

La band continua nella sua straordinaria opera con un altro capitolo tutto da ascoltare, dopo gli sfavillanti e precedenti lavori, dal debutto Dark Passenger uscito nel 2014 ed appunto Inferno, bellissimo album del 2016 che dava il via alla trilogia incentrata sull’opera dantesca.
Il cantante Joe Caggianelli ed il chitarrista Leo Giraldi tornano accompagnati dal tastierista Luigi Accardo, dal bassista Sebastiano Zanotto e dal batterista Alfonso Mocerino, con uno spettacolare e magniloquente album di power progressive metal che, se da una parte risulta di chiara ispirazione Symphony X (ricordo che nel primo album Mike Lepond fu ospite d’eccezione al basso), deborda di una personalità marcata, di grande fascino e di un songwriting che rimane di altissimo lungo la sua intera durata.
Per oltre un’ora si va su e giù per scale progressive tra solos metallici eleganti, raffinati, ma che non si fanno pregare quando l’atmosfera drammatica richiede un impatto graffiante, ritmiche al cardiopalma ed un sontuoso uso dei tasti d’avorio, mai come in questo album protagonisti così come la prestazione del cantante.
A tratti gli Starbynary ci vanno davvero pesante: Underneath the Stones è squarciata da parti estreme, le ritmiche di Running And Screaming si avvicinano pericolosamente al thrash, così come la sontuosa Laying Bound alterna richiami sinfonici a schiaffi power metal feroci.
Walking Into Fire è una metal song progressiva che, se non fosse cosa pressoché scontata, mette in mostra la notevole tecnica degli Starbynary, mentre Eden e Stars calmano le acque, aprendosi ad un sound che si scrolla la tensione ed i ritmi serrati e ci porta verso le porte del Paradiso, prossima ed obbligatoria tappa del viaggio che la band ha intrapreso nelle pagine di una delle opere letterarie più importanti di tutti i tempi.
Divina Commedia – Purgatorio è un altro lavoro che merita applausi a scena aperta dal primo all’ultimo minuto di musica offerta dagli Starbynary.

Tracklist
01 – On The Shores Of Purgatory
02 – Miserere
03 – Underneath The Stones
04 – Blindness
05 – In The Smoke
06 – Running And Screaming
07 – Laying Bound
08 – The Suffering
09 – Walking Into Fire
10 – Eden
11 – Stars
12 – Ary (Bonus Track)

Line-up
Joe Caggianelli – Vocals
Leo Giraldi – Guitars
Luigi Accardo – Keyboards
Alfonso Mocerino – Drums
Sebastiano Zanotto – Bass

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LE INTERVISTE DI OVERTHEWALL: MADHOUSE

Grazie alla reciproca collaborazione con la conduttrice radiofonica Mirella Catena, abbiamo la gradita opportunità di pubblicare le interviste effettuate nel corso del suo programma Overthewall, in onda ogni domenica alle 21.30 su Witch Web Radio.
Questa volta vi diamo la possibilità di ascoltare l’audio intervista di Mirella con Federica Tringali e Filippo Anfossi della rockband Madhouse per la pubblicazione del loro primo full length Madhouse Hotel.