Vulgar Speech – Is This Vulgar?

Is This Vulgar? mostra un sound ancora in divenire ma che potrebbe regalare soddisfazioni, perché sicuramente non manca di impatto e di una buona dose di groove, esattamente quanto serve oggi per entrare nel cuore degli ascoltatori.
Toy Called God – Socialvangelism

Il gruppo riesce a mettere assieme l’heavy metal, momenti di hard rock molto piacevoli ed durezze più vicine al groove, il tutto senza fare confusione e perdere la propria identità.
Barreleye – Insidious Siren

Il quintetto berlinese ha dalla sua questa ottima vena progressiva per cui i brani non lasciano mai nulla di scontato, dimostrandosi vari e molto ben suonati, con le due voci che si danno il cambio, una più dura e rabbiosa, l’altra pulita ma comunque maschia.
Cold Snap – All Our Sins

All Our Sins è un album che avrà consensi trasversali, dato che piacerà a chi ama il metalcore ed il groove metal, ma anche ascoltatori di altri generi lo apprezzeranno molto.
Omega Diatribe – Trinity

Il quintetto ci va giù pesante senza soluzione di continuità per quasi un’ora di mid tempo potentissimi, accelerazioni ritmiche da infarto con cambi di tempo perfetti per mantenere l’attenzione dell’ascoltatore.
Burn The Priest – Legion: XX

Legion: XX non è assolutamente un’operazione dettata dalla sete di soldi, ma è un tentativo riuscitissimo di dare una nuova accezione ad un suono che non è mai morto e che scorre sempre sotterraneo.
Society’s Plague – Call To The Void

Sarebbe stato davvero un peccato perdere per strada questo gruppo, che fa una miscela interessante di metal moderno e metal maggiormente epico.
Di’aul – Nobody’s Heaven

Una possente marcescenza è il marchio di questi ragazzi che, nella maggior parte delle loro canzoni, fanno un suono non molto veloce ma che corrode in maniera molto piacevole le nostre orecchie, dandoci una sensazione di blues metal, una via maledetta da seguire, ma che è anche l’unica possibile per dannarsi.
Dogmathica – Start Becoming Nothing

Il genere suonato porta inevitabilmente a paragoni con i nomi di punta (Meshuggah, Pantera), ma in Start Becoming Nothing c’è la personalità necessaria per concentrarsi solo su quello che ascolta dopo aver premuto il tasto play.
The Black Swamp – Witches

Il sound proposto risulta un concentrato di Black Sabbath, Pantera e Black Label Society, le chitarre fanno esplodere riff che sono cannonate, le ritmiche stonerizzate creano un clima rovente e desertico e la voce urla rabbia panteriana.
Feed The Rhino – The Silence

Sarebbe facile per chi ha qualche anno in più disprezzarlo ritenendolo leggero, invece questo gruppo ha delle peculiarità che lo rende apprezzabile anche da chi non è abituato a queste sonorità.
Ministry – AmeriKKKant

Al ha prodotto un disco più che buono, e come sempre ha saputo incanalare la sua rabbia in un suono acido e debordante, che si insinua sotto pelle come un malware in un compute, e come un trojan si sedimenta piano piano attraverso il suo svolgimento, per poi arrivare alla conquista dell’ospitante.
Kobaloi – For Nothing We Follow

Thrash metal e groove si fondono nel sound degli statunitensi Kobaloi per dar vita ad una tempesta estrema che non risparmia frustate hardcore.
Nemesis Inferi – A Bad Mess

Un album violento e melodico, potente e devastante quanto basta per non deludere gli amanti del genere e che proietta i Nemesis Inferi verso un futuro all’insegna del groove metal.
Dirty Shirt – FolkCore DeTour

Una grande festa dal vivo di metal e di folk romeno, una gioia per le orecchie e per le gambe.
Bark – Like Humans Do

Like Humans Do si salva per un’attitudine rock’n’roll che tiene viva (almeno per un po’) l’attenzione dell’ascoltatore, grazie alle devastanti prime sette tracce che formano una prima parte abbastanza esplosiva.
Diretone – Random Spins, Fortune Turns

Random Spins, Fortune Turns è un lavoro gradevole per chi ama il thrash suonato con un approccio tecnico/alternativo ma, forse, da una band sulla scena già da diverso tempo sarebbe stato lecito attendersi un lavoro dalla connotazione stilistica più personale.
Souldrinker – War Is Coming

War Is Coming risulta un piacevole ascolto pur senza avere un brano portante, ma esprimendo tutta la propria forza metallica nella sua completezza.
Riksha – Five Stages Of Numb

Se amate i suoni moderni nati aldilà dell’oceano in questi ultimi anni e figli del nu metal e dei suoni mainstream, Five Stages Of Numb merita un ascolto.
Omega Machine – The End That Comes With Omega Machine

Un disco che apre nuovi spiragli al modo di fare musica pesante in Italia, una prova granitica che regala momenti esaltanti ma soprattutto che spinge a sentirne il contenuto a volume molto alto.