Graveyard Of Souls – Mental Landscapes

Chicote dimostra ampiamente d’essere un musicista rispettabile e ciò rende sicuramente gradevole un disco che potrebbe rappresentare, in qualche modo, un punto di svolta per i Graveyard Of Souls, fino ad oggi interpreti onesti ma non di di primissimo piano della materia death doom.

I Graveyard Of Souls sono una band attiva da inizio decennio e con alle spalle già un buon numero di full length.

Questa volta Angel Chicote decide di fare tutto da solo rinunciando al consueto apporto del vocalist Raul Weaver, il quale è sempre stato presente nei precedenti lavori: il risultato è un album interamente strumentale come Mental Landscapes, la cui uscita segue di circa sei mesi quella del precedente Pequeños fragmentos de tiempo congelado.
Tale scelta condiziona inevitabilmente lo sviluppo del sound, che perde per strada le ruvidezze del death doom, non solo per l’assenza del growl, orientandosi verso sonorità più ariose e di buon impatto melodico: ne scaturisce un lavoro senz’altro gradevole, per molti aspetti più riuscito dei suoi predecessori dalla configurazione più canonica, anche se la soluzione integralmente strumentale finisce per favorire una certa ripetitività.
D’altronde, parlando proprio di Pequeños … rimarcavo il fatto che a mio avviso i Graveyard Of Souls offrivano il meglio appunto nelle parti melodiche, mentre la maggior parte dei dubbi sorgeva allorché il duo si spingeva verso sonorità più robuste o ritmate: in effetti, con questa configurazione l’album si mostra più morbido e scorrevole, esibendo alcuni brani davvero molto belli (uno tra tutti il trascinante Eclipse)
Essendoci stata fornita l’occasione di ascoltare i Graveyard of Souls in un’altra veste, non si può fare a meno di apprezzare quest’ultima incarnazione, anche se la soluzione ideale, in futuro, potrebbe essere proprio quella di proseguire su questa linea tornando ad inserire le parti vocali, magari modulandole rispetto ad un’espressione musicale meno estrema.
Chicote dimostra ampiamente d’essere un musicista rispettabile e ciò rende sicuramente gradevole un disco che potrebbe rappresentare, in qualche modo, un punto di svolta per i Graveyard Of Souls, fino ad oggi interpreti onesti ma non di di primissimo piano della materia death doom.

Tracklist:
1.Cloud fields
2.En la oscuridad está nuestro hogar
3.The last dawn of mankind
4.Où sont passés ces jours?
5.Eclipse
6.Way of hell
7.Floating in the amniotic Eden
8.Farvel

Line-up:
Angel Chicote

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