Mind Driller – Involution

Si balla al ritmo del cyber metal, ci si immerge nel silicio dei microchips che stanno dominando le nostre vite, e si va a cercare l’anima là dove è più difficile trovarla.

Da Alicante arrivano i Mind Driller, un gruppo composto da sei musicisti, che fondono il metal con l’elettronica e tanto altro.

Nati nel 2011, sono con questa ultima fatica al loro terzo disco, e hanno ricevuto buone critiche ed apprezzamento dal pubblico. La loro formula musicale è particolare, come la scelta di usare ben tre lingue differenti nei testi: l’inglese, il tedesco e il castigliano. Come numi tutelari siamo dalle parti dei Rammstein e di tutti quei gruppi che hanno scelto di unire l’elettronica più oscura al metal. I Mind Driller hanno un’innegabile carica metal, con esplosioni e repentine accelerazioni, melodie ed un’importante rimando di giochi fra voce maschile e voce femminile. In queste dodici canzoni ci sono molte cose, i temi trattati sono molteplici e ci sono varie evoluzioni fra generi musicali differenti. Il gusto del disco si avvicina molto a quelle uscite dei primi duemila che ricercavano punti di contatto fra elettronica e metal, usando alcuni stilemi dei due generi per produrre qualcosa di nuovo. Ai nostri giorni questo non è più una novità, ma i Mind Driller, fanno tutto ciò molto bene, usando gli elementi che li attraggono maggiormente per rendere un affresco coerente e coinvolgente. Unica pecca sono alcuni momenti di confusione, come se non si sapesse bene cosa scegliere fra metal ed elettronica, ma sono davvero pochi. Si balla al ritmo del cyber metal, ci si immerge nel silicio dei microchips che stanno dominando le nostre vite, e si va a cercare l’anima là dove è più difficile trovarla. Ci sono anche cose industrial e tracce di ebm, che contribuiscono a fare dei Mind Driller uno dei gruppi più interessanti di questa commistione fra metal ed elettronica. Il loro suono è fresco, non ristagna mai e si lancia sempre verso l’alto, a volte esagerando per ambizione, ma i numeri li hanno e possono farcela. In sostanza un disco piacevole e composto molto bene, con delle vette, e nel complesso una media alta.

Tracklist
Estefania Aledo – Voces
V – Voces
Daniel N.Q. – Voces
Javix (Guitarras y programaciones
Pharaoh – Bajo
Reimon – Batería

Line-up
Estefania Aledo – Vocals
V- Vocals
Daniel N.Q – Vocals
Javix – Guitars & Programming
Pharaoh – Bass
Ramón H Torregosa – Drums

MIND DRILLER – Facebook

Codename : Delirious – The Great Heartless

I Codename: Delirious potrebbero suonare benissimo sia il metalcore e l’elettro metal così come il deathcore o il nu metal, invece scelgono la via più difficile, ovvero quella della sintesi originale e personale.

Debutto per gli italiani Codename: Delirious, propugnatori di un metalcore con molto groove e dagli importanti inserti di elettronica.

Il disco ha una sua struttura portante ben definita, sebbene alcuni passaggi siano ancora titubanti. Il gruppo milanese sforna un lavoro che è assai difficile da ascoltare in Italia, con moltissime cose dentro, mostrando ancora notevoli margini di miglioramento. Ci sono molti generi dentro a The Great Heartless, dal metalcore al numetal, fino ad un nuovo ibrido fra metal ed elettronica. Il gruppo stesso si definisce dubmetal e non sbaglia certamente, anzi il dub visto come cambio open source di un suono è proprio il termine adatto. La resa globale è di buona qualità, ma soprattutto il tutto è molto vario ed amalgamato bene. Inevitabilmente, mettendo molta carne al fuoco, ci sono dei momenti di confusione, delle vie ancora da esplorare e alcune titubanze su quale prendere, ma ciò è nulla in confronto a quanto di buono si ascolta qui. La caratteristica migliore del disco è il suo continuo mutare, l’essere perennemente in bilico fra elettronica e metal, con il cantato che detta la linea e il resto del gruppo che fa benissimo il resto. Dal punto di vista del metal questo è sicuramente un lavoro moderno, fatto da giovani curiosi e molto capaci nel plasmare diversi materiali a proprio piacimento. Inoltre il disco è molto divertente da ascoltare, perché si vaga e mentre lo si ascolta si viene piacevolmente presi per mano e condotti a distanza di sicurezza dalla realtà. I Codename: Delirious potrebbero suonare benissimo sia il metalcore e l’elettro metal così come il deathcore o il nu metal, invece scelgono la via più difficile, ovvero quella della sintesi originale e personale. Un buon debutto che lascia intravedere un fulgido futuro.

Tracklist
1 – Act So Tough (HVRD RMX)
2 – Ryo/Leon
3 – Dr. Braun
4 – …chissà
5 – Lost At Sea
6 – Love Song (for people who don’t feel a thing)
7 – Worst Of Me
8 – He Gotta Know The Name
9 – Bridge Over Alpha-Z

Line-up
Luca – Consolle
Marco – Bass/Backing Vocals
Dario – Guitar
Omar – Voice
Chris – Drums

CODENAME: DELIRIOUS