Wyld – Wyld

Il pregio del quintetto è tutto nel saper suonare il genere senza risultare troppo psichedelico: in Wyld non troverete jam sabbathiane o lunghe suite drogate, ma buoni brani dall’elevato appeal radiofonico.

Ancora senza il supporto di una label, ma con tanta voglia di sfondare tornano i parigini Wyld, heavy rock band di cui vi avevamo parlato un paio di anni fa in occasione dell’uscita del loro primo ep Stoned.

Il gruppo transalpino continua la sua marcia nel nuovo continente, attraverso la sua musica che più statunitense di così non si può, ma sicuramente d’impatto, stonerizzata il giusto per piacere alle nuove leve dell’hard rock moderno, colma di groove e dall’ottimo appeal.
Capitanati dalla voce calda e desertica del buon Raphael Maarek , i Wyld hanno dalla loro un sound caldo e potente, abbinano hard rock desertico sfumature southern metal e post grunge, in un sound che dei Black Label Society è figlio legittimo.
La ricetta è semplice: prendete questi ultimi, un pizzico di Down, una bella manciata di Seattle sound, et voilà, il ricco piatto a base di heavy hard rock è servito, in uno dei tanti ristoranti di Parigi, dove i Wyld sono cresciuti a baguette e rock ‘n’ roll.
Questo debutto omonimo sulla lunga distanza piace, i brani hanno presa immediata sull’ascoltatore, grazie ad un buon songwriting che, se mi passate il termine, risulta ruffiano il giusto per fare bella mostra di sé in sede live, dove la musica del gruppo trova terreno fertile per sfondare con tutta la sua potenza e groove.
I brani presenti nell’ep ci sono tutti, raggiunti da una manciata di tracce che confermano l’indirizzo stilistico del gruppo, mentre il basso pulsa come un cuore impazzito, le chitarre mantengono per tutta la durata dell’album un suono pieno, ed il vocalist gioca con tonalità che sono legge per il rock dall’alto potenziale heavy stoner.
Il pregio del quintetto è tutto nel saper suonare il genere senza risultare troppo psichedelico: in Wyld non troverete jam sabbathiane o lunghe suite drogate, ma buoni brani dall’elevato appeal radiofonico.
Un buon ritorno o ancor meglio un’ottima vera partenza con questo album omonimo, a conferma che un paio di anni fa ci avevamo visto giusto.

TRACKLIST
1. Stoned
2. Venomous Poison
3. Heads or Tails
4. Just Another Lie
5. The Last Man Standing
6. Bring Me the Night
7. Wyld N’Loud
8. Hyperion
9. The Fugitive
10. Ritual

LINE-UP
Raphael Maarek – Lead vocals
Chante Basma – Rhythm guitars
Jeffrey Jacquart – Lead & rhythm guitars
Jérôme Sérignac – Bass guitar & backing vocals
Rémi Choley – Drums & percussions

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