Tra le componenti maggiori per la riuscita di un buon disco death metal, l’impatto molte volte è l’arma essenziale, tralasciando la mera tecnica strumentale, quella in più per le innumerevoli band che si affacciano sul desolato ed oscuro mondo del metal estremo.
E i Demonic Obedience, creatura malvagia del polistrumentista greco trapiantato in Scozia George Ntavelas, di impatto ne hanno da vendere, sia per quanto riguarda la furia death/black con cui sparano queste otto cartucce imbevute di veleno, sia per la predominanza di atmosfere nere, una palude di note che affogano nella melma infernale di cui questo secondo lavoro è pregno.
La componente black è più concettuale che musicale, nei solchi di Nocturnal Hymns to the Fallen si respira l’aria imputridita e umida del death metal a sfondo satanico, occulto e misantropico, convogliato in mezz’ora abbondante di blasfemie ed invocazioni al signore oscuro.
Old school nell’approccio, violento e sadico nel vedere resti umani galleggiare nell’acqua intorbidita dal sangue e dagli escrementi con gelido distacco, l’album conta sull’aura evil che il buon Ntavelas ha creato, non senza strapparci un sorriso per la buona padronanza dei ferri di un mestiere che all’inferno qualcuno deve pur fare.
Un Caronte che ci prende per mano e a colpi di pesantissime tracce (Portal of the Sacred Kan e Godmade Beast le migliori) ci accompagna nel mondo pastoso, oscuro e blasfemo dell’album, un buon esempio di death metal alla Morbid Angel , sfumato di black di ispirazione polacca e ,come scritto in prima battuta, dall’ottimo impatto evil … non male.
TRACKLIST
1. Create the Shapeless
2. Portal of the Sacred Kan
3. Forced Obscenity
4. Impermissible Irreverence Pt. 1
5. Nocturnal Imagery
6. Godmade Beast
7. Impermissible Irreverence Pt. 2
8. Gehenna
LINE-UP
George Ntavelas – Vocals, Guitars, Bass