MILADY METAL FEST II

Ecco a voi gli orari del Milady Metal Fest II

Apertura porte:16:15
Trewa: 17:00 – 17:35
Kantica:17:50 – 18:25
Frozen Crown:18:40 – 19:15
Kalidia: 19:35 – 20:20
Sleeping Romance: 20:35 – 21:20
Ravenscry: 21:35 – 22:20
Theatres des Vampires: 22:35 – 23:35
Cellar Darling: 23:50

Biglietti disponibili su Mailticket: http://www.mailticket.it/evento/12860

Denied – Freedom Of Speech

Difficile trovare difetti in un album come questo, tributo alle sonorità metalliche tradizionali figlie dei Judas Priest e dei loro adepti che, negli anni, hanno portato avanti il credo di Rob Halford e soci, personalizzandolo con soluzioni power/thrash che sono la firma in calce del gruppo svedese.

Nuovo lavoro per gli svedesi Denied, affacciatisi da una quindicina d’anni sulla scena scandinava con il loro heavy metal old school potenziato da ritmiche thrash.

Il sound del gruppo di Stoccolma risulta un diretto in pieno volto, carico di forza heavy e valorizzato da ottime melodie che ne fanno un esempio di metal classico di origine controllata.
La band, in questo ultimo Freedom Of Speech, successore di altri tre album, si affida per le parti vocali all’ex Johan Fahlberg, ora nei Jaded Heart, protagonista di una prova sopra le righe, con Chris Laney (Pretty Maids), Andreas Larsson, and Madde Svärd come illustri ospiti e Fredrik Folkare (Unleashed, Firespawn) ad occuparsi di missaggio e masterizzazione.
L’album è una bomba heavy metal, con i musicisti impegnati in performance di valore assoluto ed una raccolta di brani che non mancheranno di esaltare i fans dell’heavy metal classico.
Andreas Carlsson e Chris Vowden (chitarre) e Markus Kask (batteria) sono i tre Denied, metallari duri e puri che con Freedom Of Speech confermano la bontà della loro proposta, musica metal fusa nell’acciaio, dalle melodie impeccabili e dalla forza dirompente.
L’album non concede tregua, nessuna ballad lascia riprendere fiato all’ascoltatore, qui si viaggia senza freni tra veloci scudisciate thrash, graffianti solos heavy metal, mid tempo terremotanti e melodie che si stampano in testa, valorizzate dall’ottima prova delle due asce e da quell’animale metallico dietro al microfono che si rivela Johan Fahlberg.
Difficile trovare difetti in un album come questo, tributo alle sonorità metalliche tradizionali figlie dei Judas Priest e dei loro adepti che, negli anni, hanno portato avanti il credo di Rob Halford e soci, personalizzandolo come detto con soluzioni power/thrash che sono la firma in calce del gruppo svedese.
Inutile nominare un brano piuttosto che un altro, quindi glsparatevi questo assalto heavy metal tutto d’un fiato, non ve ne pentirete.

Tracklist
1.Alive
2.Don’t You Know Me
3.Scarred Soul
4.Domestic Warrior
5.The Other Side
6.The Ferryman
7.The Devil in Me
8.Three Degrees of Evil
9.False Truth
10.Freedom of Speech
11.Stay Hungry (Twisted Sister cover)

Line-up
Andreas Carlsson – Guitar
Chris Vowden – Leadguitar
Markus Kask – Drums
Johan Fahlberg – Vocals

DENIED – Facebook

Carmelo Caltagirone – F*ck*d Alien

Questa raccolta racchiude i tre album fin qui incisi dal chitarrista Carmelo Caltagirone, partendo dai brani scarni e rudimentali inclusi in Iron Man, per passare al sound più elaborato di Gemini Man ed in particolare dell’ultimo Cosa Loro, Please.

Carmelo Caltagirone è un chitarrista che si trova nel mondo della musica dall’alba del nuovo millennio, fin da quando ha imbracciato la sei corde e ha cominciato a suonare coverizzando Litfiba e Deep Purple.

In questi ultimi anni ha inciso tre album: Iron man uscito nel 2014, Gemini Man dell’anno seguente e Cosa Loro, Please, nel 2016
Oggi è la volta di pubblicare una raccolta intitolata F*ck*d Alien, che racchiude tutti e tre i lavori pubblicati più una manciata di tracce live.
F*ck*d Alien è sicuramente una raccolta esaustiva del credo compositivo del chitarrista, partendo dai brani scarni e rudimentali inclusi in Iron Man, per passare al sound più elaborato di Gemini Man ed in particolare dell’ultimo Cosa Loro, Please.
Il sound proposto dal musicista varia molto, ma prevalgono la sperimentazione e la voglia di strafare, perdendo qualcosa per strada sul versante prettamente compositivo.
Più di un’ora di trame chitarristiche ispirate dal metal/rock a cavallo dei due millenni e da vari generi come l’alternative dei R.A.T.M., il progressive metal dei Dream Theater o quello più estremo di Nevermore o Lamb Of God, lasciano all’ascoltatore la sensazione di essere al cospetto di un’artista che ha assorbito con passione ed attenzione il meglio che la musica ha proposto in questo secolo, ma d’altra parte una più attenta selezione dei brani avrebbe reso questa collezione più fluida e di più agevole ascolto.

Tracklist
1.God’s Wrath (Alternative Version)
2.Indie Shred
3.Virtual Icon
4.Bass Solo
5.Density
6.Macigno (Alternative Version)
7.Skate Rock
8.The Iron man
9.Sunday Mornong
10.Snob Breack
11.Ipnotic Trauma
12.Rmelo The Boss
13.Prank (Alternative Version)
14.Triskelle
15.her Conversion
16.Cosa loro, please
17.Surf’n’Skate (live)
18.Dark Funk (live)
19.Sunday Morning (live)
20.Winter (live)
21.Density (live)

Line-up
Carmelo Caltagirone – Everything

CARMELO CALTAGIRONE – Facebook

https://youtu.be/AYW3y6q5r9M

Sepolcro – Undead Abyss

La brevità dell’opera impedisce di trarre conclusioni definitive, rimandandole per forza di cose ad una prova di maggior durata, ma la strada che dal sepolcro conduce alle orecchie degli appassionati di death sembra già piuttosto ben delineata.

Interessante demo, per quanto breve, per i veronesi Sepolcro, trio dedito ad un feroce e ed essenziale death metal di impronta statunitense.

La band, nata all’inizio del decennio e poi scioltasi dopo qualche anno, è stata rimessa in piedi nel 2018 dal drummer e membro fondatore Hannes e il frutto di questa ripartenza, che ha coinvolto anche il chitarrsta Simone e la bassista Nor, è appunto Undead Abyss.
Un monicker simile (stranamente molto meno inflazionato di quanto si potrebbe pensare) evoca necessariamente sonorità catacombali ed effettivamente, complice la produzione, i suoni arrivano un po’ ovattati come se, appunto, il tutto si stesse scatenando sei piedi sotto terra. Sicuramente la cosa appare del tutto calzante anche alle tematiche trattate,  le quali hanno a che fare con la letteratura lovecraftiana, come sempre fonte primaria di ispirazione per molte band estreme, soprattutto in ambito death.
I tre brani (Bone Totem, The Edge Of Infinity e la title track Undead Abyss) filano via lisci ma corrosivi come da copione, i riff non sono certi innovativi ma tale formula la si riascolta sempre molto volentieri e il growl, offerto sia dal chitarrista Simone che dal batterista Hannes, non concede alcuna tregua di sorta, andando a comporre un quadro stilistico che rimanda a campioni indiscussi del genere come gli Incantation e band affini, pur con tutte le distinzioni del caso.
La brevità dell’opera impedisce di trarre conclusioni definitive, rimandandole per forza di cose ad una prova di maggior durata, ma la strada che dal sepolcro conduce alle orecchie degli appassionati di death sembra già piuttosto ben delineata.

Tracklist:
1. Bone Totem
2. The Edge Of Infinity
3. Undead Abyss

Line-up:
Simone – Guitars, Vocals
Nor – Bass
Hannes – Drums, Vocals

KENOS

Il video di “My Wooden Frame”, dall’album “Pest” (My Kingdom Music).

Il video di “My Wooden Frame”, dall’album “Pest” (My Kingdom Music).

Italian Hateful Death Metal masters KENOS just release the second video off their new album “Pest”.

After the great success of their previous video for the song “Sons of Martyrdom” (here is the link https://youtu.be/gEBHAz7FfZ8) and the fantastic feedbacks “Pest” is receiving, it is time of a new testimoniance that opens the way to the official release of the new album scheduled via My Kingdom Music

Official sites:
– PRE-ORDER CD: http://smarturl.it/KENOS-CD
– MY KINGDOM MUSIC: www.mykingdommusic.net *
www.facebook.com/mykingdommusic.label
– KENOS: www.facebook.com/kenosband

The cover is realised by Mhadi artwork, while “Pest” track listing is: 1. Sons Of Martyrdom – 2. B.D.C. (Black Death Curse) – 3. Buried And Forgotten – 4. Immortal Breath – 5. Leave Me Now – 6. My Wooden Frame – 7. Shooting At The Moon – 8. The Sweeper Of Remains

Exalt Cycle – Vindicta

L’amalgama funziona molto bene, e il risultato è un suono che ha parti di Deftones, un po’ di groove metal, una forte impronta grunge e tanta melodia che si sposa benissimo con un’oscura durezza.

Violenza, melodia e una grossa ispirazione dagli anni novanta e duemila.

Tutte cose positive se si vuole fare un disco di metal moderno come questo Vindicta degli Exalt Cycle da Milano. Il disco arriva quattro anni dopo il precedente Revelations ed è un passo molto importante per il gruppo, il cui zoccolo duro è formato dal duo Zack e Andy, rispettivamente cantante e bassista, ai quali si sono aggiunti Aimer alla chitarra e Marco alla batteria. L’amalgama funziona molto bene, e il risultato è un suono che ha parti di Deftones, un po’ di groove metal, una forte impronta grunge e tanta melodia che si sposa benissimo con un’oscura durezza. La dolcezza c’è ma bisogna trovarla in questo ciclo di vendette che chiamiamo vita. L’incedere del disco è molto piacevole, e la terra d’elezione è sicuramente l’America, ma il progetto è originale e pressoché unico almeno alle nostre latitudini. I ragazzi sanno come si va veloci, ma sanno anche mettere su molta melodia ed un grande impianto sonoro. In certi momenti ci si avvicina al metalcore, ma poi si torna sempre su posizioni originali, di ricerca musicale. Le varie stratificazioni sonore sono frutto di un grande lavoro in fase di composizione e di produzione. Ci sono ancora alcuni punti da rivedere, come la durata eccessiva di certe canzoni, ma il risultato è notevole e di qualità. Gli Exalt Cycle ci mostrano come la melodia possa sposare un’oculata durezza ed essere assolutamente non commerciali o peggio, piacioni. Questo disco sarebbe andato fortissimo su Rock Fm, perché il suono di gruppi come questo è ancora importante, ma a quell’epoca era praticamente quotidiano.

Tracklist
1. Welcome To The Circus Of Hell
2. Vindicta
3. Black Butterfly
4. Lions
5. Sickened
6. Resistence
7.VS
8.Gravity
9. Predator
10. My Last Day
11.The War Of Nowhere
12.Babylon

Line-up
Zack : Voice
Keine : Bass
Marco : Drum
Aimer : Guitar

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