Cochise – Swans And Lions

Grunge e hard rock oscuro, attraversato da una demoniaca anima blues, questo troverete tra le trame di Swans And Lions e delle sue dodici tracce, che hanno bisogno di qualche attenzione in più rispetto al rock moderno e groove di moda oggi, ma che regalano buoni spunti, specialmente quando il sound si sposta deciso sul versante gotico/alternativo dei Danzig.

Dalla piovosa Seattle a Białystok in Polonia la strada è lunga: si attraversano oceani e catene montuose, pianure e laghi prima che il freddo opprimente dell’est europeo ci entri nelle ossa e l’unico rimedio sia la cascata di vodka e grappa che aggroviglia le budella dando un po’ di tepore alle nostre povere membra.

Eppure anche verso est si suona hard rock di ispirazione statunitense, magari fuori dai soliti circuiti ma perfettamente in grado di soddisfare gli amanti dei rock anni novanta.
I Cochise, monicker che più americano di così non si può, in verità è dal 2004 che suonano rock duro, e nel 2010 hanno dato alle stampe il primo album, Still Alive ed una cover di Danzig apparsa sulla compilation Tribute to Danzig: The Dark Side Of The Blues.
Arriviamo al 2018 attraverso altri tre lavori prima che Swans And Lions, licenziato dalla MetalMind Productions, si imponga come un ottimo lavoro di rock americano, tra grunge ed influenze alternative.
Il quartetto di rocker polacchi dimostra che l’esperienza nel circuito underground è tanta e fa la differenza, i brani mantengono un approccio pesante, il groove è presente ma non così fondamentale come nelle molte realtà odierne.
Il singer Paweł Małaszyński risulta una convincente via di mezzo tra Glenn Danzig e Layne Staley e, di conseguenza, il sound si specchia in quello dei due gruppi di appartenenza dei due singer citati.
Grunge e hard rock oscuro, attraversato da una demoniaca anima blues, questo troverete tra le trame di Swans And Lions e delle sue dodici tracce, che hanno bisogno di qualche attenzione in più rispetto al rock moderno e groove di moda oggi, ma che regalano buoni spunti, specialmente quando il sound si sposta deciso sul versante gotico/alternativo dei Danzig.
Cori pellerossa (Beautiful Destroyers, …And Lions), atmosfere che imprigionano Alice in catene (Crystal), rock che si specchia nelle pozze formatesi con la pioggia di Seattle ( Tick Tack Toe, Storn) formano un buon esempio di rock duro ispirato all’ultimo decennio del secolo scorso e confermano i Cochise come una buona alternativa alle realtà provenienti dai soliti circuiti musicali.

Tracklist
1.16
2.Crystal
3.Newerland
4.Tick Tack Toe
5.Beautiful Destroyers
6.Pain Of God
7.Winter
8.Control
9.Storn
10.Swans…
11. …And Lions
12. Secrets

Line-up
Paweł Małaszyński – vocal
Wojtek Napora – guitar
Radek Jasiński – bass guitar
Adam Galewski – drums

COCHISE – Facebook

Necros Christos – Domedon Doxomedon

E’assolutamente da ascoltare l’opera definitiva del quartetto tedesco, un death d’annata dal fascino ancestrale immerso in aromi misteriosi e oscuri.

Non manca l’ispirazione e neanche gli attributi ai teutonici Necros Christos per rilasciare una mastodontica opera a probabile epitaffio di una lunga carriera, iniziata nel 2002 con il demo Necromantic Doom e proseguita tra vari split, EP e due full in studio fino a oggi; quasi due ore di musica divisi in tre cd e un lungo lavoro compositivo dal 2011, anno dell’eccellente “Doom of the occult”, costituiscono uno sforzo importante all’insegna di un black death oscuro e molto ispirato.

Necessitano tempo e pazienza per poter apprezzare la forza melodica e di impatto, sviluppata all’interno dell’opera; ogni cd siglato come ITH, THEI e SETH contiene solo tre brani nel senso classico del termine, ognuno attorniato da brevi intermezzi, sia strumentali con arpeggi orientali e aromi di flamenco che con vocals intitolati Temple e Gate, dove la tensione sviluppata dal death espresso dalla band si scioglie in oasi ritualistiche e di quiete (in ITH il delicatissimo Gate of Sooun, condotto dalle note misteriose di un affascinate sitar). La parte death, in definitiva nove brani tutti con importante lunghezza, tratteggia con potenza l’idea della band di “endytime death metal” dove le melodie elaborate dalle chitarre e il superbo lavoro del drummer, sempre vario, ci portano con la mente verso lidi cari ai Morbid Angel, come in He Mourn Death in Hell, o ad assaporare oscura old school in I Am Christ in cui il suono nitido della chitarra solista ci conduce verso un inaspettato break centrale semiacustico e riverberato molto atmosferico. Il lungo viaggio intrapreso mantiene coordinate affascinanti attraverso i ritmi battenti dei dodici minuti di Seven Altars Burn in Sin; grandi melodie, solos coinvolgenti, rallentamenti doom e break acustici sono la forza del brano, carico di una passione che non manca mai anche nei successivi episodi death come Exiled in Trasformation e in The Heart of King Salomon in The Sorcery dove i riff intessono trame antiche e polverose e il growl del singer Mors Dalos Ra ci conduce in sentieri impervi e dannati. Nell’ultimo cd, SETH, appare la song più lunga di tutto il lotto, In Meditation on The Death of Christ, carica di brutalità e riff taglienti e intricati su una base ritmica cangiante; le chitarre si inseguono, si inerpicano su percorsi di puro death a suggellare un’opera dal sicuro fascino. Onore a questi artisti a cui il coraggio non è di sicuro mancato con questa opera.

Tracklist
Disc 1 – ITH א
1. Temple I : The Enlightened Will Shine like the Zohar of the Sky
2. I Am Christ
3. Gate of Sooun
4. Temple II : Who Will Get Me a Drink of Water from the Cistern of Bethlehem?
5. Tombstone Chapel
6. Gate of Damihyron
7. Temple III : Unless YHVH Had Been My Help, My Soul Would Soon Have Dwelt with Dumah
8. He Doth Mourn in Hell
9. Gate of Aion Tsevaoth

Disc 2 – SETH ב
1. Temple IV : Oracle of the Man Whose Eye Is Open
2. Seven Altars Burn in Sin
3. Gate of Arba-Hemon
4. Temple V: בראשית
5. Exiled in Transformation
6. Gate of Behet-Myron
7. Temple VI : The Weight of Gold That Came to Solomon in One Year Was 666 Talents of Gold
8. The Heart of King Solomon in Sorcery
9. Gate of Sulam

Disc 3 – TEI טטט
1. Temple VII : They and All That Belonged to Them Went Down Alive into Sheol
2. The Guilt They Bore
3. Gate of Jehudmijron
4. Temple VIII : Mount Sinai Was All in Smoke, for YHVH Had Descended upon It in Fire
5. Exodos
6. Gate of Dimitrijon
7. Temple IX : A Redeemer Will Come to Zion
8. In Meditation on the Death of Christ
9. Gate of Ea-On

Line-up
The Evil Reverend N. – Guitars
Iván Hernández – Drums
Peter Habura – Bass
Mors Dalos Ra – Vocals, Guitars (electric, acoustic), Keyboards

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A TEAR BEYOND

Il video di “Angels Out of Grace”, dall’album “Humanitales” (House Of Ashes Prod.).

“HUMANITALES” is the third studio album by Italian goth/industrial band A TEAR BEYOND, released on 5 may 2018 by House of Ashes Prod.

“HUMANITALES” tells about Humans in its most profound, uncontrollable plan.It tends to tell stories of comforts and discomforts of individuals who have no power over them. Each story lives of its beginning and its epilogue, both contaminated from within (our nature) and from outside (society). “HUMANITALES” unravels among the labyrinths of the natural human emotionality and its inexorable social mutation.

“Angels Out of Grace” is the first single taken from “HUMANITALES”.
The Videoclip for this song was directed, filmed and edited by Michele Piazza, Andrea Bianchin & Uber Mancin.
The Lead Actress is Anna Dovigo.

“Humanitales” track listing:
1) Humanitales
2) Frolic
3) Sentence (Forgiveness act II)
4) So Deep Out There
5) Angels Out of Grace
6) Inugami
7) Damned Paradise
8) Inadequacy
9) Tale
10) The Frozen Night (rebirth bonus)

A TEAR BEYOND line-up:
CLAUDE ARCANO: Vocals
IAN VESPRO: Guitars
UNDESC GROTESQUE: Guitars
VENDRA: Drums
CANCE: Bass
PHIL: Keyboards & Orchestra

“Humanitales” album credits:
Produced by A Tear Beyond and Hypnoise Recording Studio.
Recorded and Mixed by Phil at Hypnoise Recording Studio.
Mastered by Giovanni Versari at “La Maestà” mastering studio.
Printed and distributed by House of Ashes Prod.
Artworks and Graphics by Nicola “Mel” Coin
Band Picture by Giulio Foladore
All music composed and played by A Tear Beyond
Lyrics, Concepts and Story by Claude Arcano
Special arrangements by Phil
Female vocals by Sara “Yuna” Gramola
“Tale” child vocals by Edoardo “Edo” Gianello
“Damned Paradise” lyrics by Andrea “Jar” Giaretta and Claude A.

OTHER INFORMATIONS ABOUT THE BAND
“HUMANITALES” is Vendra’s last Album as A Tear Beyond drummer. The new drummer is Skano, former drummer of Absenthia (IT).

A TEAR BEYOND was founded in 2008 in Vicenza, Italy. The band comes from the fusion of six elements with more than 15 years of musical experience.In 2012 came out their first studio album “BEYOND” followed by a strong live activity.In 2015 the band presents the second studio album “MAZE OF ANTIPODES” by the label “House of Ashes” (Milan – IT).The album was supported by releasing an official videoclip “Behind the Curtains I’m Dying” and a sequence of live gigs opening for international bands like Moonspell, Fleshgod Apocalypse, Folkstone, Isole, Septicflesh, Dark Lunacy, Jack Frost and Extrema.In the spring of 2018 the band released their third studio album “HUMANITALES” and the official videoclip of the single “Angels out of Grace”.The band repertoire blend industral electro sounds with gothic metal arrangements and melodies.Key point of the band is the live theatricality when the audience can get involved in a true 360° show by means of scene costumes, Venetian masks, performers and intermission shows.

For all detailed informations about band, concepts, past albums, please visit:
OFFICIAL WEBSITE: www.atearbeyond.com
FB PAGE: www.facebook.com/atearbeyond
YOUTUBE CHANNEL: www.youtube.com/user/atearbeyond
TWITTER: www.twitter.com/atearbeyondbandwww.twitter.com/atearbeyondband
SPOTIFY: https://open.spotify.com/artist/6ixlM4oKdoP9bgj2aHsAsW

Charlotte In Cage – Times Of Anger

L’album coinvolge con la sua altalena tra i generi e le ispirazioni che hanno portato le Charlotte In Cage alla realizzazione di questa raccolta di brani, sicuramente consigliati agli amanti dei suoni alternativi ma che potrebbero risultare soddisfacenti anche a chi è abituato a musica più estrema.

Non è poi così semplice convogliare in un unico sound alternative metal, atmosfere gothic e reminiscenze post grunge, perché la sfida potrebbe risultare più difficile del previsto ed il flop è dietro l’angolo.

Le Charlotte In Cage, gruppo nostrano tutto al femminile, in arrivo con il debutto Times of Anger su Sliptrick Records, ci sono riuscite creando un proprio suono che accoglie tra le sue trame di tutto un po’ da questi generi, con puntate nel metal estremo dettate dal growl che appare come un’anima nera quando la tensione sale alta e rabbiosa.
La band, nata a Salerno tre anni fa, ha già avuto diversi avvicendamenti nella line up che ad oggi vede Marianna Forino (chitarra), Susanna Angelino (basso e responsabile del growl) e Annalisa Barra alla batteria.
L’album parte alla grande con due brani che affondano le radici nel metal/rock degli anni novanta: Liar e I Hate Myself sono la perfetta sintesi di quello che le Charlotte In Cage suonano, accomunando sotto lo stesso tetto stilistico Hole, Nymphs, Kittie e Sentenced.
Times of Anger vive in questo labile equilibrio di stili con tutta l’attitudine da riot girl delle musiciste campane, cantrici delle problematiche delle donne con una raccolta di brani che non lasciano trasparire cali di tensione, anche quando i suoni si fanno più pacati e vicini all’alternative gothic rock (Dionysus).
Con la sua intensa mezz’ora scarsa di durata, l’album coinvolge con la sua altalena tra i generi e le ispirazioni che hanno portato le Charlotte In Cage alla realizzazione di questa raccolta di brani, sicuramente consigliati agli amanti dei suoni alternativi ma che potrebbero risultare soddisfacenti anche a chi è abituato a musica più estrema.

Tracklist
01. Liar
02. I Hate Myself
03. Yours Faithfully
04. Dionysus
05. 13 Years Old
06. Times Of Anger
07. Monster I Became
08. The Plastic Beast

Line-up
Marianna Forino – guitar
Susanna Angelino – bass/back vocals
Annalisa Barra – drums
Antonella Della Monica – Vocals

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