Strana Officina – Non Finirà Mai / The Faith

Per i collezionisti e amanti della Strana Officina, la Jolly Roger ha in serbo per questa uscita diversi formati tra cui un vinile grigio limitato alle prime cento copie, vinile classico, cd e digitale: quindi non avete scuse, la storia vi aspetta.

La Jolly Roger Records, in attesa del nuovo lavoro di inediti, pubblica due raccolte marchiate Strana Officina, probabilmente la band italiana più rispettata ed amata dai fans dell’hard & heavy duro e puro.

La leggendaria e tragica storia del gruppo la conosciamo un po’ tutti: la storia della Strana Officina inizia nel 1983 con l’esordio omonimo cantato in italiano, seguito da due lavori dal taglio più internazionale dato dall’idioma inglese nel cantato: The Ritual e Rock ‘n’ Roll Prisoners.
La carriera della “Strana” però si ferma tragicamente nel 1993, quando un incidente stradale si porta via l’anima del gruppo, Fabio e Roberto Cappanera, rispettivamente il chitarrista e il batterista, nonché fondatori del gruppo con l’aiuto del bassista Enzo Mascolo.Difatto la Strana Officina non esiste più, almeno fino al 2006, anno in cui Rolando e Dario Cappanera, tornano sul palco con il monicker originale, accompagnati da Enzo Mascolo e dal singer Bud Ancillotti.
Non Finirà Mai è una raccolta di brani scritti da Rolando e Dario nel 1995, contiene le versioni demo di quattro brani cantati in italiano, più le versioni riarrangiate e risuonate nel 2017.
E’ palese l’atmosfera pesante ed oscura che aleggia sui brani, ma anche la voglia di non mollare e con orgoglio portare avanti il sogno della famiglia Cappanera, il tutto riassunto nella canzone manifesto Non Finirà Mai, che dà il titolo all’album.
I brani sono tutti cantati in italiano, perfetti esempi della tradizione hard & heavy che il gruppo ha portato sui palchi e sulla quale ha costruito la sua reputazione.
The Faith è una raccolta uscita originariamente nel 2006, contiene quasi tutti i brani che andavano a comporre i primi tre lavori del gruppo, rivalutati dal sapiente lavoro in studio di Antonello Saviozzi.
Una compilation completa che racchiude tutti i classici della Strana, dalle graffianti Metal Brigade e The Kiss Of Death, alla cadenzata e potente The Ritual, dalla suggestiva Black Moon, brano dal taglio epico che ricorda i Black Sabbath era Tony Martin , alla bellissima ballad Autostrada Dei Sogni, fino alle mai incise all’epoca dell’uscita, ma proposte abitualmente dal vivo, Profumo Di Puttana ed Officina.
Per i collezionisti e amanti della Strana Officina, la Jolly Roger ha in serbo per questa uscita diversi formati tra cui un vinile grigio limitato alle prime cento copie, vinile classico, cd e digitale: quindi non avete scuse, la storia vi aspetta.

Tracklist
Non Finirà Mai :
Non finirà mai (2017)
Bimbo (2017)
Ricordo Di Lei (2017)
Vittima (2017)
Non Finirà mai (1995)
Bimbo (1995)
Amore e Fuoco (1995)
Vittima (1995)

The Faith :
1.King Troll
2.Metal Brigade
3.The Ritual
4.Rock N Roll Prisoners
5.Falling Star
6.Gamblin’ Man
7.Black Moon
8.War Games
9.Don’t Cry
10.The Kiss of Death
11.Burning Wings
12.Unknown Soldier
13.Profumo di Puttana
14.Autostrada dei Sogni
15.Officina

Line-up
Fabio Cappanera – Guitars
Roberto Cappaner – Drums
Daniele”Bud”Ancillotti – Vox
Enzo Mascolo – Bass
Marcello Masi – Guitars
Rolando Cappanera – Drums
Dario Cappanera – Guitars

STRANA OFFICINA – Facebook

https://youtu.be/EceEiWTBNSc

The Dark Red Seed – Becomes Awake

Sperimentale, etnico, oscuro ai limiti del dark folk e dalle malate venature blues, Becomes Awake si rivela un’opera di spessore qualitativo non comune e il bravo Larson si ritaglia con merito uno spazio importante al di fuori dell’ombra di quel King Dude, del quale il musicista di Seattle è uno dei più stretti collaboratori.

Tosten Larson, dopo aver pubblicato lo scorso anno un ep di assaggio del suo progetto The Dark Red Seed, si presenta sempre sotto l’egida della Prophecy con il full length d’esordio, Becomes Awake.

Se Stands With Death era parso promettente, ma non aveva fatto capire più di tanto del potenziale del musicista statunitense (il quale si avvale della stabile collaborazione di Shawn Flemming), questo lavoro fuga ogni dubbio fin dalle prime note dell’opener Dukkha, che regala un ottimo esempio di psichedelia obliqua, con tanto di fiati a sostenerne la struttura, e della successiva Darker Days , blues deviato che abbaglia per interpretazione personale di tale materia, ripresa anche nella conclusiva Diana And Ouroboros Dance, dove una sorta di Danzig de-anabolizzato incontra i Doors dando vita ad una canzone stupenda.
In realtà parlare di un brano specifico rischia d’essere fuorviante, in quanto l’album possiede una ricchezza di sfumature impagabile, esaltata da una pulizia sonora e interpretativa formidabile: questo avviene anche grazie al contributo di ospiti come Kelly Pratt e Steve Nistor, i quali alimentano costantemente il flusso musicale con l’apporto di strumenti a corda, fiati e percussioni.
Sperimentale, etnico, oscuro ai limiti del dark folk e dalle malate venature blues, Becomes Awake si rivela un’opera di spessore qualitativo non comune e il bravo Larson si ritaglia con merito uno spazio importante al di fuori dell’ombra di quel King Dude, del quale il musicista di Seattle è uno dei più stretti collaboratori.

Tracklist:
01. Dukkha
02. Darker Days
03. Alap
04. Ancient Sunrise
05. The Mouth Of God
06. The Destroyer
07. The Void
08. Awakening
09. Sukha
10. Diana And Ouroboros Dance

Line-up:
Tosten Larson
Shawn Flemming

THE DARK RED SEED – Facebook

KORPIKLAANI

Il lyric video di ‘Kotikonnut’, dall’album “Kulkija” in uscita a settembre (Nuclear Blast).

Il lyric video di ‘Kotikonnut’, dall’album “Kulkija” in uscita a settembre (Nuclear Blast).

Le superstar finlandesi del Folk Metal KORPIKLAANI hanno recentemente annunciato l’uscita del nuovo album intitolato “Kulkija” (“Vagabondo”) per il 7 Settembre 2018 su Nuclear Blast. Per celebrare l’inizio del tour dei festival estivi, la band ha svelato il primo singolo, ‘Kotikonnut’, tratto dal nuovo disco. Guarda il lyric video su YouTube:

Acquista subito la traccia: http://nblast.de/KorpiklaaniKotikonnut
Ascoltala dalla NB Novelties Playlist: https://open.spotify.com/user/nuclearblastrecords/playlist/6aw9wiedFzzhJiI96DhNhw

Il fisarmonicista Sami, che ha anche composto il brano, afferma,”E’ una canzone mid tempo con molta melodia. E’ stato sorprendente come il nostro paroliere sia riuscito a scriverla, ha davvero catturato il feeling e il carattere della canzone. Speriamo vi possa piacere quanto piace a noi!”

Riguardo a ‘Kotikonnut’ (“Homestead”):
Durante il suo viaggio, un vagabondo guarda indietro alla sua casa, alla sua infanzia e alla bellezza di ogni cosa. Ricorda mentre correva con le sue ragazze sul prato, credendo che tutto ciò non sarebbe mai finito. Anche se ora la sua casa è la strada e un carrello spinto dalla gioia, egli ricorderà sempre la felicità della sua casa e della sua giovinezza. A quel tempo la luna era dorata, splendeva ovunque nella notte e illuminanava la campagna e la foresta buia. Il vagabondo accetta che ogni cosa che arriva, diventerà un giorno un lontano ricordo.”

Con 14 tracce e una durata totale di oltre 71 minuti, “Kulkija” è l’album più lungo mai creato dalla band. Avendo lavorato per la prima volta con il produttore Janne Saksa, il disco è stato registrato ai Petrax Studio (Hollola, FIN) e mixato ai Sound Supreme Studios (Hämeenlinna, FIN). Il mastering è stato affidato al famoso Svante Forsbäck (RAMMSTEIN a.o.).
La cover è stata realizzata da Jan Yrlund (BATTLE BEAST, MANOWAR etc.), che aveva già creato diversi altri artwork per i precedenti album e singoli della band.

Il membro fondatore Jonne ha commentato:
“Non siamo mai stati tanto soddisfatti del risultato finale come per “Kulkija”. Abbiamo cercato di mantenerlo il più naturale possibile, ed è ciò che a breve potrete chiaramente sentire. Come per il vagabondo, questo album è un viaggio, uno che ti fa sentire bene.

ll fisarmonicista Sami Perttula aggiunge:
“‘Kulkija’ non è solo una raccolta di canzoni, è un “vero” album con un’atmosfera unica che guida l’ascoltatore attraverso un lungo viaggio. Tutti i brani sono stati già preparati in anticipo e non è stato necessario un arrangiamento in studio. Io e Tuomas [violino] abbiamo avuto molto spazio per sviluppare e suonare gli accordi folk.”

I pre-ordini saranno disponibili a breve!

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KORPIKLAANI live:

09.06. CH Interlaken – Greenfield Festival
06.07. E Barcelona – Rock Fest
12.07. D Neukirchen-Vluyn – Dong Open Air
13.07. NL Amstelveen – P60 (w/ MYRKVAR) *NEW*
15.07. CZ Vizovice – Masters of Rock (Special Show)
03.08. D Wacken – Wacken Open Air
15.08. PL Straszęcin – Czad Festiwal *NEW*
16. – 18.08. D Dinkelsbühl – Summer Breeze

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Maggiori info:
www.korpiklaani.com
www.facebook.com/korpiklaani
www.nuclearblast.de/korpiklaani

Autori Vari – Sludge Doom And Hard Noise

Sludge Doom and Hard Noise è un riassunto delle produzioni e coproduzioni di Taxi Driver Records, il tutto concepito e guidato dall’amore per la musica, ed è inoltre uno sguardo esaustivo sulla bellezza di un certo underground italiano.

Un bellissimo sampler gratuito con il passato, il presente ed il futuro del mondo Taxi Driver, che non è solo un’etichetta discografica, ma un modo di fare e di vivere la musica.

Chiuso qualche anno fa il negozio sito nel centro storico di Genova, che era diventato il punto di riferimento per appassionati e non solo, il duo Sara e Maso ha sempre continuato a vendere on line e soprattutto non ha smesso di essere un’etichetta sempre votata al rumore e sensibile alla scena locale; inoltre Taxi Driver è anche webzine con Tomorrow Hit Today.
Questa super raccolta, in download gratuito sul loro bandcamp raccoglie moltissimi nomi, alcuni li potreste già conoscere, altri li sentirete qui per la prima volta e sarà un gran piacere. Incredibile la varietà e la qualità, troviamo molte declinazioni di generi e sottogeneri, dallo stoner allo sludge, all’elettronica alla psichedelia pesante, in un turbinio di colori e suoni. La raccolta vi regalerà grandi gioie, ci sono nomi della scena genovese come i sempre immensi CRTVTR, gli Ut e i Bells Of Ramon qui con un magnifico inedito che precede l’uscita del loro prossimo disco, e si sente che il gruppo è maturato tantissimo e potrebbe essere una delle migliori cose hard rock che Genova abbia mai concepito. Anche i Desert Rider ci regalano un assaggio di ciò che sarà il loro futuro. La raccolta dà l’idea della portata del lavoro che Taxi Driver ha portato avanti in questi anni, per non parlare di Genova Urla e degli altri concerti organizzati negli anni. Sludge Doom and Hard Noise è un riassunto delle produzioni e coproduzioni di Taxi Driver Records , il tutto concepito e guidato dall’amore per la musica, ed è inoltre uno sguardo esaustivo sulla bellezza di un certo underground italiano. La qualità è molto alta e vi verrà voglia di comprare e supportare, o anche solo di andare a vedere i concerti, perché underground vuol dire anche militanza e tutti abbiamo un compito.
Il rumore continua.

Tracklist
1.PETROLIO – Eating Lights Slowly
2.CAMBRIAN – Hooded Mantanaut
3.BELLS OF RAMON – Long Way To Loose
4.HUMULUS – The Great Hunt
5.DESERT RIDER – Pilgrim Of Chaos
6.UT – Panda Love
7.MOCK THE MANKIND – A Great Depression
8.HIBAGON – Orogenesis
9.NUDIST – Bloody Waters
10.CRTVTR – Sol Guerrilla
11.IDLEGOD – Idlegod
12.LLEROY – Primate
13.ORION – Lucid Dreams
14.THE LAND OF THE SNOW – States Of Longing
15.SONIC WOLVES – Wolfwitch
16.ROSARIO – To Peak And Pine

TAXI DRIVER RECORDS – Facebook

Bleed From Within – Era

Era si presenta come un lavoro duro come la roccia, il sound bilancia potentissimi mid tempo ad accelerate tipiche di certo thrash metal targato 2018, tra rabbiose frustate estreme e melodie ben inserite nella struttura del sound senza perdere un grammo in impatto e violenza.

Che gli scozzesi Bleed From Within non fossero più dei novellini si capiva dall’anno di inizio attività (2005) e dalla discografia che contava tre full length più una manciata di lavori minori, prima che Era arrivasse tramite la Century Media a portare un po’ di freschezza ad un genere prigioniero dei suoi cliché ed in crisi qualitativa ormai da qualche tempo.

Non che l’album, atteso dai fans cinque lunghi anni, brilli di chissà quale novità stilistica particolare, ma dalla sua la band ha un talento non comune nell’amalgamare aggressività e melodia in un unico devastante sound.
D’altronde i Bleed From Within hanno un passato da gruppo deathcore e la frangia più estrema del death metal moderno continua fortunatamente ad ispirare la band scozzese.
Era si presenta come un lavoro duro come la roccia, il sound bilancia potentissimi mid tempo ad accelerate tipiche di certo thrash metal targato 2018, tra rabbiose frustate estreme e melodie ben inserite nella struttura del sound senza perdere un grammo in impatto e violenza.
Afterlife, la vibrante Shiver, il tornado Bed Of Snake, elevano il gruppo ad ottimi mestieranti del genere suonato, come scritto senza tocchi originali di sorta ma suonato con il cuore e senza le ruffianerie che indeboliscono l’atmosfera delle opere odierne, impegnate più a convincere l’ascoltatore di essere al cospetto della new sensation del momento che far male come conviene e come riesce quel piccolo gioiellino di I am Oblivion, Pt.II.
Scott Kennedy e soci continuano il loro percorso con la naturalezza di chi è convinto dei propri mezzi ed è in possesso della giusta attitudine, risultando un gruppo con un sound personale, e soprattutto onesto.
Era è un buon lavoro che gli amanti del genere non dovrebbero ignorare, sono troppo pochi i lampi metalcore sul mercato odierno per trascurare un album come l’ultimo lavoro dei Bleed From Within.

Tracklist
1. Clarity
2. Crown of Misery
3. Cast Down
4. Afterlife
5. Shiver
6. Bed of Snakes
7. I am Oblivion, Pt. II
8. Alone in the Sun
9. Gatekeeper
10. Ruina
11. Alive

Line-up
Scott Kennedy – Vocals
Ali Richardson – Drums
Craig “Goonzi” Gowans – Guitar
Steven Jones – Guitar
Davie Provan – Bass

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