Kronomatopea – Time It’s Time

Time It’s Time è un’opera impegnativa che per oltre un’ora vi terrà incollati alle cuffie, tra raffinati passaggi di musica classica, cavalcate metalliche, solos neoclassici e quell’epicità che affiora quando i due stili musicali si incontrano.

Kronomatopea è il progetto symphonic power metal del musicista e compositore classico Francesco Sammartano, appassionato di metal tanto da coniugare in maniera efficace le due anime musicali in questo bellissimo primo album, aiutato dal cantante Marco Scorletti (ex Astral Domine) e da altri importanti ospiti.

Time It’s Time è un’opera impegnativa che per oltre un’ora vi terrà incollati alle cuffie, tra raffinati passaggi di musica classica, cavalcate metalliche, solos neoclassici e quell’epicità che affiora quando i due stili musicali si incontrano.
Non si può non rimanere affascinati da un lavoro come Time It’s Time , sicuramente un must per gli amanti del genere, qui davvero coccolati dalle composizioni di Sammartano.
Le influenze che affiorano all’ascolto delle perle sinfoniche chiuse nello scrigno dal compositore nostrano vanno ricercate tra le icone del metal più nobile come Malmsteen (primo amore metallico di Sammartano), Angra, Stratovarius e i nostri Rhapsody, quindi non è l’originalità che troverete tra le note di Time It’s Time, ma musica fuori dal tempo, spettacolare, a tratti dal taglio cinematografico quando le orchestrazioni rimangono le uniche protagoniste dello spartito, prima che deliziose note classiche o ripartenze metalliche aggiungano eleganza o verve al sound.
A Way To Follow, The Song Of Light, Not For Glory e l’apoteosi neoclassic/power/symphonic/epic metal di Valkyrie’s Land portano l’opera dei Kronomatopea a livelli altissimi per un debutto, una vera sorpresa per chi ama gli effetti della sacra alleanza tra musica classica ed heavy metal.
Sembra che i Kronomatopea siano già al lavoro sulla seconda opera, nel frattempo godetevi questo bellissimo quadro musicale dal titolo Time It’s Time.

Tracklist
1.Overture
2.Time, It’s Time
3.A Way To Follow
4.A Break From The Line
5.The Song Of Light
6.Not For Glory
7.The Cycle Of The Life
8.Lighting
9.Valkyrie’s Land
10.Vissi D’arte
11.Tears And Memories

Line-up
Francesco Sammartano – All instruments
Marco Scorletti – Vocals

Riccardo Barbiera – Drums (on tracks: 1,2,3,5,6,8,11)
Gianluca Labella – Drums (on tracks: 8,9)
Simona Guaiana – vocals on tracks: 5,10)
Alessandro Flores – vocals (on track: 6)
Marco Scorletti – vocals (on tracks: 2,8,9)
Raffaele Albanese – vocals (on tracks: 3,8)
Mirko La Porta – lead violin (on tracks: 2,3)
Andrea De Paoli – Harpsichord (on track: 5)

https://www.facebook.com/sammartanoskronomatopea/?ref=br_rs

Ostura – The Room

Gli strumenti tradizionali e classici guidano la musica verso territori inesplorati e la forza del metal, come tempeste di sabbia nel deserto, si unisce alle orchestrazioni ed alle atmosfere suggestive di cui è composto The Room per un risultato sbalorditivo, avvicinandosi alla perfetta sintesi di quanto abbiamo ascoltato in questi anni in campo sinfonico e metallico.

Certo che ci vuole del coraggio per affermare che quello che esce oggi in ambito rock/metal non sia all’altezza delle opere passate, specialmente quando ci si finge sordi e si ignorano lavori di livello altissimo come The Room, ultima fatica e capolavoro della progressive symphonic metal band libanese Ostura.

Il gruppo, formato nel 2009 ed arrivato al secondo album dopo il debutto Ashes of the Reborn, licenziato nel 2012, è formato da cinque musicisti che si fanno accompagnare in questa nuova avventura musicale da una serie di ospiti internazionali di assoluta garanzia di qualità come Arjen Anthony Lucassen, Marco Sfogli e Ozgur Abbak alla chitarra, Michael Mills alla voce, Thomas Lang alla batteria, Dan Veall al basso,  Yamane Al Hage e Jokine Solban al violino, Nobuko Miyazaki al flauto, Mohannad Nassr all’oud e Roger Smith al violoncello, ai quali si aggiungono due orchestre, la City of Prague Philharmonic Orchestra e la The Lebanese Filmscoring Ensemble.
Un mastodontico lavoro di oltre settanta minuti di musica progressiva che ingloba qualsiasi tipo di spirazione arrivi ai musicisti, dal power metal alla musica orientale, dal symphonic metal all’industrial, in un susseguirsi di sorprese pescate dal cilindro musicale del gruppo come farebbe un prestigiatore per intrattenere gli astanti, rapiti dall’eleganza dei movimenti in un clima di magia.
The Room ha un taglio cinematografico, un suono bombastico e pieno, un approccio progressivo senza assomigliare troppo ad alcuna band, ma che se vogliamo si avvicina più alle colonne sonore e per l’approccio vario ed originale alle ultime produzioni dei Pyogenesis, però in un ambito molto più sinfonico.
Gli strumenti tradizionali e classici guidano la musica verso territori inesplorati e la forza del metal, come tempeste di sabbia nel deserto, si unisce alle orchestrazioni ed alle atmosfere suggestive di cui è composto The Room per un risultato sbalorditivo, avvicinandosi alla perfetta sintesi di quanto abbiamo ascoltato in questi anni in campo sinfonico e metallico.
Le sfumature prese dalla musica tradizionale e gli elementi progressivi aggiungono ulteriore poesia ed atmosfere suggestive a momenti di una bellezza straordinaria, come i dodici minuti di Duality o le trame classiche di Let There Be o della spettacolare The Sourge.
Cori epici, sontuose parti orchestrali, metal tra forza power e ricami progressivi, musica elettronica e folk, in questo lavoro c’è di tutto e di più, perfettamente plasmato in un unico sound, e per quanto mi riguarda sarà difficile fare meglio nel genere per quest’anno.

Tracklist
1.The Room
2.Escape
3.Beyond (The New World)
4.Let There Be
5.Erosion
6.Only One
7.Mourning Light
8.Deathless
9.Darker Shade of Black
10.The Surge
11.Duality
12.Exit the Room?

Line-up
Elia Monsef – Vocals, Production, Media
Danny Bou-Maroun – Keyboards, Orchestration, Production
Youmna Jreissati – Vocals
Alain Ibrahim – Guitars
Alex Abi Chaker – Drums (Live)

OSTURA – Facebook

NEW HORIZONS

Il video di “Inhuman Wrath”, dall’album “Inner Dislocation” (Revalve Records).

Il video di “Inhuman Wrath”, dall’album “Inner Dislocation” (Revalve Records).

The prog metal band New Horizons have released the Lyric video for the song “Inhuman Wrath”:

The song is taken from the album “Inner Dislocation”, released on February 23 via Revalve records. Available on CD/DIGITAL at :
https://player.believe.fr/v2/3614979678169
https://open.spotify.com/album/1mkQzFi3HgyhIx3U1iHxa7?si=GGJ6sURqSV-UCEkYV3QeoQ

https://www.facebook.com/newhorizonsprogband/
https://www.facebook.com/revalverecords/
http://www.revalverecords.com/NewHorizons.html

Pharaoh Overlord – Zero

Stranianti, magnifici e possenti come un dio che svanisce quando scende la droga sciamanica, sciamani di un’altra dimensione in cui si sta davvero bene, o più prosaicamente uno dei migliori gruppi di psichedelia pesante del mondo.

I Pharaoh Overlord sono una bellissima anomalia, una di quelle cose che nascono in mezzo a strane frequenze, e che sono assolutamente e fortunatamente fuori dalla norma.

Innanzitutto sono un supergruppo della psichedelia e del krautrock, dato che sono formati da Jussi Lehtisalo, Janne Westerlund Tomi Leppänen, membri dei notevolissimi Circle, e poi da altri compagni di acide scorribande. La loro attività psicoattiva è cominciata nel 2000 e ha avuto numerose puntate e tutte notevoli, ma questo Zero è una delle più belle e complete. Descrivere il mondo dei finlandesi è arduo, perché bisognerebbe scrivere un altro Alice Nel Paese Delle Meraviglie, ci sono tantissime cose. Si potrebbe dire che questo è un viaggio che a volte tocca i territori della psichedelia e del kraut in quota kosmik, con una voce che è growl, e che è la parte cattiva e sudata del viaggio. Strumentalmente questi signori hanno tecnica e sapienza da vendere, e soprattutto offrono un suono unico che non è rintracciabile da nessuna altra parte, come un venditore di sogni che solo voi conoscete. Qui urge mettersi le cuffie, consumare qualche sostanza ed andare. Il disco è bellissimo, ha mille rivoli, risvolti e chicche da offrire all’ascoltatore, ed è un’esperienza unica come lo è tutto con i Pharaoh Overlord. Il nome richiama, e giustamente, la visione psichedelica della vita di Sun Ra, ovvero non siamo di questo pianeta e vogliamo andarcene, ma già che l’astronave non passa, mettiamoci a fare musica del nostro mondo. Stranianti, magnifici e possenti come un dio che svanisce quando scende la droga sciamanica, sciamani di un’altra dimensione in cui si sta davvero bene, o più prosaicamente uno dei migliori gruppi di psichedelia pesante del mondo.

Tracklist
Side A:
1. Revolution
2. Maailmanlopun ateriana
3. Meanwhile

Side B:
1. Lalibela Cannot Spell Zero
2. Satavuotiaiden Salaisuus
3. I Drove All Night by My Solar Stomp

Line-up
Jussi Lehtisalo
Janne Westerlund
Tomi Leppänen

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