Dire Peril – The Extraterrestrial Compendium

The Extraterrestrial Compendium risulta un ottimo ascolto, risultando una raccolta di brani che non mancano di potenza e melodia, consigliati agli amanti di Iced earth e Blind Guardian e in generale agli ascoltatori delle sonorità power/thrash.

Per gli amanti del power/thrash metal arriva dagli States questo ottimo lavoro, il primo del duo formato dal chitarrista e bassista Jason Ashcraft e dal vocalist John Yelland con il monicker Dire Peril ed intitolato The Extraterrestrial Compendium.

Come suggeriscono il titolo e l’artwork, l’album è un concept fantascientifico che si sviluppa attraverso un power metal di matrice americana, potenziato da bordate thrash ma pervaso da una vena melodica che ne contraddistingue il piacevole ascolto.
Attivi come band da sei anni, i Dire Peril hanno dato alle stampe una manciata di ep e singoli prima di licenziare questa possente opera, composta da una dozzina di brani per oltre un’ora di metal classico, impreziosito da ritmiche schiacciasassi, un grande lavoro chitarristico, una buona prestazione vocale e buone canzoni.
Il genere è quello che ha fatto la fortuna degli Iced Earth, qui rivisitato in chiave power, quindi più “europeo” rispetto alla band di Jon Schaffer e con soluzioni corali che ricordano i Blind Guardian.
Paragoni scomodi? Non direi, anche perché i Dire Peril hanno fatto un gran bel disco, cercando di mantenere un buon livello nel corso dell’intero album che, pur sviluppandosi su di un minutaggio importante, si lascia ascoltare con attenzione.
Non c’è nulla di particolarmente originale tra le trame dei vari brani che, dall’opener Yautja (Hunter Culture), passando per Enemy-Mine, la thrashy Total Recall, il crescendo di Blood In The Ice e la splendida “Iced Guardian” Always-Right-Here, ci travolgono di suoni ben conosciuti ma ottimamente eseguiti dal duo.
The Extraterrestrial Compendium è un ottimo ascolto, rivelandosi una raccolta di brani che non mancano di potenza e melodia e consigliati agli amanti dei gruppi citati e, in generale, agli ascoltatori delle sonorità power/thrash.

Tracklist
1.Yautja (Hunter Culture)
2.Planet Preservation
3.Enemy Mine
4.The Visitor
5.Total Recall
6.Queen of the Galaxy
7.Roughnecks
8.Blood in the Ice
9.Heart of the Furyan
10.Altair IV: The Forbidden Planet
11.Always Right Here
12.Journey Beyond the Stars

Line-up
Jason Ashcraft – Guitars, Songwriting
John Yelland – Vocals, Lyrics

DIRE PERIL – Facebook

FLESHGOD APOCALYPSE

Il video di ‘Sugar’, dall’album “Veleno”, in uscita a maggio (Nuclear Blast).

Il video di ‘Sugar’, dall’album “Veleno”, in uscita a maggio (Nuclear Blast).

La band italiana orchestral-death metal e revivalista del rinascimento FLESHGOD APOCALYPSE farà il suo ritorno trionfale quest’anno con l’uscita del quinto album “Veleno”, il 24 Maggio su Nuclear Blast Records. Ora il gruppo presenta il primo trailer dell’album, in cui parla dell’ultimo singolo ‘Sugar’.

https://www.youtube.com/watch?v=2lXTqJLIuxI

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“Veleno” segna il primo disco dei FLESHGOD APOCALYPSE in tre anni, dall’uscita del loro acclamato disco “King” (2016). La ‘parte metal’ di “Veleno” è stata registrata a Roma al Bloom Recording Studio e Kick Studio con il collaboratore di lunga data Marco Mastrobuono, mentre la ‘parte orchestrale’ – il cast corale – è stato registrato al Musica Teclas Studio di Perugia. I Fleshgod Apocalypse hanno poi portato il loro lavoro al nominato ai Grammy Jacob Hansen (VOLBEAT, THE BLACK DAHLIA MURDER, EPICA) agli Hansen Studios in Danimarca per il mix e il master. L’intera produzione di “Veleno” ha preso, secondo Paoli, circa tre mesi. L’artwork dell’album è stato creato da Travis Smith (AVENGED SEVENFOLD, OPETH, KATATONIA).
Francesco Paoli riguardo a “Veleno”: “Oggi è il giorno. Un primo assaggio del nostro nuovo album, ‘Veleno’, è finalmente disponibile per tutti voi. Nessuna parola può descrivere quanto siamo entusiasti e quanto tempo abbiamo aspettato per questo momento. Quello che vedete è il raccolto di tre anni di sudore, rivoluzioni, emozioni intense e sfide estreme. Abbiamo dimostrato di essere più forti che mai, senza compromessi, alzando l’asticella a qualsiasi costo. L’album è a dir poco grandioso. Ogni canzone è un pezzo unico, letteralmente vivo. Non vedo l’ora che voi ragazzi sentiate il resto…”.

“Veleno” sarà disponibile nei seguenti formati:
– DIGI (CD+BLU-RAY) + TOPPA
– DIGI (CD+BLU-RAY)
– JEWELCASE CD
– 2LP (BLACK, GREY)
– DIGITAL DELUXE (INCL. VERSIONE STRUMENTALE DELL’ALBUM)
– DIGITAL

“Veleno”- Track Listing:
CD
01. Fury
02. Carnivorous Lamb
03. Sugar
04. The Praying Mantis’ Strategy
05. Monnalisa
06. Worship and Forget
07. Absinthe
08. Pissing On The Score
09. The Day We’ll Be Gone
10. Embrace The Oblivion
11. Veleno
Bonus Tracks (DIGI, DIGITAL & DIGITAL DELUXE)
12. Reise, Reise (RAMMSTEIN Cover)
13. The Forsaking (Nocturnal Version)

“An Evening in Perugia” (Bonus Blu-ray) – Track List:
01. Marche Royale
02. In Aeternum
03. Healing Through War
04. Cold As Perfection
05. Minotaur (The Wrath Of Poseidon)
06. Gravity
07. The Violation
08. Prologue
09. Epilogue
10. The Fool
11. The Egoism
12. Syphilis
13. The Forsaking

FLESHGOD APOCALYPSE live:

“Death…Is Just The Beginning” – North American Tour 2019
con HYPOCRISY, AENIMUS
22.03. USA Dallas, TX – Gas Monkey Bar N’ Grill
23.03. USA Austin, TX – Come and Take It Live!
24.03. USA Houston, TX – Scout Bar
26.03. USA Orlando, FL – The Haven
27.03. USA Atlanta, GA – The Masquerade
28.03. USA Raleigh, NC – The Maywood
29.03. USA Richmond, VA – The Canal Club
30.03. USA Worcester, MA – Palladium
31.03. USA New York, NY – Gramercy Theatre
01.04. CDN Montréal, QC – Théâtre Corona
02.04. CDN Québec City, QC – Impérial Bell
03.04. CDN Toronto, ON – The Opera House *UPGRADED*
05.04. USA Chicago, IL – Bottom Lounge
06.04. USA Minneapolis, MN – Studio B
07.04. CDN Winnipeg, MB – The Park Theatre
08.04. CDN Regina, SK – The Exchange
09.04. CDN Edmonton, AB – Starlite Room
10.04. CDN Calgary, AB – Dickens Pub
12.04. CDN Vancouver, BC – Rickshaw Theatre
13.04. USA Seattle, WA – El Corazon
14.04. USA Portland, OR – The Bossanova Ballroom
15.04. USA Oakland, CA – Metro Opera House

01.06. I Trezzo sull’Adda (MI) – Metalitalia.com Festival
23.06. B Dessel – Graspop Metal Meeting
20.07. SK Revištske Podzamcie – Gothoom
25. – 27.07. P Vila Nova de Famalicão – Festival Laurus Nobilis Music Famalicão

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Flashback Of Anger – Shades

I Flashback Of Anger sono la band dal sound più tedesco che mi sia capitato di ascoltare in questo ultimo periodo tra quelle battente bandiera tricolore, e hanno dato vita ad un’opera imperdibile per gli amanti dei suoni melodic power.

Terzo album per i Flashback Of Anger, band toscana attiva dal 2003 e sotto contratto per una label tedesca che di questi suoni se ne intende, la IceWarrior Records.

L’album, uscito a dicembre dello scorso anno, si intitola Shades ed arriva a confermare l’ottima forma della scena power/progressive tricolore e la bravura del quartetto, protagonista di un lavoro piacevole e ricco di melodie dall’appeal altissimo.
Guidato dal singer Alessio Gori, anche tastierista e quinto importante elemento dei Gamma Ray di Kay Hansen nell’Hellish Rock Tour 2007/08, il gruppo dà alle stampe un album che non conosce battute d’arresto, ispirato ovviamente dalle icone del genere, ma con una sua forte connotazione.
Non stiamo parlando di una band alle prime armi, i Flashback Of Anger hanno esperienza da vendere, sia musicale che di vita e si riflette su di un sound potente e melodico, perfetto nel bilanciare la possente carica del power metal a sfumature pregne di raffinati passaggi e refrain che ricordano l’hard rock melodico ed il prog metal, anche se in generale l’atmosfera dei brani rimane ben salda nel miglior power metal della scuola di Amburgo. Pur non allontanandosi dalle coordinate stilistiche di Edguy, Helloween e Gamma Ray, i Flashback Of Anger convincono per un talento melodico sopra la media e, partendo dall’opener Ripped Off e passando per Numbers e Band Of Brothers non c’è nota che non abbia un forte appeal su chi ascolta.
I Flashback Of Anger sono la band dal sound più tedesco che mi sia capitato di ascoltare in questo ultimo periodo tra quelle battente bandiera tricolore, e hanno dato vita ad un’opera imperdibile per gli amanti dei suoni melodic power.

Tracklist
1.Ripped Off
2.Numbers
3.Loaded Guns in Guitar Cases
4.Band of brothers
5.Holdout
6.Edge of dreams
7.Dawn of life
8.Lonely Road
9.Tropical Paradise
10.Marvels of the World

Line-up
Alessio Gori – Voice, Keyboards
Gianmarco Lotti – Guitars
Marco Moroni – Bass
Lorenzo Innocenti – Drums

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Crowhurst – III

Un’opera che grida, un urlo disperato eppure bellissimo, un disco che piacerà a tanti, perché copre un grande arco della musica pesante e non solo.

Jay Gambit aka Crowhurst è un musicista e produttore che ha coperto e copre un’ampia gamma di generi musicali, e potrebbe essere definito a ragione un esploratore sonoro.

Ogni volta visita mondi diversi e in questo caso con III si addentra in territori noise e grunge, creando come sempre qualcosa di bellissimo. III è disperato e struggente, il grido di un animale sempre connesso e però morente, colpevole di aver ucciso il proprio ambiente di vita e quindi sè stesso. La razza umana è una contraddizione in termini che prima o poi sarebbe dovuta esplodere e questo disco rappresenta benissimo il poi. La voce di Jay è disperata e ruvida, passa attraverso i padiglioni auricolari per arrivare al cuore ed esplodere, grazie anche ad una musica che si dimena con lui. Questa è forse l’opera in apparenza meno estrema musicalmente, ma è una cascata di odio e disagio, sublimata da uno spirito musicale davvero superiore. Le uscite discografiche totali di Crowhurst sono oltre settantacinque, contando anche le varie collaborazioni, ma ogni volta è un’epifania. In questa nuova pubblicazione però si è superato andando a creare un ponte temporale tra il grunge e qualcosa di estremamente moderno, di vicino al noise e ad altre cose pur senza appartenere a nessun genere in particolare, andando ad usare i codici musicali più adatti per creare qualcosa di potente e ben definito, di musicalmente unico. III è un disco in cui lo spazio si restringe sempre di più, dove le distorsioni sono solchi sull’asfalto e sulla nostra faccia, anno dopo anno, morte dopo morte. Il disco è inoltre strutturato come la narrazione di un film, infatti Crowhurst ha ammesso di essere stato influenzato da The Natural Born Killers, dal quale trae la disperazione e la violenza. Insieme al film di Oliver Stone, Jay Gambit si ispira anche alla serie tv The Twilight Zone, di cui si serve per andare oltre, infatti l’ultima canzone prende il titolo da un episodio della serie. Un’opera che grida, un urlo disperato eppure bellissimo, un disco che piacerà a tanti, perché copre un grande arco della musica pesante e non solo. Prodotto da Kurt Ballou.

Tracklist
1.I Will Carry You To Hell
2.Self Portrait With Halo And Snake
3.The Drift
4.La Faim
5.Ghost Tropic
6.Five Characters In Search Of An Exi

CROWHURST – Facebook