Anna Havoc – Anna Havoc

Gli Anna Havoc sono una band di San Pietroburgo che suona un buon hardcore caotico, magmatico e molto duro.

Gli Anna Havoc sono una band di San Pietroburgo che suona un buon hardcore caotico, magmatico e molto duro.

Il loro primo ep è un buon esempio di cosa possa offrire un giovane gruppo di talento e in grado di ottenere ottimi ascolti. Certamente i numi tutelari sono i Converge e tutta quella scena che ha cambiato l’hardcore negli ultimi anni che è tuttora è un’onda che avanza. I riff sono molto precisi e colpiscono nel segno, le canzoni sono costruite e sono sviluppate bene. La furia di questi ragazzi non è cieca, è incanalata nella via giusta e viene espressa al meglio, attraverso questo hardcore pesante ed incalzante. La tensione rimane alta per tutto il disco, il minutaggio è adeguato ad esprimere quello che vogliono questi russi, ovvero la descrizione di una società che sta morendo e questo è il suono del coltello che la seziona. Gli Anna Havoc riescono a non essere derivativi perché hanno un’alta qualità nel loro sound e l’esprimersi in lingua madre è segno di forte personalità e di voglia di non farsi omologare, il messaggio lo si capisce benissimo. Ci sono momenti intensi e molto coinvolgenti, ma tutto il disco si attesta su buoni livelli: anche nei pezzi più lenti e sofferti gli Anna Havoc si esprimono molto bene e riescono sempre a costruire cose interessanti. E’ sempre piacevole ascoltare dell’hardcore nuova scuola suonato in questa maniera, peraltro il disco è in offerta libera sul loro bandcamp e ne vale davvero la pena.

Tracklist
1.Тишина
2.Вольта
3.Птица
4.Очаг
5.Весна

VINCENZO GRIECO

Il video di “Crashing Waves”, dall’album in uscita a maggio (Red Cat Inst Fringe).

Il video di “Crashing Waves”, dall’album in uscita a maggio (Red Cat Inst Fringe).

Disponibile dal 29 marzo, su tutte le piattaforme digitali, “Crashing Waves”, primo singolo estratto dal nuovo album di Vincenzo Grieco, in uscita a maggio 2019 per Red Cat Inst Fringe!

“Nessun compromesso per questo energico brano in puro stile hard rock anni ’80: ritmiche taglienti e virtuosismi di chitarra accompagnano la storia di un giovane surfista, stanco di osservare l’oceano soltanto da lontano. Il coraggio e l’incoscienza di non fermarsi davanti a niente e nessuno, nel surf, nel rock‘n roll e nella vita. Menzione d’onore alla straordinaria voce di Giorgio Lorito!”

CONTATTI ARTISTA:
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http://www.vincenzogrieco.it/

LABEL:
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Dimlight – Kingdom Of Horrors

Oscuro e drammatico, come il concept da cui si ispira, il sound di questo lavoro trova ottimi sfoghi qualitativi in una manciata di brani dalle atmosfere epico/apocalittiche.

La storia di Athanor e del suo viaggio alla ricerca di conforto e assoluzione, nei percorsi distorti e cupi di Irkala Kar, l’Underworld, prende vita tra le trame di un metal estremo che lascia spesso il comando alle sinfonie gotiche accompagnate dalla voce femminile, in una continua contesa con il growl profondo che guida l’anima estrema dei Dimlight.

Kingdom Of Horrors è il quarto album del gruppo greco, attivo dal 2006 e protagonista di molti live in compagnia delle massime espressioni del metal di questi anni come Arch Enemy, Lacuna Coil, Epica, Septic Flesh.
Ed è a queste band che i Dimlight si ispirano per portare alla luce il proprio esempio di musica, a tratti enfatica, dagli arrangiamenti orchestrali che si danno battaglia tra la possente forza del death metal, in una sorta di jam che vede impegnati i Lacuna Coil e i Septic Flesh.
Oscuro e drammatico, come il concept da cui si ispira, il sound di questo lavoro trova ottimi sfoghi qualitativi in una manciata di brani dalle atmosfere epico/apocalittiche come We, The Bones, la magniloquente Beyond The Gates Of Horror e Tower Of Silence.
L’ascolto non perde di interesse per tutta la durata dell’album, grazie agli ottimi arrangiamenti ed in particolare alla voce della cantante, che ricorda non poco quella di Cristina Scabbia, particolare che non mancherà di procurare nuovi estimatori al gruppo greco.

Tracklist
1.The Red King
2.Beryl Eyes
3.We, the Bones
4.Into the Thrice Unknown Darkness
5.Beyond the Gates of Horror
6.The Ecstasy of the Hunt
7.Tower of Silence
8.Serpent’s Pact
9.Lapis Animae
10.Bleeding Sunrise

Line-up
Mora – Vocals
Peter(a.k.a.Invoker) – Guitars,Vocals
Nick – Guitars
Jim – Drums
Marios – Lyricist
Apostolis – Orchestra Composer

DIMLIGHT – Facebook

Flageladör – Predileção Pelo Macabro

Predileção Pelo Macabro spara dieci colpi che insieme formano una mitragliata di speed/thrash tradizionale ispirato alla scena teutonica, i brani si susseguono veloci e abbastanza simili, lasciando troppo poco all’ascoltatore.

Proposta assolutamente underground quella dei Flageladör, nome che da quasi vent’anni fa parte della scena metal brasiliana.

La band infatti è attiva dall’inizio del nuovo millennio e può contare su una discografia che annovera tre full length ed un buon numero di split e demo.
Predileção Pelo Macabro è quindi il quarto lavoro sulla lunga distanza per il quartetto di thrashers dal suono old school, che non delude i suoi fans e li travolge con il suo thrash metal dalle accelerazioni speed senza compromessi.
Una musica zeppa di cliché, ma che viaggia a ritmo sostenuto, tra ritmiche sparate, solos e refrain scolpiti sulle tavole della legge di questo tipo di sonorità.
La produzione in linea con quanto suonato crea un’atmosfera ottantiana, mentre l’uso della lingua madre è sicuramente l’unico tocco di originalità da attribuire alla band.
Predileção Pelo Macabro spara dieci colpi che insieme formano una mitragliata di speed/thrash tradizionale ispirato alla scena teutonica, i brani si susseguono veloci e abbastanza simili, lasciando troppo poco all’ascoltatore.
Si tratta di un album rivolto essenzialmente ai fans del genere, magari incuriositi dall’uso della lingua portoghese che non inficia assolutamente un risultato comunque poco oltre la sufficienza e nulla più.

Tracklist
1.Entre o Martelo e a Bigorna
2.Nas Minhas Veias Corre Fogo
3.Máxima Voltagem
4.Terror Pós-Atômico
5.Queimando nas Chamas do Heavy Metal
6.Micromega
7.Eternamente Cinza
8.Predileção pelo Macabro
9.O Infiel
10.M.A.F.

Line-up
Armando Exekutor – Guitars & Vocals
Hugo Golon – Drums
Alan Magno – Bass
Jean Nightbreäker – Guitars

FLAGELADOR – Facebook

Triste Terre – Grand œuvre

Interessante esordio di questo duo francese, capace di creare ambientazioni maestose, imponenti e ammantate da tristezza e nostalgia: un black avanguardistico intriso di suggestioni doom e funeral.

Varie suggestioni emana l’esordio dei Triste Terre, gruppo francese di recente costituzione, con tre EP all’attivo dal 2016: un avanguardistico black metal intriso di doom, aromi funeral, dissonanze e capacità di creare ambientazioni misteriose e maestose.

Naal, compositore delle musiche e dei testi, accompagnato da Varenne al contrabbasso e Lohengrin alla batteria, ci propone in quasi sessantacinque minuti musica molto interessante capace di costruire imponenti affreschi che potrebbero ricordare per alcuni aspetti il suono degli inglesi Lychgate. L’uso sapiente dell’organo apre scenari che trasportano chi ascolta in territori ricchi di pathos e orrore. La lunghezza dei brani, in media superiore ai dieci minuti, permette di addentrarsi in territori multidimensionali, dove la furia black (Corps Glorieux) si amalgama perfettamente con parti nostalgiche e ammantate di tristezza, che pervade comunque ogni nota dell’ opera. Ogni brano nel suo divenire nasconde idee, suoni che conquistano e ogni ascolto scopre partiture che non si erano evidenziate prima; lentamente il suono si apre a nuove sensazioni ed è come emergere da profondi abissi prima di scoprire la maestosità della proposta. Il suo essere avanguardistico non comporta momenti di stanca o di noia, anzi è una continua sfida lasciarsi sommergere da imponenti strutture che non mancano di potenza e di coesione e i brani sono perfettamente delineati nel loro saliscendi emozionale, sia quando guardano al suono black, sia quando le note si sciolgono in momenti atmosferici di gran pregio. La componente doom è ricca di tensione e talvolta deflagra in momenti death doom pregevoli; le armonie, alcune molto dolci, sono sempre coperte da una aura sinistra a creare ambientazioni malsane e non confortevoli (Luer émerite). Un debutto davvero interessante in una scena, quella francese, molto attiva e sempre con progetti atmosferici piuttosto personali.

Tracklist
1. Œuvre au noir
2. Corps glorieux
3. Nobles luminaires
4. Grand architecte
5. Lueur émérite
6. Tribut solennel

Line-up
Naâl – Bass, Guitars, Vocals, Songwriting, Lyrics
A.Varenne – Contrabass
Lohengrin – Drums

TRSITE TERRE – Facebook