In Aevum Agere – Canto III

Con Canto III, gli Aevum Agere si confermano, per personalità e talento, una delle massime espressioni per quanto riguarda il classic doom.

Per gli amanti dell’epic doom metal di stampo classico, il ritorno dei nostrani In Aevum Agere è un appuntamento immancabile grazie ad una reputazione che col tempo si è consolidata, non solo per il valore dei lavori precedenti, ma anche per l’ottima qualità delle opere che vedono protagonista il suo leader Bruno Masulli, dai Annihilationmancer, ai Power Beyond, passando per i Miti Eterni.

Un artista senza dubbio di spessore, con un debole per la storia e la cultura dei popoli che hanno vissuto nel corso dei secoli sul suolo italico e che hanno trovato in lui uno dei cantori più accreditati nel mondo del metal underground.
Gli In Aevum Agere sono attivi da ormai quindici anni e oggi, con Piersabato Gambino al basso e Claudio del Monaco alla batteria, sono un trio potentissimo, dal sound classico che amalgama alla perfezione mid tempo doom metal e sferzate hard & heavy di matrice old school.
Il nuovo album dal titolo Canto III, ispirato ovviamente al poema dantesco, è composto da sette brani più tre intermezzi recitati, per tre quarti d’ora in compagnia di quelle sonorità che hanno fatto la storia del doom metal classico.
Il sound poggia le sue basi sulla tradizione, e da lì si muove, inesorabile, verso la montagna sacra del genere dove ci si imbatte nella nobiltà di un genere immortale come il doom epico.
La voce evocativa di Masulli interpreta e racconta le vicende del leggendario cantico con la personalità dei grandi, la chitarra sfodera riff mastodontici, splendidamente classici e fortemente heavy; il viaggio prende avvio con il doom debordante di L’Uom S’Etterna, seguita dalla tellurica No Hope Of Death, una coppia di pachidermiche tracce che traccia le linee guida di un album suggestivo e affascinante, che non cade nel tranello della prolissità e mantiene alta l’attenzione di chi ascolta grazie ad un songwriting di altissimo livello.
Nello spartito di The Great Refusal (Ignavus), Anti-Inferno/Limbus Animae e Voices Of My Solitude, si trovano non pochi riferimenti al sound di Candlemass, Solitude Aeturnus e Solstice, con il valore aggiunto di una personalità ed un talento che fanno degli In Aevum Agere una delle massime espressioni per quanto riguarda il classic doom.

Tracklist
1. L’uom s’etterna
2. No Hope of Death
3. Intro I
4. The Great Refusal (Ignavus)
5. Intro II
6. Minòs
7. Anti-Inferno / Limbus Animae
8. Epigrafe
9. Canto III
10. Voices of My Solitude

Line-up
Bruno Masulli – Guitars/ vocals
Piersabato Gambino – Bass
Claudio Del Monaco – Drums

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Six Feet Deeper – Passion Play

Una brava cantante ed ottime canzoni sono una scorciatoia più che valida per essere apprezzati da un pubblico numeroso, virtù assolutamente nelle corde del gruppo svedese e ben percepibili in questo ottimo Passion Play.

I paesi scandinavi si stanno imponendo sempre più come patria dell’hard rock di tradizione settantiana, venato di ispirazioni blues, sanguigno ed oltremodo letale.

Svezia e Norvegia sono infatti ormai da considerare come nuove patrie del sound che fece la fortuna di Led Zeppelin e Bad Company con gruppi che hanno nelle sirene blues dietro al microfono l’arma vincente per scardinare i cuori degli amanti del genere.
Un altra band si affaccia sul mercato con il primo full length, dopo un ep di cui noi di Metaleyes ci eravamo occupati un paio di anni fa, i Six Feet Deeper, quartetto di Stoccolma capitanato dalla bravissima Sara Lindberg, singer dal buon talento interpretativo.
La Norvegia chiama e la Svezia non tarda a rispondere, in un duello a colpi di riff che faranno la gioia degli amanti di queste sonorità che hanno natali ed antenati illustri.
L’angelo della Swan Song (la label fondata dai Led Zeppelin) come un cupido lancia frecce sugli ascoltatori, mentre la Lindberg valorizza splendidi brani come l’opener In March The Clowns, Illuminate, la coppia The Flow/Diggin’ Down The Hole ed il singolo I Can’t Quit You, spettacolari hard rock blues che confermano l’intesa tra i vari musicisti, nonché una sagacia compositiva che permette ai Six Feet Deeper di uscire dall’anonimato di un genere che ovviamente non può certo puntare sull’originalità.
Una brava cantante ed ottime canzoni sono una scorciatoia più che valida per essere apprezzati da un pubblico numeroso, virtù assolutamente nelle corde del gruppo svedese e ben percepibili in questo ottimo Passion Play.

Tracklist
SIDE A:
1. In March The Clowns
2. Let My Spirit Go
3. Make It Right
4. You And Your Hand
5. Illuminate

SIDE B:
1. The Flow
2. Diggin’ Down The Hole
3. I Can’t Quit You
4. Passion Play

Line-up
Sara Lindberg – Vocals
Patrik Andersson – Guitar & Vocals
Emil Mickols – Drums, Keyboards & Percussion
Erik Arkö – Bass, Acoustic Guitar on track 5 & Vocals

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