Majestica – Above The Sky

Una dozzina di brani spettacolari, tra epiche cavalcate power, melodie hard rock, tappeti di tastiere ben posizionati e cori dal grande appeal, rendono Above The Sky l’album melodic power metal che i fans aspettavano da anni.

C’era una volta una band power metal svedese chiamata Reinxeed che incise sei full length tra il 2008 ed il 2013.

Tommy Johansson, chitarrista e cantante nonché leader del gruppo un giorno fu chiamato alla corte dei Sabaton, una delle band odierne più famose al mondo, almeno per quanto riguarda le sonorità power.
I Reinxeed si fermarono per un paio d’anni con un album nel cassetto in attesa di vedere la luce, cosa che finalmente avviene tramite la Nuclear Blast in questo periodo.
La novità più importante da registrare è il cambio di monicker in Majestica ed un sound molto più diretto e melodico che ne fa decisamente l’album power metal dell’anno.
Above The Sky risulta così uno straordinario esempio di quel metal che conquistò i cuori dei true defenders nella seconda metà degli anni novanta, tra scuola tedesca e scandinava.
Un’ora in compagnia di quelle melodie che fecero la fortuna artistica e commerciale di Gamma Ray e Stratovarius, ed in seguito Edguy e Freedom Call, un ritorno in pompa magna delle gesta scritte e suonate da Hansen e Tolkki su album epocali come Land Of The Free, Somewhere Out In Space, Episode e Visions, o anche su Vain Glory Opera (Edguy) e Stairway To Fairyland (Freedom Call).
Una dozzina di brani spettacolari, tra epiche cavalcate power, melodie hard rock, tappeti di tastiere ben posizionati e cori dal grande appeal, rendono Above The Sky l’album melodic power metal che i fans aspettavano da anni.
Dalla title track in poi è un susseguirsi di melodia e velocità, colpi di genio come la parentesi ispirata al can can su Father Time (Where Are You Now) o le tastiere che ricordano gli Edguy, della title track dell’album citato in precedenza, nell’epica The Legend.
Si preme sull’acceleratore delle emozioni con una tracklist senza pause, supportata dalla locomotiva Uli Kusch alla batteria e da un sound che trova nelle melodie e nella facile presa dei brani i suoi punti di forza.
Il 2019 è pieno di piacevoli sorprese e di molte conferme che danno lustro al mondo metallico in toto, e ciò avviene grazie anche a lavori di spessore come Above The Sky, che potrebbe diventare un punto di riferimento per un ritorno del power metal ai fasti passati.

Tracklist
01. Above The Sky
02. Rising Tide
03. The Rat Pack
04. Mötley True
05. The Way To Redemption
06. Night Call Girl
07. Future Land
08. The Legend
09. Father Time (Where Are You Now)
10. Alliance Forever

Line-up
Tommy Johansson – Vocals, Guitars
Alex Oriz – Guitars
Chris David – Bass
Uli Kusch – Drums (studio)
Daniel Sjoegren – Drums (live)

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Black Flame – Necrogenesis : Chants From The Grave

Spesso si ascoltano dischi black death metal che sono appena sufficienti, per non dire altro, poi arrivano i Black Flame e mettono a posto tutto, forse perché oltre al talento hanno quella marcia in più che deriva dal credere per davvero in ciò che si sta facendo.

Sesto disco per questa storica band italiana di black death metal, sempre una garanzia per chi ama le sonorità nere.

Nato nel 1998 nella Torino che non vive sotto la luce del sole, con l’avanzare dei dischi e degli anni il gruppo è diventato una delle perle del sottobosco black metal italiano e con questa nuova opera lo ribadiscono molto bene. Lo stile dei Black Flame è un black con un death molto pulsante, per sfuriate prepotenti e marce, con un passo che molti altri gruppi dello stesso sottogenere non possiedono affatto. Le otto tracce del disco sono un manuale su come fare un black death underground di alto valore, senza mai tradire i propri valori e dando tantissimo all’ascoltatore. Il gruppo torinese rende tangibile la sua passione per queste sonorità, il sudore che da venti e passa anni viene profuso per queste sonorità, che sono un qualcosa che se ti inquinano il cuore non vanno più via. Il disco è forse il punto più alto di questa band che non ha bisogno di presentazioni nel sottoterra musicale, e che ha sempre una qualità ben definita. Per questo nuovo lavoro il gruppo ha scavato nella propria occulta bestialità ancora più a fondo e raccoglie i risultati di questa blasfemia. Otto canzoni che rimangono ben impresse nella mente delle teste metalliche, e che sicuramente non sono l’atto finale di una carriera davvero onorevole. Spesso si ascoltano dischi black death metal che sono appena sufficienti, per non dire altro, poi arrivano i Black Flame e mettono a posto tutto, forse perché oltre al talento hanno quella marcia in più che deriva dal credere per davvero in ciò che si sta facendo. Un gruppo estremo che fa musica estrema e non sbaglia un disco.

Tracklist
1. Necrogenesis
2. Atra Mors
3. Morbid Worship
4. Reverse Chants And Rusty Nails
5. The Breath Of The Mud
6. From My Depths
7. Mater Larvarum
8. A Grave Full Of Serpents

Line-up
Cardinale Italo – Guitars & Vocals
m:A Fog – Drums
Silent – Bass
Tiorad – Guitars

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