Stone Machine Electric – Darkness Dimensions Disillusion

Un disco che è l’esatto opposto di commerciabilità, con il suo tracciato onirico e di musica senza fissa dimora che regala notevole piacere all’ascoltatore.

Gli Stone Machine Electric sono un duo texano dall’approccio poco convenzionale alla musica, creando sonorità molto eteree che portano l’ascoltatore molto in alto.

I due sono qui al nono lavoro in studio, dando prova di una gioiosa bulimia musicale che li porta a giocare con gli strumenti e a trovare sempre nuove melodie, molto minimali ma assai ricche di chitarra e batteria. Come è facile da notare frequentando i lidi della musica alternativa, i duo chitarra e batteria abbondano, specialmente in ambito heavy blues, ma quelli validi non sono molti. Gli Stone Machine Electric risiedono decisamente nei gruppi validi, avendo un tocco che tocca molti generi senza mai andare a fossilizzarsi, ricercando sempre la distorsione perfetta, il giro di chitarra e batteria che ti piove addosso, in quelle jam che si spostano veloci come nuvole ventose in cielo, senza mai lasciare il tempo di trovare una coordinata musicale e di genere. Fughe, stop e riprese, il tutto per un lavoro intenso che non lascia mai nulla al caso, creativo e stimolante senza essere onanistico come altre produzioni di questo genere. Il tutto è irrobustito da una dose costante di psichedelia pesante che potenzia l’opera dei Stone Machine Electric. Un disco che è l’esatto opposto di commerciabilità, con il suo tracciato onirico e di musica senza fissa dimora che regala notevole piacere all’ascoltatore. La loro produzione è fitta, e questo episodio non è forse il migliore, ma è sicuramente una summa molto precisa di cosa sia questa band texana.

Tracklist
1.Sum of Man
2.SAND
3.Circle
4.Purgatory
Line-up
Dub – Guitar/Vocals
Kitchens – Drums/Vocals/Theremin

https://www.facebook.com/StoneMachineElectric/

Astral Doors – Worship Or Die

Worship Or Die mette ben in evidenza tutte le caratteristiche del suono Astral Doors, quindi difficilmente riuscirà ad entrare nelle grazie di chi ha sempre ignorato la band, ma di contro saprà come soddisfare i propri fans e gli amanti dei suoni classici di matrice britannica.

Ennesimo lavoro degno di nota per gli svedesi Astral Doors, arrivati con Worship Or Die al nono album di una carriera che ha portato loro, in termini di notorietà, meno di quello avrebbero meritato, in quanto sicuramente non originali ma dotati di un talento per l’hard & heavy che li ha portati negli anni ad essere considerati come una delle band più accreditate a prendere l’eredità di quel suono legato alla triade Rainbow/Dio/Black Sabbath (era Dio/Martin), oggi saldamente in mano a Jorn Lande.

I primi anni per il gruppo guidato dalla carismatica voce del cantante Nils Patrik Johansson, avevano fatto gridare al miracolo più di un addetto ai lavori, grazie ad una serie di album bellissimi come Of the Son and the Father e Evil Is Forever, spuntati sul mercato nei primi anni del nuovo secolo e che mettevano in luce un gruppo che andava oltre ai suoni power e seguiva le orme del leggendario heavy rock britannico riletto in chiave più potente e metallica.
Il nono album degli Astral Doors non delude chi ne ha seguito le sorti, essendo melodico e diretto come già gli ultimi lavori: si parte con una coppia di brani spettacolari come Night Of The Hunter e This Must Be Paradise, le coordinate stilistiche non cambiano di una virgola, piuttosto le atmosfere tendono a dilatarsi di meno rispetto ai primi lavori e l’ascolto ne giova grazie ad una serie di tracce che cercano fin da subito appeal ed immediatezza.
Ne esce un album che ha ben in evidenza tutte le caratteristiche del suono Astral Doors, quindi difficilmente riuscirà ad entrare nelle grazie di chi ha sempre ignorato la band, ma di contro saprà come soddisfare i propri fans e gli amanti dei suoni classici di matrice britannica.

Tracklist
01. Night Of The Hunter
02. This Must Be Paradise
03. Worship Or Die
04. Concrete Heart
05. Marathon
06. Desperado
07. Ride The Clouds
08. Light At The End Of The Tunnel
09. St. Petersburg
10. Triumph And Superiority
11. Let The Fire Burn
12. Forgive Me Father

Line-up
Nils Patrik Johansson – Vocals
Joachim Nordlund – Guitars
Mats Gesar – Guitars
Jocke Roberg – Keyboards
Ulf Lagerstroem – Bass
Johan Lindstedt – Drums

https://www.facebook.com/Astraldoorssweden/