DJ Vale – Groovin’ Connection

Collaborazione, condivisione, talento musicale e voglia di far star bene la gente, di massaggiare i sederi ma anche i cervelli.

Dj Vale è uno dei nomi storici delle notti torinesi, ha fatto ballare migliaia e migliaia di persone con la sua serata Afrodisiak, tuttora in corso al Circolo Arci Da Giau a Torino.

La sua passione carnale è la musica nera, tutto ciò che attiene ad essa, a partire dai suoni africani per arrivare al funky e all’elettronica, perché il suo scopo è portare nel futuro questo caleidoscopio di suoni, e con questo disco ci riesce perfettamente. Groovin’ Connection è ripieno di ospiti e di bellissime collaborazioni, celebra amicizie, sia musicali che non, dove tutti portano il loro contributo. Il risultato è un disco di rara bellezza, dove il suono è prodotto benissimo, è sensuale e sinuoso e ci fa sentire in musica la sterminata visione musicale di Dj Vale, figlia della sua passione senza confini. Raramente in Italia abbiamo ascoltato qualcosa che ha un respiro musicale così ampio, in passato in Italia hanno cenduto musicisti stranieri di black music che hanno un quarto della classe e del talento di DJ Vale.
Basta ascoltare If You Know Me con la splendida voce di Joy, dentro c’è tantissimo stile ma anche appettibilità radiofonica, figlia di profondità musicale. Le collaborazioni qui non sono di facciata o a fini commerciali, ma sono frutto di visioni musicali affini e complementari, si parte con un’idea e attraverso il confronto si arriva ad altro. La qualità del disco è molto alta, tutte le tracce sono sia da ballare che da ascoltare in cuffia, possono avere tanti usi, a seconda del nsotro stato d’animo, e questo è il marchio della grande musica, la capacità di adattarsi al nostro battito cardiaco. Groovin’ Connection è un viaggio nel passato, nel presente e soprattutto nel futuro del suono nero, della black musci piu potente e visionaria, con il basso sempre in prima fila a macinare chilometri, e dietro tanti mondi diversi. Collaborazione, condivisione, talento musicale e voglia di far star bene la gente, di massaggiare i sederi ma anche i cervelli.

01. Funky Goodness feat. Ciaffo & Piri
02. Spiritual Gangster feat. Mahout
03. Feelin’ Good feat. Parpaglione & Cato
04. Black Out feat. Marcello Coleman
05. Big Wheel feat. Bunna
06. Muchacho feat. Vito Miccolis
07. City Lights feat. Enrico Messina
08. If You Know Me feat. Joy
09. Feel The Funk feat. Ale _Nitro_ Carena
10. The Slap
11. Take Me Home feat. Madaski
12. La Nuit feat. Vena Funk
13. Back To Disco
14. Big Wheel Dub (Madaski Dub Version)

https://www.facebook.com/afrodisiak.djvale/

Deepshade – Soul Divider

I Deepshade esibiscono un sound personale, riescono nella non facile impresa di risultare a loro modo originali, pur lasciando che all’ascolto dell’album le loro ispirazioni facciano capolino dalle pareti del tunnel dai mille colori in cui si entra appena si preme il tasto play.

Psych rock, alternative metal ed hard rock stoner, un mix letale di cui si compone il sound di Soul Divider, nuovo full length dei rockers britannici Deepshade.

Licenziato dalla Wormholedeath, label che è una garanzia di qualità per gli amanti del metal e del rock in tutte le loro molteplici rivisitazioni, l’album è un tunnel di luci caleidoscopiche dove una volta entrati ci si perde, confusi ed ipnotizzati dalla musica che segue un fiume di colori travolgente.
Facile perdersi, ma più difficile tornare in sé, dopo il bombardamento ritmico che il trio ha in serbo per l’ascoltatore rapito da un sound a tratti claustrofobico che ha le sue radici nel rock anni settanta, modernizzato e reso potente da iniezioni di psych/stoner letale come il morso di un velenosissimo rettile.
Soul Divider non dà tregua, parte in sordina ma acquista subito forza, drogato di stoner bruciato dal sole della Sky Valley, mellifluo e lascivo come una bella ragazza in trip, mentre si muove al ritmo fluido ed ipnotico del rock psichedelico (Lonley Man) o tellurico e squassante come il miglior alternative metal anni novanta (Sad Sun, Gangzua).
I Deepshade esibiscono un sound personale, riescono nella non facile impresa di risultare a loro modo originali, pur lasciando che all’ascolto dell’album le loro ispirazioni (Kyuss, Nirvana, Black Sabbath, Queens Of The Stone Age, The Doors) facciano capolino dalle pareti del tunnel dai mille colori in cui si entra appena si preme il tasto play.

Tracklist
1.Airwaves
2.City Burns
3.Burning Up
4.Arches Of Innocence
5.Sad Sun (radio edit)
6.Lonley Man
7.Soul Divider
8.MaryLand
9.Monster
10.Ganzua

Line-up
David Rybka – Vocal, Guitar
Tommy Doherty – Bass
Chris Oldfield – Drums

https://www.facebook.com/deepshadeuk/

https://youtu.be/4zvp0QVJB80