Wyrms – Altuus Kronhorr – La monarchie purificatrice

Tuoni, suoni d’ organo e tamburi battenti danno il via al terzo full dei francesi, di Orleans, Wyrms, bella realtà dell’underground, attiva fin dal 2008 con il demo Seigneur des Sommets, proseguita con altri due album (Aashanstys – Rêves et peines d’un misanthrope del 2010 e Morcar Satoric – Les VI chemins du crépuscule del 2013) e uno split con i Fhoy Miore nel 2015.

Testi e vocals in francese, ma rabbia e furia scandinava, continuano a impregnare le note della loro discografia di alcuni disegni o foto e nel bel booklet allegato riecheggiano vecchi capolavori del black norvegese. Grandi ritmi fino dall’opener Tyrannique fist fucking (gran titolo) assalgono l’ascoltatore e lo trasportano in zone della propria memoria mai sopite; lo scream acido, diretto, cattivo segue il rincorrersi delle chitarre che delineano atmosfere evocative e fredde (Les viviers du diable), vibranti, furenti e incompromissorie. La band persegue la propria idea di black metal “ansculfussien” (mascolino\virile) fino dal 2007 e riesce a trasmettere una notevole carica, pur seguendo strade già abbondantemente tracciate, presentando un’opera che fa dell’onestà di intenti il suo punto di forza. Circa cinquanta minuti di musica che scorrono fluidi, dove le chitarre attraverso riff diretti e qualche dissonanza disegnano gelide e convincenti melodie (Dysgenic imperial vortex) che si sfrangiano in rari momenti di quiete per poi ripartire senza freni.
La grande rabbia accumulata si scioglie nella delicata Ma geoliere solitude che conclude il disco e tratteggia oasi di sconfinata tristezza: in definitiva un buon disco devoto all’arte nera e per questo meritevole di ascolto.

Tracklist
1. Tyrannique Fist Fucking
2. Grande épuration humanitaire
3. Les viviers du Diable
4. Les échos du passé
5. Mes fantômes de jouvence
6. Le vide avant la mort
7. Dysgenic Imperial Vortex
8. Ma geôlière solitude

Line-up
Zayl – Drums
MAX – Bass
Tedd – Guitars, Vocals

WYRMS – Facebook

In Your Eyes ezine webzine dal 1999

  • Múm Finally We Are No One
    by Gabriella Capraro on 11 Settembre 2025 at 17:46

    Múm Finally We Are No One, pubblicato dalla FatCat Records nel 2002, è un emblematico esempio di come la trasformazione, alle volte, rappresenta una dolce e rivoluzionaria evoluzione.

  • Zatokrev Bring mirrors to the surface
    by Massimo Argo on 11 Settembre 2025 at 14:29

    Dopo dieci anni da “Silk Spiders Underwater…” tornano gli svizzeri Zatokrev con un disco che pulsa fortissimo, un piccolo capolavoro di post metal e post hardcore

  • Garrett Sparrow – RAMBO
    by Leonardo Pulcini on 9 Settembre 2025 at 15:23

    Garrett Sparrow, Sfogliare “RAMBO” è come aprire il quaderno di un liceale: scarabocchi, pensieri confusi e sentimenti a cui dare un nome. Ma a scuola conclusa, sarebbe un peccato buttarlo.

  • The Saint & la Bestemmia present: Adventure with the Saint Episode n°54
    by Il Santo on 8 Settembre 2025 at 16:22

    Oggi ascoltiamo: Johnny Brunette Trio, Bad Brains, Von Masoch, The Sons of Hercules, Nations on Fire, The Cannibals, The Flowers, The Crawdaddys, Thee Hypnotics, Man or Astro-Man, No Trend, The Bad Beats, Das Klown, The Sore Losers, Dee Rangers, Witchdoctors

  • Hüsker Dü, in arrivo un box set dal vivo
    by Reverend Shit-Man on 6 Settembre 2025 at 20:30

    Continua l’opera meritoria della Numero Group, label specializzata in ristampe e restaurazioni tra gli archivi di band fondamentali del post–hardcore americano degli anni Novanta (Karate, Unwound, Codeine e altre) e in generale di altre formazioni indie rock, con l’obiettivo di ridare vita e pubblicare chicche inedite e altre registazioni perdute o dimenticate, o mai pubblicate.

GRAZIE A TUTTI

Come preannunciato all’inizio dell’estate, l’attività di MetalEyes è cessata ufficialmente dal 31 agosto con la pubblicazione dell’ultima recensione. Il sito rimarrà comunque online ancora per

Leggi Tutto »

Esogenesi – Esogenesi

I quattro lunghi brani, inframmezzati da un breve strumentale, testimoniano in ogni frangente lo spessore già ragguardevole raggiunto dagli Esogenesi al loro primo passo, sicuramente non più lungo della gamba in quanto preparato con tempi debitamente lunghi come si conviene a chi si dedica ad un genere per sua natura antitetico a tutto ciò che appare frettoloso o superficiale.

Leggi Tutto »

Hardline – Life

La cover di Who Wants To Live Forever dei Queen come perla incastonata tra la dozzina di tracce che compongono l’album, valorizza, se ce ne fosse bisogno il gran lavoro degli Hardline a conferma dell’ottimo stato di forma dell’hard rock melodico.

Leggi Tutto »

Walkways – Bleed Out, Heal Out

In un momento di scarsa qualità delle proposte alternative rock vicine al metalcore questo gruppo è una bella scoperta e vi regalerà degli ascolti molto piacevoli e duraturi.

Leggi Tutto »