Bleed Someone Dry – Unorthodox

Unorthodox torna a far parlare dei Bleed Someone Dry in modo assolutamente positivo grazie ad un deathcore di alta qualità offerto da una band che ha una sua ben chiara identità: per gli amanti del genere perdere un lavoro come sarebbe imperdonabile.

A rivalutare una scena core che, parafrasando termini sportivi, rischia di restare sulle ginocchia ci pensa la Wormholedeath, licenziando l’ultimo album dei Bleed Someone Dry, gruppo toscano con una reputazione da consolidare dopo le buone prove passate.

La label aveva già ristampato in precedenza il secondo lavoro del gruppo, quel Subjects uscito originariamente nel 2012 e reimmesso sul mercato un paio d’anni dopo.
Chris Donaldson (produttore e chitarrista dei Cryptopsy) si è preso cura dell’album come già accaduto in passato e Unorthodox non delude sicuramente le attese degli appassionati di un genere dall’equilibrio delicatissimo, specialmente per quanto riguarda il songwriting.
La band, infatti, se ne esce con una decina di brani freschi, estremi e progressivamente moderni, valorizzati da una tecnica in grado di permettere qualsivoglia spunto che possa rendere al meglio un sound che rimane fortemente legato al deathcore.
Attenzione, di deathcore appunto si tratta, perchè in Unorthodox i Bleed Someone Dry picchiano duro, lasciando ad altri facili soluzioni pulite, e ci maltrattano con una serie di detonazioni estreme, supportate da un istinto progressivo grazie al quale brani come la title track, l’opener Vexation, la violenta Plague Of Broken Dreams, il mid tempo Agoraphobia risultano appunto freschi e vari quanto basta per non far perdere l’attenzione di chi ascolta.
La parte elettronica è meno pressante rispetto al passato ma presente, così come l’atmosfera che pervade l’album è assolutamente moderna e slegata da possibili parentele con qualsivoglia genere tradizionale.
Unorthodox torna a far parlare dei Bleed Someone Dry in modo assolutamente positivo grazie ad un deathcore di alta qualità offerto da una band che ha una sua ben chiara identità: per gli amanti del genere perdere un lavoro come sarebbe imperdonabile.

Tracklist
1.Vexation
2.Deceiver
3.Unorthodox
4.The Worst Has Yet To Come
5.Plague Of Broken Dreams
6.All That We’ll Never Have
7.The Modern Dissident Movement
8.Agoraphobia
9.Elysium
10.Mephistophelian

Line-up
Alessio Bruni – Vocals
Jonathan Mazzeo – Guitars
Niccolò D’Alario – Guitars
Mattia Baldanzi – Bass
Alan Syo James – Drums

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